“E fu guardando quel fagottino dai capelli scuri avvolto in una coperta che mi resi conto di aver perso tutto…”
La guerra infuria i giovani Malandrini appena finita Hogwarts si trovano in quell'inferno. L'Ordine della Fenice, le speranze, gli amori, la fine dell'adolescenza.

“ Vuoi che me ne vada ?”- chiesi .
“ Si!”- rispose lei decisa.
“ Ok allora guardami negli occhi e dimmi non ti amo più e a quel punto me ne andrò e non ti darò mai più fastidio.” – dissi spaventato dal fatto che potesse davvero aver smesso di amarmi.
Lei per un momento mi guardò negli occhi che dopo poco si riempirono di lacrime.
“ Non posso.”- urlò spingendomi via- “ Non posso perché sono ancora follemente innamorata di te e ho paura che non riuscirò mai più ad amare qualcuno come amo te. Harry probabilmente non mi dimenticherò mai di te , ogni volta che bacerò un ragazzo penserò a te. Perché Harry io ti amo cazzo , ti amo come forse solo poche persone riescono ad amare qualcuno .”
“ Allora finiamola con queste stronzate .”- dissi baciandola.
Lei si staccò subito da me :” Harry io sono fidanzata , con un ragazzo che mi fa stare bene , che mi ama , che non mi ferirebbe mai .”
“E’ allora perché sei qui a dirmi che mi ami ? “- dissi cominciando ad innervosirmi .
“ Perché non amerò mai Will quanto amo te , ma tu non mi farai mai essere felice.”- disse.
“ Lo pensi sul serio ? “ – chiesi .“ Si.”- detto questo entrò dentro lasciandomi fuori ,solo.

Perchè fra Ryder e Marley qualcosa c'è, nonostante tutto.
Mentre passeggia in corridoio per far sbollire la rabbia, pensa che no, proprio non può sopportare ancora a lungo quella situazione. Non può continuare a desiderare Marley ed esserle comunque amico, anche se per certi versi è fantastico averla semplicemente accanto, sebbene in qualità di amica. Così come non può continuare ad essere il confidente di Jake, nonostante conti sul rapporto quasi fraterno che hanno creato con tanta difficoltà, perché ogni volta che lo sente parlare di lui e Marley gli si contraggono le viscere in maniera quasi spasmodica, e la tentazione di rifilargli un bel gancio destro inizia a diventare quantomeno fastidiosa e difficilmente reprimibile.

Penso che chi leggerà questa storia abbia già una vaga idea dell'originale. Quello che farò io però è altro. Non sarà la storia di Katniss, ma quella di Peeta in un certo senso. Il motivo è semplice: dato che adoro il suo personaggio volevo approfondirlo , inventandomelo. A modo mio. Spero vi piacerà .

STORIA INTERROTTA. GUARDATE SUL MIO PROFILO 'Torn' LA STO RISCRIVENDO Lì.
Anne era la vicina di casa di mia madre da quando si trasferì a Londra, dopo che mio padre morì in guerra. Le era sempre stata vicina e la avrebbe fatto anche il quel momento. Mio padre se ne andò quando mia madre era al 5’ mese.
Anne aveva un bambino di 3 anni, Harry, che sarebbe poi diventato un “fratello” che non avrei mai avuto.

Ma il trasferimento di Anne e di suo figlio,Harry,a casa nostra era fin troppo.
Ed io non l’avrei mai accettato.
Dal capitolo 6:
 Presi il cellulare in mano e lessi il nome sul display: Zayn. Senza pensarci due volte,risposi.
- Pronto?-
- Dov'è Steph?-domandò freddo il ragazzo dall’altra parte del telefono.
- Non c'è ora,che vuoi?-risposi con lo stesso tono.
- Puoi dirle che ho chiamato? E' importante-
- Certo,ti richiamerà lei quando vorrà-e spontaneamente sorrisi.
-Grazie ciao-
Chiusi la chiamata e mi sbrigai a cancellarla dalla lista delle ricevute.
Aveva qualcosa di importante da dirle? Peccato, avrebbe dovuto attendere molto.
Già,la piccola Steph non sarebbe mai venuta a conoscenza della chiamata appena ricevuta.