Starò bene. Promesso. Ce la posso fare.
È stata l’ultima cosa che gli ha detto Peter.
Rhodey, Happy e Fury sono entrati nello spazio aereo londinese subito dopo. Hanno trovato gli occhiali, ma non Spider-Man. C’era abbastanza materiale filmato per incriminare Beck, ma nessuno era riuscito a riprenderlo mentre portava via Peter. Il ragazzo lo stava mettendo al tappeto e sembrava avere avuto la meglio, poi c’era stato quel lampo di luce.
Sparito. Sparito.
* * *
Ha la voce incastrata in gola. È in un pozzo profondo. Deve nascondersi. È nell’acido, urla di dolore. È dentro se stesso, piccolo, avvizzito. Bloccato. Bloccato. Urlante.
SVEGLIATI.
[Traduzione // Hurt/comfort // Kidnapped!Peter // Tony&Peter // Tematiche delicate // Contenuti forti]

«Mi stai facendo un ritratto?»
«Uhm… no?», risponde Walter, ed è troppo veloce, quando lo fa. È una risposta repentina, che cela dietro di sé una verità che non vuole ammettere. Per vergogna? Perché si sente stupido? Perché in amore, dopotutto, si fanno cose stupide?
«No?», chiede Lance, quasi indignato, e si muove nervoso sul materasso. «Come sarebbe a dire: no?»
«No… è una negazione, se la risposta fosse stata affermativa avrei detto di sì, ma non è così, dunque nego. Ti mancano i principi della grammatica, oltre quelli scientifici, Sterling?»
«Oh! Uho! Cos’è questa ostilità! Non sei capace a mentire e allora parti con le accuse, piccolo scienziato pazzo?», lo canzona, poi scosta le coperte e fa per alzarsi. Walter prende l’album e se lo stringe tra le mani.
«Fermo dove sei!», lo ammonisce, e Lance fa tutto il contrario di tutto.
[ Lance/Walter - Post!Killian - Fluff - Maritombola 11 - Prompt 6° "Pennello" ]

"Ascolta i suoi respiri affaticati e si inebria del loro tocco leggero sulla punta del naso, la prova concreta che va a sopprimere, almeno per un po', l'ormai illogico sospetto che ognuno di loro possa ancora essere l'ultimo."
Raccolta di frasi incentrate sulla coppia Napoleon/Illya partecipante all'1FraseFicO2 del gruppo Hurt/Comfort Italia.

[Kaz Brekker/Inej Ghafa~Soulmates!AU]
Ci sono persone che nascono con delle parole tatuate sui polsi: sono le prime parole che si sentiranno rivolgere dalla propria anima gemella.
Kaz "Manisporche" Brekker, demone del Barile, ladro, assassino, mostro, nasconde le sue mani sotto un paio di guanti che non toglie davanti a nessuno.
Inej è la sua eccezione a qualsiasi regola.
Sotto lo sguardo di uno spettro, le mani di un demone sono bianche, bianchissime.
[Storia partecipante al gioco di scrittura indetto dal gruppo facebook "Caffè e calderotti"
Storia candidata agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum "Ferisce più la penna"]

Cosa è successo durante quella fantomatica volta a Malta? La mia versione di questa coppia meravigliosa che di recente è diventata la mia nuova ossessione. Storia composta di due capitoli.

Un legame oscuro, un patto antico, due vite del tutto diverse che si incontrano in un attimo di eternità e ne saranno inevitabilmente cambiate

[Ole Nissen (OC), Homer Landmann (OC)]
Certi legami hanno lo stesso calore del sole: tracciano scie luminose che rimangono impresse negli occhi anche quando la notte sembra aver impiastricciato di nero una vita intera.
Sono i legami che sanno rinsaldarsi anche negli spazi vuoti creati dalla distanza, quei legami che un nome non lo vogliono nemmeno trovare, perché sono tenuti in piedi da sorrisi che negli anni non cambiano mai.
Un Guaritore figlio del mondo.
Uno psichiatra schiavo di un'empatia fuori controllo.
Sotto lo stesso cielo.

Si chiede se si possa elaborare una sintesi chimica, per dimenticare, per farsi scappare i ricordi dal cervello e lasciare dietro di loro una tavola intonsa e spoglia, pronta ad essere incisa di nuovo con lettere meno aguzze. Non lo sa. Sa risolvere problemi e nodi quantistici, ma la scienza delle emozioni gli è sempre stata troppo oscura per anche solo tentare di approcciarla. No, non sa quale sia la formula della dimenticanza. Non spetta a lui scoprirla, e di certo non ha nulla a che fare col perdono.
[post-Endgame // What If? // Stark&Barnes // Civil War fix-it // Introspettivo // PoV Tony // Capitolo 1/2]

Raccolta di frasi incentrate sul personaggio di Tony Stark partecipante all'1FraseFic del gruppo Hurt/Comfort Italia.
"Il tempo sembra mettersi in pausa e lo scudo, ancora imperniato nel reattore – il reattore, non il viso, il reattore – trema appena sotto il respiro affannato di Steve, Steve che lo guarda con gli occhi un po' sorpresi e Tony che si domanda se anche lui, forse solo per un momento, ha creduto di ucciderlo;"

Gli va sempre incontro, Sam. Può fare il macho quanto gli pare e fingere che Bucky sia una palla al piede, ma non gli volterà mai le spalle. E d’altra parte, nessuno dei due si aspetta niente di diverso. Nessuno dei due sa mostrare affetto in maniera diversa. Forse un giorno riusciranno ad andare oltre, impareranno a condividere l’affettività in maniera spontanea, senza dover dissimulare l’amore dietro l’ironia o la lussuria.
_______________________________
[WinterFalcon - Post-Endgame]

{Prima classificata e vincitrice del premio BOOM all’All Together Contest 2.0 – VII edizione indetto da Mary Black}
Helena e Tom appartengono al tempo dei peccati, e se l’una s’illude di cercare redenzione, l’altro annega nel buio più nero.
«Sei una peccatrice.»
«Sono redenta.»
«Sei un’illusa, Helena.»
«Fa’ silenzio, Tom.»

[Il Rilegatore]
Una scena del libro vista attraverso lo sguardo di Lucian. Cosa si prova quando la persona amata ti guarda senza sapere chi sei? Forse l'unica strada percorribile è sradicare i ricordi nello stesso modo, ma non subito, non ancora. Un ultimo sguardo prima di dimenticare.

[Scritta per il tredicesimo p0rnfest]
Nella taverna c’è un buon odore. Il legno dalle venature rossastre quasi risplende contro le fiamme delle lampade, le voci degli ospiti sono alte e gioviali e l’alcol profuma di fiori e di zucchero.
La legna che brucia nel camino della grande sala emana un aroma simile a quello del dente di leone, e tutt’attorno aleggia l’odore pieno e intenso di carne e di stufato. Geralt evita il bancone, e va a sedere ad un tavolo isolato, dove la luce delle lanterne e del fuoco è appena più debole. Ha ancora il viso nascosto dal cappuccio del mantello, e nonostante il tepore accomodante del luogo, preferisce restare celato.