Erano così attaccati.
Uno dipendente dall'altro. Erano come aria: entrambi si avevano bisogno.
Eppure c'era qualcosa che, li faceva pentire di essere insieme, di amarsi così tanto. Lo definivano errore, volevano convincere loro stessi di un errore, ma sapevano perfettamente che non lo era mai stato, un errore.
DAL PRIMO CAPITOLO:
«Lasciami in pace» ero troppo incazzata e orgogliosa per perdonarlo, anche se in fondo sarei corsa fino a casa sua ad abbracciarlo.
«Lo sai l’ultima volta che abbiamo litigato cosa è successo» un brivido mi percosse la schiena. Me lo ricordavo, me lo ricordavo benissimo.
«Non fare cazzate»

-Ho una domanda intelligente.- esordisce Louis.
-Dai, spara.- gli dice Zayn, guardandolo interessato. Louis arriccia le labbra e ci guarda concentrato.
-Quanto può vivere una persona senza cervello?- chiede. Il silenzio cala immediatamente, mentre Zayn sembra pensarci su.
Decido di intervenire.
-Non saprei.- rispondo a Louis, senza battere ciglio. Poi mi volto verso Zayn.
-Tu quanti anni hai?- gli chiedo, sorridendo amabilmente.

“Shhh…” mi sussurrò vicino all’orecchio e cominciò a baciarmi il collo. Con le braccia mi aggrappai alla sua schiena, mentre il suo viso si era spostato, le mie labbra danzavano con le sue, la sua lingua, ormai padrona, abbracciava la mia. Sentivo una leggera e piacevole pressione del suo bacino sul mio. In quel preciso istante non ero più Cora, non ero più un essere umano, ero semplicemente un’anima in balia di quell’angelo riccio. Non mi importava della gente che avevamo attorno a noi, forse avrebbero potuto perfino denunciarci. Sicuramente un luogo con così tanti bambini non era adatto per scambiarsi certe effusioni, ma tra le sue braccia nulla aveva più importanza. Il vocio della gente presente era scomparso, così come la musica di sottofondo. Eravamo solo io, lui e i nostri respiri leggermente affannosi. Restammo legati così per molto tempo, anche se sapevo che mai sarebbe stato abbastanza.

Penso di si, penso di amarti. Lo capisco quando ridi, perchè lo faccio anche io; lo capisco quando piangi, perchè mi rendi triste e impotente; lo capisco quando ti muovi, sei come una calamita per me e lo faccio anche io.
.
Non avevo mai visto quel genere di calamita: li respingeva, ma li attraeva anche.
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All'inizio non c'è amicizia nè amore, solo due sconosciuti che si incontrano e che non vanno molto d'accordo. Si litiga, si ride, si piange, SI AMA!
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DAL 3° CAPITOLO
-Ma cosa ti fumi?- dissi indignata. Io? Rapire i bambini? Io che i bambini li amavo?
-No sembra…comunque se ci incontriamo sempre sarà il destino, perché qualche volta non …- non fece in tempo a finire la frase che una ragazza tutta tette e culo urlò un “ciao Zayn” e gli si fiondò sulle labbra come se non si vedessero da anni e fossero in astinenza dal sesso.
Che poi ieri lui non era in giro con una bionda ossigenata? Bah.
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.Spero che un po' vi abbia attirato! vi aspetto!! :) xx ale

Roxy una spogliarellista che ha bisogno di soldi e Liam un ragazzo che ha bisogno di tornare a vivere. sono loro i protagonisti di questa storia..

Dal capitolo 5: "Come ti ho già detto, uno sta sempre nudo, l'altro è schizzato, un altro mangia sempre e, bhè, io sono quello più normale. Spero che queste cose non ti rechino disturbo" continuò sorridendo. "E se invece mi disturbassero?" chiesi, facendo un sorriso sghembo. "Bhè, a Harry incolliamo un paio di mutande addosso, a Niall togliamo il cibo -anche se, come minimo, andrà in astinenza- e a Louis mettiamo una camicia di forza" sentenziò.
Nei primi capitoli non ci sono scene "rosse", inizieranno dal capitolo dieci.
Buona Lettura :D
xx

E se non fossi lesbica? Se tutto quello che provavo per la mia migliore amica era solo un'illusione ed io fossi realmente innamorata di lui? Cosa dovrei fare ora? dire tutto a Zayn e rischiare di perdere anche lui?
Sono senza famiglia ne amici, non ho una vita sociale, ho solo loro 5. Li voglio tenere stretti. soprattutto LUI.

- Harry!- Mi lamentai coprendomi gli occhi.
- Cosa?!- Si lamentò lui guardandomi e ridacchiando. Di fianco a me sentì anche la risata di Louis.
- Sei nudo! Di nuovo! E' imbarazzante!-
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Ecco la storia di una fortunata, o sventurata, ragazza che realizzerà i suoi sogni e troverà la forza di crescere in una delle città più magiche del mondo: Londra.

La noia del Venerdì pomeriggio.
Un amico con una proposta bizzarra.
Un'amica che accetta questa proposta.
Ed infine, una sana scopata.

Da un paio di persone mi è stato consigliato di trasformare la mia OS "Chemical Reaction" in una long. Ed ecco qui che mi lancio! E' la mia prima storia vera e propria sugli One Direction, ringrazio chi ha recensito la mia One Shot.
Dal testo:
"Tu hai fatto cosa!?" Gridò la ragazza fissandomi con gli occhi fuori dalle orbite. Ok, non la biasimavo. Entrare in casa sua dicendo: hofattosessoconHarryStylesnelbagnodellascuola, non era decisamente stato il giusto approccio.
"Ho fatto sesso con Harry Styles nel bagno della scuola." Scandii le parole con estrema calma, anche se avevo paura di quello che sarebbe potuto succedermi. Inizialmente Lily si limitò a lasciarsi cadere sul suo letto, poi si mise le mani tra i capelli e mi fissò come se fossi un'appestata.
"Oh, Icy! Non posso lasciarti sola un momento e guarda cosa mi combini!" Mi irritava il fatto che mi chiamasse Icy. Era un nomignolo brutto e cattivo, me l'aveva affibbiato quando avevo piantato il mio primo ragazzo il giorno di San Valentino. Ma, ehi! Avevo tredici anni ed ero una stupida ragazzina immatura.
Recensite, grazie :) E' gratis!

Composi il suo numero in fretta e furia. Dopo qualche squillo qualcun rispose.
-Pronto,sono il segretario del signor Payne,con chi ho il piacere di parlare?- Riconobbi subito quella voce,ma decisi d reggere lo scherzo dicendo:-Salve,sono Megan,sua sorella.Potrei parlare con..- Non feci in tempo a finire che qualcuno dall'altra parte della cornetta iniziò ad urlare:-Louis,dammi subito il mio cellulare!Ehi,sorellina!Allora,sei stata promossa?-
-Signor Payne,prepari una camera.Sua sorella sta arrivando da lei e dai suoi 4 amici pazzi!-dissi trattenendo l'emozione.

Bussai al finestrino mezzo aperto, e da dentro sentii 'O no l'ennesima fan che vuole un autografo, chiama Niall e digli di sbrigarsi.'
'Scusi mi sa d..' non feci in tempo a finire la frase che un ragazzo biondo arrivò da dietro guardandomi dolcemente e dicendo: 'Vuoi un autografo?'
Rimasi un pò stranita, perchè un autografo?
'No, guarda volevo solo sapere dov..' anche adesso non feci in tempo a finire la frase che lo sportello si aprì e tirò dentro il ragazzo.
Non potevo farci nulla, e quella poca autostima che ero riuscita ad accumulare in quei giorni, svanì.
Non avevo la forza per fare nulla.
Diretta verso l'uscita, ormai a pochi passi da me, andai contro una persona, che a prima vista non mi ricordava nessuno.
Questa storia è incentrata sulla fortuna di una ragazza nell'incontrare dei ragazzi, a lei sconosciuti, che poi le aprono la strada alla sua carriera, e probably... Lei si innamora di uno di loro.
Inoltre ho scritto questa storia basandomi sul '#succedesolonellefanfictionì' di Twitter, perchè volevo fare una FF più realistica, e insolita rispetto alle altre.
Perciò vi invito a leggerla:3
Buona lettura:D

Doncaster.
Un lavoretto estivo: fare la baby sitter.
Il bimbo al quale avrebbe dovuto badare per un mese, si rivelò essere il cugino di uno dei cantanti della sua band preferita: Louis Tomlinson.
E se quel lavoro si sarebbe tramutato nella più bella esperienza della sua vita?

-mi chiamo Sofia, lavoro qui da quasi due anni, quella è una delle due mie migliori amiche- indico Sam -amo il mare, ma preferisco la piscina- mi interrompe
-ne ho una a casa mia- era un invito?
-anche io- rispondo con la stessa eccitazione
-ah- allora voleva invitarmi a casa sua
Che cogliona!

Un giorno quelle 200 persone sarebbero diventate 200 mila.
Un giorno quelle poche sterline si sarebbero trasformate in milioni.
Un giorno quel catorcio di macchina si sarebbe trasformato in un jet privato.
Un giorno quella tanta odiata invisibilità sarebbe scomparsa.
Un giorno quella piccola e sporca stanza si sarebbe trasformata in una lussuosa camera d'albergo.
Un giorno questa normalità gli sarebbe mancata ma loro, ancora, non lo sapevano.