Tutto cominciò quando Naruto, un giorno, aprì il suo armadietto e trovò una rosa penzoloni, e con quella rosa...tredici promesse.

"Naruto," Sasuke sussurrò nella notte, un sorriso velato che illuminava le sue labbra. Due canini appuntiti protrudevano dalla bocca, e la sua mano fredda continuò ad accerazzare e scostare i ciuffi biondi dalla fronte. "Amore. Ti ho trovato."

Per natale Sakura aveva avuto la brillante idea di regalare a Naruto un libro, Sasuke dubitava parecchio che l’altro lo avesse anche solo aperto e invece… [...]
18) Lavate la sua auto//
Naruto scese giù in garage e perplesso guardò tutte le 57 vetture.
Avrebbe dovuto lavarle tutte?
[...]
La ragazza, dopo qualche giorno, si ritrovò il libro nella cassetta delle lettere, sul retro, con un poco di scoth, stava scritto:” Per il mittente, Sakua Haruno, a noi non servono questi consigli!”.

Una raccolta di 12 one shot, una per ogni mese, con protagonisti Sasuke e Sakura.
Ultimo capitolo! :D
Dicembre, Natale: Incurante delle richieste dei suoi genitori, ha snobbato il pranzo della famiglia – un po’ più povero, quest’anno, per ovvie ragioni – e quasi senza salutare si è fiondata fuori casa.
Nessuno le ha chiesto dove andasse. Lo sanno tutti, in ogni caso.
E disapprovano.
Ma a Natale tutti devono essere più buoni, giusto?
Allora quella è la sua buona azione.

Il virus Idra non è una semplice malattia.
E' un vero e proprio incubo.
L'infezione dilaga nell'isola di Manhattan, trasformando i contagiati in aberrazioni assetate di sangue, e, mentre le autorità sanitarie di tutto il mondo si arrovellano per trovare una soluzione, una sola figura si erge al di sopra di tanta degradazione.
Zeus.
Un infetto più potente degli altri o un semplice scherzo della natura? La società "Eden" non può di certo immaginare quali saranno le conseguenze del suo gesto, quando tenterà di creare un'arma biologica in grado di contrastarlo.
E Sasuke Uchiha, l'arma biologica in questione, non ha la minima idea dell'incubo in cui si sta gettando.

Non avevo mai pensato ai ragazzi, mai guardati sul serio, ancora meno sentito qualsiasi tipo di attrazione per loro. Ma neanche io potevo negare cosa stesse accadendo ora, malgrado sia dannatamente bravo a mentire, di solito.
Il pensiero degli alcolici mi fece soffermare un attimo a riflettere e all’istante trovai la forza di ritirare la mano.
“Sasuke. Non sai cosa stai facendo. Sei ubriaco, amico. Dai, sono io, non una ragazza!”
[ SasuNaru ]

A causa di varie circostanze prevalentemente legate al lavoro, da quando gli esami avevano confermato che Sakura aspettava un bambino Sasuke non aveva mai potuto accompagnarla ad una visita, né vedere un’ecografia; la sua conoscenza di quanto avveniva dentro di lei si basava unicamente sull’osservazione del profilo della sua pancia, che di giorno in giorno, di mese in mese, aveva visto crescere.
Sapeva a grandi linee come avveniva un’ecografia, naturalmente: adesso, come aveva spiegato la specialista, quel monitor si sarebbe animato, e avrebbe mostrato ciò che rilevava l’ecografo.
Assolutamente semplice.
Forse.

Sasuke si avvicinò di un passo al biondo e, sussurrando in modo davvero osceno, disse «spogliati.»
Naruto ne era certo: quel bastardo stava giocando con lui!

Mettersi fra un teme e la sua passata di pomodoro può portare a strane - interessanti - conseguenze.
Se poi a dare una mano ci sono anche un amico svogliato e una vocetta impertinente...
[estratto]
Non sapeva se ridere o se piangere.
Forse, fosse stato un altro, si sarebbe lasciato andare a entrambe le cose.

“Sasuke.” Borbotta, pensieroso.
“Sa-su-ke.” Ripete, scandendo bene ogni sillaba.
“Sa… suke!”
Ridacchia, leggero, continuando quella strana litania.
“Sasuuu-”
“Naruto?”
Il biondo si volta di scatto, con ancora le labbra socchiuse a formare la ‘U’, ritrovando perplessi occhi neri a fissarlo.
“Sasuke!” emette con un verso acuto “Quando sei arrivato?!”

Reattiva, lei si fa accarezzare dalla tua mano, come un gatto che cerca le coccole, senza però aprire gli occhi.
Anche se non è nel tuo stile, l'accontenti, facendo scorrere la tua mano per tutto il suo viso, scendendo poi lentamente per il suo collo, raggiungendo per ultimo la sua spalla.
Un sorriso mal celato si disegna sul suo viso, subito nascosto sulla pelle del tuo torace dove lei abbandona la testa.

♪C'è chi lo lecca
c'è chi lo morde
se non lo togli le donne son sorde
tu me l'hai chiesto ♪
io te l'ho dato...
Queste sono le parole di una canzone innocua che viene cantata da Naruto sotto la doccia. Ma quanto possono essere innocue con un Sasuke nervoso nelle vicinanze? Scopritelo!XD

Lacerava le vesti, sgozzava il respiro con le mani, con la bocca.
Artigliava il mio cuore con feroce ingordigia.
Si svestiva del pudore e si dipingeva di lussuria.
[Seguito di "Clean Up"]

Seguii con la coda dell'occhio il mio androide personale fino a vederlo sparire dietro l'angolo per recarsi in cucina. Che macchina idiota - pensai - chissà se si rendeva conto di essere solo una delle tante invenzioni dell'uomo creata al solo scopo di semplificarsi la vita.

‹‹Poi c'è stata un'esplosione. Un bum forte. Tanto forte. E zio Fred ha deciso di ridere un'ultima volta, per poi andarsene. Ha messo le ali...›› la voce si spezzò su queste parole ‹‹...ed è andato via››.