Sono le dieci e mezza di un dodici dicembre. In cucina due brioches, una tazza di caffè e una ragazza. I capelli castani arruffati, la testa sostenuta dalla mano, gli occhi chiusi. Forse è una diciottenne, diciannovenne, ha un bell'aspetto, un bel corpo.Gli occhi più belli che io abbia mai visto. Marroni, profondi, esageratamente profondi. La pelle morbida e bianca, le labbra screpolate, un sorriso delicato.

Ecco... questa storiella parla praticamente di me, una ragazza "strana", una nerd. Io la vivo così, la mia "nerdaggine". Ci tenevo a condividere tutto ciò

O il lavoro o l'amore.
Una scelta piuttosto dura.
Drabble senza pretese.

"Crescendo tra mura di cemento
I piedi freddi sul pavimento
L’aria pesante dentro i polmoni
Avvolta da ombre oscure e deformi."
La libertà si impone, non ci lascia via di scampo e noi non possiamo fare altro se non inseguirla. E' su questa riflessione che ho scritto questa, anche se parla più del sentimento che della sua ricerca.
Buona lettura a tutti,
Black Iris ;)

Eccomi qui con la mia prima yuri nc17, nonchè la mia prima Ginny/Pansy! Spero vi piaccia!
...quando arrivare in ritardo a cena può essere un vantaggio.

Ambientata nel quinto libro, all'inizio dello Scontro Finale, la mia idea di come sarebbero dovute andare le cose tra Percy e Annabeth.
Dalla storia:
" 'dai Annabeth, baciami' pensai.
Volse lo sguardo verso l'armata nemica, prima di girarsi e riportarlo su di me.
Estrasse il coltello e a dirla tutta, pensavo che avesse tutt'altre che buone intenzioni verso il sottoscritto ma invece, con mia grande sorpresa, e vi giuro, enorme sorpresa, si avvicinò."

Meto è il nostro protagonista, è successo un disguido con The Gazette; cosa succederà al nostro povero ragazzo? verrà rapito dagli alieni? i the Gazette gli mangeranno i biscotti? Date uno sguardo per scoprire l'avvenire infausto di codesto povero fanciullo innocente (forse, ma fino a prova contraria).

Cosa succede quando ti accorgi di amare una persona, ma non puoi farlo alla luce del sole?

Questa è la probabile storia “un po' gay” di come Wallace Wells e Scott Pilgrim siano finiti a vivere assieme in un unico appartamento.
(Ah ovviamente, come vedete dalle note, non c'è alcuna traccia di una qualche relazione gay tra Wallace e Scott, ho riutilizzato solo le parole del dialogo tra Scott e Kim su come lui fosse finito a vivere proprio con Wallace XD)
“Cazzo bello, la prossima volta alla quarta birra grande ti fermo”
“Ma io non bevo!” esclamò Scott indignato.
“Sì, certo. Me lo hai detto anche ieri, prima di tracannarti quasi tre litri di birra” commentò con tono sarcastico Wallace mentre, sogghignando, si versava un grosso bicchiere di succo d’arancia.

Siamo sempre noi, sin dal giorno l'ho trovato chiuso in un iceberg, non c'è nulla di nuovo, cavalcheremo di meno i pinguini e più Appa, ci cerchiamo ogni volta che ne abbiamo bisogno...ci sono nuovi sentimenti, prima per me era come Sokka: un fratello. Ora sento questa nuova melodia che scivola ogni volta dentro di me quando parliamo o ci esercitiamo.

La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.

E' una storia sai ...
“Mi chiamo Scorpius Malfoy, e voi siete?”
“Albus, Albus Potter. Ma chiamami Al, odio il mio nome. E lei è mia cugina Rose Weasley, ma non chiamarla Rosie, odia questo soprannome”
Vera più che mai
Solo amici e poi
uno dice un noi
tutto cambia già...
Ti sorprenderà …
“Al, posso parlarti?”
“Che c’è Sco?”
“Io … è difficile da spiegare”
“Avanti non potrà essere tanto difficile! Forza parla!”
“Okay … ecco io … mi piace Rose”

Una storia d'amore nata da tanti giorni, ore, minuti, secondi occultati nei meandri della memoria. I commenti sono sempre mooooolto graditi.

[Armie Hammer/Timothée Chalamet]
Quando si incontrarono per la prima volta, Timothée, Timmy per gli amici, aveva dieci anni e si era appena trasferito da Los Angeles a New York con i suoi genitori.
Quando scesero dall'auto, seguiti dal camion dei traslochi, videro per la prima volta la loro nuova casa. New York aveva un nonsoché di misterioso, di affascinante. Era una città molto movimentata tanto che pub e bar erano pieni di turisti e gente del posto.
Timmy era un ragazzotto timido e impacciato e fu l'ultimo a scendere dall'auto dei suoi genitori perché era molto preso da un libro che stava leggendo. A dieci anni non ti interessano i libri, ma i video giochi, giocare a nascondino con gli amichetti, ma per Timmy non furono così i suoi dieci anni. Si chiudeva in camera e leggeva per ore libri di ogni genere e nella vecchia scuola era una specie di genietto.
Sceso dall'auto e sovrappensiero non si era reso conto che li vicino c'era un piccolo campetto da basket e ci giocavano ragazzi che avranno avuto due massimo tre anni più di lui. Un ragazzo dal bell'aspetto e biondo con occhi azzurri lo notò subito.

A fine serata, dopo esser stato battuto da una ragazza, più piccola di lui, era deciso a non avere più niente a che fare con quella bambina. O quel mostro. Decise che era decisamente un mostriciattolo.