Sebbene stessi parlando dei Volturi, la più grande e temuta famiglia di vampiri nell’intero mondo, non potrei negare tutt’ora la sorpresa del trovarli intenti a spillarsi soldi a vicenda nel gioco più eseguito durante le feste natalizie.

“Strana combinazione, ma in fondo… Magari è come per certe malattie” disse parlando a se stesso, prima ancora che a lei. “Forse… Perché no?”
Si svolge in un momento indefinito tra l'ultimo capitolo e l'epilogo della saga.

Era inverno, ora, come allora; e lo sarebbe stato per sempre.
Era inverno – il nostro inverno. L’inverno della nostra vita. L’inverno della nostra eternità.

Il cimitero era un via vai assoluto di gente come non se ne vedeva nemmeno nella piazza del paese il giorno del Santo Patrono.
C’era da dire che era anche il 2 Novembre. Quale cimitero non veniva preso d’assalto il 2 Novembre?
Era sempre così: quattro gatti per tutto il resto dell’anno, e poi pellegrinaggio in massa il Giorno dei Morti. Amen.

Ci sono eroi di cui nessuno parla mai.
Questa è un'occhiata lanciata sugli ultimi attimi di uno di loro nella notte più magica dell'anno.
{Dal testo:
«Non abbiamo mai ritrovato il corpo.»}

Anche se sapevo che alla fine non vi era alcun motivo per cui lo facessi, rimasi lì.
Perché mi piaceva.

Una fanciulla che è la reincarnazione di una potente divinità. Un Gold Saint che viene a darle la sua protezione. Una storia che nasce come un sogno e, si sa, i sogni son desideri.

Ancorai il mio sguardo nel suo, rimanendo folgorato dalla piacevolezza di quel viso da bambina.
Il naso piccolo all’insù era arricciato in un gesto di stizza, e le guance paffute erano probabilmente pizzicate dai denti all’interno dalla sua bocca.
Mi persi a contare le efelidi che le tempestavano il viso, beandomi di lei.
[Quil x Claire]
Terza classificata al contest Talking about us indetto da Amimy.

C'è chi pensa che l'unico posto adatto al Joker sia una cella imbottita in fondo all'Arkham Asylum. La dottoressa Harleen Quinzel non è della stessa opinione.
Rigorosamente ispirata al Nolan-verse. Prima pubblicazione: 15 Agosto 2008.
(ON LINE L'ULTIMO CAPITOLO E L'EPILOGO)

La "Die Hause von Odin", antica casa d’aste tedesca, ha per le mani quello che presenta come l’affare del secolo; ma cosa sarà mai il tanto decantato Brisingamen dei gemelli Bakes, celeberrimi orafi olandesi dall’abilità svettante e dalla fisionomia decisamente gnomica? Cosa attira tanto ferocemente Freya Odin, ‘divina’ e talentuosa imprenditrice, ex modella, e concentrato di ogni perfezione umana socialmente accettabile?
Quando Elsa, la segretaria dall’infima autostima della casa d’aste, parte per l’Olanda con il capo, disprezza le voci maligne che serpeggiano sulla sua adorata frau Odin.
Ancora non sa che il fondo di tanto splendore è scuro quanto e più di ogni altro...
Questa storia si è classificata prima al contest "Sai creare una Mary Sue?"

Ricordate: riflettete bene prima di parlare e anche di pensare... altrimenti potreste fare o dire qualcosa di MOOOOOOLTO stupido.

Della madre fondatrice del clan di Denali si sa poco.
Carlisle dice di non sapere neppure il suo nome, perché è vissuta molto prima che lui nascesse. Secondo la Timeline offerta dalla Meyer, verso l’anno 1005 dC ha vampirizzato Irina, Tanya e Kate, poi è stata bruciata dai Volturi per aver creato un bambino immortale.
Nessuno sa perché l’abbia fatto. Le tre vampire non parlano mai di quanto è accaduto, piangono ancora la sua morte, ma non l’hanno mai perdonata per ciò che ha compiuto.
“Piccolino, non piangere, ti prego.
Il mio ventre è sterile, il mio seno arido.
Non offre nutrimento a te, ma ti darò ciò che ho. Ti donerò la vita eterna.”
Vincitrice del contest “Maternity” sul fandom di Twilight - EFP Forum
La storia ha ricevuto anche “Il premio speciale per la storia più originale”.

Un pomeriggio di giochi nei campi di Konoha, una sfida, un terribile incidente.
Orochimaru e Tsunade, due bambini che diventeranno leggenda, e il giorno che cambierà per sempre il loro destino.

"The human whose name is written in this note shall become a rubber duck" ATTENZIONE: alte dosi di idiozia, usare con cautela.

"Si squadrano in cagnesco per tutta la sera, ognuno dal suo angolo di stanza. Samir, alto, pelle ambrata e occhi come schegge di notte liquida si accarezza il pizzetto con aria beffarda. Riflette se sia stata una buona idea venire lì, a quella mostra fotografica su una guerra che si protrae da sessant’anni. Hanna, minuta, dai boccoli biondi e occhi che sembrano strappati al cielo si sente fissata. Sta cominciando a pentirsi di essere venuta lì, le immagini la disturbano perché lei sa." Storia scritta per il pr0nfest indetto da fanfic italia