Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 368 recensioni.
Positive : 367
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
28/07/19, ore 14:26
Cap. 6:

Sherlock è davvero un genio... nel mettersi nei guai! Per quanto abbia allontanato John per tenerlo al sicuro, sono certa che il buon dottore sarà decisamente arrabbiato, quando capirà il vero piano del nostro genio preferito. Forse non arriverà a ucciderlo, ma gli farà capire il proprio punto di vista. Mi aspetto un confronto infuocato. In molti sensi. Spero.
Hai trovato per il nostro consulente dei cattivi veramente cattivi.
Stavolta Sherlock ha sottovalutato il problema, però mi aspetto che John e Greg arrivino sui loro cavalli bianchi... ehm, scusa... sulle auto di Scotland Yard per mettere tutti in salvo.
Incrocio le dita perché il genio non abbia altre trovate che lo mettano ancora più nei guai, prima che arrivi la cavalleria.
Aggiorna presto. Aspetto con ansia il seguito.

Recensore Master
27/07/19, ore 14:52

Tesoro eccomi qui! finalmente ti riaggancio (e pubblicherai tra 10 minuti, ahahaha!) e questo è decisamente il mio capitolo preferito
Sì, perché la parte dei ricordi che riaffiorano in Sherlock sotto forma di incubi è incredibilmente bella *-*
Insomma, i personaggi che contano qualcosa, in bene e in male, sono presenti. Non che il povero Victor sia "male" intendo che porta sofferenza col suo riaffiorare da quella simbolica acqua, quel brodo primordiale di sensazioni, pensieri e elucubrazioni contorte.
Credo che Sherlock senta di poter morire, perché ha unito il bacio col cadavere che Victor è, all'idea che John gli "serva" nella sua versione angelo. Già una proiezione verso un distacco dalla terra dei vivi, qualcosa che mostra la sua paura e pericolo molto di più di quanto appaia dall'evidenza della scena.
Per ora non sarebbe detto che il rapitore sia un assassino, non lo dice ne lo nega, eppure era chiaro prima che Sherly lo deducesse, lo hai spiegato tu a noi.
Il fatto che non venga identificato dal nostro investigatore mi fa capire che non è direttamente il fotografo, però è un suo complice, vero? bastardo!!!
John che diventa greg è il passaggio più amaro, e quindi direi il più significativo
Addirittura Myc ha una persona vicino e lui no... ma dai, non è giusto!
John per ora è una presenza instabile, è più vicino Victor, il messaggero di morte. non solo fisica, ma dle cuore di Sherly, che sta affongando nelle acque scure della solitudine
dai, John, apri le tue alette piumose e corri, Sherly sta male e ha bisogno di te
non vedo l'ora.. baci accaldatissimi,
Setsy

Recensore Master
25/07/19, ore 23:37

Veniamo accolti da un'Immagine illegalmente ( dal punto di vista ormonale) suggestiva di Ben che correda il testo. Ma l'illusione di benessere visivo e la previsione di una lettura rassicurante vengono subito frantumati da ciò che continuiamo a leggere. Anche se non sono un Autore, posso presumere che lo scrivere di sentimenti profondi e di espressioni di felicità sia, per quanto impegnativo dal punto di vista stilistico e tecnico, piuttosto piacevole e rigenerante. Ma l'esprimere il dolore, la sofferenza, l'agghiacciante consapevolezza di essere finito in mano ad un mostro, sensazioni e certezze che soffocano Sh, non dev'essere per te stato semplice da trasformare in parole e frasi. Comunque ti è riuscito benissimo, perché la marea di angst ha invaso anche chi legge, in un modo diretto e verosimile. E questo va bene, perché chi è di fronte ad un testo per gustarlo vuole sentire le emozioni in modo non falso o troppo mediato: da te, qui, la preoccupazione per Sh è tangibile ed aspetto che il suo “angelo custode” arrivi a salvarlo da una situazione terribile. L’allontanamento subitaneo dalla sensazione di gustosa ed intrigante bellezza trasmessa dalla foto che hai inserito all’inizio del capitolo, come ho scritto sopra, è davvero immediato. Ti basta, per coinvolgerci senza banali filtri, seminare delle parole che trasmettono immediatamente un senso di disagio, di sofferenza, di profonda angoscia (“…pesanti…impastata…ovattate… freddo… geme… dolore…”).
Il testo del capitolo, forse, fino ad ora, uno dei più intensi e particolari, dal punto di vista tecnico è strutturato con una sapiente alternanza di presente e di ricordi, evidenziati in corsivo, che affiorano da un passato che era stato sepolto e archiviato troppo in fretta per non essere travolti dall’ondata inarrestabile della disperazione.
Così rievochi, attraverso il doloroso dormiveglia di Sh, i fantasmi di Musgrave, le ombre minacciose ed angoscianti che, come abbiamo visto nella S4, hanno marchiato l’animo di Sh, e non solo il suo. Penso a Mycroft ed al peso schiacciante della responsabilità di gestire il problema davvero pesante di Eurus e della sua follia. Quel Mycroft che, nonostante il suo venire definito “Iceman”, per il fratello prova un profondo affetto ed un senso di protezione mascherato da un rigido autocontrollo. Anche nel momento del pericolo e dell’angoscia più lacerante, sua è la voce attraverso cui Sh cerca di recuperare il controllo della situazione in cui si trova, prostrato nella mente e nel fisico. E Mycroft diventa una specie di ponte che incanala i pensieri confusi ed ammaccati del consulting verso la speranza, anzi la certezza che la salvezza è vicina e sarà John ad accorrere in suo aiuto (“…Lui sta arrivando.”). Però ho notato che il barlume d’energia positiva si spegne quando, alla mente di Sh, affiora l’immagine di Greg: e gli ritornano il disagio e la frustrazione che hanno accompagnato la deduzione che, tra il fratello e lo yarder, ci sia qualcosa di più di una semplice collaborazione di lavoro. E questo lo frustra ulteriormente perché si sente sempre più solo. Non so se mi sono spinta troppo in là ma, secondo me, hai voluto farci affacciare sulla dolorosa turbolenza dei pensieri di Sh, ormai senza argini. Mycroft, Greg, e fai scendere il buio nella sua mente. Sofferenza anche psicologica, solitudine profonda. L’alternanza dei ritorni alla realtà, con la ripresa dei sensi, certamente non è preferibile agli incubi che lo tormentano perché, chi gli sta davanti, è una persona assolutamente mostruosa nella sua malvagia perversione e possiamo immaginare che Sh sia stato davvero sottoposto ad uno stress fisico che rasenta la tortura. L’ultima immagine l’hai realizzata, secondo me, ai confini con la poesia. Indimenticabili, infatti, diventano quel “candore lunare” che accresce il senso di sospensione e d’attesa, quell’apparizione inquietante di Victor adulto che gli comunica qualcosa che, sinceramente, ad una prima lettura, mi sono scervellata per interpretarlo. Infatti mi chiedevo a cosa si riferisse l’insistenza del “fantasma” riguardo a ciò che sarebbe scomparso, annegato nel pozzo dell’oblio, se Sh non si fosse affrettato a salvarlo dall’annegamento, dallo sprofondare nell’impossibile e nel non vissuto. Poi, l’illuminazione: è il suo amore per John che deve trovare una via d’uscita, un modo per salvarsi dal silenzio e dalla morte, dalla fine di tutto. Bellissimo questo passaggio, in cui lo slancio spirituale di esprimere le voci più nascoste, come l’amore per John, diventa addirittura, e meravigliosamente, un’ancora di salvezza anche per la stessa vita del consulting. Il pensiero di dover dire finalmente a John ciò che prova per lui ha la forza di una solida ancora di salvezza che lo condurrà alla superficie del pozzo. Complimenti per questo concetto, per questo passaggio che è veramente profondo e coinvolgente: un positivo, potente flusso nato dal cuore che può infondere vitalità anche al fisico battuto e vinto.
Notevole anche l’immagine indistinta di John che appare contro il “manto stellato”, illuminata da un’aura quasi sovrannaturale, tanto è l’amore che Sh prova per lui. Brava, brava, brava.

Recensore Master
24/07/19, ore 08:25

Ciao, chiedo scusa per il ritardo con cui arrivo a lasciare una recensione ma ieri è stata una giornata complicata a cui si è aggiunto il pc che si spegne all'improvviso. Arrivo ora dopo aver letto il capitolo almeno un paio di volte, se non di più. Avevo intuito che presto sarebbe successo qualcosa di grave o comunque di potenzialmente problematico e immaginavo potesse essere qualcosa di Sherlock, ma non mi aspettavo che Sherlock venisse coinvolto in prima persona. In realtà penso tu abbia fatto molto bene a prendere una strada tutta tua, è quello che si dovrebbe fare con i prompt ovvero personalizzarli e aggiungerci qualcosa di proprio, di personale. Quello che hai pensato fino a questo momento lascia intendere ciò che potrebbe succedere nei prossimi capitoli e in particolare mi riferisco al titolo che hai scelto. Ammetto che fino a questo momento non ci avevo fatto troppo caso, ma il "Guardian Angel" che viene citato proprio nel titolo trova in questo capitolo una convincente spiegazione. Come dicevo non ci avevo fatto troppo caso, non mi sono neanche spremuta per collegarlo con quanto avevi scritto finora ma dopo aver letto questo capitolo tutto è stato più chiaro. Nasce da uno scambio di battute che sembra leggero e divertente ma che non è né l'uno né l'altro. In realtà nasconde molta preoccupazione da parte di un John che teme d'essere lasciato indietro ma non tanto per se stesso, quanto per Sherlock. Qualcosa succede a dei modelli e si dà il caso che Sherlock si stia fingendo un modello, quindi l'obiettivo adesso è proprio lui. E infatti è lui a essere rapito. Il modo in cui ce lo fai capire l'ho trovato particolare, oltre che narrativamente vincente. Essendo il punto di vista interno a quello di Sherlock, vediamo ogni cosa col suo sguardo. Lui non sa come sia accaduto, vuoi perché è stato drogato non ricorda ogni dettaglio e tutto ciò che sa è sfumato. Lo vediamo quindi svegliarsi in un luogo che non conosce, tenuto sotto controllo da un tizio di cui non ci è chiara l'identità. Non sappiamo nemmeno come sia possibile che queste persone sapessero di lui, qual è insomma il collegamento con l'agenzia a cui Sherlock si è rivolto sotto falso nome. Perché un collegamento c'è, qualcuno che svende questi ragazzi a dei criminali per farci chissà che cosa. In realtà Sherlock al suo risveglio una mezza deduzione la fa ma mi domando se sia corretta, perché a me tutto questo suona tanto di organizzazione criminale, più di sadico solitario che vuole soddisfare i propri bisogni rapendo giovani modelli. Quindi non so, su questo aspetto rimango in attesa di conoscere gli sviluppi.

In realtà il capitolo parla anche e soprattutto d'altro. Ci mostri quello che è il rapimento di Sherlock dal suo punto di vista, ma quello che segue è un dentro e fuori continuo da un mondo che è più onirico che quello del suo palazzo mentale. Questi sogni che fa e che c'entrano quasi sempre con John, lo portano anche indietro a quel remoto passato che di recente si è visto costretto ad affrontare. Mi piace che sogni Victor e mi piace anche il come lo sogna, anche adulto e non solo bambino. Quel bacio che gli dà e che rappresenta un freddo bacio con la morte, mostra quanto sia tutto molto più profondo di quanto non sembri. Ogni sogno è carico di simbolismo e ogni indizio porta a farci capire fino a che punto Sherlock è andato a seppellire se stesso. Significativa la scena del pozzo che richiama a ciò che ben sappiamo, ma che qui ha una connotazione e un ruolo lievemente diverso. Nel pozzo ora c'è Sherlock, il suo lato umano, la sua capacità immensa di amare e che ha seppellito così in fondo nel palazzo mentale, che rischia di annegare e morire per sempre. Sherlock rischia di trasformarsi in un uomo senza cuore e non lo è affatto e noi lo sappiamo più che bene. Di fondo c'è la sua paura che John lo lasci e che decida di sposarsi di nuovo con una donna, un ragionamento deduttivo che Sherlock ha già fatto, ma che qui si ritrova ad affrontare a livello inconscio e in un vero e proprio incubo. Sherlock teme proprio questo, di diventare un qualcosa di spaventoso e di orribile dopo che John lo ha lasciato ed è interessante come colleghi la propria parte umana, la sfera dei sentimenti unicamente alla figura di John Watson. John che in questo capitolo compare, ma soltanto come idea, come sentimento da raggiungere. C'è l'idea di angelo guardiano, di protettore implacabile che verrà certamente a salvarlo anche in questa occasione. Tecnicamente, Sherlock avrebbe un anello segnalatore, mi domando se ce l'abbia ancora al dito perché in questo caso sarebbe fatta per Lestrade. In caso contrario mi domando come possano John e gli altri arrivare dove Sherlock è tenuto prigioniero. Ma soprattutto mi chiedo cosa potrebbe accadergli a questo punto.

Ovviamente a tutto questo la risposta c'è e non mi resta che aspettarla, intanto ti faccio i complimenti per come stai gestendo questa storia.
Koa

Recensore Junior
23/07/19, ore 21:10

Ecco, lo sapevo! L'ho sempre saputo che fare il bello e impossibile avrebbe attirato qualche burino. Urlerei vittoria, ma c'è di mezzo il povero Sherlock. Comunque, paradossalmente, trovo sia un bene anche parlare di violenza sugli uomini, di cui non si discute quanto si dovrebbe.
Il mind palace è una delle forme letterarie più belle che io abbia mai trovato in anni di tv e libri, e qui l'ho apprezzato in modo particolare. Purtroppo e per fortuna non si scappa dal mind palace, non se si vuole parlare dei sentimenti, delle paure nascoste e dell'animo di Sherlock. Ho infinitamente apprezzato leggere di Victor adulto, versione che, nonostante quello che dicano i Mofftiss, io trovo sempre più attendibile, conoscendo Sherlock. Mi è piaciuto anche questo parallelismo con Mycroft: paradossalmente, è proprio lui, l'uomo di ghiaccio, che riesce a tirarsi fuori dal pozzo, affidandosi a Lestrade. Ora tocca solo a Sherlock, decidere se far vedere il proprio cuore a John o se continuare a restarsene in fondo al pozzo. È una rilettura degli elementi chiave della S4 bellissima, ti faccio i miei complimenti. Senza contare che io rimango sempre più incantata dalla capacità che hai di tenermi sulla corda: anche qui, che hai deciso di dividere il capitolo, hai fatto la scelta giusta, riesci sempre ad azzeccare i tempi. Mentre leggi ti mangeresti le mani e i capelli dalla frustrazione di non sapere cosa è successo dopo, ma anche questo fa parte del gioco. Ed anche l'intervallo tra "mind palace" e "fatto vero", è gestito benissimo!
Adesso mi metto in attesa che John scorga Sherlock in fondo al pozzo e lo tiri fuori <3 <3 <3
(Recensione modificata il 23/07/2019 - 09:13 pm)

Recensore Junior
23/07/19, ore 19:35

Ok, è possibile avere uno spin-off su Mycroft e Gregory? In un certo senso sono più tranquilla al pensiero che i due, soprattutto il maggiore degli Holmes, si stiano aprendo l’uno con l’altro facendosi forza, in particolar modo dopo le mille difficoltà attraverso le quali sono dovuti passare. Eurus è solo una delle ultime.
Purtroppo Sherlock non riesce ancora ad affidarsi a John, seguendo l'esempio di suo fratello, ma ancora per poco. Per poco, giusto? XD
Il capitolo “Maggiore Sholto” sembra sempre un grandissimo punto interrogativo. Di quelli che hanno visto la serie metà dicono che John ha avuto con lui una relazione e l’altra metà no. In questo caso sei stata molto abile nell’archiviare la cosa come un esperienza giovanile. Però l’ha avuta, quindi direi che Watson potrebbe fare un’eccezione per Sherlock.
Invece non tollero che il moro lasci credere a John che lui sia interessato alla Adler. E non capisco come possa effettivamente averlo convinto, John è geloso del nulla di fatto più grosso dell’universo secondo me. Però il fatto che John lo creda innamorato secondo me è solo una deduzione errata di Sherlock, l’uomo è solo geloso marcio, e la mamma che vorrebbe per Rosie non è altri che Sherlock stesso.
La scena allo studio fotografico è molto leggera, divertente. L'idea di usare i nomi veri degli attori è una genialata. Le foto che hai allegato sono mozzafiato. John è il mio nuovo eroe per non essere saltato ancora addosso a Sherlock dopo averle viste, altro che stritolamenti di giacca.
Fin qui il giallo non prende ancora risvolti interessanti, nel senso che questo Robert, il fotografo, non fa nulla di strano. A parte avere un occhio troppo lungo sul “principe d’alabastro”. È così buffo intuire la gelosia di John nei confronti del fotografo, e quella di Sherlock nei riguardi dell’assistente.
Ho già adocchiato il seguito, prometto di lasciarti quanto prima un pensiero anche per quello.
A presto,
K.

Recensore Junior
23/07/19, ore 19:28

Ti prego non rallentare la pubblicazione di questa storia. Non è colpa tua, sono io che sono irrimediabilmente lenta. Il tempo di leggere lo trovo sempre, fosse anche dal cellulare mentre mi sposto da casa, ma recensire mi va di farlo per bene, con calma.
In questo capitolo ci sono tantissimi spunti interessanti.
Mycroft è diverso, per John umano, per Sherlock stanco. Un misto delle due cose forse? Sicuramente si sta consolando con Gavin, pardon, Greg. Questa è un’altra coppia che mi regala gioie!
Sherrinford è successo sette mesi prima. Indizio anche per capire quanto piccola possa essere Rosie, o da quanto tempo è morta Mary. Così da inquadrare anche la faccenda della fede. Diciamo che sette mesi di “lutto” non sono tanti, eppure se si considera che il matrimonio era arenato da molto prima della dipartita della donna, non mi sarei stupita se John avesse provato ad andare avanti addirittura ancora prima.
Rosie piange per l’assenza di Sherlock, a dimostrazione del fatto che lui si sia abituata alla sua presenza, che lo consideri al pari di suo padre. È una cosa dolcissima. Appena John tocca l’argomento scatta e cambia argomento, lancia la pietra e nasconde la mano. Probabilmente sarà lui stesso indeciso, almeno quanto il coinquilino credo, ma lo scopriremo.
La questione del grigio mi ha un po’ fatto venire qualche dubbio, perché Sherlock associa al grigio sia elementi positivi che negativi. La barba di John, i suoi capelli, la camicia, sono tutte cose positive, mentre l’ombra, la voce da lontano e altre cose sono negative. Quindi non essendoci una vera differenza non ho compreso bene il senso. Forse, come suggerisce il titolo, le sfumature sono tutte parte di quell’uomo che Holmes ama, belle e brutte. D’altra parte non è così che si dice ai matrimoni, nella buona e nella cattiva sorte?
C’è poi questo tuo Sherlock Holmes del tutto in balia dei suoi istinti, non può in alcun modo fermarsi dal desiderare un contatto fisico col suo conduttore di luce, o anche solo di ammirarlo desiderando far sparire ogni giornale o tazzina che gli nega la vista dell’altro. È così disperato da spalmarsi addosso a lui appena può. Tutto ciò mi fa divertire e contemporaneamente mi fa sentire tanta tenerezza per quest’uomo che non sa come dichiarare il proprio amore una volta per tutte.
Pezzo bellissimo e complesso.

Recensore Veterano
23/07/19, ore 18:31

Ehi! Avevo visto che avevi iniziato a pubblicare un'altra storia, ma purtroppo non sono riuscita a seguirla dall'inizio, con la tesi e gli esami mi sono dovuta allontanare un po' dal Fandom, ma ora che ho finito tutto sono tornata e sono ansiosa di rimettermi in pari! Non so sove avevo letto una cosa simile in cui erano coinvolti dei modelli, forse era una one shot di Hot Stuff, ma questa anche se viaggia un po' su quella falsariga è molto più elaborata. Ho adorato il modo in cui hai inserito il kink della barba all'interno della storia😍 Sherlock sta partendo completamente per la tangente ma ho il vago sospetto (nemmeno troppo vago in realtà 😂😂) che anche John sia bello che partito, e che per qualche strana ragione pensa che Sherlock gli sia indifferente o che lo stia prendendo in giro o chissà che altro assurdo pensiero. Un appunto di merito: sei riuscita a rendere la tensione sessuale in modo davvero intenso, con poche parole ma sempre perfette. Ovviamente anche Sherlock pensa che John sia attratto dalla solita donna di turno, e le sue capacità di deduzione vanno allegramente a farsi benedire quando si tratta di John, ed ecco che ogni riferimento al fatto che Rosie lo cercava viene completamente travisato.
Spero di riuscire da ora in poi a recensire in modo più assiduo, anche perché dai, per il prossimo mese sono liberissima 😍😍
A presto
Vedra

Recensore Master
23/07/19, ore 17:42

esoro, scusa se continuo ad essere in ritardo, ma hai pure una velocità di pubblicazione terrificante! ^-^
ecco, però molto indietro non vorrei restare... anche perché Martin e Ben potrebbero offendersi, non sia mai! Questa storia è assolutamente seria, drammatico/romantica, però la parte divertente è sempre il meglio. Anche il Bardo diceva che ci vuole un personaggio comico nelle tragedia, quindi...
l'idea che Mycroft sia più abile di qualcuno - in generale - a intessere relazioni sociali, per non dire affettive, deve essere inquientante per il fratellino. Che poi. Noi abbiamo il suo pov, e va bene, ma il suo splendido cervello sta sentendo caldo anche lui? come sta facendo a non capire i segnali di gelosia e interesse di John? sono grossi come armadi a quattro ante! sono troppo tonti, non c'è da fare, il che è triste ma fa onore alla tua capacità di lasciarli IC
a proposito del principe di albastro, lì... fotografo maniaco, vedi di stare al posto tuo, tu e quella smandruppata della tua assistente che occhieggia John/Martin. che adesso capisco perché hai scelto di usare i nomi veri. va bene, c'è la strizzata d'occhio ai lettori, ma credo che tu abbia evidenziato come hai detto la parte oscura di John, quella che nel suo "personaggio" si è vista poco, ma che in latri ruoli Martin ha esibito con più evidenza. ttemo che in realtà sia bello bastardello, sai? non dolce, di certo
le foto devono essere un capolavoro, l'idea di farne un fotomodello è perfetta, se non s elo può permettere lui. va bè, vado a sbavare nell'angolino della vergogna
a presto, ti inseguo appena posso *-*
Setsy

Recensore Master
23/07/19, ore 15:07

Ciao :)
Ammetto che ad inizio capitolo ho fatto fatica a capire, dato che è un capitolo molto strong di introspezione.
A quanto pare Sherlock e John sono stati rapiti.. qui il detective stava combattendo contro la voglia di lasciarsi andare (morire?) e confessare i suoi sentimenti a John, in un momento così drammatico si pensa sempre alla persona che si ama. Chissà cosa succederà adesso, sono davvero curiosa del seguito.
P.s quanto deve essere piacchiato ancora Sherlock? Poveretto, se continuano i colpi in testa perderà qualche capacità cerebrale xD
Ho apprezzato molto la parte con Mycroft, che viene tirato fuori di Greg, facendogli capire che non può continuare a tenere segreti i suoi sentimenti, perchè lui non si salva da solo, nonostante sia un essere dotato di un'intelligenza sopra la media; nessun essere umano può rimanere invulnerabile per tutta la vita. John è il suo punto debole, lo è sempre stato, e penso che adesso sarà peggio, dato che a quanto ho capito sono stati separati, quindi lui impazzirà per la sua assenza.
Un capitolo davvero interessante, d'altronde io amo l'introspezione e la spiegazione interiore di ogni personaggio; l'hai scritta molto bene, inserendo anche Victor, il pozzo.. complimenti :)
Ci ribecchiamo al prossimo capitolo, a presto!
R.

Recensore Junior
23/07/19, ore 00:38

Povero Sherlock, direi proprio che sia nei guai.
L'inizio è leggermente spiazzante perché si ha la sensazione di avere perso qualcosa. Però, a ben pensarci, è perfettamente in linea con ciò che tu stai scrivendo. Infatti il tuo racconto è tutto narrato dal suo punto di vista. Ovviamente se Sherlock è confuso su ciò che sta accadendo, è giusto che lo siamo anche noi.
Sherlock è veramente in un mare di guai. Speriamo che il suo angelo custode (=John) arrivi presto a salvarlo.
Attendo il tuo aggiornamento con giustificata ansia.

Recensore Master
22/07/19, ore 20:30

Allora io e te dobbiamo fare due chiacchiere...tipo mollami la ff per intero che io DEVO sapere, e nessuno si farà male!
Ma io che devo dirti ancora? Ogni capitolo sto con il fiato sospeso e non voglio che finisca e invece finisce troppo in fretta!
E il parallelismo "John nel pozzo"/"amore nascosto a tutti"?
"Morirà Sherlock. Se non lo fai uscire da qui annegherà."
Che cosa non è?
Davvero tu aggiorna pure ogni giorno, io posso solo esserne felice!

Recensore Master
21/07/19, ore 23:28

Come in precedenza, la scelta delle foto è assolutamente coerente con tutto ciò che le parole esprimono: fascino, unicità, tensione emotiva e, perché no, evitiamo di nasconderci dietro ad una timida omissione, bellezza indiscutibile ed assolutamente fuori dei canoni.
E ritroviamo quello Sh che, a voler richiamare ricordi scolastici, è molto decadente nel suo modo di sentire, nel senso che il predominio della sua formidabile ragione non lo soddisfa più perché sente che, da quando c’è John, c’è il richiamo di qualcosa di più grande. Questo tuo modo di vederlo mi piace molto, lo trovo molto IC e riconosco il tuo grande impegno per evitare di scadere nella banalità e nell’ovvio. Rappresentare uno Sh innamorato e, al tempo stesso, tormentato dal crollo di quelle che erano le sue certezze razionali, come ad esempio la famosa raccomandazione di suo fratello “Caring is not an advantage”, non è certo semplice. Eppure tu lo stai facendo in modo così coinvolgente che, ogni volta, pur non riuscendo a liberarmi del mio ritardo nel recensire, non vedo l’ora di trovare un tuo aggiornamento.
Dal punto di vista “esterno” agli aspetti della Johnlock che stiamo vivendo nella tua long, aggiungi, in questo capitolo, un altro elemento, molto interessante. Infatti John coglie nel consulting un malessere derivante da una certa confidenza che si è venuta ad instaurare tra Mycroft e Greg. La Mystrade è un’altra ship molto interessante ed aperta a molti sviluppi. Qui ne abbiamo un sospetto, c’è la potente capacità deduttiva di Sh che riesce a leggere la realtà più complessa anche da indizi minimi (“…Non penso si limiti a quello…”) ed in lui metti in risalto una reazione molto interessante.
Infatti ci potremmo aspettare della pungente ironia nei confronti di Mister Inghilterra, una sorpresa e una divertita accettazione di quello che potrebbe nascere, di poco amichevole e di molto intrigante, tra il fratello e Greg/Gavin/ecc…
Non è così e tutto questo è perfettamente coerente con il disagio e la sofferenza che lui sta vivendo. Voglio dire che Sh certamente si chiede, come bene hai espresso tu, com’è possibile che un sociopatico molto più evoluto di lui, come Mycroft, possa aver trovato la strada giusta per scoprire il modo per non sentirsi più solo e per essere riuscito a trovare qualcuno in grado di rasserenarlo. Lui, l’Iceman, per il quale “tutto pareva alleggerirsi per qualche istante”, basta che si tratti di Greg.
E tutto ciò rende ancora più ombroso e scostante Sh, alle prese con il suo cuore che sembra impazzito.
Andando avanti nella lettura, ci si accorge come tu richiami alla mente l’eterno e tormentoso senso di disistima di sé che fa girare a vuoto i ragionamenti amorosi dei due di Baker Sreet: Sh è convinto che John non possa certamente mostrare un interesse per lui, al di fuori di una bella amicizia. Sì, perché “sia a parole che con i fatti”, Watson ha dimostrato di essere attratto dal sesso femminile, inoltre lui si sente troppo “diverso” per attirare l’interesse di una persona solare e positiva come pensa sia il suo coinquilino.
Da parte sua, quest’ultimo continua a rimuginare sul fatto che, indubbiamente, la figura d’Irene abbia portato uno sconvolgimento nella routine del 221b, essendo riuscita, secondo lui, a catturare il cuore di Holmes.
Irene, la cui presenza, si fa sentire ancora, sia pur indirettamente, con “il solito verso osceno” del cellulare di Sh.
A questo punto ho trovato geniale la catena di malintesi che si snoda attorno alla “Donna”: Sh maschera i suoi sentimenti per John fingendo un interesse particolare per gli sms d’Irene, perché pensa che il suo coinquilino non sia minimamente orientato ad un rapporto più profondo con lui, John soffre ogni qual volta la quiete, a dire il vero un po’ tesa, del 221b che viene turbata dai sospiri dei messaggi dell’Adler.
Hai inserito in uno spettacolare “gioco di specchi” anche il particolare della fede di Watson che è sparita dal suo dito. In effetti l’interpretazione masochista che Sh dà a se stesso è di un liberarsi che il medico ha fatto della presenza di Mary per lasciare il posto ad un’altra donna che possa supplire anche alla figura materna nei confronti di Rosie.
Davvero, sei stata bravissima a costruire tutta questa labirintica struttura di mancanza di stima in se stessi che fa girare infruttuosamente in tondo i due “coinquilini”, un po’ come dei cani che si mordono la coda senza riuscire ad arrivare ad una soluzione diversa e liberatoria.
Arrivo nello studio fotografico, sì perché il tuo modo di raccontare è talmente efficace che mi sembra di essere lì, con loro, e m’imbatto in un’altra tua sorprendente, geniale trovata. Infatti, per nascondere le loro vere identità, Sh e John fanno ricorso a dei nomi fittizi e tu, a quali vai a pensare…
A Ben ed a Martin! Grandioso, davvero. Non è una semplice banalità questa tua scelta narrativa ma la ritengo, invece, una pennellata preziosa di originalità, che ci riporta ad un fantastico gioco di specchi che sembra essere una tua speciale capacità per rendere più interessante ed avvincente ciò che racconti.
La sofferenza di Sh, comunque, continua, perché la presenza di Leah e l’evidente interessamento che la ragazza dimostra nei confronti di John, non fanno altro che confermargli la sua sconfitta nei confronti della sia pur minima possibilità di pensare al medico con una qualche speranza che l’amicizia si trasformi in qualcos’altro.
Apro una parentesi facendoti i complimenti anche per la scelta della definizione di Holmes che diventa un “principe d’alabastro”. Come fai a pensare a certe immagini singolari per la loro effettiva coerenza con il soggetto è un dubbio che mi tormenta positivamente, perché mi piace leggerti e scoprire ciò di cui sei capace.
La conclusione del capitolo ruota intorno a quell’energia “meravigliosamente oscura” che circonda John assorto davanti alle foto che ritraggono Holmes. Noi possiamo intuire quali pensieri stiano devastando l’apparente quiete eterosessuale di fronte a tale spettacolo.
Una bellissima long, questa, con guizzi geniali davvero sorprendenti e piacevoli. Una lettura decisamente densa di spunti e di arricchimenti per noi sospirosi johnlocker…

Recensore Master
21/07/19, ore 13:13

Ciao! :)
Scusa il ritardo xD
Beh, in questo capitolo Sherlock è il più intelligente ma anche il più ottuso.
Capisce che Mycroft e Greg sono invischiati in qualcosa di più di un semplice rapporto lavorativo, ma non capisce che John sia totalmente innamorato di lui.
Con Irene Adler sai che non ho ancora capito il loro rapporto? So che lei è del tutto presa dalla loro alchimia, ma lui? Boh chi lo sa.
Usare i nomi degli attori è un colpo di classe 😂 sembra più vero v.v
Spero che la segretaria del fotografo non si fissi con John 😑 ci manca solo questo!
Le foto in bianco e nero si sa, fanno sempre uno strano effetto. Se poi ci si mette anche il modello, che rasenta la perfezione, il gioco è fatto. Sherlock in questo caso riuscirebbe a fare dire a Mycroft che è bello e surreale.
Bellissimo capitolo, si stanno fcendo piccoli passi. Goditi le vacanze, tu che puoi 😂 quando avrai due minuti però aggiorna eh! 😉
A presto,
R.

Recensore Junior
20/07/19, ore 22:44

L'estate mi rallenta e mi fa fare sempre ritardi, accidenti! Menomale che almeno non rallenta te. 
Ben rivista, Miss ^_____^
Allora, da dove comincio? Dalle foto? Come sempre scegli quelle su cui, a suo tempo, quando ero giovane e innocente e le vidi per la prima volta, ho lasciato tutto il mio candore fanciullesco. Posso benissimo capire quell'aura "meravigliosamente oscura" che circonda John. Mi chiedo solo come faccia Sherlock a mantenere tutto quell'autocontrollo, quando un John più Martin che mai, dopo aver ammirato in evidente ammirazione - giusto per non diventare volgari, va - delle foto fatte ad arte (manco fatte così, per divertimento), ti fissa e dice "Bellissime" con la voce scura. Come, figlio caro, come fai a non stenderti all'istante?!?
I primi capitoli sono sempre i più rognosi, io trovo, con questi eterni viaggi mentali di Sherlock che deduce sempre tutto e continua a pensare che John sia attratto solo dalle donne, e con quell'altro tonno che abbocca al minimo messaggino di Irene (che io adoro, ma no). Ma è giusto che ci siano, rendono più magico il momento d'amore vero e proprio. Hai preannunciato un "macello", e io sinceramente non vedo l'ora, perché sarà giusto e quel che ci pare, ma a me si spezza il cuore a leggere l'insicurezza di Sherlock. T__T
Quanto alla Mystrade. Mi viene in mente solo una cosa da dire: nonostante io non sia questa grande shipper della Mystrade, che cariniiiiii *_____* Come vedi nulla che abbia una parvenza di commento serio, ma che ci posso fare? Mi faceva piacere comunque spenderci su due parole. Era giusto, perché è stato carino leggere quella particina su loro. 
Maaaa, quel fotografo invece? Principe d'alabastro, principe d'alabastro, qua ... e intanto fa apprezzamenti. Già l'assistente (troppo bella, per i miei gusti) che ronza attorno a John ... beh, che dobbiamo fare? Mi sono ingelosita io, di entrambi. Non so se era voluta, come cosa XD
Mi fa piacere saperti in vacanza, e non mi va di metterti fretta. Però appena puoi ... @___@ Ta-ta <3 (Non sono impazzita, il dizionario dice che significa "ciao ciao" nell'english slang dei bimbi)
(Recensione modificata il 20/07/2019 - 10:46 pm)