Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 368 recensioni.
Positive : 367
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/09/19, ore 23:21

Tesoro,
Mamma mia che persona orrenda sono... non passo da una vita! Pensavo che con l'arrivo dell'estate avrei trovato più tempo libero da dedicare alla lettura e invece no, ma non ho scusanti quindi eccomi qui, a leggerti e recuperare finalmente questa storia.
Di cui, almeno questo capitolo, mi è parso davvero troppo, troppo breve.
Me lo sono letteralmente divorato perché, di fatto, gli eventi di questa storia sono frenetici, lo sono decisamente e come sempre i dettagli sono la parte che preferisco, dei tuoi scritti... John e la fede. Mary rimane un lutto indescrivibile, indicibile. Una madre che lascia una figlia così piccola, ma andare avanti è un modo per permettere a quella bimba di non crescere con una mancanza e un tormento troppo grosso da sanare e, Sherlock, è quella parte mancante che Mary ha lasciato. Non un rimpiazzo, ma un pezzo di puzzle che si incastra perfettamente nella vita di padre single di John... perché dopotutto è Rosie stessa a dirlo: ha cercato Sherlock, quando questi non c'era. Ha pianto la sua assenza... e i bambini si sa, le cose le fanno senza malizia alcuna e la verità la sbattono in faccia quasi senza saperlo ♥

E pensa che vorrebbe far sparire tutti i giornali da casa loro, tutte le tazzine che coprono ingiustamente le labbra di John

Volevo semplicemente dirti che ho amato e adorato questo concetto, perché è la verità. Perché quando vorresti osservare qualcosa che ti fa stare bene, non vorresti mai celarla, no? ♥ E i capelli... la parte dei capelli, del lavandino... di quegli sguardi lanciati e impossibili quasi da discostare... per usare una tua espressione: loro sono un ordigno appena innescato, pronto ad esplodere e far baccano.
Insomma, a parte che sono tipo morta all'ennesimo sbaglio di nomi che Sherlock fa con Lestrade; una di quelle cose che non mi stancherò mai di leggere XD ma la gelosia nei riguardi di tutte quelle belle cose che ha detto Greg/Garvin/Graham su John, che hanno fatto scattare nella testa di Sherlock manie quasi omicide che ha palesato con non così tanto sforzo? XD
Tesoro, leggerti è sempre un piacere, specie per il tuo saper affrontare con estrema cura scene divertenti, quelle cariche di erotismo e quelle piene di introspezioni che sciolgono il cuore e arricchiscono così una trama già accattivante ma che, così, diventa una perla che non si può non amare **
Scusa ancora per il ritardo, passerò presto per gli altri, promesso ♥
Come sempre sei è un piacere immenso leggerti,
Miry

Recensore Master
01/09/19, ore 10:52

Ma ciao **
Visto che avevo iniziato questa storia, perché non continuarla?
Il capitolo mi è piaciuto, davvero molto, ho trovato delle introspezioni davvero stupende e una profondità notevole, ma penso tu ormai lo sappia che mi piace sempre un sacco come caratterizzi Sherlock e John. In particolare mi piace com'è stato descritto John, con queste "sfumature di grigio" che tanto sembrano caratterizzarlo a causa dei suoi modi di fare un po' rigidi, quasi fredid.
Mi sono piaciuti un sacco anche gli accenni a Mycroft, secondo Sherlock pare strano, diverso dal solito, e a Rosie, mi sciolgo. Ma soprattutto, vogliamo parlare di Sherlock che non si è accorto che John non porta più la fede? Ooh, qui cose importanti, mi piace, mi chiedo come si evolveranno le cose, ma a giudicare da quello che hai scritto nelle note, anche cose molto piccanti mlmlm.
A parte questi miei scleri, sto amando tutto, così come l'IC dei personaggi, e voglio proprio sapere cosa passi nella testa di John, perché è evidente che qualcosa lo turbi. Go Sherlock, siamo tutti con te!
E' stato un piacere tornare su questa storia, sei bravissima come sempre <3
A preso,

Nao

Recensore Master
01/09/19, ore 09:28
Cap. 11:

Devo dire che non me lo aspettavo proprio. Per quanto immaginassi che sarebbe successo qualcosa di più consistente tra di loro, a un certo punto mi sono fermata ed ero tipo: "No, aspetta, che sta succedendo?". Perché un attimo prima lo stava medicando, mentre in quello dopo gli stava praticamente succhiando il collo. Ecco, c'è stato un frangente durante la lettura in cui ho avuto la sensazione di galleggiare a mezz'aria... bellissimo, in una parola. Ma una parola è riduttiva. Finalmente è successo, e non è successo in modo convenzionale. Non c'è stato un primo bacio dato da entrambi, ma questo Sherlock che incoraggiato da John si fa avanti dopo che John gli ha praticamente divorato il collo. Ecco, mi è piaciuto moltissimo il modo coerente con cui hai gestito i loro sentimenti. Soprattutto quelli di Sherlock, che sono quelli che arrivano meglio. Sherlock vuole baciare John da più o meno nove anni e parte del suo problema è proprio questo. Lo vuole da talmente tanto tempo che non riesce quasi a controllarsi, non riesce e pensare lucidamente. Lo vuole disperatamente, ma ne ha paura. Si rende conto che con John le cose stanno cambiando, cambieranno sicuramente in meglio ma resta comunque un'incognita rispetto a ciò che hanno ora. Mi è piaciuto questo timore del cambiamento, questa certezza che niente sarà più come prima. Un cambiamento che fa paura, anche se non dovrebbe. Ora come ora, quello che hanno lo fa soffrire ma avere l'amicizia di John era già qualcosa, qualcosa di bello e ora cosa succederà? Istintivamente lo sa e lo desidera moltissimo, ma razionalmente Sherlock si pone delle domande, anche se non dovrebbe andare così tanto in paranoia. Mi è piaciuto tantissimo come lo hai gestito dal punto di vista emotivo e razionale. Come voglia sezionare ogni passaggio di quanto succede, ma si renda conto con rammarico che invece non ci riesce perché ne è sopraffatto. E quindi si lascia andare, in un modo meraviglioso. Lo bacia in modo travolgente, con passione e senza freni. Ma ha nove anni da buttare fuori, nove anni in cui ha sofferto e nei quali ha soffocato sentimenti negativi come la gelosia, che credo lo abbia un po' logorato, ma anche la consapevolezza di non essere abbastanza, quella di non essere ricambiato. Insomma, Sherlock ha tutto questo da gestire e non mi stupisce che lo faccia con impeto.

Dall'altra parte c'è questo John, che ha bisogno di essere perdonato. A me è piaciuto molto il modo in cui glielo hai fatto dire. Il nome di Irene Adler aleggia un po' nell'aria, non viene detto mai però c'è. Tutte quelle parole di John sul fatto che Sherlock la amasse e che la desiderasse, convinzioni nate dalla gelosia. Tutte sbagliate. Ora vuole essere perdonato per non aver capito niente. Una non colpa se posso dire. Sherlock non è stato certo il più limpido di questo modo, se fosse stato lui per primo più aperto tutto questo forse non sarebbe successo ed entrambi avrebbero sofferto di meno. Comunque quella parte della loro vita è finita, ora c'è un nuovo inizio. Questo che stanno costruendo insieme.

Come sempre uno stile particolare, forse tra i più particolari che ti ho visto usare. Molto ricco di figure retoriche, specie di similitudini che rendono la storia molto sensoriale. Ci sono tanti accostamenti agli elementi della natura, al cielo notturno, alla città fuori che vive e brulica ogni giorno sempre la stessa e sempre diversa. Ho notato proprio questo, in maniera molto più accentuata di quanto non abbia mai visto. Fa un po' anche da catalizzatore per i loro sentimenti, a mio avviso.

Complimenti davvero.
Koa

Recensore Master
01/09/19, ore 01:02
Cap. 11:

Ciao! :)
E finalmente si sono scambiati il loro primo bacio! *-*
Io ho apprezzato molto tutti i dettagli introspettivi; fai una bella analisi dei personaggi, descrivendoli in profondità, brava.
Sherlock ha baciato John come se fosse la sua àncora di salvezza, quello che lo ha salvato dalla pazzia e dal lasciarsi andare mentre era segregato. John, d'altro canto, lo ha baciato con più calma, come se avesse aspettato quel momento da tutta una vita, divorandolo a poco a poco.
Non c'è ancora molto da dire; la trama di per sè ha subito uno stop ma al tempo stesso è andata avanti. Questo capitolo è proprio superbo, scritto divinamente, complimenti!
Al prossimo aggiornamento!
R.

Recensore Junior
31/08/19, ore 22:06
Cap. 11:

Tutta questa storia è una lunga e profonda introspezione fatta da Sherlock sui sentimenti che prova per John. Questo capitolo, quindi, è perfetto così come è. Finalmente stanno andando oltre la "semplice" dichiarazione e ci sono i primi approcci. Impacciati, da parte di Sherlock. Decisamente più competenti, da parte di John.
Tutto è giusto e perfetto.
Brava.

Recensore Master
31/08/19, ore 15:35

Tesoro, non ho davvero parole per la bellezza di questo capitolo. Ma procediamo con ordine... Sherlock/Benny si trova al cospetto del seviziatore di modelli, del colpevole della tua storia. Non si capisce cosa sia successo e come, ka l'ansia è papabile per tutto il capitolo e cresce a ogni paragrafo di più, fino ad arrivare all'exploit finale, dove Victor chiede a Sherlock dibpermettere a John di vedere il suo amore. Mi piace che i sogni, il delirio e la realtà di Sherlock si siano fusi per combinarsi in questo, dando vita a un capitolo ricco, particolare e intenso. Intenso perché le emozioni di Sherlock sono presenti dalla prima all'ultima riga, e trascinano il lettore dentro un vortice di sensazioni, immagini e sentimenti. Ognuna di queste emozioni che Sherlock sperimenta fa parte di lui, lo possiede e lo travolge, finendo per farlo aggrappare all'unica cosa che sa fare: investigare, dipanare matasse. È un maestro in questo tanto quanto non lo è nel capire l'animo umano né comprendere quanto John l'abbia stravolto e sorpreso. In tutti i sensi. E infatti Victor è lì a ricordarglielo. Particolarmente intenso il momento in cui Mycroft viene salvato da Greg e Sherlock resta lì da solo nel pozzo. L'ho trovata una scena forte, evocativa e significativa. Inutile dirti, poi, quanto tu sia brava. Complimenti! A presto <3 Alice

Recensore Master
29/08/19, ore 20:33

Ciao!
Era davvero da troppo tempo che non passavo da queste parti e quindi ho deciso di godermi un capitolo in santa pace, adesso che ne ho l'occasione.

Non so perché, ma quando vedo John "con gli occhi di Sherlock", lo trovo quasi sempre antipatico; non nel modo in cui si può trovare antipatica una persona che proprio non sopporti, ma come quando la persona che ti piace ti ferisce senza saperlo.
Ecco. John riesce a diventare quella persona quando siamo nella testa di Sherlock, perché lui soffre tantissimo. Lo vuole, lo ama e non è mai sicuro di essere ricambiato.
Insomma, prima gli gonfia il petto di calore parlandogli di Rosie, di quanto sentisse la sua mancanza... e poi un attimo dopo lo lascia da solo in bagno, ad aggiustarsi i capelli da solo.
Ok, so che può sembrare una cavolata detta così, ma sono tutti quei piccoli particolari capaci di spezzarci il cuore quando siamo innamorati.

A questo proposito!
Hai associato il colore grigio a John, ricordandomi una canzone bellissima. Giuro, potevo quasi canticchiarla mentre leggevo del "grigio" di John.
Ed è stata molto bella l'analogia tra la dipendenza del fumo e la dipendenza da John. Perché sì, la loro relazione è un po' come una dipendenza.

E io sono sicura che John non se la passi meglio di Sherlock. Sicuramente c'è ancora qualcosa, lo si capisce dal cambiamento repentino di John dopo quel breve contatto con Sherlock (scena che ho adorato in tutta la sua semplicità, tra l'altro! L'hai piazzata così bene all'interno del capitolo che credo sia la mia preferita in assoluto, per il momento).

Cambio scena.
Siamo a Scotland Yard, dal nostro caro e amato Lestrade. Posso aggiungere un piccolo parere personale? Nelle Johnlock c'è bisogno di più Lestrade e più Mike Stamford!
Solo un personaggio come Lestrade può dire certe cose con tutta l'ingenuità del mondo, stuzzicando Sherlock nel peggiore dei modi, con John che è tipo "Eheheheh".

(Ma quanto sono belle le mie spiegazioni? xD)

JOHN NON PORTA LA FEDE.
John è - già - andato avanti! ADORO.
E il bello è che Sherlock era talmente intontito dal nuovo look di John per notarlo, perché in condizioni normali ovviamente se ne sarebbe accorto. ECCOME SE LO AVREBBE FATTO.

Poi... sbaglio o ci hai aggiunto un piccolo accenno Mystrade? Ecco, questo è un pair che non ho mai realmente "approfondito", ma ammetto che non mi dispiace. Sarà bello vedere come deciderai di giostrare anche questa coppia - se avrà un ruolo abbastanza di rilievo.

L'idea degli anelli come localizzatori l'ho trovata geniale, davvero bella!
Non vedo l'ora di leggere il quarto capitolo - e per fortuna non devo aspettare aggiornamenti per godermelo!
Voglio assolutamente leggere di John e Sherlock sotto copertura. Già ne vedo delle belle!


Prima di lasciarti finalmente in pace, vorrei spendere qualche parolina per il tuo stile: mi piace. Scrivi bene. Hai un modo molto "emotivo" di descrivere le scene, Londra, il tempo... mi piace, davvero.
So che la sezione non scarseggia di bravi autori, ma è anche vero che non la frequento più come prima.
Questa storia è stata una piacevole scoperta e un piacevole "ritorno" in un fandom che ho amato - e che amo - per tantissimo tempo.

Al prossimo capitolo!

Recensore Junior

Se nel capitolo precedente ogni pericolo sembrava essere lontano, in questo l’ansia e la paura della morte oltre che della violenza la fanno da padroni.
Innanzitutto voglio complimentarmi per le scene d’azione. Spesso risultano talmente concitate - e mal scritte - da non rendere semplice la comprensione di chi sta facendo cosa, mentre qui non accade.
Fin dal principio di questo racconto si era capito che le persone dietro l’organizzazione ci andavano giù pesante. Sono sparite più di una decina di persone tra maschi e femmine da quello che ho capito, inoltre i criminali trattano per carpire informazioni da persone di un certo livello. Non è un giochetto da poco. E se tutto questo non fosse bastato a mettere in allerta il lettore, dovrebbe averlo fatto il ritrovare Holmes con la faccia tumefatta e quasi completamente privo di forze perché tenuto senza né acqua né cibo. Quel tale Evan poi, con quel dannato sigaro e l’atteggiamento da super-bullo, aveva già detto di volersi divertire a modo suo col moro.
In verità non succede proprio nulla a Sherlock (per fortuna!!!), si becca un altro pungo e viene tenuto schiacciato contro un tavolo, fine. Ma per come magistralmente ci viene proposta la scena basta una mano di quel mercenario viscido sulla schiena di Holmes che già sono partita con l’immaginazione verso scenari apocalittici e ho cominciato a mangiarmi le mani dal nervoso. Ero lì a pensare, come John, “ma questo come si permette?”.
La reazione di Sherlock, che cerca di raccogliere un pizzico di concentrazione per distaccarsi completamente da quella orrenda situazione è una cosa decisamente logica e da lui. Bello che il suo posto felice sia in uno scenario familiare, quotidiano, al 221b con John. La dice lunga sui propri sentimenti.
Allo stesso modo è perfettamente in linea col personaggio di Watson la reazione che ha avuto nei confronti di quei brutti ceffi. Certo la violenza non può mai essere giustificata e tutte quelle robe lì, ma era una situazione estrema, mors tua vita mea. Tra l’altro è qualcosa che John ha già fatto per Sherlock e che non nasconde per forza dell’amore, se non fosse per i gesti che compie immediatamente dopo aver ripreso il controllo di sè stesso.
Perché sì, finalmente John si sbilancia e si bea del contatto con la pelle di Sherlock. Gli bacia il polso e se lo tiene vicino. In più gli strappa una promessa, l’ennesima forse, di non lasciarlo mai più. E in questa supplica io ci ho visto sicuramente di più rispetto ad un “non lasciarmi indietro quando lavoriamo ad un caso”, ma appunto è qualcosa che ripercorre anche le situazioni passate, da quando Sherlock l’ha lasciato per due anni fingendosi morto, a quando stava per lasciarlo perché credeva che con Mary potesse essere più felice, fino ad ora che di nuovo per proteggerlo ha rischiato che venissero uccisi entrambi.
Eh si, Sherlock con quello che ha vissuto in quella manciata di minuti ha sicuramente fatto un bel bagno di umiltà. “Niente più bugie” promette, e la prima delle verità che concede a John è la rivelazione senza giri di parole o solo mezze intuizioni, che lo ama. E la descrizione ancora una volta splendida di come questa certezza si sedimenti nel cervello di John è resa attraverso la rappresentazione dei suoi occhi che piano piano mutano e da scuri si accendono. Adoro questi dettagli che continuano a ripetersi come filo conduttore dell’intero racconto.
Bravissima, lo so, mi ripeto, ma non ci sono altri termini da dedicarti, se non questo, che nella sua semplicità esprime tutta la mia ammirazione. A presto,
K.

Recensore Junior
25/08/19, ore 16:04

Questa fanfiction è un luna park di emozioni. Questo capitolo si concentra in toto sulla sfera sentimentale, c’è un attimo di estraniamento dalla vicenda dei modelli rapiti, Evan e gli altri mercenari. Anzi la questione serve solamente ad introdurre un concetto fondamentale: Sherlock non è mai stato con nessuno. John come al solito cade dal pero. Almeno qui si toglie in maniera definitiva il dubbio che lo attanagliava, ovvero credere che la Adler e il consulente investigativo avessero avuto dei rapporti intimi, cose che forse nella sua mente contorta poteva continuare anche nel presente.
Holmes trova un inaspettato coraggio e si apre a questa confessione. Sul finale quasi sta per dire a John, circa, “non lo hai capito che voglio solo te!?!?”.
Non viene detto con precisione perché Sherlock parla e non l’ha fatto prima o in un’alta occasione. La risposta che mi do da sola prende in considerazione due cose. La prima è che oramai è arrivato al colmo; per John ha fatto di tutto, gettarsi da un tetto, uccidere un uomo, e non gli si è avvicinato solo per proteggerlo o perché era impegnato, mentre ora il dottore è libero da qualsiasi relazione amorosa e gli unici guai sono quelli che si vanno a cercare loro di proposito per lavoro. La seconda cosa riguarda il fatto che, magari anche in maniera inconscia, la situazione di pericolo in cui sono è veramente grave, rischiano l’osso del collo, e se Sherlock non parla all’altro ora, forse non ne avrà mai più occasione. Forse è un misto di queste e altre cose, o nessuna, fatto sta che tutti stavamo aspettando questo dannato momento.
Oltre ad essere una bravissima scrittrice so che sei anche un’artista dotata. Disegni e dipingi. Questo tua abilità io la vedo spesso inserita nei brani che proponi. Ne esce sempre una splendida commistione di arti, veramente, complimenti. Qui in particolare descrivi un gioco di sguardi tra i personaggi, e metti in risalto, seguendo il punto di vista di Sherlock, gli occhi blu di John. Sono mare, spuma, e poi pozzi e tanto altro che punteggi con frasi delicate ma al tempo stesso d’effetto. Come ho detto per i capitoli precedenti possiamo solo intuire di riflesso quali sono i sentimenti e i pensieri del dottore, e credo che queste particolari descrizioni siano decisamente di aiuto.
Un'altra cosa sulla quale mi sono soffermata a riflettere è la bellezza di Watson. Per noi è bello e non c’è da discuterne. Ma a seconda di chi guarda cambiano i canoni, la bellezza non è una caratteristica che si può analizzare con una scala di misura oggettiva. Per Sherlock è bello. E lo pensa in una maniera così dirompente e totalizzante che se avessi preso questa frase per farci una drabble, io avrei pensato immediatamente che Sherlock Holmes è innamorato del suo John Watson.
Passo immediatamente al prossimo.

Recensore Master
24/08/19, ore 22:54

"...Non qui, piccolo, non in questo inferno, okay? Voglio prima riportarti a casa.”: io chiuderei qui la recensione perché in questa frase, e scusami se l'ho riportata tutta ma troncarla sarebbe stato offensivo, c'è tutta la luce della Johnlock. Non servirebbero altre parole perché hai già espresso tutto lì dentro.
Ed hai continuato a rendere protagonista il magnifico John/ beard che costituisce per Sh l'accoglienza, la protezione, la difesa, la forza, l'amore più profondo. Si potrebbe dire che in quelle parole, così intense, spunta una sfumatura quasi paterna di accudimento di John nei confronti di Sh. Per esempio, quel "piccolo" e quel "riportarti a casa", sono travolgenti nella loro semplicità quotidiana di condivisione e d’espressione di un legame che lascia fuori tutti gli altri, quelli che non sono loro due ("noi due contro il resto del mondo").

Lo Sh ed il John che agiscono qui sono oggetto di una mirabile "destrutturazione" e "ricostruzione" da parte tua. Holmes, fiaccato dal dolore fisico e quanto mai provato dalla situazione terribile, è messo alla prova anche dall'ormai dilagante sentimento che prova per il suo blogger. Ne hai messo a nudo l'umanità pulsante, fatta di cuore, di sensazioni devastanti: la sua formidabile razionalità è all'angolo, vinta ed ammutolita da quanto sta vivendo. La paura della morte, la lontananza da chi poteva proteggerlo, la consapevolezza di non poter sopraffare i suoi aguzzini, è come se l'avessero scarnificato e ridotto senza più protezioni, anche davanti all'impossibilità di non poter più negare ciò che prova per Watson.
Paradossalmente mi vengono in mente quelle immagini, a scopo didattico, in cui si può vedere, messa a nudo, la muscolatura umana e poi s’intravvedono anche gli organi interni. Scusa per il brutale accostamento con la poesia che hai espresso nella tua storia ma preferisco trasmettere le forti emozioni che mi provengono dalla lettura. Uno sviluppo del personaggio, questo tuo, che, secondo me, non abbandona la connotazione IC del nostro consulting, anche alla luce visto, o meglio, intravisto, nella devastante S4. 

Per quanto riguarda John, come ho già scritto in precedenza, il risultato del tuo sguardo così accurato e decisamente sensibile alle sfumature di una personalità, la sua, a volte più complessa di quella labirintica del consulting, ce ne regala una visione assolutamente originale e terribilmente affascinante. La sua è un’umanità sfaccettata, ricca e densa di aspetti a volte contrastanti ed è per questo che è estremamente intrigante. Qui, nello stesso capitolo, lo ritrai, come ho scritto sopra, protettivo e capace di reazioni forti e repentine, cariche di violenza, nei confronti di chi sta tormentando Sh ma, dopo la dichiarazione di quest’ultimo, sembra aver perso tutte le sue virili certezze e si perde, disarmato e disarmante, negli occhi dell’altro, chiedendo, quasi goffamente, se è proprio vero quello che ha sentito. Una trasformazione repentina e bellissima che solo l’amore può operare. E subito dopo, ecco quella magnifica frase, che io indosso, ripetendomela, come una coperta calda e rassicurante, in cui John chiama, dolcemente, “piccolo” Sh e gli prospetta un ritorno a casa che sarà diverso dalla solita routine fatta di malintesi e di silenzi carichi di significati nascosti.
Arriva Lestrade e l’incanto, paradossalmente, si rompe, anche se, per i nostri due, significa salvezza. Grande Greg, che tu fissi con la sua solita posa con le mani sui fianchi e che riporta la realtà in quell’incontrarsi di Sh e John, che tu hai rappresentato con l’incanto ed il ritmo senza tempo di un sogno.
Sh crolla esausto ma con la consapevolezza di essere giunto, finalmente, al suo porto sicuro che ha il volto e la tenerezza di John.
Ed anche questo è un capitolo per cui mi viene spontaneo dirti che è, fino ad ora, il più bello ed il più intenso ma, conoscendoti, mi sa proprio che non rimarrà in vetta alla classifica per molto tempo…
P.S. se questo, come lo definisci tu, è un capitolo di "passaggio", io sono un cammello scandinavo.

Recensore Master
21/08/19, ore 20:13

Ciao, per essere un capitolo tutto sommato piuttosto breve (la metà di uno più corposo) succedono talmente tante cose che mi sono ritrovata a dire che questo taglio è stato seriamente meglio così. Io come sai amo i capitoli corposi e non li disdegno mai, ma seriamente... qui succede proprio di tutto e c'è talmente tanta carne al fuoco che non so davvero da dove cominciare.

Inizio da Mycroft, che è la faccenda più spinosa che è stata affrontata qui. Il resto è meno spinoso e coinvolge altri sentimenti. Non avevo proprio capito che il caso che aveva seguito Sherlock prima dell'inizio fosse collegato a questo, mi hai davvero stupita con quella rivelazione. E l'hai anche orchestrata molto bene, nessuno sospettava niente, tanto meno Sherlock che al contrario lo intuisce soltanto qui e in un frangente in cui l'adrenalina è alle stelle e lui si comporta, parla e agisce come se non stesse per crollare, cosa che infatti succede un attimo dopo. I casi sono stati collegati benissimo ed è tutto estremamente chiaro, dalla fuga di notizie, al fotografo e all'assistente che si sono dati alla macchia, al fatto che fossero tutti quanti russi e di conseguenza collegati all'altra fuga di notizie. Insomma, l'hai pensata davvero bene. Parlando di Mycroft, beh, il tentativo di Greg di difenderlo è encomiabile, oltre che prevedibile da parte sua. Che tra loro ci sia qualcosa ormai è più che ovvio, è naturale che Greg si metta a difendere il suo operato davanti a Sherlock. Il dubbio io ce l'ho, che sapesse. Mycroft è troppo preciso in questo, lui non poteva non aver intuito della pericolosità della missione. Però resta comunque il fatto che ha manipolato il fratello, John e in un certo senso anche Lestrade, costringendolo a diventare suo complice. Quanto ne sapesse Greg è da vedere, io credo che ne sia stato all'oscuro praticamente per tutto il tempo. Una parte di me concorda con lui nel dire che un uomo che in passato si è dimostrato come particolarmente desideroso di proteggere il fratello minore, non vada a mettere di proposito il suddetto fratello in enormi guai e che lo faccia coscientemente. Ma dall'altra parte... come ho detto Mycroft è troppo intelligente per non averlo previsto. Lui, oltretutto, aveva molti più elementi di quanti non ne avesse Sherlock che ha sbagliato la propria previsione io anche ritengo per via delle informazioni mancanti. Se Sherlock avesse saputo, lui e John non avrebbero mai sottovalutato l'intera situazione. Insomma, sulla totale innocenza di Mycroft ho dei dubbi e spero che in futuro vorrai affrontare la questione. Certo, dopo aver trattato l'altra, di faccenda.

Direi un bel: finalmente! Qui ci vuole. La confessione l'abbiamo già avuta nel capitolo passato, ma qui entrambi si rendono conto che è tutto vero. John capisce che Sherlock ama soltanto lui (e non Irene, mi veniva da urlargli mentre leggevo) e Sherlock si rende conto che è ricambiato. Insomma, è il trionfo dell'amore. Concordo sul non averli fatti baciare lì. Il primo bacio, che magari è anche il primo in assoluto di Sherlock (se escludiamo Janine, ma quelli erano baci veri? Io non credo proprio). Di certo è il primissimo dato con sentimento, con la passione vera. E qui ce n'è da vendere. C'è tantissimo erotismo e non si sono neppure toccati, ma soltanto sfiorati appena. Il desiderio che Sherlock ha represso per nove anni si trasforma in impazienza, ma anche nel non saper cosa fare. Perché vorrebbe baciarlo, ma resta immobilizzato senza far nulla. Alla fine John prende la decisione migliore, in quel posto non era proprio il caso. Deve essere un posto speciale e ora sono a casa e non hanno più scuse.

Insomma, aspetto l'aggiornamento perché sono ancora più curiosa.
Koa

Recensore Junior
21/08/19, ore 00:16

Sadica. Sei stata decisamente sadica. Certo sei stata fantastica nella prima parte del capitolo, quando hai descritto le emozioni di Sherlock e John, i loro cuori che battono veloci, il loro desiderio di baciarsi.
E non lo fanno. Ci fai praticamente vedere le loro labbra che si sfiorano, si cercano e si desiderano.
Nulla.
Niente bacio.
E fai pure entrare una cavalleria che ora è solo invadente. Un irritante terzo incomodo, da cacciare, per permettere a John e Sherlock di arrivare finalmente a suggellare nel modo giusto la rivelazione del reciproco amore.
Avevo io stessa invocato l'arrivo di Greg, è vero, ma ora lo avrei spedito al mittente.
Ti aspetto al prossimo capitolo. Se ti faccio avere cioccolate, caramelle, gelati e litri della tua bevanda preferita, sarai un pochettino più buona con noi?

P.S.
Mi sono accorta che non ho scritto nulla sulla seconda parte. Non vorrei che pensassi che non mi sia piaciuta. Te lo meriteresti, ma io sono meno sadica di te. É interessante che ci sia lo zampino di Mycroft. Del resto, il maggiore degli Holmes ha sempre l'abitudine di manipolare le persone. Credo anche io, come fa Greg, che non avrebbe mai coinvolto il suo amato fratellino, se avesse capito quanto fosse pericolosa la banda.
Ora ho veramente terminato. Vado a dormire, sperando di sognare la conclusione del bacio.
Buonanotte.
(Recensione modificata il 21/08/2019 - 12:26 am)

Recensore Master
21/08/19, ore 00:10

Ciao :)
Capitolo più corto degli altri, ma di transizione.
Finalmente Sherlock ha capito che John ricambia i suoi sentimenti e che non vede l'ora di baciarlo; concordo nel non farli baciare lì, in quel luogo traumatico.
Il collegamento che ha fatto con il caso di Mycroft è interessante, ma dubito che il fratello se avesse saputo del pericolo, lo avrebbe esposto così.. Lo dice pure Greg ;) a proposito, si vede che Sherlock era mentalmente provato: si è ricordato il nome di Lestrade! xD
Per quanto riguarda il cognome Reznikov, l'ho adorato! Red è uno dei miei personaggi preferiti di Orange <3
Spero di leggere presto il continuo, e grazie per continuare ad aggiornare anche se è estate e di solito Efp si svuota per le vacanze :)
A presto,
R.

Recensore Master
20/08/19, ore 21:43

Tesoro bello io ti adoro ma questa vena sadica è terribile 🤣
IO VOGLIO SAPERE TUTTO! Passami il prossimo capitolo e giuro che non lo dico a nessuno.
A parte gli scherzi, quanto è bello sto capitolo? Le emozioni sono tantissime, il cuore batte all'impazzata e non solo il loro.❤️
E l'arrivo di Greg cos'è? Cioè non è meraviglioso? Sì lo è.😍
Adesso sgancia il prossimo capitolo, forza! 😂

Recensore Master
20/08/19, ore 17:39
Cap. 6:

Cara MissAdler!

Già solo per la citazione a Zoolander meriteresti un plauso **! Devo dire che questo capitolo è stato un susseguirsi di emozioni. Il piano unilaterale di Sherlock è spettacolarmente ben organizzato e pericoloso e il fatto che, alla fine, dubiti egli stesso della sua realizzazione ha conferito un aspetto decisamente più umano al personaggio di Holmes. Ogni volta che ti leggo resto basita dal modo incantevole con cui rendi Watson. In questo caso, poi, la sua ira sarà più che giustificata. Holmes l’ha raggirato, estromettendolo da un piano, mettendosi in pericolo – ed è questo che l’ex soldato non tollererà. Gli ha mentito e ha rischiato troppo, ma forse Sherlock ha ragione e John sarebbe morto – il padre di Rosie sarebbe morto. Mi riempie il cuore quanto il primo pensiero del geniale investigatore di fronte alla minaccia di abusi sia che qualcuno possa estorcergli il solo pensiero di Watson e Rosie; John è così maledettamente presente in ogni pensiero di Sherlock e l’aspetto che mi piace di più è come sia una duplice presenza, d’anima e di corpo.

Watson appare nella sua interezza, viene ricreato ogni volta da Sherlock con una dovizia di particolari di rara intensità, in cui non mancano mai un velo d’erotismo e un pizzico di passione, ma torniamo alla trama in sé. L’idea che i modelli siano utilizzati nel mercato della prostituzione è splendida e tristemente reale (quante volte sentiamo al tg delle tratte di disperate/i?). Il fatto che questo traffico riguardi anche le donne conferisce rotondità e verosimiglianza alla storia <3, ma il fatto che le vittime della tratta debbano estorcere ai facoltosi clienti informazioni di rilevanza nazionale e internazionale è l’elemento che arricchisce il tutto e rende la storia propriamente appartenente all’universo proprio del signore dei detective. È l’elemento che era imprevedibile e che gli altri capitoli non lasciavano assolutamente presagire. E poi ci stanno queste diciassette ore dove Watson si tormenterà.

Continuo ad adorare questa storia e i tagli introspettivi che regali a questi due personaggi e non me l’aspettavo questa svolta nella svolta, e, proprio per questo, l’ho veramente apprezzata. Adoro e tremo al pensiero di ciò che potrebbe succedere nei prossimi capitoli e di come possano reagire Holmes e, una volta che avrà compreso tutto, Watson. Come si evolverà il loro rapporto? Non vedo l’ora di scoprirlo. Bravissima, mia cara! Ho adorato tutto!
Shilyss :*