Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 368 recensioni.
Positive : 367
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master

Io non so se sono credibile ma, davvero, dopo la lettura di questa meraviglia, mi sono ritrovata commossa e sconvolta da quanto avevo davanti agli occhi. In questo capitolo hai toccato delle vette di espressività che, raramente, ho gustato nel mare sconfinato del fandom.

Inoltre, la particolare tensione e difficoltà degli argomenti da te trattati, quello del tentato stupro, in primis, hanno fatto si che le tue capacità descrittive, ci abbiano fatto partecipi, in modo forte e unico, delle situazioni presentate. E che situazioni...
Quello Sh così dolente e da te sezionato nel suo dolore, nella sua comprensibilissima paura, impegnato in un’atroce "guerra" contro i nauseabondi trafficanti di uomini, è davvero statuario. Così come lo è, ed in misura superiore, direi, John, nella sua umanità così accogliente e comunicativa.
Ed è il nostro John, proprio perché fai esplodere anche la sua parte "dark", quella che trae nutrimento dalle sue ombre, in cui si matura una rabbia incontrollabile e devastatrice. Una forza potente, nei confronti della quale nessuna barriera può agire, che può dirigersi verso l'oggetto del suo sentimento, ormai è mitico il pestaggio subito da Sh in TLD, oppure, come in questo caso, contro chi osa avvicinarsi a Sh. Figuriamoci, poi, verso chi mostra, come Evan, atteggiamenti orientati alla violenza sessuale...Una vera e propria furia, la sua, che ho trovato ottimamente gestita dalla tua efficace descrizione. Infatti quel John, così arrabbiato e fuori controllo, che continua a ripetere a se stesso:" ...Ti avevo detto di non toccarlo...", come in un'invocazione disperata e totalizzante, è da te rappresentato in maniera superba, tanto che mi è risultato molto difficile non essere travolta dalla forza di quanto espresso: amore disperato ed irrinunciabile, tenuto in silenzio per tanto tempo, desiderio che il cuore possa trovare, finalmente, una sua voce, rabbia da anni repressa verso tutto ciò che ha avuto, nella sua vita, il sapore di ingiustizia e d’inaccettabile destino...E, non ultima, è grande e struggente quell’immagine terribile del suo Sh, colpito dall’ennesimo atto di violenza gratuito di Evan (“... rovescio ben piazzato...”) e tenuto brutalmente sul tavolo a faccia in giù, sull’orlo del baratro, che invade i suoi occhi ed il suo cuore.
E qui arrivo all’argomento più scottante e difficile da affrontare senza scadere nel trash o nel ridicolo. Sei stata davvero brava a cogliere, come in una lucidissima sequenza di fotogrammi, tutta la drammaticità del momento ed a trasmetterci quella che è la via di fuga di Sh. In quella situazione così brutalmente esplicita, hai ideato in modo quasi commovente il suo estraniarsi da ciò che sta per travolgerlo, rivelato da quel suono metallico che egli, da impareggiabile deduttore, associa alla fase preparatoria ad uno stupro che ha lui come vittima. Terribile. Ma con un colpo d’ala, Sh, nella sua mente, riesce ad alzarsi ed a fuggire lontano. Ed è ancora più struggente il rifugio, che tu hai identificato, in cui la sua ragione lo porta, per sottrarlo allo schifo che sta vivendo il suo corpo. Infatti, attraverso un’ondata luminosa, arriviamo con lui, sì, perché anche noi lettori ci rifiutiamo di assistere allo scempio, al 221b, la “casa”, la salvezza, lui e John come due entità indivisibili, sospese in un tempo indeterminato in un atto quotidiano, che diventa il simbolo di una vita intera, l’icona di un grande amore. È, infatti, il semplice condividere il momento del tè che viene fissato nel cuore e nella mente di Sh, diventando un porto sicuro in cui rifugiarsi per sfuggire all’orrore che lo sta travolgendo. Molto interessante, secondo me, è la scelta dell’elemento che tu hai scelto per caratterizzare il luogo in cui il consulting vola a cercare protezione ed oblio: è la luce, “una luce che lo inonda completamente” a staccarlo da quel lurido tavolo su cui il suo corpo sta per essere violato, che gli dà pace e che si riflette meravigliosamente, (sfugge, ahimè, una lacrimuccia dagli occhi del recensore che si riteneva una persona abbastanza impermeabile alle emozioni), sulle sfumature d’argento dei capelli del suo angelo custode, del suo John. Una meraviglia, hai scritto una meraviglia…
Altrettanto abilmente ricuci il momento dell’evasione della formidabile mente di Sh con, ahimè, la brutale realtà attraverso un altro elemento. Stavolta è qualcosa che colpisce l’udito, è reale e lo riporta sul terribile scenario in cui Evan sta per sopraffarlo. Il suo nome, è quello che lo collega nuovamente al tavolo su cui è gettato e costretto. È John che lo sta chiamando, che invoca il suo nome, come se il semplice pronunciarlo con disperazione possa risolvere l’atroce situazione.
Ed è John che, facendo appello alla sua freddezza e reattività di soldato, aumentati a dismisura dall’amore che prova per Sh, scatta come una belva in agguato e mette all’angolo Evan e risolve, almeno per ora, la situazione.
Il tuo Watson è splendido, forte ed aggressivo contro chi ha osato toccare il suo Sh. La tua descrizione dell’ “assalto” al rivoltante nemico è da te scandita con una frase che diventa un mantra disperato e drammatico ma che ha la forza e l’energia di mille dichiarazioni d’amore (“…ti avevo detto di…non…toccarlo…”). Travolgente, davvero.
E che dire di quello Sh, distrutto e devastato, che, in quel terribile momento di furia incontrollabile, trova la forza per trascinarsi vicino al suo angelo per lenire la sua rabbia, il suo dolore.
Il capitolo, per me, fino ad ora, il più bello in assoluto, va verso la conclusione con quell’immagine, delicata e struggente, di loro due che condividono in maniera toccante e profondamente lontana da ciò che li circonda, il momento del ritrovarsi, del capire che non sarà più come prima perché la violenza, il rischio mortale e la malvagità inarrivabile di quel luogo li ha accompagnati su un livello più alto della percezione di loro stessi. E questo lo comprendiamo dall’ammissione, goffa ma commovente, di Sh (“…Sono innamorato del mio migliore amico…”), dal tenerissimo gesto di John, dal suo sorriso che ha la luce di tutte le cose più belle del mondo.
…e che dire di te, che sai parlare al cuore di chi legge, attraverso emozioni ed immagini che hanno il calore di una carezza sincera…

P.S. tardi, ma ce l’ho fatta a recensire anch’io, la tua storia è troppo bella per non occuparsene…

Recensore Master

Ciao! :)
Stavolta recensisco subito, sennò poi lo dimentico ed arrivo al limite del decente, anche se è l'1:30, ma la notte è ancora giovane xD
Devo ammettere che questo capitolo è più pesante degli altri, sia per le tematiche delicate, sia per l'introspezione che hai dato sia a Sherlock che a John.
Ringrazio solo che quel porco sia morto malamente per mano del soldato, che non poteva sopportare di vedere l'amico di cui è innamorato violentato davanti a lui perfino.
La scena che mi ha fatto più male è stata quella dove Sherlock si rifugia nel palazzo mentale per scappare dalla paura e dall'umiliazione che sta per subire, immaginando lui e John con una tazza di thè e sguardi complici.. Wow.
C'è una cosa peggiore di vedere un soldato in guerra: un soldato furioso. Userà tutta la sua preparazione per spaccarti tute e 206 ossa del corpo, perchè sparare sarebbe troppo facile, specialmente se sei un cecchino, meglio usare la fisicilità dove provi anche molto appagamento e sfoghi il tuo male. John che uccide Evan a mani nude "solo" perchè aveva l'intenzione di violentare Sherlock, questo fa capire quanto il soldato lo ami. Tutti i gesti poi che si sono scambiati mi hanno sciolto il cuore, soprattutto quando John gli ha chiesto di non metterlo più da parte, mentre gli baciava la mano ed il polso, e quando Sherlock gli ha detto di amarlo e lo sguardo di John è tornato quello di una volta. Loro si completano a vicenda: uno è la tempesta dell'altro, così come Sherlock è in grado di calmare John e viceversa. Non conosco amore più profondo del loro.
Grazie per il regalo di ferragosto, è stato molto apprezzato, specialmente dalla sottoscritta! :D
P.s la storia è perfetta, non preoccuparti!
A presto,
R.

Recensore Master
16/08/19, ore 18:10

Ciao carissima MissAdler!
Con Ferragosto di mezzo anche dedicarsi a un piacere come quello che deriva da questa lettura diventa leggermente problematico e so che lo sai, ma ecco che al primo momento libero sono riuscita a passare da te. E niente, rimango sbalordita da questo capitolo che mi è piaciuto proprio tantissimo non solo perché Benedict/Sherlock si trova a tu per tu con il rapinatore/seviziatore, mettendolo subito di fronte alla sua spiazzante perspicacia, ma anche perché il riferimento a Victor apre uno spiraglio sull’altra parte della trama, quella puramente introspettiva, quella che ha come cardine il bisogno di Sherlock di dichiararsi a John e di vivere nella medesima serenità in cui vive ora Mycroft. In questo senso, il sogno/visione con Victor cresciuto serve proprio a questo. È un ammonimento dell’inconscio che ha come scopo principale la volontà di spronare Sherlock a non seccarsi, ma non è ancora il momento per questo. Le immagini di Victor si sovrappongono a quelle di John (dio, come sarà sconclusionata questa recensione!): come sempre, riesci a renderlo affascinante e virile oltre ogni dire, ma anche tenero e paterno. Nella scena, breve ma potentissima, di John con Rosie, si sente tutto il calore paterno e familiare che regna attorno a Watson e che Sherlock studia, ricorda, sogna e, per finire, ammira. E questo elemento è sempre presente nelle tue storie – l’ammirazione che parte dall’amore e ne diventa, così, parte integrante. Una parte estremamente intensa e forte. La scena di Sherlock che si sveglia imprigionato e la sua descrizione sono fortemente d’impatto. Anche se con la mente annebbiata e confusa, Holmes è sempre lui e anzi, l’accezione più scura dei delitti del rapitore/seviziatore e la sua descrizione breve ed efficace sono dei pezzi particolarmente ben scritti. Non vedo l’ora di poter andare avanti con la lettura di questa storia, che sto letteralmente a-d-o-r-a-n-d-o. Un caro saluto e a presto, mia cara!
Shilyss :* :*

Recensore Master

Direi che il protagonista assoluto di questo capitolo è indiscutibilmente John. Resta lui il perno di tutto, il focus della storia. Anche quando sembra esserci Sherlock al centro di tutto. In questa storia John è perfetto, l'eroe che aspettavamo e che Sherlock desidera con tutto se stesso. Ovviamente ha anche dei difetti, tra i quali c'è un lato oscuro che proprio in questo capitolo viene fuori, ma ciò che fa l'ho trovato straordinario. Un personaggio molto positivo, dopo la quarta stagione è una gioia trovare un John così. Come ho già accennato nei capitoli passati, John poteva aspettare e lasciare che Sherlock venisse salvato dalla polizia ma non ha atteso un istante. Si è fatto dire da dove arrivasse il segnale ed è andato a riprenderlo. Lui da solo contro un esercito di uomini armato fino ai denti in una missione che gridava pericolo fin da subito. Già è stato pazzesco ciò che ha fatto, ma qui in questo capitolo poi assistiamo all'apoteosi. Già perché oltre che essere un gran figo con quella barba e il suo fascino maschile, oltre al saper combattere benissimo e a salvare la situazione (poi ne parlerò di come ne sono usciti), ama Sherlock pazzamente e da lui non aspetta che il via libera. Già nel precedente capitolo si era intuito che qualcosa tra loro stava cambiando, la vicinanza che avevano avuto e l'apertura di Sherlock a un'intimità che si sono negati per troppo tempo, hanno permesso anche a John di cominciare a capire. Perché lento e ottuso, ma fino a un certo punto. Qui comunque quel discorso viene rimandato, li avevamo lasciati con Evan che entrava assieme a due scagnozzi e ora sappiamo cosa è successo dopo. Io tra le varie teorie che mi ero fatta c'era anche quella dello stupro, o del tentativo di stupro. Me l'ero immaginato perché Evan non si era trattenuto dal fare dei commenti pesanti su Sherlock e immaginavo che le cose potessero andare in quella direzione. E così è stato, per fortuna non è arrivato fino in fondo. Credo che il suo errore più grande sia stato sottovalutarli o sopravvalutare le proprie forze. Un errore madornale se si pensa che sapevano ormai con chi avevano a che fare. Il nome di Sherlock Holmes, e quello di John Watson, devono averlo già sentito prima (sapevano anche di John senza la barba) ma non devono essersi ben ricordati per cosa erano famosi. Due che sono sopravvissuti a Moriarty... certo si presume che la gente comune ne sapesse fino a un certo punto, ma Sherlock sappiamo esser diventato famoso in tutto il mondo, lui ha una "reputazione internazionale". Si sa ciò di cui è capace. Evan però non ci pensa, e commette una leggerezza. Una delle quali è affidarsi a uomini obiettivamente incapaci. John non sembra far troppa fatica a ucciderne uno subito, non appena i tre sono entrati e poi non fa neanche fatica a fracassare la testa a quell'altro contro la porta. Un'azione da soldato, da uomo che sa combattere e che sa perfettamente cosa deve fare per uccidere qualcuno. L'anima oscura di John viene fuori in quel punto. Ciò che Evan ha minacciato di fare, l'intenzione che aveva erano talmente ovvie che lui non ci ha visto più. La sua minaccia l'ha portata a termine, non era affatto vuota o urlata tanto per dire qualcosa e alla fine l'ha proprio ammazzato. Devo ammettere che sono rimasta impressionata da quella scena. La forza che ha dimostrato, la furia che aveva e il modo disperato con cui ha difeso Sherlock quasi fino allo stremo delle forze. Questa è la seconda volta che John uccide per Sherlock, per salvargli la vita. Penso che a questo punto cosa provano uno per l'altro sia perfettamente chiaro. Di certo è chiaro a me. Comunque assistere a quel tentativo di stupro per John non dev'essere stato facile, alla fine anche lui ne sembra davvero molto provato. Praticamente è rimasto lì per tutto il tempo, con una pistola puntata alla testa, in balia di uno che poteva sparare da un momento all'altro. No, facile non lo è stato e tanto meno per Sherlock. Sherlock è chiaramente sconvolto. Ce lo mostri fin dal capitolo passato, le sue ferite non sono soltanto fisiche ma devono essere anche "morali" nel senso che alla fine è esausto e pare crollare su John, non riuscendo quasi più a parlare. Mi è piaciuto molto il vederlo con la pistola in mano e la mano che trema e non riesce a prendere una mira decente. In quel momento vediamo quanto è umano, fino a che punto può arrivare un uomo che è straordinario ma che non è affatto infallibile. Ce lo mostri come spaventato da ciò che potrebbe succedere, dal fatto che John potrebbe morire ma non solo anche da ciò che Evan potrebbe fargli. E a quel punto Sherlock quasi si dissocia. A me ha ricordato un po' ciò che gli è successo dopo la morte di Victor, arrivare a non ricordarsi più di lui ma associarlo a un cane, fa capire come Sherlock affronta certi traumi. Lui in quel momento decide di andare in un "posto felice" che assomiglia a Baker Street, in cui c'è John ovviamente. Dove ci sono loro due che bevono tè, scene di vita quotidiana sono il luogo mentale in cui va a rintanarsi. Non funziona, e ho amato il fatto che fosse proprio John, involontariamente, a tirarlo fuori dal proprio palazzo mentale. John lo distrae sempre un pochino, sarà anche il suo conduttore di luce ma è una distrazione e gli fa perdere la concentrazione e io credo che in quei frangenti Sherlock si sia reso conto che dalla violenza non sarebbe potuto distaccarsi. Che l'avrebbe sentita tutta e che avrebbe anche guardato John mentre succedeva. Sono contenta che si sia risolto tutto bene comunque. Anzi, benissimo. Vederli lì alla fine, in quel momento tragico ma così uniti, mi ha fatto davvero bene. Sherlock e John si amano pazzamente e finalmente le cose per loro stanno iniziando a muoversi. Sherlock ha fatto il primo gigantesco passo in avanti e John ha sorriso. Per ora si è limitato a questo, ma confido nel prossimo capitolo e in ciò che deve ancora succedere.

Insomma, gran bel capitolo.
Koa

Recensore Master

Ok ok ok lievissimamente in ritardo ma ci sono!
Che capitolo intenso. La prima parte è adrenalinica, la tensione si può sentire, il cuore batte per la paura, percepisci il dolore, il terrore, la rabbia.
Parte tosta senz'altro, non facile ma che hai scritto benissimo.
E poi la seconda parte che 😍 (rende l'idea?) sono dei cuccioli da difendere e salvare. E certo, non credo proprio che la parte difficile sia finita, ma forse ora che hanno fatto un passo tanto importante sapranno di essere davvero parte dell'altro quindi più forti.
Splendido, davvero ❤️al prossimo capitolo 💕😘

Recensore Master
15/08/19, ore 13:34

My dear!
Perdonami, è quasi la fine della settimana e passo solo ora 😭
Questa storia prosegue benissimo e finalmente incontriamo il main antagonist, o sospetto tale: questo fotografo che ti dirò, a pelle mi sa un sacco da viscido 🙈 magari sbaglio ed è un ottimo pg buono e generoso, ma per i commenti che ha fatto ma soprattutto per il fatto che alle pareti ci siano prevalentemente giovani scarsamente vestiti e la tipa in bikini sul desktop, sembra il classico studio del fotografo un po’ vecchio e pervertito. Capisco il fotografare modelli, ma anche i commenti che ha fatto mi hanno fatto pensare che stesse più provando a piazzarsi piuttosto che dare una valutazione professionale hahaha 

Però sono d’accordo su quello che dice sul volto di Sherlock, che è aristocratico in particolare, e credo che tu abbia saputo ben descrivere la struttura di Benedict (sicuramente particolare, ma anche appetibile per un artista) attraverso gli occhi di un fotografo.
 Non ci resta che vedere cosa succederà il giorno dopo all’appuntamento, sperando che Sherlock abbia imparato che John se la sa cavare benissimo anche se lui non si intromette rischiando di far saltare la copertura: dopotutto, avranno lavori separati in un certo senso, e sono curiosa di vedere come andranno le indagini con fotografo ed assistente. 

Come sempre, i due protagonisti vengono descritti meravigliosamente bene, IC e concentrati sulla missione, seppure sempre coscienti l’uno dell’altro.

Non mancano i momenti di mutuo pining, com’è lasciato intendere dagli occhi di John che sembrano indugiare sulle labbra di Sherlock (o è solo una sensazione del nostro detective?) e le solite prese di posizione di Sherlock che non sa stare zitto (ma John te l’aveva anche detto di lasciar parlare lui, mannaggia 😭) e rischia di far passare il suo “agente" per uno che non sa fare il proprio lavoro LOL

Ho apprezzato molto i dettagli del travestimento e la cura nel CV falso, è immediatamente chiaro che ti preoccupi di sottolineare come si siano davvero messi d’impegno per non farsi riconoscere (evita l’effetto “Sailor Moon” secondo me, grande rischio di questo genere di ff lol) e ho anche apprezzato il modo in cui John prende la faccenda “alla larga” per evitare sospetti mentre Sherlock ha il tempo di fare tutte le sue deduzioni.

Il nostro Sherlock è sempre più preso dal caro dottore, eh? Ho adorato il suoi pensieri, il modo in cui nota ogni piccolo dettaglio in John: il suo odore diverso dal solito, la voce, la barba e che effetto farebbe contro la sua pelle e poi ancora il cuscino, sul finale, che ha la più completa ed assoluta attenzione di Sherlock, tanto che vorrebbe rubarne un pezzo per studiarlo. É bellissimo vedere questo Sherlock preso alla sprovvista dalle proprie reazioni e sentimenti, così come è bellissimo vedere il grande detective alle prese con il far addormentare una bambina (stessa bambina che ha paura della barba del papi, adoro).
Queste scene quotidiane e casalinghe sono davvero molto belle, con John che si addormenta e Sherlock che porta a letto la bimba, o John che non si fa alcun problema ad iniziare a spogliarsi (dopotutto è camera sua): sono quasi immagini domestiche, come se fossero già una coppia di amorevoli genitori oltre che di amici e colleghi, e capisco tutto il casino che ciò porta nella testa di Sherlock ma sono BELLISSIMI. 

Ovviamente, il nostro caro detective non è pronto ad affrontare questo tipo di pensieri, preferendo lasciarsi travolgere per poi scappare nell’esatto momento in cui John arriva o lanciargli frecciate del tipo “eh bello il tuo lavoro, ci devi provare con l’assistente”. UNFAIR, that was unfair e anche molto bitter, ci credo che John ha alzato gli occhi al cielo pover'uomo! Sherlock, smettila di maltrattarlo solo per avere una reazione! Ma è anche estremamente specifico come commento, sembrerebbe quasi una frecciatina…😌

Come nel capitolo precedente, credo che tu ti stia davvero gestendo molto bene questo tipo di narrazione al presente e il POV di Sherlock: ne sta uscendo una storia coinvolgente e dallo stesso taglio ‘moderno’ di BBC Sherlock e che quindi si adatta perfettamente al mondo canonico, imho.
Non vedo l’ora di vedere come andrà il servizio fotografico in esterna, rido al pensiero 🙈 chissà se John avrà dei mini colpi al cuore vedendo Sherlock, ma sono sicura che Sherlock avrà taaaaaanti altri momenti di scompenso come quelli di questo capitolo!
Ammetto che mi diverto troppo a vederlo scappare appena John fa qualcosa di apparente normale come sfiorarlo per caso, sbottonarsi la camicia o parlare con qualcuno 😂

Non vedo l’ora di leggere come proseguirà l’investigazione, quindi al prossimo capitolo! 😍



Ellie

Recensore Junior

Ciao,
Ho letto questo questo capitolo col fiato sospeso.
John ha proprio ragione: nessuno può toccare Sherlock; in questo caso Evan! Godo nel sapere che sia morto hahahaha. Detto ciò: bellissima la scena in cui Sherlock va nel suo palazzo... uscendo dal mondo reale. Molto bella la scena in cui John bacia una ad una le dita di Sherlock; ed il detective, senza che possa controllare il suo corpo, si avvicina baciando i suoi capelli! Questa Shena ê di una dolcezza infinita.
P.S. buon ferragosto anche a te !

Recensore Master
15/08/19, ore 00:19

In quella stanza ci sono solo loro due, ma non solo praticamente, non esiste infatti nessun’altra persona che può intromettersi nell’energia che si è creata fra il soldato ed il prigioniero.
Un capitolo, questo che hai scritto con una sapienza introspettiva veramente notevole, che ci permette di percepire le emozioni che scorrono tumultuose tra Sh e John. Hai saputo inoltrarti nell’approfondimento psicologico grazie alla tua grande capacità di focalizzare, nei protagonisti e nello scenario che fa loro da sfondo, dei particolari in cui racchiudi la tensione che si sta creando in quella stanza, in cui la situazione terribile porta, per la sua estrema pericolosità a giocare il tutto per tutto. Infatti, secondo me, Sh sa perfettamente che il rischio di non uscire vivo da quell’inferno è molto concreto, perciò credo proprio che voglia riuscire ad esprimere a John ciò che prova per lui.
Hai acceso, via via, un’atmosfera che ha il calore di un “per sempre” e la forza di un grande amore. Come ho scritto più sopra, il tuo farci guardare con attenzione a gesti, espressioni fugaci, il cogliere colori ed altre sensazioni, altrimenti futili o irrilevanti, ci aprono le porte di quel mondo, per me meraviglioso, che è la Johnlock. Così, in quel contesto, fai diventare fondamentale il restare inginocchiato di John di fronte ad uno Sh pesto e vinto, ci rendi abbagliante il colore degli occhi del medico, che trasmettono a Sh dei messaggi che lui non cerca di decifrare ma che usa per perdersi in un momento d’eternità in cui dimenticare dove sono e quello che potrebbe succedere da un momento all’altro. E che dire, poi, dell’immagine improvvisa della maglia nera di John, che provoca nel consulting un vero e proprio “tsunami” sensitivo, concentrando, grazie anche all’ “odore dolce e acre allo stesso tempo” che l’impregna,
tutta la forza della sua presenza in quella stanza.
Ma il punto forte del capitolo, a mio avviso, è quando Watson, tormentato e travolto dall’emozione, chiede a Sh, sia pur in un modo rispettoso e sfumato, se in quell’inferno abbia subito violenza sessuale. E qui ci trasporti su un livello più alto, lontano da quelle brutture, da Evan, dal sangue e dai lividi che imbrattano il volto di Holmes. Infatti lui risponde di non essere “mai” stato toccato e quella parola ha il valore di una dichiarazione, quasi di un’offerta suprema di purezza. Non so se volo troppo distante, ma credo che l’ammissione di Sh abbia un grande valore umano perché non esprime l’attesa di chi sta aspettando qualcuno con cui condividere un’esperienza totalizzante, ma un significato ancora più travolgente e cioè quello dell’esperienza di un uomo, come lui è, che ha reso la sua vita impermeabile alle emozioni e quindi anche alle più naturali pulsioni fisiche. Sh non ha mai amato nessuno anche perché si è sempre tenuto distante dai coinvolgimenti di qualsiasi tipo, donne o uomini, non ha importanza. Il punto è che John, per lui, non è fondamentale sia maschio, perché è quella persona che il consulting si accorge di amare. Per la prima volta in vita sua sa di non poter fare a meno di lui, non importa se sia in discussione la sua sessualità, importa che, ora, non può pensare più ad una vita degna di essere vissuta lontana da John Watson. Lo Sh/vergine qui da te non è dunque simile ad una fanciulla ritrosa e pudibonda, ma è un uomo che, prima, non ha mai considerato l’eventualità che qualcuno potesse sconvolgere profondamente la sua mente, il suo cuore ed il suo corpo. Ed è questo che sta meravigliosamente confessando in poche, criptiche parole in quella situazione così assurda. John lo segue con la sua incredula essenzialità di soldato e di chi non è abituato a volare troppo alto, perciò nomina Irene, pensando ancora che, se una cosa non è bianca, allora dev’essere sicuramente nera. Mi spiego: non è fondamentale l’omosessualità di Sh, io sono sicura che la Johnlock esprima la grandezza e la profondità di un legame che trascende le definizioni e le precisazioni pedanti. Si è innamorati l’uno dell’altro. Completamente. Non serve aggiungere altro.
Purtroppo la magia di quel momento irripetibile (“…John…non l’hai ancora capito?..”) è infranta dalla maledetta porta che viene aperta con violenza e fa ritornare l’incubo.
Un capitolo splendido. Complimenti.

Recensore Junior

Montagne russe. È l'impressione che mi ha lasciato questo capitolo. Ci hai portati sulle montagne russe e non ci hai permesso di scendere.
Montagne russe emotive, tra la perfidia di Evan, la disperata consapevole di Sherlock e la manifestazione violenta del lato oscuro di John.
L'inizio è un rapido e intenso su e giù fra timore per ciò che sta per accadere e sbigottimento per la reazione di John.
Poi arrivare la parte piana. I cattivi sono stati resi inoffensivi. Anche troppo. E poi si riparte. Su e giù, ma in modo più lento e delicato. Perché finalmente si parla di amore. Si svela ciò che nessuno ha mai osato dire. Qui regnano sovrane la delicatezza e la dolcezza. E noi respiriamo di sollievo e felicità. Finalmente.
Che dire? Capitolo intenso e ben scritto.
Un bel regalo per ferragosto.
Grazie.
Ora arriva Greg, vero?

Recensore Master
13/08/19, ore 19:52

Ora, io vorrei protestare perchè dal cellulare le foto non si vedono e non capisco perchè x___x maledetto EFP, ho douto aprire il pc. Scusa, vuoi che mi perdessi gli scatti di Benny? NON SCHERZIAMO XD
Ciao tesoro comunque, eccomi per lo scambio <3
Intanto vorrei chiederti perchè non ti convince? A me è sembrato bellissimo come gli altri prima di questo, come tutte le tue storie. Bellissimo perchè ho amato da morire l'aura di energia di John che descrivi, il fatto che abbia questo potere di attirare a sè le persone, principalmente le donne ma soprattutto Sherlock è davvero poetica, e mi ha fatto sciogliere. Mi piace che cangi a seconda del suo stato d'animo e che si trasmetta o meno sul nostro amato detective, i cui sentimenti stanno iniziando a diventare palesi. WAKE UP JOHN! E mo' chi è 'sta Leah? Perchè non evapora?
Tornando al capitolo, mi è piaciuto tantissimo il piccolo trafiletto che hai deciso di dedicare a Greg e Mycroft. Come ben sai, grazie alle tue storie ne sono diventata fan (Mycroft è e rimane il mio pg preferito di tutti <3) e spero che avremo modo di vederli interagire insieme prima o poi, e non solo attraverso gli occhi di Sherlock e tramite sms o telefonate random,
Bellissimo anche tutto il pezzo dei nostri due amati detective dal fotografo, sono morta quando hanno dato i loro nomi finti/veri ahahaha "che razza di cognome è Cucumber?" ROTOLO xD e in effetti! Ahahahahaha divertentissima questa parte, ci stava, così come ci stava la considerazione stupenda di Sherl sui modelli e su un lavoro che impiega lo 0,000001% del quoziente intellettivo di una persona ahaha l'ho trovata una pensata così da lui, così calzante! Ma come tutto del resto, sei sempre bravissima, e io resto sempre folograta davanti alla tua bravura <3
A presto tesoro mio
Alice

Recensore Master
13/08/19, ore 16:33

Ciao!
Eccomi finalmente qui, a recensire questo secondo capitolo.

Vorrei cominciare, prima di lasciarmi andare nella recensione vera e propria, spendendo due parole per il titolo: oltre a ricordarmi una canzone che anni e anni fa amavo alla follia, trovo che sia splendido se accostato alla Johnlock - e a maggior ragione a questa storia.
John e Sherlock sono l'uno l'angelo custode dell'altro.
Da soli cadono, perdono.
Insieme riescono a vincere.
Insomma, hai scelto un titolo che trovo perfetto per la storia - almeno per quello che ho letto finora.

Adesso veniamo a noi.
Dopo il periodo di lontananza e questo nuovo look da fighetti, tra John e Sherlock c'è una tensione... Una battuta soffiata con fare indispettito, un semplice contatto tra i due sembra un qualcosa di così grande. Come se potessero varcare una linea immaginaria.
Una linea che nessuno dei due ha veramente il coraggio di varcare, almeno per il momento.

E io ho ADORATO che in questo capitolo Rosie sia molto presente.
Lo so, lo so. Non sono una fan degli avvenimenti relativi alla season4, ma Rosie è l'unica eccezione.
Il fatto che, poverina, non approvi la barba del papà mi ha fatto sorridere tantissimo!
Sherlock invece eheheh

Adoro notare come i baffi siano ancora ben impressi nella mente del nostro consulente investigativo.

E QUI ARRIVIAMO AL CASO.
John che prende il controllo della situazione è qualcosa di meraviglioso. Sono come Sherlock: mi piace vedergli prendere in mano le redini della situazione. E... vogliamo un attimino parlare del fare protettivo che ha nei confronti di Sherlock?
Direi che l'avvicinarsi, come per proteggerlo, sia anche dovuto alla gelosia... ma bisogna ricordarsi che John e Sherlock sono lì, in quello studio fotografico, perché dei modelli sono scomparsi.
Credo sia più che ovvio vedere Watson sulla difensiva.
Ho adorato? Ovvio che sì.

Poi entra di nuovo in scena Rosie.
Io amo qualsiasi Holmes con qualsiasi Watson; Sherlock e Rosie sono di una dolcezza... il modo in cui lui le parla, il modo in cui lei lo cerca. Il fatto che si addormenti beata tra le sue braccia, tranquilla, in pace col mondo... è una delle cose più dolci che abbia mai letto.

POI. POI.
Sherlock che annusa il cuscino di John, che ne assapora il profumo, che vorrebbe analizzarlo... ok, non è il massimo del romanticismo, ma per uno come Sherlock sì.
Perché vorrebbe conoscere meglio quell'odore, fallo proprio. Sapere tutto.
E invece... John arriva nella stanza, inizia a spogliarsi e Sherlock scappa via. Come riassumere la loro relazione in poche righe, in pratica.

La storia mi sta prendendo, nonostante tutti quegli avvertimenti. Ma poco importa: se una storia è scritta bene, merita. E la tua lo è.

Hai uno stile diretto, ma allo stesso tempo riesci a descrivere i sentimenti dei personaggi senza strafare, senza cadere in descrizioni monotone o forzate. Brava, brava, brava!

Ti lascio, rinnovandoti i miei complimenti.

Recensore Master
10/08/19, ore 20:34

Ciao :)
Questo è un capitolo clou.
John si prende cura di Sherlock, come ha sempre fatto d'altronde, ma il suo modo di proteggerlo fa sì che Sherlock si dichiari, in un modo indiretto, ma è pur sempre qualcosa.
La paura di John che il suo migliore amico sia stato molestato o addirittura peggio gli riscalda il cuore, ma non si rende nemmeno conto di quello che gli dice Sherlock dato che i suoi "compagni" incombono nella stanza. Io spero davvero che John abbia afferrato il concetto, perchè vederli tutti e due cosìmi si spezza il cuore T_T
Per non parlare del fatto che Lestrade è stato allertato, ora spero che si dia una mossa, magari aiutato dal suo "amico di merende" Mycroft v.v
Ora che succederà? Sono proprio curiosa :D
Come sempre rinnovo i miei complimenti alla storia ed a te ;)
A presto!
R.

Recensore Master
10/08/19, ore 09:14

Ciao, allora... l'ho letta tre volte, e vado sicuramente per la quarta (e non scherzo). Mi è piaciuto moltissimo, dico davvero e anzi penso sia la cosa migliore che tu abbia mai scritto. Ho sentito tutto, la tensione erotica che c'è tra loro è davvero fortissima, così come la voglia di dirsi tutto quanto o di scoprire se l'altro ricambia quel sentimento totalizzante che provano. Ma a tutto questo arriverò dopo. Intanto ti dico che sì, il finale è bastardino. Ma è di quelli che ti tengono incollata allo schermo e ti fanno sclerare perché non hai subito da leggere come continua. Insomma l'ho amato e spero che arriverà presto l'aggiornamento. Anche perché mi sono fatta diverse teorie su come potrebbe continuare e sono una peggio dell'altra, vanno dalla tortura alla violenza carnale (e dico sul serio). Però non so quanto tu voglia calcare la mano col drammatico e Sherlock che viene violentato davanti a John sarebbe sì, un qualcosa di drastico. Però ho teorie anche meno cruente di questa. Resta solo da capire quanto ci ho preso.

Intanto ti posso dire che ho amato entrambi. Fino a questo momento John non mi era del tutto chiaro, non era pienamente ovvio quel che provava per Sherlock, anche perché aveva tenuto degli atteggiamenti un po' ambigui. Essendo la storia scritta dal punto di vista di Sherlock, ho pensato che fosse più che corretto se si considera che ogni cosa è filtrata dal suo sguardo e Sherlock ha passato tanto tempo a non capire John. Qui invece diventa più chiaro. Lo diventa nel momento in cui Sherlock si rende conto che John ha fatto tutto quello per lui. Che è corso a salvarlo, infiltrandosi tra nemici spietati e ben organizzati, ha picchiato, ucciso, ha fatto tutto questo per lui e ciò avendo una figlia sulle spalle che non può permettersi di perdere un altro genitore. John avrebbe potuto aspettare che Lestrade attaccasse con la sua squadra, ma non l'ha fatto. Credo non ci abbia pensato un momento e non perché è un drogato di adrenalina, ma perché è talmente innamorato di Sherlock e disperato all'idea che gli succeda qualcosa, che si è buttato a capofitto nel pericolo senza pensare a niente. Queste azioni di John parlano per lui e molto di più di quanto non riusciranno mai a fare le parole. Non che io non desideri un chiarimento tra loro, anzi... anche perché ci sono andati così vicini in questo capitolo. Ma davvero così vicini... Sherlock lo stava per dire, ci stavano per arrivare io me lo sento che è così. E se non fossero entrati quelli dalla porta, io sono sicura che sarebbe successo qualcosa di importante. Perché se ora Sherlock è arrivato a capire la verità e al punto che si mette a confessare a John cose riguardo se stesso che non ha mai detto a nessuno come il fatto che è vergine (e John pensa a Irene Adler stupendosi che non è andato a letto con lei, davvero John? Davvero?) e che per davvero a lui non interessano le donne. In un primo momento ho pensato a Sherlock come gay, ma poi ammette che non gli è mai interessato il sesso in generale quindi potremmo trovarci di fronte a un demisessuale? Lo chiedo perché dalle tue parole mi è venuto un po' il dubbio che Sherlock lo fosse e se magari vorrai spiegarlo più avanti io ne sarò davvero molto felice. Intanto però spero si risolva presto questa situazione. Anche perché adesso come adesso la vedo molto nera, come ben sai.

Mi auguro che le mie teorie più drastiche non si avverino e che tutto si risolva per il meglio, magari dopo esser strapazzati un pochino. Questo mi andrebbe bene. Intanto ti faccio i complimenti perché questo capitolo è stato meraviglioso. Uno dei migliori che abbia letto finora.

Alla prossima!
Koa

Recensore Veterano
09/08/19, ore 16:33

Si però non puoi far dichiarare Sherlock così romanticamente nel bel mezzo di una sottospecie di prigione e poi lasciarci con il fiato sospeso fino al prossimo aggiornamento. Sei più crudele degli autori che pubblicavano a puntate sui giornali dell'ottocento 😂😂 Coomunque, la trama di questo capitolo è stupenda, e davvero c'è talmente tanto romanticismo che quasi si può toccare con mano.
La parte centrale è letteralmente volata per quanto era scritta bene, perché ogni parola ti trascinava verso quella successiva, e l'atmosfera è stata costruita davvero bene, con questo Sherlock che mi piace ogni riga di più, quasi completamente abbandonato al piacere dei sensi che John sembra involontariamente regalargli. Che poi, se quasi sviene per un tocco sulle labbra, quando davvero si baceranno devono portarlo in rianimazione😂
Non avevo molti dubbi che John sarebbe tornato a riprenderlo, anche se inizialmente speravo che sarebbe riuscita a cavarsela con il suo solito acume. Un po' sinceramente mi spiace che non abbiano proseguito la conversazione più importante di tutte, perché adesso ci vorrà un bel po' prima che la riprendano in mano e ricostruiscono tutta questa meravigliosa atmosfera che c'era nella cella, ma io aspetto con ansia ovviamente!!
A presto
Vedra

Recensore Junior
09/08/19, ore 00:35

Ah no! Che pessimo tempismo!! Dico, ma Evan non poteva andare a farsi un giro? Sherlock sta per confessare i suoi sentimenti a John ed Evan irrompe nella stanza. Pure in compagnia. Finalmente stavano per dichiararsi e bam! Arrivano i terzi incomodi. Certo, meglio i cattivi di Donovan. Sai le prese in giro... però.
Uffa! E sono pure preoccupata per entrambi!!!! Voglio dire, i cattivi sono in 3. Sherlock non riesce nemmeno a stare in piedi. John non può salvare entrambi.
Greg sta per arrivare. Vero? Tu non sei cattiva, vero?

Ok. La recensione non è molto seria, ma è pure un orario che non permette di avere tutti i neuroni collegati.
Ovviamente il capitolo mi è piaciuto, ma ora aspetto con tantissima ansia il seguito. Non per farti fretta, ma mica penserai di andare in vacanza solo perché è ferragosto!
A presto... spero...