Lui era il ragazzo incredibile, quello bello e dolce e divertente che faceva impazzire le ragazze e che si faceva adorare dagli amici.
Io era una ragazza più o meno come tutte, fatta eccezione per la mia smodata passione per i libri e la capacità di risultare goffa e incredibilmente timida in qualunque situazione.
E puntualmente mi ritrovavo ad ascoltarlo ogni volta che ne combinava qualcuna delle sue.
-Hayley Core, ragazza londinese. Migliore amica di Liam Payne.
O qualcosa di più?
Dal quarto capitolo
Non avrei mai avuto le forze o il coraggio di allontanarmi da Liam solo per smentire delle voci di corridoio.
Avrei sofferto come un cane e probabilmente quelle sarebbero solo aumentate.
Avrei continuato a fare tutto normalmente.
Come se non avessi saputo niente.
Come se avessi avuto le idee chiare in testa.

Tanto sapevo come sarebbe andata a finire.
Io mi sarei innamorata di lui,mi avrebbe portata a letto e il mattino dopo mi avrebbe liquidata come si fa con una puttanella.
Sì,Rachel,te li scegli proprio bene i ragazzi!

Una ragazza schiava del suo “padrone” incontrerà cinque ragazzi, incontrerà il vero amore.
Tutto sembra un disastro ma grazie ai cinque ragazzi che l’accoglieranno e la aiuteranno tutto sembrerà andare meglio finchè…

'Non ho bisogno di te' sussurrai buttandomi a terra, stanca di tutto
'Sì, Jude, tu hai bisogno di me' continuò lui per chissà quale motivo
'Sei un fottutissimo cantante, Louis, io ho un figlio' urlai contro di lui, con quelle poche forze che mi rimanevano.
'Quel figlio è anche mio'
In quelle parole non trovai rabbia, frustrazione, obbligo,trovai tenerezza e forse anche quella voglia sottintesa di voler crescere quel bambino, il nostro bambino.

[...]
-Cooosa?- esclamammo in coro.
Genitori e zii scoppiarono in una fragorosa ritsata.
-Immaginavo che avreste reagito così – disse mia
madre – Cosimo tu puoi rimanere a casa... mentre per voi due
abbiamo pensato ad un posto un po più lontano da Roma-
Merda!
Sicuramente avrebbero spedito me e Elle in qualche
stupido colleggio, mentre Cosmo sarebbe rimasto a casa da solo dati i
suoi ventidue anni. Non era giusto!
Prima che potessi fare qualsiasi protesta, Maurizio
prese parola .
-Tu e Vicky -disse rivolgendosi alla figlia – Andrete
a Londra -
Io ed Elle ci guardammo in faccia cercando di dare un
senso a quelle parole.
-V-vuoi dire in Inghilterra,a Londra... da.. da..- Elle
non riuscì a continuare la frase.
-Da zio Payne – concluse Stephanie soddisfatta, come
se dare una notizia del genere alla propria figlia e rispettiva
nipote fosse la cosa più normale del mondo.
-Da Liam?!- gridò Elle saltando in piedi dalla sedia e
trascinando anche me, che ero ancora sotto shock.
Scoppiarono tutti in una sonora risata.
-Andrete a conoscere gli One Direction ragazze! -
esclamò mio padre
Sentì il cuore uscirmi dal petto. O N E   D I R E C
T I
O N!
Stentavo a crederci.  [...]
Ciao,
questa è la prima ff che scrivo su i One Direction, spero vi
piaccia xx

La ragazza con il cappellino blu prende posto sulla metropolitana. Si guarda distratta i jeans bucati e si sistema la maglia di quel rosso uniforme.
Guarda attorno a sé e vede sguardi attoniti, forse riguardo il suo modo di vestire, di porsi , di osservare il mondo con disinibizione. Delle ragazze davanti a lei si soffiano frasi nelle orecchie, due ragazzi stanno avvinghiati e un vecchietto legge tranquillo il giornale.
'Bella giornata' pensa infilandosi le cuffie.
Sente la metro rallentare improvvisamente e viene sbatacchiata verso il palo.
–fanculo- sussurra scocciata. Preme il tasto play e tiene il ritmo con la testa. Le due ragazze la guardano e ridono.
Si sistema il cappellino, cercando un po’ di coraggio in quell’ animo stracolmo di sentimenti. Guarda fissa le due ragazze con i suoi occhi blu e loro sembrano spaventate dal suo sguardo.
Dopo quello che la ragazza ha passato non ha paura di sembrare troppo sicura, diversa, sbagliata. Sa che non c’è nulla di giusto o sbagliato, che c’è sempre qualcosa di buono nel cattivo, e qualcosa di cattivo nel buono.
Porta la sua mano fino alle sue labbra rosse e facendolo scivolare su di esse, alza il suo dito medio con lo smalto nero. Sorride e scende dalla metro.
[ Spero davevro tanto che vi piaccia :) ]

«Visto che le piace così tanto fare l’insegnante, credo che non le dispiaccia se dovrà dare ripetizioni di matematica a Malik che non ha ancora preso una sufficienza dall’inizio dell’anno» osservò Miss Barely, con uno strano sorriso dipinto sul volto, come se fosse fiera dell'idea che aveva appena avuto.
«Sta scherzando spero!» sbottai alzandomi di scatto dalla sedia.
Avrei dovuto spendere il mio prezioso tempo a spiegare a quello lì, che si atteggiava come se fosse Dio sceso in terra, perchè qualcunque numero moltiplicato per zero facesse, appunto, zero?
Pensai tra me e me indignata.

-Da quand'è che te la fai con le persone famose?- Domandò. In casa c'eravamo io e lui, nessun altro grazie al cielo. Sul braccio, ben nascosto, portavo ancora il segno viola dell'ultima litigata con Ian.
-Da quando sono i miei unici amici qui a Londra-
-E io?-
-Si presume tu sia il mio fratello adottivo- dissi allontanandomi da lui.
-Solo?Guarda che loro non sono migliori solo perchè sono famosi-
-Mai pensato questo-
Mi afferrò per il polso destro -Però con loro passi le giornate. Con me, pur sapendo quanto mi piaci, invece no. Perchè?-
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Aprii la porta d'ingresso poco prima che lui mi inchiodasse al muro per rubarmi un altro bacio, poco prima che lui mi aprisse le gambe con un ginocchio.
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-Vi voglio bene,sai? Siete come dei fratelli per me, anche se sono solo due settimane che ci conosciamo...-
Mi strinse un po' di più, ma con dolcezza.
-Adesso dormi, ok?- Mi baciò sulla fronte e si alzò, accompagnato dal lieve cigolio delle mole del letto.
-Grazie- sussurrai. Lui spense la luce.
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Aveva ragione Ale quando diceva che ci sente tutti come suoi fratelli maggiori, perchè è esattamente ciò che noi tutti, ne sono sicuro, proviamo per lei.
-Quanto vorrei che vivesse con noi, Zayn, così sarei sicuro che nessuno le farebbe del male. Hai visto che smorfie fa quando sorride? Scommetto che le ha fatto qualcosa che non ci vuole dire-

Mi avvicinai sorridendo nel vedere la sua faccia preoccupata,evidentemente mi cercava per farmi una sorpresa … ‘’ mi scusi,cerca qualcuno? ‘’ gli dissi cercando di soffocare le risate. ‘’ si cerco mia sorel … aspetta un attimo,Abbie? ’’

Mia è una persona speciale, ma ancora non lo sa.
Raggiunge la zia a Londra ed è lì che comincia a vivere il suo sogno.
Cinque ragazzi, con voci potenti e sorrisi brillanti. E sarà accompagnata da Nina, la sua migliore amica, sebbene un po’ troppo distratta da Austin, quel magnifico ragazzo che le ha rubato il cuore.
Mia si divertirà, soffrirà, si sentirà quasi sulla Strada dei Sogni Spezzati, proprio come dicono i suoi Miti.
[Dalla Storia]
«Mamma, sappi che se non mi manderai laggiù mi rovinerai la vita per sempre e non ti perdonerò mai più», la minacciai.
Mamma prese la cosa come uno scherzo, ma io avevo davvero la sensazione che qualcosa sarebbe cambiato. Un cambiamento nella mia vita che non potevo perdermi solo perché non c’erano abbastanza soldi per pagare l’aereo.
Poi continuai con le “minacce”: «Mamma, davvero, tu non capisci. Questo viaggio potrebbe cambiarmi la vita per sempre»

MOMENTANEAMENTE SOSPESA
TRATTO DAL CAPITOLO 1:
«Questa mela paghi Horan, parola mia!» Urlai spostandomi fino ad arrivare a due centimetri dalle sue labbra e alitandogli sul collo
«Sto morendo di paura Smith» Rispose il biondo guardandomi dritto negli occhi e stampandomi un bacio sulle labbra
«Dovresti caro Horan» E tornai al mio posto cercando di guardare la fine del film senza distrazioni...
Questa FF parla di una sfida tra due ragazzi: Niall Horan e Miranda Smith, due ex che ancora provano qualcosa l'uno per l'altro anche se non l'ammettono. LEGGETE ;)

"Ehi! Tutto bene"
Era caduta come una bambina, e adesso sentiva due mani che le cingevano le braccia, pronte a tirarla su.
"Scusa non ti ho visto"
Alzò il viso, e vide cinque ragazzi, giovani alti e belli come il sole. Con sorrisi ammalianti, stavano lì davanti a lei, scompigliata, fragile e scombussolata e si interessavano a lei.
"Non mi sembri molto ok. Vuoi che ti porti a sedere?"
Julia alzò il viso, e si scontrò con i sorrisi dolci dei ragazzi.
Vi piace?! Allora continuate! u.u

-Harry alza quel tuo culone dal divano-
-Altrimenti che mi fai?-
-Ti infilo Zayn in culo-
-Mi alzo solo se ammetti che mi ami- disse con fare malizioso.
-Allora stai pure comodo-ribbatei con un finto sorriso.- Non starei con te neanche se fossi l'ultimo uomo sulla terra. Scoperei con un ippopotamo,credo- dissi andandoneme nell'altra stanza.
-Amico, è tua sorella è follemente innamorata di me- disse rivolgendosi a Zayn.
-Continua a sognare Styles- urlai dall'altra stanza.
-Fidati, mi ama alla follia-
-Sisi, vedo- risopse Zayn ridendo.

E’ così strano avere un bambino di 3 anni e mezzo a soli 18 anni?! Beh, qualunque sia la vostra risposta, la mia rimane tale. No, non è strano. Sapete, quando vado in giro con mio figlio per le vie di Londra tutti mi guardano sott’occhio e le pettegole dei vicoli vicini bisbigliano fra loro “Meno male che mia figlia non ha fatto la stessa fine”. Loro però non sanno come sono andati realmente i fatti.
Allora mi presento, mi chiamo Natasha Lodi ho 18 anni e un bambino di nome Jonathan di 3 anni e mezzo e questa è la mia storia.

Allison provò ad interrompere quel bacio senza riuscire ad averla vinta.
Il ragazzo si limitò a spostare le sue labbra sul collo di lei; un brivido le percorse la schiena.
«Ti odio.» riuscì a dire a fatica.
Sentì le labbra di lui poggiate sul suo collo piegarsi in un sorriso.
«Ti odio anche io.» disse in un sussurro prima di tornare al loro bacio.