-Che cosa hai intenzione di fare?!-
Urla fissando la scatola bianca caratterizzata da una grande croce rossa.
-Ehm... Medicarti?-
-Tu non farai proprio niente! Statemi lontano tu e quella cosa!-
Strilla ancora di più Heather e indietreggia di qualche passo.
-Ahahah, non mi dirai che dopo aver affrontato tutte quelle stagioni di "A Tutto Reality", hai paura di un pochino di disinfettante!-
AxH

Se avete intenzione di leggere di due piccioncini di dicciottenni alle prese con le prima cottarelle, allora avete davvero sbagliatio storia. Non prometto pura sofferenza, introspezione.
Ma se la guerra riesce a infrangere anche i legami più forti, come potrà mai sopravvivere un'amore tenuto stretto da uno spago sottile?
Dal prologo:
[..]era quell'infine nel quale aveva scavato tante volte un piccolo posto per sè. Infine alle fiabe, infine alle amicizie, infine alle storie gettate in un camino, infine alle lacrime e alle morti, infine ai propri pensieri, nei quali non c'era posto per un "basta" bisbigliato.
"Mi avevi promesso che non saresti mai più tornata."
[Sirius Black, Marlene Mckinnon]

Poche ore dopo la battaglia di Hogwarts, Harry e Hermione si ritrovano a raccogliere i cocci della loro esistenza.
“E' stupido chiederti che cos'hai?” gli chiese titubante Hermione.
“Io non ho una casa.” rispose con semplicità.
“Nemmeno io. Ma oggi non scambierei la mia non-casa per la Tana nemmeno per tutto l'oro del mondo.”

Tutto quello di cui ho bisogno è che lui abbia bisogno di me, le sfuggì.

"E mentre il tuo piede destro varca la soglia della porta, senti una mano poggiarsi sulla tua spalla.
-Ehi amico- ti dice James, il sorriso che gli illumina gli occhi nocciola. -Dove hai intenzione di andare?- domanda, non lasciando andare la tua spalla.
-Fuori- rispondi semplicemente, alzando le spalle. -Ho bisogno di prendere un po' d'aria...
-Oh non ci provare nemmeno, bello- dice James, spostando il braccio, arrivando a circondarti tutte le spalle completamente. -Tu adesso balli con me."
[Sirius/James]
Dedicata a somochu

“ Sono i nostri ricordi, le nostre esperienze passate a renderci quello che siamo oggi.
Questa era una delle frasi preferite di mio padre.
Quando ero poco più di un ragazzino, adoravo sedermi sul tappeto ai piedi della poltrona accanto al camino, dove mio padre era solito leggere il giornale.
Ogni sera, quando rientrava dal lavoro, si sedeva su quella poltrona verde scuro, esausto come non mai, chiudeva gli occhi e si abbandonava ai suoi pensieri.”
[Colin Canon]
Prima classificata al contest "Find your Inspiration" di Jules_Black e vincitrice del premio stile.
Prima classificata al contest "La mia Perla Edita" di .Pad. e vincitrice del premio stile.