«Cosa vuoi Granger? Non è successo ancora niente, niente di irreparabile. Puoi ancora uscire di qua con quasi tutta la tua dignità intatta. E da me non uscirà una parola. Un segreto per un segreto. Sono pronto a giurarlo.» Dire quelle parole gli era costato un fottio. Non voleva che lei se ne andasse, avrebbe voluto incatenarla a terra. Ma lui la voleva tutta: occhi, corpo, cuore e anima. Soprattutto l’anima. E questo sarebbe successo solo se lei l’avesse voluto.
OS partecipante al contest “Seasons of love” indetto da lapacechenonho sul forum di EFP

I pensieri di Petunia Dursley la mattina in cui trovò Harry Potter fuori dalla porta di casa sua.

Salve, ragazzi! Quest'oggi ho deciso di tradurre una ff che ho trovato su internet dall'inglese all'italiano per permettere a chi non conosce bene la lingua di leggere questa storia fantastica. (storia originale dell'user BoundLight su fanfiction.net) Se avete voglia recensite, mi renderete felice!

buona sera gente!!! questa è la mia prima fanfiction che pubblico sul sito.
la storia ha come protagonista shirou che si è trasferito in giappone per iniziare una nuova vita.
ovviamente questa è una gouenji x fubuki, visto che io amo alla follia sta copia.
e non manca neanche l'accenno alla endokaze e alla hiromido ♥♥ per chi volesse leggere (nessuno) ci vediamo dentro!!!!

Plagio di http://www.fanfiction.net/s/6639528/1/Testing_Your_Tolerance

Non si può più aspettare. Bisogna rovesciare i Carrow, bisogna rovesciare Piton.
Bisogna riformare l'ES, si formeranno nuovi capi, saremo noi. È ora di iniziare, è ora di iniziare a lottare.

Mi ero appena trasformata e chiamai a me la mia arma, il fiocco del cuore, eravamo al parco dove si stava svolgendo una sfilata e di colpo si materializzò un chimero enorme proprio davanti ai nostri occhi, era almeno dieci volte più grande rispetto a tutti i chimeri visti fino ad ora, aveva il busto e la testa umani, ma la coda da sirena e il corpo scarlatto, devo dire che quando lo vidi ebbi paura, ero preoccupata, ma appena mi girai vidi in lontananza immerso tra la folla Mark, già trasformato nel Cavaliere Blu.
Mi tranquillizzai, ma si infondo ci sarebbe stato lui a proteggermi, ma fu proprio questo il mio più grande errore…”
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ciò che avete appena letto è l'inizio del primo capitolo, dove spiegherò perchè Strawberry soffre.
Racconterò della sua vita dopo due anni di sofferenza, dopo due anni che non era più la stessa Strawberry di sempre...bhè forse è anche un po comprensibile...

Ci sono delle volte in cui non conta quello che senti. Non conta quello che hai dentro.
lLe persone si aspettano qualcosa da te, e tu devi accontentarle.
"Forza amico; è ora di rimettere l'armatura"

Un' incastrarsi di sentimenti che sanno far male. E poi solo confusione.

«Facciamo una gara di castelli di sabbia?»
«Jess, sono tipo le tre di notte e io sto cercando di smaltire una sbornia e un trauma da ipotetico tumore. Contemporaneamente. Fa’ come gli altri, dormi.»
{Nick/Jess ♥ ep. 1x15, 'Injured'}

Pensieri di Mirtilla Malcontenta in un suo momento di rivincita verso il mondo da cui non si è mai sentita accettata. E' uscita di getto, quindi non prometto nulla, ma mi farebbe piacere un commento anche se negativo. (Scusate se ho messo HP come pg, ma MM non c'era)

Quando la tua vita è in bilico e tu sei indecisa se lottare o lasciarsi cadere, inevitabilmente, ti guardi indietro e rivivi tutto quello che ti ha portato fino a lì.
I ricordi belli e quelli brutti si fanno spazio nella tua testa prepotentemente e ti si piazzano sul cuore come un macigno troppo grande per poterlo ignorare.
E fa dannatamente male pensare a quella felicità che ti è stata portata via da sotto il naso, senza poter fare niente per impedirlo, senza il minimo preavviso.
La stessa felicità che se ne andata e ti ha lasciata sola, senza di Lei.

«Io me ne vado.»
Arturo, seduto al bancone in cucina, si fermò a una spanna dall’addentare la sua pastafrolla alla crema e guardò con occhi sbarrati l’amico e convivente, Michele.
«In che senso?» gli chiese poggiando lentamente la pasta e raddrizzandosi sull’alto sgabello che usava sempre come trono.
Michele stringeva con determinazione la maniglia della porta di casa, così forte da sbiancarsi le nocche, il vecchio cappotto polveroso gli pendeva pesante dalle spalle curve.
«Io me ne vado. Esco a prendere un po’ d’aria.»
«Ma è successo qualcosa?»
«Sì. Ho bisogno di cambiare aria. Io… devo andarmene. Addio.»
Arturo non si mosse di un millimetro, immobile sul suo trono. Dall’altra parte del muro arrivò ovattato il fischio di un treno e con esso il suo rapido sferragliare, un tremito basso, lieve, ma sufficiente a far vibrare impercettibilmente la parete.
«È qualcosa che ti abbiamo fatto noi? Michele, guarda-mi.»
«Io…»
«Michele, ti va di parlarne?»

L'amore non ne può sapere di nascondigli e di ombre.
L'amore ha bisogno della luce del sole per vivere.
E quando questa gli viene negata per troppo tempo, l'amore non può far altro che liberarsi, e uscire allo scoperto, da solo.

Mia prima produzione su HP, perdonate l'obbrobrio ma l'ho scritta ripensando un po' a certe situazioni. ^^
Nata come one-shot e poi continuata, mi piaceva...
Spero vi piaccia... fatemi sapere, mi raccomando!!!