" E poi che cos'è la vita senza qualche rischio?"
Tutta la storia passata e presente raccontata attraverso gli occhi del malandrino per eccellenza, Sirius Black.

"James Potter aveva il sonno pesante, e questo era un dato di fatto per tutti coloro che lo conoscevano. Certo, non quanto Remus nei giorni successivi alla luna piena, però, come soleva ghignargli Sirius dopo averlo spintonato giù dal letto del dormitorio quasi tutte le mattine, lui non aveva nessun problema peloso da poter utilizzare come scusa.
Tuttavia, quando la finestra di camera sua -ultimo piano, Godric’s Hollow 3- esplose, neanche lui riuscì a evitare di svegliarsi di soprassalto, confuso e con il cuore in gola."
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Sesto anno dei Malandrini a Hogwarts. L'anno prima dell'inizio della guerra, con tutto ciò che porta con sé: l’avventura, l’amicizia, le scelte, la lotta, gli sbagli, la paura, il coraggio, l’amore. [Wolfstar e un po' di LilyxJames]

"Sto per sposare un uomo che non amo solo per riuscire a pugnalarlo alle spalle. Pensi che io sappia qualcosa della parola amore?"
"Mi sono innamorato della donna che sta per sposare mio fratello, credi che io sappia come amare?"
[Emmeline x Sirius]

Il cappello le calò sugli occhi con il buio, le orecchie le fischiavano, ma probabilmente quello che sentiva era solo il battito del suo cuore che aveva deciso di salirle in gola.
“La casa non fa la persona” continuava a ripetersi quasi fino alla nausea da almeno un’ora.
“Si, Joline Potter, la casa non fa la persona, sono le scelte a farlo” una voce sconosciuta la fece sobbalzare.
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In questa storia vorrei raccontare come i Malandrini sono diventati tali, come il loro legame li ha uniti fino alla fine, ma prendendomi qualche piccola "licenza poetica", per rendere la storia che, per somme linee, tutti conosciamo, più avvincente.
[Il prologo di questa storia (che ho provveduto a correggere) era stato già pubblicato in tempi non sospetti nel lontano 2015]

Reiner è alla ricerca di un coinquilino, quando al suo annuncio risponde Bertholdt, un ragazzo all'apparenza impacciato e dall'aspetto gentile. Un susseguirsi di eventi nati dalla loro convivenza li porterà ad avvicinarsi sempre di più, e a scontrarsi con sentimenti ed emozioni contrastanti.

“Narra la leggenda che Nemesi fosse figlia di Oceano e Notte, e venne posseduta da Zeus nelle spoglie di un cigno nel tempio di Ramnunte, nell’Attica. Dea amministratrice della Giustizia, provvedeva soprattutto a perseguitare coloro che si macchiavano di delitti rimasti poi impuniti. Con l’avvento di Athena, Nemesi divenne sinonimo di vendetta, e la protettrice di coloro che aspiravano a ripristinare l’equilibrio…”.
Trovare la sua giusta vendetta, una volta placate le turbolente acque del Fato, è lo scopo principale di Aiolia, Saint del Leone. Diciotto anni dopo, l’assassino di suo fratello Aiolos, Shura di Capricorn, non ha ancora pagato il prezzo del sangue legato a quel crimine ingiusto. Aiolia non chiede nulla di più che uno scontro equo, mai avvenuto per le varie peripezie che hanno dovuto affrontare nel corso della loro vita. E adesso che la pace è –almeno temporaneamente- ristabilita, ha tutte le intenzioni di esigere il suo tributo. Ma la mano divina è più efficace di quella di un povero mortale, per investito da un’armatura sacra che possa essere, e ancora una volta, sembra arrivato troppo tardi all’appuntamento con la sua vendetta ...
Attenzione: questa fanfiction non tiene conto della serie "Soul of Gold"

La guerra tra mente e cuore spesso non conosce vincitori. Aiolos di Sagitter lo impara sulla propria pelle: quella ragazza lo ha stregato, catturato, messo di fronte a scelte che ha già affrontato in passato, ma in modo differente.
C'è solo un problema: è la sorella del suo migliore amico. E ... scordarlo, per qualche istante, può condurre a risultati che lui stesso non immaginava.
P.S: questa storia è legata a "Feliz Cumpleanos". Il titolo viene dal famoso romanzo di Jane Austen, Sagittario anche lei ! :)

Uno spaccato - come sempre, esperimento- della vita di Shura di Capricorn, attraverso alcuni dei compleanni più importanti. Istantanee più o meno felici, pietre su una strada in ascesa, impervia e solitaria come per ogni capricorno che si rispetti.
Buon compleanno, Shura

Cosa potrebbe accadere se una missione partita col piede sbagliato vedesse coinvolti Due Saint di Athena già in contrasto tra loro, con una star della musica che nasconde più segreti di quanto lui stesso possa immaginare? E' quello che abbiamo provato a descrivere in questa fanfiction, un po' frutto dello stress lavorativo estivo e un po' follia nata per caso durante una serata troppo lunga che nessuno voleva far finire. Fino all'ultimo ci siamo chieste se pubblicarla sul serio o no, è stata una dura lotta, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Che dire ... Noi ci abbiamo provato, non odiateci troppo, è solo un gioco!

Inizialmente nata come one-shot dai toni seri, questa storia è stata scritta come follia a capitoli con livelli di demenzialità assurdi (e verrà mantenuta tale). Prima volevo trattare di una sola coppia e ora, invece, mi tocca trattare di tutte le possibili (e improbabili) coppie dei gold saints. La storia è ambientata nel XVIII secolo e parla, quindi, dei cavalieri d'oro della serie Lost Canvas (che adoro alla follia!). Le situazioni descritte sono assurde, ma altamente comiche, vi avviso! Ah, e questa sarebbe la mia prima storia erotica... perciò abbiate pietà, ok?
Il commento è più che gradito, anzi d'obbligo! (come se potessi costringervi...)
Buona lettura! =)

Questa fanfic è nata dalla mia insana fissa dello spazio e del tempo, e chi se non Midorima e Takao poteva farne parte. Non mancheranno sfilze di esami di coscienza dei due protagonisti, scene rosse, ma soprattutto la mano del destino.
Dal testo: ~L'imbarazzo di Shintarou veniva a galla più facilmente in quelle condizioni e ne vide il dilagare sulle sue guance, sulle palpebre abbassate repentinamente e dal mordersi il labbro inferiore timidamente; Come a voler sfogare tutta quella pressione su di esso.
«Così te lo mozzerai.» Con l'indice della mano destra, seguì il contorno di quel labbro martoriato, costringendo il proprietario a socchiudere le labbra e liberarlo. Indugiarono per qualche breve istante in quell'attimo, come se le lancette dell'ipotetico orologio della vita si fossero fermate e si fossero ritrovati in un posto, in una navicella lanciata nello spazio, sola e persa nell'infinito. Lontana anni luce dal presente e dal concetto di spazio tempo.

“Ognuno merita la morte. -Specificò DeathMask, scrocchiandosi il collo. -Ma non merita di sapere che sta morendo perché è... Destino. Sono cazzate.”
Capricorn abbassò il capo e quasi spuntò un sorriso sul suo volto, se non fosse che gli faceva davvero male muovere i muscoli facciali per le ferite e le escoriazioni: “L'uomo è nato per tradire il proprio destino; - decise di dire, mentre accarezzava il dorso della mano dove risiedeva la Spada Sacra.
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La volontà degli Dei duole saperlo, ma è a tratti più eccentrica di un umano; solo che l'uomo non ha potere mentre le Divinità quel che vogliono più volte ottengono.
E se dopo la sconfitta di Hades una nuova divinità - o forse è meglio dire tre- si destassero per un torto subito sul loro campo: il destino?
-Marie, nuovo cavaliere d'argento di Pyxis e i neo risorti Gold Saints potranno mai scampare alla divinità che pur da sempre fa parte della loro vita? Forse la più difficile da placare poiché in palio c'è la loro stessa sorte?
E c'è forse qualcosa più grande del fato stesso?

I Gold Saint tra infanzia ed adolescenza, negli anni prima della Notte degli Inganni.

Quattro coppie. Quattro relazioni diverse tra loro. Quattro stagioni che fanno da sfondo. Quale delle quattro sopravviverà nella "stagione" successiva?