D'improvviso sono stato inebriato dal vivere, e ne è uscito fuori questo.
Spero possa trasmettervi qualcosa, è soltanto l'espressione di un attimo per me particolarmente intenso.

Papà:-Andrai a vivere da tuo cugino.-
Autumn:-Cosa?-Non ne ho proprio intenzione.Mio cugino è una star.Ha 18 anni come me...Lui è Justin Bieber.Lo ho sempre invidiato per la sua fortuna.Lui è pieno di soldi,amici.Io il suo esatto opposto

Riflettendo su me stessa e ciò che mi caratterizza, non solo in quanto "me" ma anche in quanto essere umano, non posso che paragonarmi agli elementi della natura. O, forse, è più corretto dire che gli elementi stessi fanno parte di me, rendendomi ciò che sono. Fuoco, terra, acqua e aria... faranno realmente parte di me o sono semplicemente un'illusione?
Essendo umana, in me non potranno mai albergare unicamente le loro qualità, dunque, chi sono in realtà?
Purtroppo le mie parole sono semplici e, probabilmente, non riescono ad esprimere bene il turbamento del mio cuore. Tuttavia, ho voluto tentare. In qualche modo la tempesta si è così placata, perchè ha trovato conforto tra il nero dell'inchiostro e il bianco del foglio.

"È palese: come ho potuto essere così cieca?
Questo malessere, questo non essere: bisogno!
Eterno bisogno d’amore.
Eterno bisogno d’affetto.
Eterno bisogno d’approvazione. [...]"

Capii che la vita era il mare,
ed era arrivato il momento
di alzarsi dagli scogli.

Chi sei fanciulla, tu che corri saltellando festosa, con il viso coperto di botte ma con il sorriso che sfida il destino?

Apparire ed essere poche parole per dire le cose come stanno.

L'utente è pregato di mettere un'introduzione che sia tale alla sua fanfic.
Quando avrà fatto, mi contatti per la rimozione di questo messaggio
Solarial assistente admin di EFP "Era un giorno molto afoso e Daniel stava morendo di caldo così decise di andare al mare. Si preparò e scrisse un biglietto alla madre dicendole che a causa del troppo caldo era andato appunto al mare a farsi una nuotata." ciao a tutte spero ke questa storia vi piaccia è stata scritta sul momento quindi...commentate ^________^ bay

Storia modificata. Jenny aveva i suoi problemi, le sue gioie e le sue paure, ma niente le impediva di vivere ancora...

"Famiglia complicata? Ce l'ho! Situazione sentimentale complicata? Ce l'ho! Una vita completamente incasina? Ce l'ho!" Questa è la storia di una ragazza..una semplice adolescente che si ritroverà ad affrontare problemi d'amore, di amicizie perse e nuove! Ho scritto questa storia pensando a tutte le ragazze come me..a tutti i problemi che questa età ci riserva.

Edward.... L'Alchimista d'Acciaio... Ma è soltanto un bambino, un bambino spaventato... Un bambino giunto ormai al traguardo di una strana esistenza, che ormai non sa più cosa pensare... DEDICATO A KOGARASHI (ALIAS ERIKA)!

Ron si sentì strattonare.
Aprì lentamente gli occhi, farfugliando parole sconnesse, e l'unica cosa che riuscì a vedere furono due occhi castani, che parevano fanali in mezzo a tutto quel buio.
-Ginny... che diavolo ci fai qua?- fece, assonnato.
Piccola shot su Ron e Ginny.

-Ma dico, avete visto che frutta ci hanno dato?- domandò Kurt, e tutti fissarono la frutta sul proprio vassoio.
-Mi sembra una banana.- disse Brittany dopo averla guardata da tutti gli angoli.
-Già.- confermò Kurt muovendo in aria la propria banana. –Solo questo misero frutto giallo ha un apporto di calorie e potassio e grassi saturi che equivale a un pasto completo. Ergo, mangerò solo una banana.-
No. La banana no. Basta.
[ Leggero spoiler ]

Ciao :) in questo pezzo ho voluto descrivere uno degli sfoghi di Valentine a jocelyn mentre la tiene prigioniera. L'idea mi è venuta quando nel nuovo trailer del film ho visto la foto di loro due e Luke, spero di avervi incuriositi. Buona lettura:D

Questa storia partecipa al contest "Il linguaggio segreto dei fiori..." di helly.
[...] -Per quanto ancora sarai arrabbiata con me?- chiese Gohan all'amica, cercando di capire perché gli tenesse il muso da ben due giorni.
-Per sempre.- rispose la ragazza, con le braccia così intrecciate al petto che le ci sarebbero volute parecchie ore per districarle.
Videl ripensò a quando, poco tempo prima, era sul serio convinta che Gohan fosse morto. Strinse ancora di più le braccia intorno al corpo, anche se quella volta lo fece in un gesto più che altro protettivo.
-Mi dispiace- la sorpresa di sentire che l'altro forse aveva capito le fece alzare lo sguardo.