La chiamavano quotidianità.
Due anni soli, rinchiusi in un antico castello senza televisore.
Credete davvero che non sia successo nulla?
Raccolta di Flashfic, Drabble e One Shot incentrate sulla coppia più goth del manga.

Zoro è il padrone del locale "Zoro's".
Da lui ogni giorno, vengono a mangiare un sacco di clienti; ma ce n'è una in particolare che sicuramente, è la sua preferita.
Seguendo l' ambientazione del telefilm "una mamma per amica" ecco una serie di one shot sulla coppia:ZoroxNami, seguendo dei prompt!

Juvia le prova proprio tutte per conquistare Gray, ma se dovesse andarci di mezzo Levy come reagirà Gajeel? One Short con GajeelX Levy come coppia principale con accenni Gruvia eLami

«Trent Jackson 18/11/1998-16/06/2014»
Gwen è una ragazza strana. Dal suo aspetto non si dedurrebbe nulla di buono, e solo il suo ragazzo,
Trent Jackson, sembra capirla.
Solo lui riesce a comprenderla
E se lui morisse?
Cosa ne resterebbe, di Gwen?
Con mille avventure, passioni e amori, Gwen vivrà una storia sensazionale.
Guidata dalla stella cadente dei desideri
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Storia DxG, con alcuni accenni di TxG.
È la mia prima Storia, e credo di aver fatto un pasticcio con l'HTML.
Aiutatemi please ;)
Darkunk

Allora... Eccomi qui! Sono tornata con una One Shot DxG (sì, sto scrivendo anche una long, ma nevermind, riesco a stare dietro a tutto!)
Storyline: Sono passati 2 anni dalla fine del reality, Duncan e Gwen si sono lasciati tempo prima, ma un giorno si riincontrano. Lei è pentita di una scelta commessa, e lui è a Toronto per trasferirsi in città. Come finirà? :)
Estratto ||
-Sono passati...-
-Due anni- mi precede lui, grattandosi sbadato la nuca -E' davvero molto tempo-
Io mi limito ad annuire concorde, con ormai il viso imporporato.
-Mi sei mancata-
Sgrano gli occhi sorpresa, con il fiato ormai fiacco dall'emozione.
-Anche tu-

Dedicata a Vale
cit. Vivo a Chicago da alcuni anni, odio i tram e il puzzo della metro, perdo immancabilmente ogni genere di bus e non ho mai imparato ad andare in bicicletta senza le rotelle. Possiedo un appartamento, comprato con ciò che mio padre mi ha lasciato prima di morire, in un quartiere orripilante, uno di quelli dove se rincasi dopo una certa ora rischi di finire stuprata o sminuzzata nel freezer di qualche pazzo. Mi sposto a piedi perchè i taxi costano troppo, consumo un paio di scarpe alla settimana e bevo per dimenticare il fatto che spenda più in Christian Louboutin che in alimenti per sfamarmi. [...]

Parodia scena per scena della serie TV "Il Trono di Spade" ("Game of Thrones"). Intrighi, battaglie, sanguinose partite a Uno e molto altro.
Avvertimenti: Rating giallo, per il materiale di partenza, non per la nostra parodia.

Dedicata a Vale.
Amava le donne.
Poteva questo essere considerato un crimine?
Era natura, semplici ormoni che si risvegliavano quando i suoi occhi si posavano accidentalmente o meno su un corpo formoso al punto giusto, capelli lunghi e setosi ed uno sguardo enigmatico tanto da riuscire a incastrare la sua innata pigrizia. Non poteva farci nulla se all' azione preferiva la reazione, quel processo spontaneo per cui la fatica era ridotta all' osso e l' uso di qual si voglia parte del corpo non implicava necessariamente un comando diretto. Se poteva mantenere il cervello a riposo lo faceva, detestava consumare più energie di quelle che non fossero sufficienti alla mera sopravvivenza.

-Lo sapevi che le spade sono un chiaro riferimento sessuale?-
-Ma non mi di...-Mormorò scocciato per poi fermarsi-EH!?- La trovò a ridere della sua faccia sbigottita. Prese un gran respiro e con estrema perizia, rinfoderò la sua Wado Ichimonji.
-Non lo sapevi spadaccino?- Imprecò mentre meccanicamente, ripetè il processo per la Kitetsu.
-Dove diavolo l'hai letto?- Nuovamente un altra scrollata di spalle.

L’odio, la vendetta, i pugni stretti nell’oscurità. Sentimenti che hanno avvolto l’anima e il cuore di Neji Hyuga, diventando la sua ragione di vita. Un’ingiusta condanna, un’esistenza negata, un isolamento forzato, in attesa di ottenere la sua rivincita. E tutto sarebbe andato secondo i suoi piani se non fosse stato per una sconosciuta ninja di Konoha, la senza cognome Tenten. La sua indesiderata presenza, la sua incosciente fiducia, le sue paure riuscirono a riaprire ferite così profonde che Neji pensava di aver messo al sicuro, lontano dallo sguardo di tutti.
Una difficile battaglia tra amore e odio, tra vita e morte. Chi vincerà?

"Trafiggere tutti e quattro gli elementi della natura...è a questo che un vero spadaccino deve aspirare"
"Bé" dissi ironica "Tutti noi abbiamo dei sogni, no?"
Si voltò finalmente verso di me. Parlava tanto di voler trafiggere il mondo intero, ma non sapeva che il suo sguardo tagliava in due me.
(ZoroxNami)
Mi venne voglia di piangere "Oh, Robin...e pensare che ho desiderato la tua morte, ho desiderato finirti con le mie stesse mani ogni dannato giorno della mia esistenza, prima di conoscerti di persona. Oggi capisco che avrei fatto il più grande sbaglio della mia vita"
(FrankyxNico Robin)

«Stupida! Se fossi stata ferma come ti avevo detto, non ti saresti fatta male!»
«Non darmi della stupida in momenti come questi! Brucia!»
Sentì un cigolio sinistro - il letto di Aoki? - e, infine, un sospiro di sollievo da parte di entrambi.
(Aoki/Fukuda+Shujin).

Improvvisamente, tutto il tempo che erano stati lontani sembrò piombare tra di loro come invisibili macigni, inducendolo quasi a credere di trovarsi un estraneo davanti agli occhi.
La colpa in verità non era affatto sua, e Yamato lo sapeva bene. La spirale che gli aveva portati a separarli era stata iniziata da lui.
Lo sapevano tutti.
Ma due mattine prima, quando Tai l’aveva cercato in ufficio aveva capito quanto fosse migliore di lui.[...]
Il destino aveva voluto farli rincontrare in quelle circostanze orribili, ponendogli di fronte la più grande e triste verità.
La realtà non aspetta mai.

Accadde una sera, a Fairy Hills, quando Gajil riaccompagnò Levy al dormitorio. Successe a causa di un black out, grazie ad un vecchio fantasma alquanto bizzarro, ma accadde.
Gajil e Levy.
Probabilmente nessuno, eccetto i fan, ovvio XD, l'avrebbe mai detto, ma quella notte fu per lei la prima con un uomo e per lui la prima in cui la sua ferocia lo abbandonò. Perché Levy era piccola, troppo minuta per toccarla senza paura di farle del male.
Attenzione, contiene qualche spoiler. Uno in effetti alquanto rilevante, ma non vitale e comunque prevvedibile ^_-

Era passato un po' dall'ultima volta che si erano trovati da soli.
Nami avrebbe voluto chiedergli tante cose: dov'era stato, cosa aveva fatto, chi aveva incontrato, se era cresciuto, se gli era mancata. Ma, quando, finalmente, aveva aperto la bocca per parlare non ne era uscito alcun suono. Aveva guardato a lungo fuori dall'oblò della cambusa chiedendosi da quando fosse diventata timida, lei, che era sempre stata coraggiosa e impavida, inopportuna e spesso tagliente.