Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler
tesoro, eccomi, ho visto che c'è il cap 4 e quindi passo sul 3: precisa, no? ùù In realtà ho letto da molto, ma sto passando poco tempo alla tastiera... |
Eccomi! Pronta a recensire anche questo quarto capitolo che inizia a portarci già dentro la storia vera e propria e già ho avuto modo di notare alcuni particolari che avevo inserito nel prompt, e che mi ha fatto piacere trovare come John che ha una certa reazione davanti alle foto di Sherlock, per esempio... Ma comunque, il capitolo è stato davvero molto bello. Introspettivo prima di tutto, che è un po' il marchio di questa storia. L'introspezione su Sherlock a mio avviso è ben fatta, le cose che si ritrova a pensare, anche in relazione a suo fratello e a Lestrade, a tratti sembrano quelle di un ragazzino delle medie alle prese con una cotta, il che la dice lunga sul modo in cui affronta i sentimenti e i rapporti umani. Ho visto uno Sherlock profondamente a disagio con se stesso e questo è io credo il sentimento che più di tutti riesce a passare, si è sempre sentito sminuito da Mycroft (meno intelligente, meno straordinario e molto più ordinario e normale di lui), ma qui si ritrova a fare un confronto su un campo che credeva non fosse propriamente congeniale a nessuno dei due ovvero i sentimenti. E si rende conto che suo fratello in questo senso sembra molto più sveglio di lui. Ha instaurato una qualche tipo di relazione con Lestrade, di cui non è del tutto chiara la natura ma che esiste e che intuiamo benissimo attraverso i ricordi di Sherlock di certe reazioni del fratello a certi messaggi. Non sembra niente di ufficiale e forse è un rapporto in fase embrionale, ma è sufficiente a lasciar andare Sherlock a un po' di sconforto. L'unica cosa che sentiva d'avere in comune, una delle poche, con Mycroft era la sua incapacità di instaurare rapporti umani di genere sentimentale e adesso si è visto sfuggire anche questo. Direi che il confronto lo mette in una posizione di netta sconfitta perché lui con John non ha fatto alcun progresso. Mi è piaciuta molto la breve analisi del loro futuro che fa a un certo punto, è convinto che John sia in cerca di una donna che possa fare da madre a Rosie e già immagina scenari catastrofici e molto dolorosi in cui si vede la bambina tolta dalle braccia a quello che, a tutti gli effetti, è un amore paterno. Già ha la sensazione di essersi fatto scivolare ogni occasione tra le dita ed è buffo come un uomo intelligente come lui, che non manca di osservare ogni più piccolo dettaglio della vita altrui, non sia in grado di capire i sentimenti di un uomo come John, le cui reazioni stanno diventando più palesi: l'attrazione, l'amore, la gelosia... è tutto scritto tra le righe e John lo prova facendo di tutto per nasconderlo. E qui arriva il motivo, il pezzo su Irene Adler l'ho trovato di una veridicità spaventosa. Io credo sia realmente così, che John sia convinto che gli piaccia Irene ma non solo che sia proprio innamorato di lei e anche a me questa cosa manda in bestia. Perché (qui ovviamente, nella serie non lo so) la sola ragione per cui John lo crede è perché lei gli manda dei messaggi a cui lui neppure risponde se non di tanto in tanto, questo secondo John significa amare una persona a quanto pare... Ma capisco perché pensa a una cosa come questa, perché non crederebbe mai che Sherlock possa essere innamorato di qualcun altro, dato che non ha mai mostrato interesse per nessuno e tanto meno di lui. Penso che John non si ritenga all'altezza, che sia convinto di non essere abbastanza insomma. E comprendo anche il nervosismo di Sherlock che però, e qui c'è da dirlo, è in parte responsabile di questo equivoco. Sherlock gliel'ha lasciato credere, non ha mai fatto nulla per negare il contrario. Lo ammette lui stesso a un certo momento e la ragione è che lo ha fatto per proteggersi, per non fargli capire che in realtà non era di Irene che era innamorato. Ecco, a questo punto mi domando come due persone che faticano così tanto a comunicare sinceramente e a dirsi cosa provano possano arrivare a un confronto onesto, tirando fuori ogni cosa. Spero davvero che quello che sta succedendo con questo caso li aiuti, perché fino adesso sono stati senza speranza. |
Io lo so che per te non è un signor capitolo, ma lassa sta. |
Le foto che inserisci sono belle, ma l'introspezione che fai di Sherlock lo è di più. |
Hahahahahaha ê stata una sorpresa inaspettata ! Benedict e Martin. Meraviglioso! Hahahahaha |
Adoro tutto ciò tesoro mio, fattelo dire! A D O R O <3 |
ciao carissima MissAdler! <3 |
Il capitolo inizia con un’atmosfera tranquilla, apparentemente rilassata. Gesti quotidiani e consueti che si succedono in una sequenza che tu, come al solito, descrivi con uno sguardo quasi cinematografico, e che vanno a costruire uno scenario di rassicuranti abitudini: la lettura del quotidiano, il non fare colazione perché si è immersi in un caso, il giocherellare distratto con una ciocca di capelli umidi…Ma, più sopra, ho accennato ad un ‘atmosfera “apparentemente” distesa. Infatti ecco il vero volto della giornata che bene è espresso anche dall’uggiosità del tempo. Infatti il silenzio nella stanza è “teso e surreale”, Sh prova una sgradevole sensazione di freddo, John è immerso nella lettura del quotidiano ma è evidente che sta tentando di avviare una qualche conversazione con il consulting. |
Cara Miss Adler, |
Ciao :) |
Ciao <3 |
Se erano travolgenti le foto di John con la barba che ci hanno accolto nel primo capitolo, quando ho aperto il seguente sono rimasta "colpita e affondata", perché l'immagine che hai scelto è di una bellezza davvero unica. E, secondo me, rappresenta molto efficacemente questo "nuovo" Sh, che ha perso l'arroganza e la sua superiorità del periodo delle prime due Stagioni , ed ora esprime con limpidezza la sua anima, ed è ancora più affascinante.
In questo capitolo, secondo me, comincia ad uscire, in modo non esplicito ma dai chiari segnali, un certo "qualcosa" da parte di John nei confronti di Sh che potrebbe significare che, anche per lui, è in atto una presa di coscienza su ciò che, passate la tempesta e la rabbia, appare dai contorni sempre più nitidi. Tu lo esprimi efficacemente con quello sguardo che, spontaneamente, si posa sulle labbra di Sh per poi "fuggire" altrove, quasi a nascondersi. Ma il suo turbamento diventa evidente, almeno secondo me, trasformandosi in un atteggiamento di protezione e, più esplicitamente, gelosia nei confronti del consulting quando il fotografo si sofferma un po' troppo, a giudizio di John, su quello che è il fascino indiscutibile di Sh. |
Se posso esprimermi sulle foto che alleghi per accoglierci nella tua long, trovo devastante quel John barbuto e, anche se sono decisamente sherlocked, la visione che ci regali è superbamente rimescolante.
Ed è proprio un John con la barba la prima immagine di questo capitolo e trovo ben riuscita la sequenza di gesti e di sensazioni con i quali rappresenti il suo insolito aspetto. |
Ciao, altro stupendo capitolo così come i precedenti. Ho letto che lo hai definito di transizione, ma a mio avviso non lo è nel senso vero e proprio. Cioè, non c'è soltanto questo. Come per tutte le storie introspettive, soprattutto quelle ben fatte, non c'è mai niente di "filler" che vada semplicemente a riempire i buchi tra un fatto e l'altro, ma ogni tassello costruisce una parte del personaggio o della trama in questione. Sherlock in questo caso, ma non soltanto perché nel capitolo (che alla fine non è poi così breve) non c'è soltanto lui, ma ci sono diversi input che ho trovato molto interessanti. |
Ciao, |