Draco avvertì la mano calda di sua madre nella propria.
Suo padre stava per essere trascinato via dalla sua famiglia verso una prigionia senza ritorno.
Ergastolo.
Non lo avrebbe più rivisto.

Il Cavillo è spazzatura, lo sanno tutti. Come di certo è spazzatura l'intervista che lui ha appena finito di leggere... eppure, ora, Draco ha tanti dubbi. Su suo padre, che forse non è la persona irreprensibile che lui ha sempre creduto. Su Harry Potter, invece, dubbi non ne ha: lo odia, quel maledetto bugiardo, e se l'è tolto dalla testa per sempre...
... o forse no.

Durante la Battaglia Finale, Lucius Malfoy è molto preoccupato per suo figlio.

Draco Malfoy è nato. Ma Lucius chi metterà al primo posto?
La sua nuova famiglia o il Signore Oscuro?

Scorpius non si trova e Draco non sa più dove cercare. Si incontreranno in una stanza particolare, una stanza che contiene un immenso segreto.

“[…] Io la posso fermare!”
Ci fu una pausa e poi Piton mormorò:
“Ah… Zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo… […]”

L'infanzia è credere che con un albero di Natale e tre fiocchi di neve tutta la terra viene cambiata.
(André Laurendeau, Viaggio nel paese dell'infanzia)
[Questa storia fa parte dell'iniziativa Calendario dell'Avvento della pagina facebook HPeace&Love]

Narcissa ricorda il giorno in cui a Draco è stato imposto il Marchio Nero.
Questa storia è arrivata quarta al contest di HPthebest : "Ricordi"
Questa storia è arrivata quinta al contest di cami_country dreamer :" 2012 contest"
Questa storia si è classificata quinta al contest: Flash contest - 'cause Malfoys do it better di Sweet Cupcake

La guerra è finita. Tutti sono cresciuti. Draco Malfoy è cresciuto: è un padre e un marito, una persona diversa. E Lucius se ne accorge.

L’uomo si poggiò il cappuccio del mantello sul capo, la luce flebile della candela baluginò sul suo volto pallido ed affilato. «Voi mi appartenete», sibilò, dirigendosi verso il centro della stanza. «Tu mi appartieni, Draco. Ricordalo», soffiò, prima di Smaterializzarsi.
Malfoy si mise in ginocchio e un’improvvisa ondata di magia gli attraversò il petto, avvertendolo che la stanza era stata privata degli incantesimi che l’isolavano dal resto della casa. Poco lontano da sé scorse uno dei suoi mocassini, lo agguantò e lo tirò con ferocia inaudita nel punto in cui l’uomo era scomparso poco prima. «TI ODIO!», urlò, con il volto arrossato e deformato dalla rabbia. Poi si concesse un lungo e rumoroso pianto liberatorio. Si coprì il volto con le mani e con i palmi si spalmò le lacrime sul viso e sul corpo, quasi servissero a pulirlo da tutti i suoi peccati. Si accucciò a terra, circondato da sangue, sperma e schegge di vetro, che infilzavano taglienti la sua danneggiata infermità mentale. Solo allora riuscì a dare un nome a tutte quelle azioni che lo avevano sconquassato, che avevano lasciato che le sue urla sovrastassero il rumore dei tuoni. Era stato stuprato.

Il giorno più bello della vita di Narcissa Black, da questo momento, in Malfoy. Ma c'è un regalo di nozze che le sconvolgerà e condizionerà la vita.
La storia partecipa al contest "Of Monsters and Men" di Krixi19

Un breve scorcio di vita della famiglia Malfoy. Dopo la seconda guerra.

Lucius e Narcissa. Una coppia difficile da capire e ancora di più da descrivere.
“Ti amo!” le aveva soffiato sulle labbra, senza però incrociare il suo sguardo.
“Lucius, cosa sta succedendo?”

Un giorno si sarebbe svegliato e non avrebbe più saputo descrivere la risata di sua madre.
Un giorno avrebbe spalancato gli occhi di fronte a una leggera somiglianza di sua madre con un’estranea e avrebbe sentito il dolore farsi sempre più forte.
Un giorno avrebbe ricordato sua madre senza piangere, senza sentire una fitta al cuore.
Prima Classificata al "Eschilo, Sofocle, Euripide (e Shakespeare) - Contest" di Daphne Kerouac

L’ultimo spiraglio di luce si stava dissolvendo in quella umida giornata estiva nel Wiltshire. Quell’anno luglio era più freddo del solito, come se anche la natura avesse sentito già il freddo sospiro della morte sul collo...