Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 368 recensioni.
Positive : 367
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
25/12/19, ore 18:32
Cap. 11:

Donnah, che ti giustifichi a fare nelle note sui dettagli delle descrizioni e dell’introspezione?! Il tuo modo di scrivere è meraviglioso. Mi è sembrato di essere lì con loro.
Sai, scrivere fanfiction, parlando in generale ovviamente, dà la possibilità di omettere certe cose. In questo caso noi già conosciamo l’interno del 221B; quindi, quando i protagonisti rientrano nell’appartamento, abbiamo presente la tromba delle scale o il salotto col divano. L’aggiunta e le precisazioni sul buio o sulle prime luci dell’alba che vengono filtrate dalle tendine messe alle finestre, mi hanno dato la possibilità di immergermi completamente in quell’ambiente.
 
Vogliamo parlare poi di come riesci a rendere le sensazioni? Questo racconto ne è proprio farcito, ma credo sia una peculiarità di tutti i tuoi racconti. Le sensazioni tattili, faccio riferimento alla barba che graffia e punge la pelle di Sherlock, o il fiato di John che solletica la pelle dell’altro; e la vista che deve abituarsi al buio, e il soffermarsi ad ammirare i colori delle iridi del dottore o dei suoi capelli; hai esaltato pure i sapori e gli odori con i riferimenti al sale delle lacrime, il ferro del sangue. Mannaggia a me: devo fare un ripassino e ampliare il mio vocabolario, posso mica dirti ogni volta semplicemente “magnifico” e “bellissimo”?!
 
Come ho già detto, ma sono costretta a ripetermi, mi hai fatta proprio entrare nella scena, e l’introspezione che accompagna l’azione mi ha permesso di comprendere appieno certe scelte. Mi riferisco ad esempio al tentennamento di Sherlock quando può dare finalmente questo primo bacio, e la sua conseguente voracità. John lo vediamo attraverso gli occhi del consulente investigativo, ma non è un personaggio che passa in secondo piano. Anzi, io che in realtà conosco anche i capitoli successivi, mi permetto di dire che stai scrivendo proprio un’ode a John! Qui vediamo alcune sue sfumature: dopo la furia ceca si mostra un dottore molto accorto e premuroso; poi c’è la rabbia e la passione; e il dolore per i propri rimorsi, cercare di rimediare e chiedere perdono donandosi.
 
Viva i capitoli brevi e l’andamento “lento” se poi il risultato è questo. Adoro!

Recensore Junior
25/12/19, ore 18:32

Buon Natale! Mi è venuta in mente questa folle idea di “confezionare dei regali” anche per qualcuno di speciale che ho conosciuto qui su efp. Tu sei tra queste persone, ma non potendo materialmente consegnarti nessun dono ho pensato che sarebbe stato bello provare a rimettermi in pari con le recensioni. Non lo so come andrà a finire, ma sono sicura che apprezzerai in ogni caso, proprio come ha reso felice me leggere la tua opinione alle mie storie.
 
Sherlock confessa a John di amarlo, finalmente, e… bacio, bacio, bacio! Ah, no. Nessun bacio. In realtà, a parte l’aspettativa, credo sia molto meglio così. A un metro da loro c’è un uomo morto, Sherlock è sulla via per stramazzare al suolo poiché neppure beve chissà da quanto, e per di più sono potenzialmente in pericolo dato che ci saranno altri brutti ceffi fuori dalla stanza. Mi sa che provare a salvare la pelle sia un attimino prioritario. Tra l’altro, non per infierire, ma si sono avuti avanti agli occhi per anni interi senza riuscire a confessarsi nulla, possono anche attendere qualche altra ora.
 
Greg è arrivato come un vero principe azzurro! Ripeto, non mi è affatto dispiaciuta “l’interruzione” della coppia. Riguardo il caso dei modelli non mi aspettavo che fosse collegato al viaggio a Belgrado che Sherlock ha fatto con suo fratello. Sono curiosa di scoprire come progredirà anche questo aspetto più “giallo” del racconto. E concordo col dire che Mycroft sicuramente non aveva previsto la pericolosità della missione, ma il fatto che gli Holmes tendono a non condividere i piani che elaborano e le proprie idee è proprio quello che fa andare tutto a gambe all’aria (vedesi il caos che ne è derivato dal fatto che Sherlock si è finto morto per due anni).
 
Ho adorato lo John che viene fuori da questo capitolo. Certo, è magnifico sempre, ma qui ho apprezzato in particolar modo quel suo lato protettivo. Non quello che disfa le facce delle persone, ma quello tenero e amorevole che si preoccupa per la salute dell’uomo che ama. La vena gonfia sulla tempia me la sognerò di notte. Assieme alla barba, s’intende.

Recensore Master
25/12/19, ore 17:49
Cap. 17:

Quello che tu descrivi in questo capitolo è il “viaggio” dolcissimo ed inebriante che Sh compie attraverso il suo John. Lo descrivi tappa per tappa, con un linguaggio che si avvicina al ritmo poetico. Non c’è fretta, il tempo si è fermato e l’unica cosa a scandirlo è il respiro di John ed i movimenti di Sh che “esplora”, quasi come fosse di fronte ad un meraviglioso universo sconosciuto, tutto ciò che riguarda l’altro. Ritrai infatti la sua meravigliosa curiosità, il suo desiderio di prendere possesso di quell’uomo così affascinante che, ormai, è diventato la sua vita. Il tuo John è, come del resto nei capitoli precedenti, da te rappresentato in tutta la sua virile bellezza, cui s’accompagna un carattere di non facile definizione. E Sh lo sa ed è innamorato anche di questo aspetto del suo “conduttore di luce”: John è dolce ma sa anche essere violento ed imprevedibile, è paziente ed irruento allo stesso tempo…A proposito della tua rappresentazione di Watson, che ricostruiamo attraverso lo sguardo adorante di Sh, riporto qui una frase che, secondo me, nonostante i fiumi di parole spese in questo fandom per rendere l’idea della complessità del carattere del medico, riesce a coglierne l’essenza: “…splende come il sole stesso e può divenire notte senza stelle…”. Le tue parole, per me, sono perfette per rendere la magnifica contraddizione che caratterizza i comportamenti di John, variegati dal contrasto tra momenti di limpida e lineare comprensibilità ad altri in cui sembra che tutto diventi buio ed inafferrabile. Nella S4 abbiamo avuto modo di essere quasi travolti da questo suo aspetto e, come fai osservare giustamente a Sh, John, mentre si accanisce contro di lui nell’obitorio dell’ospedale di Culverton Smith, non è furioso con il consulting ma contro se stesso. Furioso e terribilmente innamorato di Sh.
Ora tu hai fatto, se così si può dire, giustizia di tanto disorientamento e di tanta sofferenza. È come se si fosse depositata tutta la polvere delle incomprensioni, dei malintesi, dell’affermazione dell’orgoglio ferito, della consapevolezza del tempo perduto ed ora loro due si trovassero di fronte cristallini nell’espressione di ciò che sentono l’uno per l’altro. Il tempo sembra essersi fermato, non c’è gente intorno a loro, Rosie sta dormendo tranquilla. Sh, appunto, sta recuperando ciò che credeva di aver perduto per sempre e John aspetta paziente che l’incontro avvenga finalmente con la consapevolezza che sia per sempre.
Ciò che racconti è animato da un’energia che scorre vitale nei gesti di Holmes e nell’attesa di John, e la rappresenti, fin dall’inizio del capitolo, anche in quello che sembra un normalissimo sguardo all’ambiente che fa da scenario al muoversi dei personaggi: l’aria notturna, la nebbia fitta che sembra proteggerli dalle ingerenze esterne, la luce della luna e dei lampioni…persino elementi così consueti ed inanimati, invece appaiono dotati di una carica vitale che deriva dal loro sentimento, ormai libero di esprimersi.
Se Sh appare quasi adorante nel suo percorso di scoprire ed ammirare ciò che considera già suo, John non è da meno e lo ritrai più trattenuto nell’esprimere ciò che Sh suscita in lui, ma ormai anche il suo amore non può più essere mascherato da semplice amicizia.
La puntuale descrizione di quello che succede tra loro due è sapientemente centellinata; noi che leggiamo ci sentiamo quasi fossimo impegnati a bere un liquore prezioso e lo facciamo a piccoli sorsi, perché, almeno per quel che mi riguarda, non ho desiderato perdere nemmeno una goccia dell’atmosfera magica che hai saputo creare.
La scena che li vede entrambi coinvolti, fino all’esplosione del loro desiderio, è da te condotta con una misurata progressione verso la naturale risoluzione di tutta la carica vitale che ormai fluisce tra di loro. Quello che tu racconti non è volgare, non ci aggredisce con una banale frettolosità o meccanicità, ma diventa vera e propria espressione di un qualcosa di talmente grande che sembra non essere esprimibile soltanto a gesti o a parole. E, l’effetto che mi provochi, è una sorta di pudore nell’assistere ai loro gesti d’amore e di cura l’uno dell’altro. Di Sh e John ti sei occupata in un modo che mi fa sentire estranea a quello che sta succedendo, assolutamente indiscreta, come se stessi osservando tutto dal buco della serratura o da una porta appena accostata. Provo la necessità di chiudere quell’uscio e di staccare il viso dalla toppa per non essere indiscreta, tanto intensi sono la considerazione, il rispetto e la delicatezza da te dimostrati nel raccontare di loro, finalmente insieme.
Infatti, quella che descrivi, è una scena eroticamente molto forte, ma non volgare, quindi appare subito come l’opposto di un semplice tributo ai sensi o al semplice sesso. C’è amore. Molto e irraggiungibile, se non da loro due.
Sei stata davvero brava nel ritrarli così intimi, senza scivolare nell’ovvio o nel grossolano per la fretta di concludere un argomento che era in sospeso da molti capitoli e cioè il loro trovarsi finalmente anche come entità concrete e fisiche.
Siamo arrivati a questo capitolo, contenti dell’attesa e di come fai procedere le cose.
La conclusione è tranquilla, con uno Sh interessato al passato di John che si rivela davvero degno di un “Watson tre continenti”, anche per ciò che riguarda i maschi. L’unica figura che si staglia, ma ormai non più minacciosa riguardo a ciò che Sh prova per il suo blogger, è il Maggiore Sholto e qui tu sviluppi un’indicazione che già si coglieva in TSOT, relativa all’ammirazione che John dimostra per il suo ex superiore.
E così si arriva al punto cruciale che riguarda Sh ed i suoi trascorsi sentimentali…
Un capitolo veramente ben costruito, questo, avvincente, che emana calore come fosse un rassicurante focolare acceso in pieno inverno.
Bravissima.

Recensore Master
24/12/19, ore 11:06
Cap. 18:

E va bene, nulla. io arrivo ma c'è il cap 20, non ti riprenderò maiiiiiii :(((
no, ce la farò *^* (diamine, non fai mai ritardo? cos'è codesta svizzera precisione nell'aggiornare? sei di Lugano, Miss?)
comunque torno seria, ma comunque - al quadrato- quando gioco è perché il cap mi ha fatto più simpatia, ha qualcosa di particolare. So che questa storia è "l'educazione sessuale" di Sherlock, ma sono più affascinata dagli sviluppi orizzontali. Come Myc, e ora questo momento di stacco con la confessione di Sherly (perchè è tornato piccino, in quel momento e io avevo molto bisogno di proteggerlo) sui suoi non-trascorsi sentimentali
Non è spuntato Victor e qui ho preferito, perchè era trppo telefonato..ma re Artù. ci sta benissimo, benissimo! intanto è bello, inglese che più di così come si fa? e originale, il che fa sempre piacere. ha anche una faccetta da schiaffi non di poco (poi ti dirò in privato una cosa, perchè ci siamo lette nel pensiero)e uno che si fa baciare da Sherly e non capisce che fortuna ha va trattato così. Certo, poi c'è lo squallido tristissimo ricordo della seduzione del pusher che mi stringe il cuore. in genere Sherlock e la droga mi fanno soffrire tantissimo. ma solo John è l'amore per lui e anche se sembro una pazza scappata da un romanzo delle sorelle brontè (non ho la e giusta, sorry)ti devo dire che mi fa impazzire. per le donne no, le relega al ruolo di suore, ma per un uomo la sua verginità morale e fisica è una cosa da fuori di testa, preziosa e rara. E' li, avvolto nel fumo della proibitissima sigaretta che ad un certo punto soffia anche in camera ma non conta più. questo è stato il mio passaggio preferito, so che magari è un momento relativo, ma gli scorci di courtain!ficiton mi piacciono troppo. c'è una regia europea in questa scena, ne vedevo la fotografia grigia come la sigaretta
spero di riagguantarti presto, buone feste (nel caso festeggi, o buone vacanze)
baci fumosi
Setsy

Recensore Master
24/12/19, ore 09:44

Ciao, sono contenta che tu sia riuscita a scrivere qualcosa per Natale. So che non era nei programmi e ne sono molto felice, sì, è breve e parecchio di passaggio ma l'ho considerato come un bellissimo regalino di Natale. E poi è davvero delizioso vedere come Sherlock Holmes, l'algido e il perennemente distaccato Sherlock Holmes, sia caduto in uno stato simile a un ragazzino alla prima cotta. Perché di fatto è così, John è il suo primo amore e la sua prima relazione. Il punto però è che Sherlock non ha quindici anni e ha alle spalle anni di repressione e frustrazione. Come dice lui stesso a un certo punto, dietro di sé ha anni in cui non si credeva all'altezza di John e pensava che non sarebbe mai accaduto niente. Ora invece è diventato tutto reale, John lo ama e lo desidera e la sensazione che si ha leggendo è proprio quella che sia diventato la sua nuova droga. Sappiamo bene che è la passione e l'impeto delle prime volte, il suo. Ma per me è davvero un amore. Quella scena in ambulatorio è significativa, è bastato vederlo e un bacio per eccitarlo. Mi piace molto vedere come si scioglie, il modo in cui è pazzamente innamorato di John. Le digressioni su quanto sia bello fisicamente mi piacciono molto perché in genere la bellezza di John non viene mai considerata troppo, non viene molto sottolineato quando, per Sherlock, John sia bello. Qua oltre a far notare questo, si mette a riflettere anche su come è bello in camice da dottore o in tenuta militare (quello poi dovrebbe essere il massimo, anzi, lo è) e in tutto questo non dimentichiamoci che John ha ancora la barba addosso. Quindi Sherlock è una bomba pronta a esplodere.

Mi piace moltissimo l'idea dell'invito a cena, spero che tu decida di mostrarci qualcosa di questa cena. Poi naturalmente c'è anche la faccenda di questi terroristi/organizzazione che vuole fare un attentato. Anche quella è una faccenda importante che va risolta, al momento però tutte le attenzioni di Sherlock sembrano essere rivolte alla sua neonata relazione con John e a me va benissimo così.
Quando aggiornerai sarò ovviamente qui a leggere.
Koa

Recensore Master
23/12/19, ore 16:55

Tanti auguri! Ti aspetto a gennaio! Grazie per aver aggiornato prima del natale 💞

Recensore Master
23/12/19, ore 16:13

Riprendo questo tuo meraviglioso cammino dopo una lunga parentesi.
Ritrovo con piacere i nostri due, ormai presi dal loro grande amore.
In questo particolare capitolo che tu, nell’ “Angolino dell’Autrice” definisci “un po’ di passaggio”, fai parlare soprattutto le emozioni che si accendono tra Sh e John, dolce preludio a quello che penso succederà molto prossimamente.
Hai saputo tradurre, in parole preziose, qualcosa di cristallino, di etereo e più che mai cangiante come il fluire di ciò che si accende nel cuore e nel corpo di Sh sia quando John è vicino a lui ma anche quando non lo è.
Sì, perché diventa difficile da dimenticare la scena in cui il consulting, ormai specchio vibrante di tutto quello che il suo amico è per lui, portando a dormire Rosie, si sofferma quasi a respirare ed a nutrirsi di ciò che vede e sente attorno a sé, in quella che sarebbe, agli occhi di un osservatore estraneo, una semplice camera da letto. Il materasso, lo specchio, il cuscino, lo stesso pavimento…Tutto, magicamente, non è il banale arredo di un altrettanto banale spazio per dormire ma è, agli occhi di un innamorato come Sh, espressione concreta di sogni, pensieri, ricordi, speranze che hanno ruotato e ruotano ancora intorno alla luce della sua vita.
Infatti, che John sia da te connotato come qualcosa di luminoso e, quindi, elemento vitale ed imprescindibile, è rivelato dalla precisa scelta di vocaboli che fluiscono attraverso tutto il capitolo e caratterizzano così l’immagine di uno splendido astro in carne ed ossa (“…luce dorata…girasole…è per lui il sole stesso…” ecc…). Davvero, se Sh è da te efficacemente ritratto in modo da mettere in risalto il suo particolarissimo fascino, per quanto riguarda Watson raggiungi immagini decisamente strepitose. E qui mi riferisco, in particolare, alla sequenza di azioni, almeno a casa mia, così poco “seducenti” per la loro natura “domestica” (e per la presenza della lavastoviglie…), in cui lo descrivi al lavello, in una strepitosa “camicia tartan nera e blu”. Diventa così quasi assordante l’accavallarsi dei pensieri e dei desideri di Sh, che dipingi letteralmente ammaliato, senza lasciarti sfuggire alcuna sfumatura nel suo osservarlo, quasi a prenderne possesso, per non perdere particolari preziosi di quell’uomo che è diventato il suo sole.
Il vibrante filo conduttore è l’attesa a qualcosa di tanto desiderato, d’importante. Momenti che, personalmente, avrei desiderato per un’ormai improbabile S5, in cui far realizzare finalmente un grande sogno d’amore.
In questo caldo abbraccio, pieno di promesse e carico d’attesa, che è la tua storia, non manchi di riprendere il filo narrativo relativo alla parte “gialla” della narrazione. Un argomento decisamente angosciante, viste anche le ferite, che hanno lasciato gli eventi relativi al caso, nell’animo di Sh e di John.
Ma, rispetto a quanto successo, il contesto emozionale e sentimentale è decisamente diverso: Sh e John hanno ora capito che il loro legame particolare è un grande amore, più unico che raro, e ciò getta una luce diversa anche sugli atteggiamenti futuri di consulting e del suo “assistente”. Infatti Holmes è deciso sì a terminare le indagini per assicurare alla giustizia gli odiosi criminali ma non da solo, e qui fai tornare la meraviglia di quella frase che ha illuminato le due prime splendide Stagioni BBC e cioè: “…tu ed io…contro il resto del mondo…”.
Ho ripreso la lettura della tua ff dopo del tempo e ti confesso che mi erano mancate le tue atmosfere così credibili e cariche di una verosimiglianza sentimentale davvero avvincente. I tuoi Sh ed il suo John sono personaggi davvero ben rappresentati che non perdono mai la loro connotazione IC, anche se la storia sviluppa un loro percorso oltre il periodo di cui si sono occupati i Mofftiss. Ma, fino alla S4 potrebbe essere già tutto “in fieri” e tu hai ripreso gli spunti e sviluppati in un modo che trovo decisamente riuscito perché sai parlare con il cuore al cuore di chi legge.
P.S. Con affetto ti auguro un buon Natale ed uno splendido Anno Nuovo…

Recensore Junior
23/12/19, ore 15:37

Non è che non devi sparire... non devi nemmeno formulare l'ipotesi!! Fino a gennaio è un'eternità T_T Grazie comunque per aver trovato il tempo di scrivere questo capitoletto così dolcioso... capisco che sotto le feste non sia semplice, ma questa è probabilmente la fanfiction che seguo con più accanimento da quando ho scoperto questo fandom anni e anni fa, quindi l'hype è a livelli stellari :D A proposito, come mai non è ancora tra le storie più popolari? chiedo per informazione perché non so come funziona, se bisogna votare o segnalare in qualche modo fammelo sapere perché lo merita davvero! Buone feste e tanti auguri!! :)

Recensore Veterano
23/12/19, ore 03:41

Tanto per cominciare quando dai queste terribili notizie devi prima avvisare.
Gennaio??? Ma stiamo scherzando? È lontanissimo!! E come farò a sopportare la noia delle feste natalizie senza i tuoi aggiornamenti? Capisco che pure tu hai bisogno di ferie però non vale.
Nel frattempo che dirti... Capitolo di passaggio sì ma sempre tenerissimo con Sherlock che si emoziona come al solito e John che sa toccare le corde giuste.
Prevedo problemi per via del ritorno al casale.
Nel frattempo ti auguro buone feste e speriamo che l'attesa prolunghi il piacere.

Recensore Veterano
22/12/19, ore 20:25

Ciao,innanzitutto auguri di buone feste e buon anno nuovo a te e famiglia.!
Per quanto riguarda il capitolo..intanto è coorto T.T , comunque Sherlock ancora non sembra credere che finalmente John è suo..sembra un ragazzo alla prima cotta..inizia solo ora destreggiarsi nel cambiamento del loro rapporto..
Sei bravissima, e aspetto sempre con ansia i capitoli successivi.

Recensore Master
22/12/19, ore 13:28
Cap. 15:

Ciao cara **
Noiosa? Questo capitolo mi ha conquistata <3 E' stato bellissimo, dolce e malinconico e questo continuo salto tra presente e passato mi è piaciuto tanto! Ho adorato la conversazione tra Sherlock e Mycroft, quest'ultimo è così IC, accidenti! Mi ha fatto ridere un sacco quando afferma che lui non prende "sbandate", certo come no Myc AHAHA. Però ci ha visto lungo, visto che si rende conto di come Sherlock appaia diverso. Certo, si diverte ad infierire e magari anche a metterlo in imbarazzo, questo è proprio da lui, povero Sherlock.
E a proposito di quest'ultimo, mi piace tantissimo come ti sei soffermata sui suoi traumi. Molto spesso lui stesso dimentica di essere umano e non si rende conto che avere dei traumi è più che normale dopo ciò che è successo. Come dice anche John, il suo primo approccio al sesso è stato un tentativo di stupro. La cosa, anche inconsciamente, l'ha segnato ed è proprio da lui non volerlo ammettere. John è semplicemente meraviglioso. Dolce, comprensivo, delicato, sa come prenderlo, lo tratta come se fosse la cosa più preziosa al mondo (e per lui lo è). Sa come prenderlo e cosa dire... insomma, voglio un John nella mia vita. Vuole andarci piano, perchè Sherlock ha i suoi traumi, ma ha comunque un fortissimo desiderio di unirsi a lui. E come ci ricorda il nostro dottore, esistono tanti modi per godere, no? AAAAAAH, IO MORTISSIMA. E' tutto bellissimo, è bellissimo Sherlock che guarda John dormire, è bellissimo Sherlock con Rosie, è tutto incredibilmente dolce-amaro e così realistico da sembrarmi cosi CANOOOON.
Tu sei bravissima come sempre e più vado avanti più mi innamoro di questa storia e del tuo modo di scrivere <3
Ci sentiamo presto tesoro, un bacio <3

Nao

Recensore Junior
20/12/19, ore 02:29

Ho iniziato questa storia e, be' ne sono assai felice. Tornare da questi due ragazzi è sempre un piacere. Certo che Sherlock è proprio perso: neanche finge più di essere distaccato, almeno non con sé stesso. John... Non sappiamo ancora cosa passi per la testa a John. Mi piace che te la stai prendendo comoda, i capitoli sono brevi, ma contengono tutto quello che devono contenere. La scrittura è corretta, l'atmosfera intima, riflessiva, ma tutto sommato si mantiene leggera, e anche questo mi piace.
A presto con i prossimi capitoli.

Recensore Master
19/12/19, ore 13:58
Cap. 6:

Tesoro!!
Ma ciao! Come stai? Io sono tipo in adorazione, questo capitolo l'ho amato alla follia. Una cosa poi che ho particolarmente amato è l'uso dei dialoghi per spiegare cose realmente è successo ai modelli scomparsi e cosa sono costretti a fare. Il nostro "Benedict" si ritrova ad ascoltare quello che loro hanno già passato e che probabilmente gli toccherà passare, se non avrà nessuno che lo andrà a salvare. E, dentro di me so – anzi, lo spero, perché conoscendoti non è detto – che sarà proprio John, il salvatore.
John, che Sherlock ha di nuovo salvato. John, quello che ha una figlia da tenere al sicuro, che deve essere la sua priorità prima di qualsiasi altra persona, per questo anche se non gli piacerà quello che Sherlock ha deciso di fare, escludendolo, sarà comunque salvo. Qualsiasi cosa accadrà.

E John è l'unico pensiero che aiuta Sherlock a mantenersi vigile; e ho adorato questa parte:
Sherlock infila l’anello d'acciaio sopra quello d’oro, sistemandoli vicini, entrambi sull’anulare destro, osservando con aria assorta il piacevole contrasto di colore. È un po’ come avere John lì con lui, come tenerlo addosso. E dio solo sa quanto lo vorrebbe davvero.

Lo vedo in qualsiasi cosa e per Sherlock è importante sapere che John è con lui – ed è una cosa totalmente IC, contando che ha disegnato la faccia ad un palloncino fingendo che fosse John... insomma, più IC di così...
Infine, torno a parlare dei modelli. Costretti a sedurre, a spillare informazioni per conto di questa gente che agisce nel modo più meschino: minacce, violenza... perché è così che funziona la prostituzione, nuda e cruda. Non ci sono altri modi che questi, per convincere qualcuno a fare qualcosa che non farebbe mai di sua sponte...
Ovviamente tutto questo è descritto non solo con, appunto, dei dialoghi assolutamente incantevoli e realistici, ma anche con una dose di introspezione che ti appartiene e rende, come sempre, questi personaggi a cui sei legata e che mi fai amare, scritti dalla tua penna, umani e capaci di provare molte cose.
Tesoro, è sempre un piacere leggerti **
Spero di passare il prima possibile per proseguire ♥
Miry

Recensore Master
18/12/19, ore 21:37
Cap. 17:

Cara missAdler!

Ti avrò dato millecinquecento view per questo capitolo, sappilo. Lo stavo leggendo appena lo hai postato, poi mi hanno trascinata via, poi l’ho ripreso, poi ho tentato di lasciarti una recensione, infine sono riuscita a guadagnare una pseudo tranquillità. Sostanzialmente, lo so a memoria. Anzitutto, mi è piaciuta la delicatezza. Vista l’esperienza traumatica vissuta da Sherlock e le sue esperienze mancanti in fatto d’amore era improbabile e irrealistico che nel giro di uno schiocco di dita potesse avere un rapporto completo con un uomo attivo: tu, invece, hai dato il giusto peso al trauma ponendo le basi per una relazione solida e creando l’intimità perché essere grandi amici – migliori amici – non è essere amanti. Fare l’amore in questa maniera così delicata è quindi un buon modo per aversi senza traumi. Ho molto apprezzato come Watson si preoccupi per Holmes anche nel dettaglio del non indossare una cintura per evitare anche solo che si crei un involontario richiamo a quanto subìto da Sherlock. È il tipo di cura dell’altro che mi piace perché non troppo plateale – anche se condivido l’esigenza di dire ti amo a chi amiamo ^^- ma che dimostra i fatti. Una delle caratteristiche che più amo delle tue storie e che non risulta mai pesante è la descrizione fisica di come Sherlock vede Watson.

La bellezza è negli occhi di guarda – anche se John è oggettivamente bello – e nella descrizione minuziosa e accurata che fai di membra, dettagli, particolari che fai si sentono la passione, l’amore, il desiderio carnale, sì, ma il tutto viene reso con grande poesia. Adoro.
L’aspetto introspettivo la fa da padrone nel necessario raccontarsi che segue l’amore. Ora che il grado di intimità è notevolmente cresciuto – potremmo dire che è aumentato a dismisura – Sherlock può indagare e trovare conferme ad alcune sue deduzioni: di nuovo, brava. Sherlock è un personaggio particolare e ci sta che abbia amato solo Watson – se così risponderà al dottore – ma John, anche per esperienze di vita, era giusto che avesse amato veramente più persone, come Sholto o Mary. Hai lasciato i lettori sul più bello, ma hai anche ottenuto l’effetto di stimolare la nostra curiosità. Amo questa storia e come la stai portando avanti <3.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
18/12/19, ore 13:28

Ok. Finalmente mi sono presa il tempo necessario per recensire questo capitolo. Avevo bisogno di spazio e tempo e le mani su una tastiera decente.

L'erotismo che traspare da ogni-singola-parola è incredibile.
Hai descritto un atto che di per sè può sembrare... non so, chiamiamolo sconveniente (anche se per me è completamente naturale) in un modo che rasenta la perfezione. Non c'è una microscopica sbavatura, non c'è un errore, un qualcosa che mi abbia fatto storcere il naso nemmeno per un secondo. Tu descrivi sensazioni, sì, ma il tutto, in questo contesto, rasenta la religiosità di un rituale.

C'è così tanto amore tra loro e l'attenzione di Sherlock è così viva nonostante il piacere, che milioni di dettagli passano dai suoi occhi ai miei, per così dire, e mi fanno immaginare la scena alla perfezione. Le fossette di John. L'espressione decisa, ferma, lussuriosa. Le dita di Sherlock che saggiano la consistenza dei suoi capelli. Il godimento puro e assoluto che Sherlock prova al momento dell'orgasmo, perfino il suo fissarsi ad una macchia sul soffitto, che in qualche modo sembra diventare l'unico legame col mondo reale, perchè il resto del suo corpo è chiaro si trovi nel surreale, nell'impossibile. Si aggrappa a quella macchia, la tiene stretta e ne viene inghiottito, perde la coscienza e il contatto con la realtà: lui così analitico e concreto, per un attimo si riesce a lasciar andare del tutto, dimentico di avere anche solo un cervello pensante. In quel momento è solo corpo, sensi, fuoco, desiderio, piacere.

Trovo che questo sia il punto focale del loro rapporto, che tu descrivi così sapientemente. Il fatto che Sherlock con John possa posare il peso che porta sulle spalle, possa dimenticare, riposare, godere di qualcosa che si è sempre negato perchè nessuno era giusto per lui.

Così anche John, in quel campo, è per una volta quello che può insegnare, ma allo stesso tempo impara da Sherlock e dal suo stupore.

E' tenera e assolutamente naturale anche la reazione che ha Sherlock a quel piacere così intenso: si addormenta, esausto, con la mente annebbiata. Come un adolescente. Come qualcuno alle prese col primo amore. Ed è così, anche se è certamente adulto. Ma per entrambi le sensazioni sono quelle del primo amore, è evidente tanto sono presi l'uno dall'altro. Sicuramente John sa meglio come usare il suo corpo e gestisce meglio le sue reazioni, ma ugualmente la passione è intensa e tangibile, tanto da non riuscire ad evitare messaggi passionali, erotici anche quelli, di desiderio e amore allo stesso tempo.

Non so che altro dire... mi tieni sulle spine, stai centellinando queste scene descrivendole con una dovizia di dettagli che è come un banchetto per i sensi, anche se le sto solo leggendo. Tutto si dilata in questi capitoli. Il tempo scorre lento, è quasi fermo in una bolla per permettere di gustare ogni singolo sapore che proponi, delizioso e presentato alla perfezione.

Brava, bravissima, ne voglio di più.