Katsuki Bakugō è sempre stato tagliato per lo studio. È intelligente, brillante, probabilmente il migliore. Odia la socialità, odia perdere tempo, sa che cosa vuole e sa come ottenerlo, non gli è mai importato nulla di tutto ciò che non riguardasse i suoi stretti interessi personali. Il problema di Katsuki Bakugō, però, è che anche se ha previsto tutta la sua vita e tutti i suoi obiettivi, dimentica sempre di aggiungere il fattore "persone" ai suoi innumerevoli calcoli. Perchè le persone li rovinano, i tuoi piani, soprattutto quelle con i capelli rossi e il sorriso smagliante che sembrano fatte apposta per destabilizzare tutte le tue certezze.
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KiriBaku x AMERICAN HIGHSCOOL !AU

Quasi nella stessa frazione di secondo in cui l’alieno allontana le proprie mani dalle armi, l’allarme del laboratorio inizia a suonare all’impazzata e lo schermo dei vari computer presenti diventa di colpo blue. Una scritta rossa appare sullo schermo a intervalli di pochi secondi ciascuno.
Questo fa venire la pelle d’oca a Ryou.
“Arcano maggiore XV.”
-maledizione!- impreca Keichiro digitando tasti a caso sulla tastiera del computer.
-Siete stati voi!- accusa Ryou puntando il dito contro gli alieni.
-Non facciamoci prendere dal panico, sangue freddo!- urla Zakuro parlando forse per la prima volta da quando ha messo piede nel laboratorio. -Possiamo gestirlo!-

Mediamente Shoko pagherebbe per cinque minuti di silenzio, per un pomeriggio senza schiamazzi, buffonate e maledizioni evocate nei corridoi, ma questo, qualsiasi cosa sia quello che sta avvenendo tra i suoi due compagni, non è normale.
Le verrebbe da parlare di imbarazzo, se avesse mai considerato in precedenza che quei due potessero in qualche modo provarlo.
Gira il volto verso l'amico, decisa a saperne di più.
Sta per morire dal caldo. Non vuole morire anche di noia. E alla fine il ruolo di investigatrice le calza anche bene.
"Allora...", esordisce, "che succede tra te e Gojo?"

«Che palle, Suguru!»
Ha chiesto aiuto a Satoru perché ci sono un paio di punti, sulla schiena, dove non riesce ad arrivare da solo.
«Ci vorrà solo un secondo».
«Che non diventi un'abitudine, però!»
Suguru acconsente ma ride di nuovo: sa già che infrangerà quella promessa.
[lievissimi accenni SatoSugu]

Gojo Satoru non saprebbe dire quale sia il compito più fastidioso: reggere sulle spalle la responsabilità di essere lo stregone più forte del mondo del Jujutsu, aver detto addio a Geto Suguru o avere a che fare con Megumi Fugushiro, ma pensa che lo scoprirà molto velocemente.

Raccolta di missing moments Satosugu (o Sugusato?), senza ordine cronologico.
Un po' di fluff, tanto angst

(Formattazione aggiustata)
Non avrebbe mai immaginato di parlarne con lui, ma Ichigo sapeva benissimo che confidarsi con una delle ragazze o con Ryou non l'avrebbe aiutata per nulla. Quindi eccola lì, timida, a 28 anni, impaurita e impacciata mentre cercava di spiegare all'alieno come si sentisse.
"A 13 anni pensi di essere invincibile. Pensi di riuscire a fare questo lavoro per sempre, ma quando cresci e ti rendi conto di non riuscire a dare le spalle alla persona che ami - quando hai sempre il timore che ogni singola persona attorno a te possa essere un nemico, in quei momenti capisci che non riuscirai mai ad avere una vita normale."

“Sei tornato.”
Gojo è sulla soglia dell’aula – quanto ci ha messo a trovarlo? –, tiene una mano infilata nella tasca della divisa. “Quello è il mio banco” commenta, placido. La seccatura per non aver ricevuto risposta alle sue chiamate è passata velocemente, ora che vede Suguru al suo posto. “Che ci fai accasciato sul mio banco?”
Geto non risponde – di nuovo, deve essere diventato un vizio –, osserva Gojo che chiude la porta alle sue spalle, che infila anche la seconda mano nelle tasche dei pantaloni e che aspetta e aspetta.

Gojo ha da poco adottato Tsumiki e Megumi, ancora deve abituarsi alla vita da genitore che si consumano i primi drammi: Tsumiki ha un festival a scuola e si ricorda di dover portare un dolce fatto in casa soltanto la sera prima, quando le pasticcerie della zona sono chiuse da ore.
Notoriamente conosciuto per riuscire in qualsiasi cosa che tenti di fare, Gojo è in seria difficoltà e dovrà chiedere aiuto ai suoi amici.

Questa storia da one-shot si è trasformata in una raccolta con una storia su uno dei figli di Pai.
La prima storia è sul figlio di Kisshu
Uno figlio arriva a casa in ritardo e il padre gli farà una piccola ramanzina

How easy it would be to show me how you feel
More than words is all you have to do to make it real [...]
1) Kalsarikannit: Ryou, Ichigo
2) Torschlusspanik: Ryou, Minto
3) Kalsarikannit #2: Minto, Kisshu
4) Itadakimasu: Ryou, Ichigo
5) Kenshō: Zakuro, Minto, Kisshu
6) Kilig: Ryou, Ichigo
7) Dor: Ryou, Ichigo
8) Fylleangst: Ryou, Ichigo
9) Kattebel: Ryou, Ichigo
10) Shu: Ryou, Ichigo
11) Ishin-deshin: « Sarebbe stato molto più facile, se fossi stata tu. »
Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.

Essere medico in un reparto militare composto da potenziali martiri non dev’essere di certo una passeggiata. Meti questo lo sa bene.
Ma si sa: ci sono vocazioni e vocazioni, non sono tutte uguali.
Alcune sono un po’ più folli e disperate di altre.
Ma può andar bene… anche così.
(Questa fanfiction è scritta per puro diletto e senza scopo di lucro alcuno, nel pieno rispetto del diritto d'Autore)
N.B. La presente fan fiction è pressoché ultimata, ragion per cui le pubblicazioni saranno - salvo imprevisti di varia natura - regolari e nel fine settimana.

Satoru.
Sei, le lettere per descrivere un ragazzo fattosi giovane uomo troppo in fretta, e di conseguenza mai completamente.
Sei, le sillabe che univano il nome suo a quello del corvino.
Sei occhi.
Sei motivi, dal canto di quest’ultimo, per intersecare il proprio destino al suo come la fine trama d’un bell’arazzo, e non sciogliere più il nodo. O sette. O dieci. O cento.

"«Per me?» chiese candidamente. La domanda era venuta fuori in tono un po' sorpreso, ma la verità era che non c'era proprio alcun motivo per cui Izuku dovesse esserlo. Kacchan era bravo a prendersi cura degli altri, lo aveva sempre sospettato, ma vivere con lui aveva dato alla questione tutta un’altra luce. Era premuroso e operativo, attento ai suoi bisogni anche quando Izuku stesso non riusciva a capire quali fossero, notava ogni minimo cambiamento nel suo viso, ogni segno di stanchezza nei suoi occhi, ogni sorriso triste. Notava anche le cose belle ovviamente, ma quelle Izuku non cercava di nasconderle, anzi non riusciva a trattenersi dal condividerle con lui. Spesso, quasi sempre, Kacchan era parte di quelle cose belle."

𝗧𝗢 𝗔 𝗕𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥 𝗣𝗟𝗔𝗖𝗘 - HURT/COMFORT WEEKEND CHALLENGE
Alert: Deathfic
#toabetterplace #Eruri
Y e W sono due rapitori: Erwin Smith è Mike Zacharius
X viene rapito: Levi Ackerman
W è senza cuore
Y invece tentenna
X è ferito
X viene tramutato in qualcosa per colpa di una creatura magica
MODERN AU