[Kageyama x Hinata]
"Le leggende narrano di una creatura oscura, solitaria. Dicono che le sue ali siano nere come quelle di un Corvo, che la sua bellezza sia pari a quella di un Cigno e che la sua forza possa essere superiore anche a quella di un'Aquila."
A poche settimane dal suo quindicesimo compleanno, Shouyou abbandona il nido di Corvi in cui è nato e cresciuto per rispondere al richiamo di una strana creatura che continua a vedere nei suoi sogni.
“A quindici anni è facile essere innamorati con la primavera che sboccia e l’euforia di essere finalmente adulti. Ciò che accade dopo, però, quando il fuoco dell’inizio viene domato… È lì che comincia il vero amore ma lo si può toccare solo dopo aver conosciuto l’oscurità dell’altro ed averla saputa accettare.
Tobio, però, non si rivela affatto essere quello che si aspettava di trovare sul suo cammino.
[Winged AU]

[Katsuki/Izuku] [Haikyuu!AU]
Katsuki dà un’occhiata veloce a Todoroki che si avvicina all’area di battuta con la palla in mano, e immediatamente la sua attenzione viene catturata da un borbottio proprio sotto la rete e alla propria destra.
Ringhia senza neanche rendersene conto e si avvicina a quell’ammasso di riccioli scuri che è l’alzatore della loro squadra, apparentemente intento a fare l’idiota come suo solito.
In un attimo, fa quello che fa sempre: gli si sistema di fianco e gli tira un pizzicotto sul sedere.
L’alzatore, colto di sorpresa da quel gesto, squittisce spaventato e fa un salto per allontanarsi da lui, portandosi una mano a massaggiare l’area offesa.
“Kacchan! Ma ti pare il caso?”
Katsuki sbuffa infastidito e gli indica l’alzatore della Shiketsu dall’altro lato della rete. “Stavi farfugliando tutta la nostra strategia all’altra squadra, nerd del cazzo.”
Osserva le guance di Izuku tingersi di rosso e le sue lentiggini sparire, mentre il giovane si scosta alcuni ciuffi sudati dalla fronte.
“Non è vero,” obietta il ragazzo imbarazzato, guardando in avanti il campo avversario e rimettendosi a macinare strategie su strategie. Questa volta, però, a bocca chiusa.

[Katsuki/Izuku] [Dance!AU]
Ma è proprio questo il bello dell’essere umano, no? La facoltà di decidere, sbagliare, rialzarsi in piedi e comprendere dai propri errori. La facoltà di poter cambiare tutto grazie a una piccola, insulsa e apparentemente innocua decisione.
Come uscire di casa in anticipo, ricordarsi di portare un paio di cuffiette per sentire la musica, approfittare di una splendida giornata di sole per fare una passeggiata nel parco prima di andare a scuola.
Piccole, insulse, innocue decisioni.
Inafferrabili, come il battito d’ali di una farfalla.
Peccato che Izuku Midoriya non abbia scatenato un uragano dall’altra parte del mondo con quelle scelte. No, così sarebbe stato tutto troppo semplice, troppo noioso. E il destino ha in serbo cose ben più piccanti per lui.
Izuku Midoriya nell’uragano ci finisce proprio a capofitto.

E' impulsivo. E' sbagliato. Perseguiterà Katsuki nei sogni per settimane, mesi, anni. Sarà come una spada di Damocle, soltanto ad un pelo dal tagliarlo via dal futuro che si era immaginato di vivere per tutta la sua vita.
Ma Izuku era disperato, ferito e non c'era altro modo per salvarlo. Non c'era nient'altro che poteva fare. Quindi Katsuki aiuta come può, nell'unico modo che gli riesce, più a lungo che può. Si aggrapperà forte a questo momento, sapendo che alla fine sarà tutto distrutto.
Le cose tra di loro non sono destinate a durare.

Dare un nome ai baci rubati e alle notti fatte di gemiti avrebbe solo rivelato al mondo quanto Nagisa fosse sbagliato. Perché era così, Nagisa lo aveva capito con indubbia certezza tanto tempo prima: quello che faceva con Karma, quello che provava per Karma, tutti i baci e tutte le notti, tutto quello era sbagliato. Loro erano sbagliati, malati, ma Nagisa sapeva anche, con la stessa indiscutibile sicurezza, di non poter guarire, di non potere e di non volere.
|Raccolta di one-shot (più e meno smut) sui Karmagisa|
1. Blu inchiostro
2. Blu cielo
In aggiornamento...

I rumori erano sempre gli stessi, esplosioni, spari, grida, ma ora erano più forti, più terrificanti. Non gravavano più solo sulla sua testa, coperta dal tetto di una cantina che, bene o male, lo teneva ancora al sicuro, ora erano tutti intorno a lui, da qualsiasi parte e angolazione, perfino sotto ai suoi piedi, perché ora nella guerra c’era dentro fino alla punta dei capelli, perché ora la guerra la combatteva lui in prima fila.
Era diventato un soldato per combattere per la sua patria, si era arruolato nell’esercito per poter fare qualcosa, per poter dare una mano, per poter essere a suo modo un eroe. Aveva seguito Bakugou, mosso dai suoi stessi ideali, ed ora si trovavano entrambi nascosti in attesa di sentir quel tumulto fermarsi per poi uscire allo scoperto e buttarsi nella mischia, sporchi di terra e sangue represso, aspettando di uccidere o di essere uccisi.
•War!AU - BakuDeku - Warrior!Midoriya Warrior!Bakugou - Non è una ricostruzione storica! - Il titolo è orribile, gomen

[OMEGAVERSE! KatsuDeku (KatsukixDeku)]
Dalla storia: (perchè si sa, non sono brava con le introduzioni)
«Più che altro, Midoriya, si sentiva terribilmente strano. Non sapeva neanche dire se era “strano bello” o “strano brutto”.
Si sentiva soltanto strano.
Ma era ancora più sbalordito, o meglio sconcertato, dal fatto che percepiva su di sé, da tutta la mattinata, lo sguardo tagliente dell'Alpha seduto dietro di lui: Bakugou Katsuki.»

-Kacchan, ti andrebbe di allenarti con me dopo la scuola? Ho prenotato il campo da allenamento tre, quello con la città. Il professor Aizawa ha detto che mi firma il permesso solo se ho un compagno ma Uraraka-chan deve scappare a casa e Todoroki-kun deve andare a trovare sua madre, quindi ho pensato che magari tu saresti voluto venire ad allenarti… con me, nel campo di allenamento tre.-
Katsuki si fermò, si voltò a guardarlo, poi lo prese per il colletto, sbattendolo contro il muro.
-Kaccha- -
-Ascoltami nerd di merda, non te lo ripeterò due volte: smettila di darmi fastidio. Vai a ronzare intorno al tuo gruppo di amici e lasciami in pace, io non sono tuo amico.-
~
Deku, Kacchan e l'evoluzione del loro rapporto... Deku ne uscirà vivo?

Harry è rimasto al castello durante le vacanze Natalizie e per uno scontro nei bagni di Mirtilla Malcontenta scopre di non essere l'unico. Draco teme di rivedere la sua famiglia, quindi ha deciso di trascorerre le festività tra la pace e gli addobbi di Hogwarts, non mettendo in conto l'orgoglio grifondoro. I due si scontreranno e incontreranno, la loro casa come sfondo di un Natale perfetto, ma, come tutte le cose belle, anche questo è destinato a finire.
"Potter, sei nei Dormitori delle serpi, potrei cercare di ucciderti da un momento all’altro, si può di grazia sapere cosa vuoi?” disse con il solito tono accondiscendente, sporgendosi appena con il busto nella direzione di Harry.
“Non ci riusciresti nemmeno se io fossi legato e senza bacchetta" [...]
“Vorresti? Essere legato e senza bacchetta, intendo”
“E a te piacerebbe?” avanzò ancora fino a trovarsi a soli due passi di distanza dal Malfoy, “legarmi, prendermi la bacchetta e uccidermi, intendo”
“In realtà mi piacerebbe solo la prima parte”
“E se mentre attraversassimo ogni arco io facessi comparire del vischio e fossimo costretti a baciarci ogni volta?”
“È stato divertente fare il lavoro di Babbo Natale per una volta”
DracoxHarry - 23k words

Deku iniziò a studiare il piccolo gruppo di piante davanti a sé come se si fosse trattato della cosa più interessante del pianeta -cosa che, per inciso, non era affatto- e lui si accese una sigaretta per il solo gusto di dargli fastidio: come supposto, ci riuscì in pieno.
- Non sapevo che avessi iniziato a fumare. -
- Buongiorno, Midoriya. -
- Ehr… lo sai, vero, che fa male ai polmoni? -
- Anche sprecare fiato fa male ai polmoni, eppure tu lo fai quotidianamente. -
(Per citare una frase del famoso Dickens: se Katsuki avesse potuto fare a modo suo, ogni idiota che se ne andava a giro con quello stupido "buon Natale" in bocca meritava di esser bollito nella propria pentola e sotterrato con uno stecco di agrifoglio piantato in gola.)

Trafalgar Law è il re del sarcasmo, Rufy non lo capisce, ma gli piace lo stesso. Ace e Sabo sono due mamme chiocce e noi li amiamo per questo.
Dal testo:
Mentre si soffiava del fiato caldo tra le mani coperte dai guanti, Trafalgar Law si ritrovò a pensare che era davvero stupido il modo in cui si sentiva. Aveva venticinque dannatissimi anni, ed era fuori da una dannatissima palestra di kick-boxing, di sera e nel bel mezzo della settimana, con le temperature rigide di gennaio, quando avrebbe potuto essere a casa a studiare, e solo perché un ragazzino l’aveva raggirato in modo da fargli promettere che sarebbe andato a vedere il suo incontro.
{Lawlu}

A Katsuki venne in mente una frase sentita in televisione quando era piccolo e cercava risposte da chiunque dicesse di averle. “Tutti abbiamo un’Anima Gemella”, aveva detto l’esperto al talk show a cui stava partecipando, “ma solo chi ha la predisposizione può sentirne la Voce”.
Katsuki Bakugou sapeva esattamente a chi apparteneva la sua Voce.
[Soulmate!AU][KatsuDeku][Lievissimi spoiler del manga post vol.11]

“Tua madre ti guarderebbe in quella maniera stupidamente contenta e orgogliosa anche se dichiarassi di voler fare il terrorista.”
Izuku rise, e Katsuki pensò che pure quella risata limpida ma più matura gli era mancata un po’.
“Ti vestiresti davvero di bianco, Kacchan?”
“Forse per il tuo funerale.”
E Midoriya si nascose nell’acqua fino al collo, distante da lui “Ehr… sarebbe di pessimo gusto.”
“Sarebbe impossibile, visto che quel giorno sarò in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale.”
“Hai pensato proprio a tutto.”
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Alla fine gliel’aveva detto: “Va bene, Midoriya, farò tutto ciò che vuoi.”
E già se ne stava pentendo.

[Tsukishima/Yamaguchi] [Future!Fic] [Third Year Headcanons]
Yamaguchi profuma di miele la sera tardi.
Tsukishima è certo che sia per via delle quantità industriali di shampoo e bagnoschiuma che usa durante la doccia dopo gli allenamenti; quando lo bacia per salutarlo prima di andare a casa, si riempie il naso di quell’odore dolcissimo dal quale sta diventando dipendente.
Per non parlare delle volte in cui lo spinge contro il muretto, nascosti dietro una rientranza di due villette, e affonda il naso tra i suoi capelli sciolti per baciargli il collo. In quei momenti gli sembra quasi di essere immerso nel miele e nello zucchero.
Da quando Yamaguchi è diventato il suo ragazzo, ha cominciato ad adorare follemente quell’odore, specialmente perché gli ricorda le sue labbra leggere e il suo calore premuto contro di sé.