Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 368 recensioni.
Positive : 367
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
15/02/20, ore 11:12
Cap. 23:

Ma ciao MissAdler!
Quanto sono belle le parole finali del capitolo e quanto è bella la favola della volpa e dell’uva, che spiega la difficoltà, per un uomo come Watson, di soffocare un amore verso Sherlock in nome della giusta analisi secondo cui di lui, al consulente, non importava nulla sotto il punto di vista dell’amore. Sprizza senso critico e analiticità, che sono delle caratteristiche proprie di entrambi i personaggi, del consulente che legge ogni persona con un’occhiata e del medico di guerra figlio del metodo scientifico. Come non dargli ragione, quante volte anche noi ci siamo sentiti nella stessa condizione di Watson, a dire che l’uva non era matura, a mentirci per proteggerci non dagli altri, ma anche dalla delusione e da se stessi? Il bello di questa long è che affronta molto bene queste introspezioni, oltre ad aver rappresentato una vera e propria iniziazione al sesso di Sherlock grazie a Watson. In questo senso, Sherlock ha imparato e sta imparando ad ascoltare il suo corpo e sente la necessità di essere generoso col partner, donandogli piacere.

Sta superando il trauma passato nei primi capitoli e sta imparando a conoscere dei lati di John che gli erano rimasti preclusi. La cosa che più ho apprezzato è che John non rinneghi il proprio passato, in cui comunque c’è anche l’amore immenso e totalizzante che prova per la piccola Rosie. Ogni scelta, anche dolorosa, li ha portati lì. Certo, avrebbero potuto iniziare una relazione diversa molto prima, anziché tormentarsi e soffocare interessi e desideri, però in fondo, in un’ottica molto fatalista, ogni sbaglio, errore, problema li ha condotti alla perfezione di questo momento che tu hai cristallizzato così bene. La descrizione degli amplessi è sempre dettagliata ma piacevole da leggere: c’è carnalità e sensualità nelle descrizioni, come quella molto bella di Sherlock che sente il corpo rilassato di Watson sopra di sé. C’è poesia, c’è amore, c’è dedizione in quello che scrivi e tutto questo arriva diritto al cuore del lettore. Li ami e si sente.
Un abbraccio e a presto, ancora scusa per il ritardo tremendo <3
Shilyss :)

Recensore Master
11/02/20, ore 20:20

Buonasera cara... sto usando per la prima volta la funzione appunti ^^ ma può darsi che la rec arriverà domattina... ho gli occhi fusi da 6 ore di Oscar notturni!
Ovviamente avevo già letto, eh. Devo dire che Sherlock ha fatto passi avanti, nella consapevolezza dei suoi desideri e dei suoi sentimenti, ovviamente.
Questa osservazione di John mentre dorme è sì sensuale, ma soprattutto molto tenera come i quadretti di vita intima sono. Lo osserva, scoprendo che il suo corpo gli piace in modi che non pensava all'inizio, non così tanto. E' chiaro che vuole avere con lui un tipo di rapporto in cui non avranno limiti, e che John per ora non abbia dato segni molto chiari. Lo osserva come un pittore che guarda il più bel dipinto del mondo...
poi la scena cambia rapidamente per spostarsi in un luogo molto diverso e molto negativo. però c'è una cosa molto giusta: adesso che è vuoto dalle persone - perchè il male è negli esseri umani - tutto è meno spaventoso. E' solo squallido, triste, un posto dal quale Sherlock vuole andare via, ma il trauma sta prendendo dei contorni più gestibili. Basta la mano di John per farlo sentire sicuro, ricordargli che è in salvo. questo è il mio passaggio preferito.
E qui arriva il pezzo forte, malgrado per ora è accennato. le scuse a Molly. Finora, quando ne ho letto, non sono mai stata soddisfatta: povera piccola mia, stellina. Io le voglio davvero bene, è così sfortunata, come fa a sostituire Sherly nel suo cuore? almeno, per quanto "sociopatico che non è vero che lo è" Sherly deve saper trovare le parole giuste. Aspetto questa parte con un sacco di ansia personale, conto su di te *^* fammi contenta!*^*
E' anche una zia/babysitter a tempo pieno, gratis, e soffrendo per quello che è successo, non merita di stare così male. lei è materna, ma Rosie avrà due padri. Lo so, eh, voglio anche io, ma mi lambicco di pensare cosa si potrebbe fare per lei D:
Ora che ha compreso meglio come leggere i sentimenti sa cosa John ha sempre provato, Molly ha sempre provato. John è bravissimo a incoraggiarlo a fare questo passo, sa che farà bene anche a lui. ci sono fantasmi che vivono solo perchè si ha paura di loro
E c'è anche il thriller da portare a compimento: com'è che l'indizio rivelatore sfugge alla mente più sottile d'Inghilterra? vuoi vedere che lo trova Johnnino?
ti aspetto presto, baci per ora
tua speranzosa, Setsy

Recensore Master
10/02/20, ore 11:27

Ciao cara 😍
Ma questo capitolo è qualcosa di terribilmente adorabile. Tra l'altro mi compiaccio del fatto che io e Sherlcock abbiamo gli stessi kink per gli uomini in divisa. Eh... Quando uno è dottore diciamo che possono venire fuori delle situazioni molto... Interessanti [?]. È sempre bello vedere come Sherlock sciolga in presenza di John, come si perda nei meandri dell'infinito [?] a guardarlo e - perché no - a farsi i filmini mentali. Comunque tornare sul luogo in cui sono avvenute cose spiacevoli può riportare alla mentre brutti ricordi, chissà come sarà per Sherlock tornare lì? In fondo è stata una sua idea, ma non dimentichiamoci che ha pur sempre subito una violenza.
Comunque bravo John, best fidanzato ever che vuole portare Sherlock fuori a cena, con lui che tra l'altro all'inizio non ci ha capito una mazza lol.
A questo punto mi chiedo come sarà l'appuntamento, secondo me potrebbero esserci dei risvolti piuttosto....interessanti 😄
Complimti, capitolo di passaggio o meno, c'è sempre una cura particolare alle introspezioni e alle emozioni dei personaggi 😍
Non vedo l'ora di andare avanti, un abbraccio ❤️
Nao

Recensore Master
08/02/20, ore 16:51

Cara MissAdler!

Ma come, un capitolo così intenso e passionale e una metafora così, così… così comprensibile, mannaggia a quest’ispirazione che ci coglie nei peggiori momenti XD. La cosa che ho apprezzato di più è stata ritrovare la camicia e un legame con gli episodi. Tramite quell’indumento prestato è possibile rivangare i primi casi, quando la conoscenza tra John e Sherlock era ancora agli albori. La camicia diventa lo strumento per parlare anche del tempo perso e per chiarire le ultime questioni irrisolte, ma le occasioni perdute sono proprio il fulcro del capitolo, più della parte erotica finale, comunque molto ben scritta come tuo solito (ma a certi standard di qualità ormai mi sono abituata, che ce posso fa’??). Se Sherlock e John fossero stati più consapevoli delle loro emozioni e più sinceri non avrebbero sprecato tanto tempo. Certo, Rosie non sarebbe esistita, ma forse Mary sarebbe ancora viva e la vita avrebbe preso pieghe incredibili e diverse. Mi piace anche come hai gestito la questione Irene Adler rendendola qualcosa di più che un’amica e una confidente, perché una che da un’occhiata solamente capisce chi sei e chi ti piace è qualcosa di più di queste due cose, una specie di “sorella confessora” perdonando il neologismo.

Tutte queste confidenze servono ovviamente a cementificare quest’unione come coppia di amanti, a spostare su un piano inedito un’intimità preesistente, ad affrontare con serenità un rapporto fisico (e finalmente, diciamolo) che è particolarmente invasivo per chi la subisce passivamente per ovvie ragioni. La preparazione fisica che Watson inizia lentamente e i discorsi che servono a creare fiducia anche in quel senso sono il segno di una scrittura matura che non sacrifica l’erotismo all’acrobazia, che non annienta il realismo in favore di versioni semplicistiche e irreali. Ecco perché ogni volta che ti leggo sono sempre molto soddisfatta. In attesa anche di scoprire i risvolti politici e avventurosi di questa long sempre più avvincente, ti mando un abbraccio e mi auguro che il tuo weekend sia sereno e continui su questa via! Un abbraccio, mia cara!
Shilyss

P.S
Perdonami per essere passata così tardi <3

Nuovo recensore
07/02/20, ore 12:29

Hello 
Ho voluto aspettare di terminare tutti i 24 capitoli prima di scrivere una recensione, perchè mi sembrava doveroso arrivare fino alla "fine" prima di dire la mia, almeno rispetto a quanto sia stato scritto fino ad adesso.
E che dire? La amo, questa fict. Trovo davvero interessante il modo in cui tu abbia reso intenso l'amore che Sherlock e John provano l'uno verso l'altro. E' la base su cui la coppia poggia tutte le sue fondamenta e adoro follemente il modo in cui riesci a trasmettere questi sentimenti al lettore, lasciandoli quasi percepire a pelle, come fossero una vera e propria sensazione. Mi piace molto anche, e soprattutto, la delicatezza con cui hai trattato un argomento da sé già mooolto delicato, sono temi estremamente sensibili quelli che hai scelto, ma devo dire che fino ad ora non ho trovato affatto la cosa disturbante, tutt'altro, mi ci sono immersa senza provare alcun genere di fastidio, e fidati che a parer mio questa è una cosa assai rara.
Sono davvero in ansia per il proseguimento della vicenda e sappi che attenderò con molto piacere il prossimo capitolo. Sei davvero brava, i miei complimenti!
Leah

Recensore Junior
07/02/20, ore 01:00

Ciaooo... ho saltato di recensire un paio di capitoli per mia negligenza ma sappi che sto continuando a seguire la storia appassionatamente... questo capitolo di passaggio ci sta a pennello, come anche l'aver trattato un po' i sentimenti della povera Molly, cosa che la maggior parte delle ff johnlock ignorano completamente... è stato molto carino! Adesso leggendo quello che scrivi nella nota ovviamente l'hype per il prossimo capitolo è fuori scala :D Non farci attendere troppo ti prego!! Grazie ancora per questa bellissima storia che ci sta riscaldando l'inverno :)

Recensore Veterano
06/02/20, ore 18:50

Ho letto il capitolo che posso dire, sei bravissima a descrivere i personaggi e le situazioni, a ogni capitolo mi appassioni sempre di più..
Continua così ! È sottinteso che attendo sempre con ansia i capitoli.
Saluti
Arcobaleno2014

Recensore Master
06/02/20, ore 15:21

Ciao, avevo appena finito di lasciare una recensione quando mi si è ricaricata la pagina e ho notato che avevi aggiornato questa storia... è stata una bellissima quanto inaspettata sorpresa. Sapevo che eri a buon punto, ma non avrei osato sperare di trovare oggi un aggiornamento, anche se è un capitolo di passaggio, ma non importa. La trama nel suo complesso, e soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi, va avanti di pezzettino in pezzettino e qua Sherlock si ritrova ad affrontare un paio di ostacoli molto importanti. Il primo è il ritorno nel luogo in cui è stato tenuto prigioniero e quasi violentato, con tutto ciò che comporta ovvero ricordi sgradevoli, dolore e paura. L'altro invece c'entra con Molly. Mi è piaciuta molto l'idea che tu hai avuto secondo la quale Sherlock la deve affrontare per chiederle scusa per quanto successo a Sherrinford, ma non solo, anche per spiegarle che ora lui e John stanno insieme. Questo non sarà facile da spiegare. Mentre leggevo mi è venuto in mente quanto Moffat e Gatiss siano stati malvagi con lei, l'hanno trattata sempre malissimo e spesso anche per creare siparietti comici, come il fidanzato uguale a Sherlock, per esempio. Quel Tom. Per non parlare del ti amo forzato da Eurus. Sherlock deve affrontare tutto questo assieme a Molly, le deve parlare a cuore aperto e credo che farlo farà bene a entrambi. Sherlock forse non se ne rende conto, ma il peso per come ha trattato lei e altre donne si è manifestato nel suo subconscio facendogli fare quella specie di sogno in The Abominable Bride. Ed è un qualcosa che deve affrontare e lasciarsi alle spalle. A questo proposito, il ragionamento che fai all'inizio dell'ultimo paragrafo, a proposito del fatto che a Sherlock non era mai importato di nessuno (a proposito, tecnicamente era molto narrativo, ci tenevo a sottolinearlo), l'ho trovato calzante col suo personaggio. Non è mai stato cattivo o volutamente stronzo, semplicemente dice ciò che pensa e spesso e volentieri non comprende quanto le persone vengano ferite né si rende conto di cosa provano effettivamente gli altri. Questo poi non sai quanto lo capisco... Il suo ignorare per quale ragione Molly dovrebbe sentirsi meglio dopo un chiarimento non credo sia dettato dal fatto che è poco empatico. Sherlock è poco empatico, ma è logico e conosce l'animo umano a perfezione. Logicamente sa che dopo un chiarimento sia lui che lei ne uscirebbero risanati moralmente e psicologicamente anzi, che la sua stessa relazione con John ne uscirebbe fortificata. Il ragionamento che fa è credo dettato dal rifiuto mentale. Si rifiuta ancora di parlare con Molly o di aprirsi con qualcuno, credo che la sola idea gli faccia venire la nausea e anche questo capisco molto bene. Però al tempo stesso sa di doverlo fare e l'idea quasi lo rende agitato, nervoso ma nell'accezione di impaziente. Poi c'è anche tutto il resto a renderlo così, come il fatto che abbiano fatto progressi nel caso e che ora abbiano videosorveglianze da esaminare, per esempio. E poi in tutto questo c'è una nuova consapevolezza che arriva, ovvero di questa relazione con John che diventa sempre più solida. L'inizio del capitolo è stato molto esplicativo in questo senso, si riallaccia direttamente al capitolo precedente e fa quasi da collante. Sherlock si prende un momento per osservare John che dorme, non succede niente se non questo, ma a lui dei semplici gesti anche naturali in una coppia gli sembrano la fine del mondo. Molto bello questo Sherlock, l'ho già detto tante volte ma lo ribadisco qui.

Come questa storia, che ormai mi ha conquistata!
Alla prossima e complimenti.
Koa

Recensore Junior
03/02/20, ore 01:18
Cap. 23:

Geniale usare la favola di Esopo per spiegare perché John avesse sempre negato di essere gay. Che poi ha pure ragione. Lui non è gay. È bisessuale.
Il rimpianto del tempi perso ci sarà sempre, ma ora si sono trovati. Anzi. Forse sono più maturi e così consapevoli di ciò che vogliono, da non rovinare ciò che hanno.
Tenerissimi.

Recensore Master
01/02/20, ore 14:45
Cap. 7:

Tesoro!
Io sono una persona orribile e passo veramente con un ritardo pauroso, ma eccomi, oltretutto su un capitolo incredibilmente intenso.
Ho amato tutto questo, sebbene mi abbia fatto un male cane.
Eh sì, mia cara, perché la descrizione delle emozioni, delle paure, del senso di vergogna che Sherlock sente, sono assurdamente profonde e ti entrano dentro. È impossibile non immedesimarsi, non tremare ad ogni tocco e a sperare che taccia, che quella sua sfrontatezza cessi, perché si avverte quella paura di vederlo provare ancora più male, più dolore... quello dell'anima, e quello della carne.
Perché Sherlock annichilito dalla situazione, che non è chiaramente in grado di gestire e di tenere sotto controllo. Un qualcosa che Sherlock non permetterebbe mai a se stesso. Mai e poi mai. Perché quello che Evan fa è ciò che fa lui osservando la gente: lo studia, ma in modo troppo intimo. Qualcosa che Sherlock fa con gli occhi e con distacco. Qualcosa che Evan fa con troppa confidenza.

Ma l'arrivo di John mi ha uccisa. Sherlock che è spento, scosso da quello che gli è successo... fuori dal mondo, eppure il suo angelo dai capelli d'argento lo salva di nuovo. Ovviamente non può fare a meno di redarguirlo e desiderare di schiaffeggiarlo per quelloc che ha fatto, ma la cosa bella di questi due e che tu riescei sempre a descrivere non solo con dolcezza ma anche con umanità, è il fatto che non si voltano mai le spalle, malgrado tutto. Specie John, che ne ha davvero vissute di ogni genere, con Sherlock.
E, stavolta, è John a salvare Sherlock.
Nah, in realtà si salvano a vicenda ogni volta, solo che non lo sanno, perché sono tonti.
Adoro, tesoro, io adoro ♥
A presto, anche se sono una persona orribile, ma cercherò di migliorare i miei tempi ♥
Miry

Recensore Master
01/02/20, ore 12:38

Cara MissAdler,
Eccomi finalmente da te <3
Affinché la trama possa scorrere spesso è necessario soffermarsi a osservare quelli che sono i cuori dei protagonisti. Ecco cos’hai fatto in questo capitolo che mi ha fatta entrare ancora di più nel cuore e nella mente di Sherlock. C’è questa cosa molto dolce che dici riguardo al sentirsi felici e, al contempo, essere estranei a se stessi, come se la felicità fosse troppa e immeritata. E questo è ancora più vero per una coppia che si è cercata senza trovarsi per tanto, tanto tempo e che adesso che può vivere insieme in sincerità, non nascondendo i sentimenti passionali che li hanno condotti fino a questo punto, fa paura perché è tutto troppo perfetto.

Una cosa che apprezzo della tua scrittura è che i personaggi rimangono sempre virili (e rispondo anche nelle note: per me non è assolutamente un problema che nel tuo headcanon o in questo headcanon i ruoli siano interscambiabili, anzi: è una cosa che apprezzo). Watson ha ancora atteggiamenti hurt/comfort nei confronti di Holmes e comunque è un medico, quindi prendersi cura degli altri è lo scopo della sua vita, ma il suo essere premuroso è visibile più nella delicatezza di non indossare la cintura che in altro. E questo per me è un dettaglio fondamentale. Allo stesso modo, non risulta eccessivo che Holmes, sempre così deconcentrato sugli aspetti come il proprio abbigliamento prediligendo ovviamente le riflessioni della sua mente geniale, si faccia bello per Watson, inteso con la volontà di dare il meglio di sé al partner.

Io adoro Mycroft e personalmente non condanno le scelte che ha fatto in questa long, ma ho trovato giusto che Watson chiarisse con lui in maniera indiretta (anche dichiarandosi) e lo raccontasse a Holmes. Con questo escamotage hai risparmiato uno stallo nella trama e hai anche rimesso il maggiore dei fratelli in una posizione più luminosa non solo grazie all’elegante profferta di questa cena che lascia il minore leggermente sorpreso, ma anche per la benedizione che dà alla coppia. Inoltre Watson non è solo un medico, ma anche un soldato: una persona assertiva, decisa, abituata a risolvere le cose. La parte iniziale, invece, ci riporta al qui, ora, con la vicenda appena accennata, ma toccante, di questo modello a cui il destino non ha sorriso. Non vedo l’ora di rimettermi in pari e sappi che è la real life col lavoro a tenermi lontana da questa storia, altrimenti passerei immediatamente dopo ogni aggiornamento. Un abbraccio e buon weekend,
Shilyss ^^

Recensore Master
31/01/20, ore 13:53
Cap. 23:

Tesoro, buongiorno: un poco in ritardo, ma non indietro, yeah!
Ecco, fammi saltare, if I may, ad una conclusione personale, ma che è facile che mi venga in mente se mi immergo nelle letture. Ho questa abitudine di self-insection,aahahahah!
Letterina: "Cari John e Sherlock, ascoltarvi parlare mi fa salire la scimmia... non preoccupatevi di chi si sente più in colpa, più stupido, più spaventato, più pentito del tempo perso. Siete scemi uguale, e adesso vi faccio fare io testa a testa - bello forte - così imaparate a sforzarvi di restare solo amici.... 6, 7 anni?10? Quando tutto ciò poteva essere già successo. Siete nei guai, ragazzini! Vostra, Meiou-colpo di fulmine è il mio secondo nome-Setsuna".
Ecco, adempiuto al mio dovere personale posso proseguire *^*
Sherlock è tenerissimo, non ho parole per dirlo abbastanza bene. E' li che rimugina e si lascia avvolgere dal ricordo di quanto appena successo quanto dall'acqua calda della vasca, mentre galleggia leggero leggero, pieno di benessere, anche se la potente macchina del suo cervello non si spegne, no, altro che tentativi a riguardo. Si chiede se a John sia piaciuto quello che gli ha fatto, (ti pare di no?) perchè è così inesperto e insicuro al rigurado che sta a pensare alla tecnica, per dirla in modo semplice. Ma John lo rassicura; bè i 40 secondi non sono lusinghieri, e Johnnino! vantati un tot! (non posso fare a meno di giocare, mi sento a casuccia **)Anche parlare dell'orgasmo che ha appena avuto, con rassicurazione del sexy dottore, è da Sherlock, proprio IC come piace alla sottoscritta. Forse è un quesito imbarazzante, non romantico, ma lui deve capire, mettere a posto nel mind palace, immaginare come sarà il passo successivo. L'abbraccio nella vasca è sempre un must, lo approvo tantissimo, c'è quella dimensione un po' sospesa ma che non è estraniante come il sogno.
Una vita è scorsa tra le loro dita, portando via molto, lasciando altro: ma non è affatto tardi per iniziare ad essere felici.
Si sono sempre amati (voto questo come titolo preferito, ho il feticismo dei titoli), in modi diversi, da vicino e da lontano, e ora niente potrebbe dividerli. Mary, stai bene sotto due metri di terra? credo di sì ù__ù
mi sono proprio tolta i sassi dalle scarpe, in questa recensione grazie, Miss!
baci fulminanti,
Setsy

Recensore Master
28/01/20, ore 22:13
Cap. 23:

“Le storie non vissute non sono meno vere delle altre… certi amori sono sinceri e profondi anche se restano inespressi” gli sussurra senza muoversi, posando la fronte sulla sua, respirando piano, alzando gli occhi fino a trovare i suoi, guardandolo attraverso le folte ciglia bionde, che ora tremano appena, “e noi ci siamo amati tanto, Sherlock… nonostante tutto, noi ci siamo amati sempre.”

Mi sono commossa tantissimo. Che capitolo meraviglioso

Recensore Master
28/01/20, ore 20:08
Cap. 23:

“Le storie non vissute non sono meno vere delle altre… certi amori sono sinceri e profondi anche se restano inespressi” [...] “e noi ci siamo amati tanto, Sherlock… nonostante tutto, noi ci siamo amati sempre.”

Buonasera, inizio questa recensione in una maniera che non faccio mai ovvero con una citazione. In genere preferisco evitarle, ma in questo caso c'è una piccola storia dietro e allora voglio citare tutto il pezzo. Avevo letto questa frase l'altra settimana in un tuo post su Facebook e mi aveva colpita immediatamente. Se non sbaglio non c'era nessun credito e non era nemmeno chiaro da dove tu l'avessi presa, a me aveva fatto immediatamente pensare a Sherlock e a John in questa specifica storia. Speravo di trovarla, ne avevo notato l'assenza nel precedente capitolo e invece faccio caso che l'hai inserita in questo. Ne sono molto felice, trovo sia una frase stupenda. Forse la più bella che ho letto in una storia qui su Efp. E la trovo immensamente vera se si pensa a questi Sherlock e John, ma non solo perché la frase è adattabile anche ai personaggi della serie. Sherlock e John sono sempre stati legati da qualcosa di grande e di potente, che si manifesta in mille maniere diverse, attraverso la gelosia, per esempio (di entrambi oltretutto), ma anche attraverso l'attaccamento evidentissimo in John, forse un po' meno ovvio e scontato notarlo nello Sherlock delle prime stagioni. Però c'è ed è molto forte ed è vero, non si sono mai amati in senso romantico, ma questo è un dettaglio. Perché il loro legame è altrettanto forte e poi adesso che si è concretizzato lo è ancora di più. Io comprendo il ragionamento di Sherlock e mi rendo anche conto della frustrazione che deve star provando al pensiero di quello che ha perso, se lo avesse fatto prima non avrebbe sofferto così tanto per esempio. Ma trovo che John abbia ragione, non possono soffermarsi a pensare al passato, non possono permetterselo. E poi non è nemmeno giusto, stare separati ha causato sofferenze al loro animo innamorato l'uno dell'altro? Forse, ma ha dato loro Mary e Rosie. Certo ha portato anche a incomprensioni e a fiumi di angst, ma se il risultato è questo... insomma, non vale più la pena guardarsi indietro e soffrirci, ma comprendo perché Sherlock lo sta facendo. Lui si sta scoprendo man mano, sta scoprendo l'amore e il sesso e si chiede perché è stato tanto idiota da non averlo capito subito. Mi piace molto però il fatto che abbia ammesso di esser stato un idiota cieco, questo lo porta un attimo più tardi a confessare che in realtà John gli è piaciuto fin da subito. Anche io ci credo. Non ho mai creduto nell'amore immediato, ci credo in linea di massima (per massimi sistemi); ma non per loro. Il loro è stato un avvicinarsi lentissimo. Certo, comunque si intenda il loro rapporto, qualcosa è scattato fra loro quel giorno al Barts. E Sherlock qua lo ammette forse per la prima volta e io ne sono davvero molto felice. Ricordiamo che Sherlock non ha ancora detto "ti amo" a John. Lui lo ha confessato diverse volte, Sherlock ha ammesso di provare qualcosa e di essere attratto da lui come da nessun altro, ma c'è ancora un importante tassello che manca al quadro. Forse più importante del sesso.

Questo capitolo è comunque di riflessione e mi è piaciuto tanto da leggere. Ci racconta anche in maniera indiretta ciò che è successo dopo la fine del precedente. Mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui Sherlock chiede a John cos'è accaduto davvero, come ha fatto a fargli provare tanto piacere. Mi piace la dinamica che si è venuta a creare tra di loro. John è indubbiamente il più esperto dei due e sembra anche il più eccitato all'idea che Sherlock sia vergine. Sherlock non la vive benissimo, ha paura di sbagliare, teme di fare le cose nel modo meno giusto e che a John non piaccia. John comunque ha il giusto approccio a questo rapporto, l'ho già notato ma il suo atteggiamento diventa via via sempre più positivo. Non forza Sherlock in niente, e lo rassicura di continuo e non sembra fare neanche troppi sforzi di fantasia. Quel che dice mentre è nella vasca è la verità, una verità che rassicura Sherlock e va a creare un breve momento romantico che ho apprezzato. C'è una "manip" molto famosa che ritrae Sherlock e John nella vasca da bagno in una posizione molto simile a questa, non so se ci pensavi intanto che scrivevi, ma ho davvero tanto apprezzato questa scena e l'atmosfera che hai delineato tra loro. C'è tanta intimità e il fatto che sia tutto nuovo per Sherlock la rende ancora più intensa e speciale. Il romanticismo c'è, ma non è mai un fluff esageratamente smielato o fastidioso. C'è ancora la giusta dose di angst e malinconia nell'aria. Tra il recente passato e quello più remoto, Sherlock e John non possono ancora vivere tutto con spensieratezza, sarebbe poco credibile e infatti il peso ancora in parte c'è e grava su di loro. Ma pian piano sta sparendo.

In ultimo, ma non per importanza, grazie per la stupenda dedica. So che ti ho dato il prompt, ma la storia è tutta quanta tua. Io sono felice che ti sia piaciuto così tanto il prompt e che ne abbia tirato fuori una così bella storia. Per la dedica al capitolo, grazie infinitamente. Davvero. Ne sono molto onorata e felice.
Koa

Recensore Master
28/01/20, ore 18:32
Cap. 23:

E continua la tua meravigliosa storia nel mondo incantato di ciò che Sh e John provano l’uno per l’altro. Ripeto quello che ho scritto nella precedente recensione e cioè che la tua puntuale narrazione dei fatti che afferiscono alla zona “crime” si è fatta decisamente da parte, per lasciare lo spazio all’esprimersi del sentimento che li unisce. E le tue parole scorrono dolcissime a descrivere quello che è molto difficile da essere costretto in qualche osservazione, in qualche pensiero messo giù con il dubbio di essere scaduti nell’ovvio o nel non esauriente. Da te c’è molto di più, perché hai la capacità di sapere interpretare i più segreti moti del cuore. Descrivere, inoltre, un personaggio difficile da “leggere” ed interpretare nei suoi desideri più reconditi, da sempre relegati nei luoghi più nascosti del suo animo, non è sicuramente impegno semplice. Inoltre il rating rosso implica, se non si vuol scadere nel volgare e gratuito, un’attenzione costante sia a non reprimere sia a non uscire dal campo visivo di uno sguardo umanamente rispettoso.
Te lo ripeto, tu ci stai riuscendo magnificamente a farci partecipi dei momenti magici che scandiscono la progressiva scoperta l’uno dell’altro: John ormai vive di ciò che desidera Sh, quest’ultimo respira la vita dell’altro.
Il filo conduttore di questi capitoli che ti dedichi all’esprimersi della passione che li attira e li fonde in un’unica entità, secondo me, è l’attesa, il cambio di passo per favorire un cammino più lento, quasi a voler gustare di più ogni particolare del paesaggio che accompagna il loro meraviglioso viaggio verso la completezza del loro essere fatti, davvero, l’uno per l’altro. Quello che Sh e John compiono, guidati dalle tue preziose parole, mai uguali a loro stesse, mai ripetitive e vuote, è dunque un cammino verso un futuro senza più ombre di malintesi, rabbia repressa, paure, delusioni strazianti. A poco a poco, scoprono cosa significhi essere in due, completamente. Sh percepisce che John desidera completare la sua totale fusione di corpo ed anima nei suoi confronti ed indica timidamente la strada della sua comunque sconfinata disponibilità ad essere suo, intuendone la direzione possibile, per ora a lui sconosciuta, del pieno possesso l’uno dell’altro. Invece John la conosce bene, sicuramente “John Tre Continenti Watson” ha, in tal senso, “tecnico” se vogliamo esprimere ciò in un termine piuttosto riduttivo, molte esperienze ma questa è la prima volta anche per lui perché si trova ad essere di fronte ad un amore che ha le caratteristiche dell’unicità e della sconfinata grandezza. Dunque è tutto un avvicinarsi con timore quasi reverenziale a quella che sarà la completezza dell’atto. E tu fai fermare, o meglio rallentare, gesti e percezione di ciò che sta intorno. Per esempio, qui veniamo accolti con uno sguardo che indugia morbidamente su Sh che, immerso nell’abbraccio di un bagno caldo, rivive ciò che è successo prima con John e fa scorrere immagini e sensazioni come se fossero istanti preziosi da strappare all’oblio. E per lui lo sono, perché ha spento il richiamo pedante delle sue paure e della sua razionalità spietata per accogliere tutto ciò che potrà vivere, ormai senza riserve, con il suo conduttore di luce.
“...galleggiare tra soffici nuvole di schiuma e fiori di vaniglia...”: ecco dov’è ora l’arrogante “unico consulting al mondo”, nel posto dove aveva da sempre desiderato di essere e cioè tra le braccia sicure del suo “conduttore di luce”, in un luogo dove far tacere per un po’ la sua mente “sovraccarica ed iperattiva” e trovare quel John che tanto aveva desiderato, a mio avviso, sin dal primo incontro al Barts.
A proposito del passato, che certamente continua a creare ombre sulla loro luce abbagliante, mi è piaciuto molto l’inserimento che hai fatto del brano di Esopo, attraverso il quale fai entrare sulla scena, appunto, l’inespresso che ha soffocato per anni il loro sentimento e li ha tenuti lontani, con il rischio di perdersi per sempre. Ho trovato proprio efficace questa strategia narrativa che ha arricchito, con una nota di originalità, quello che avrebbe potuto essere l’ennesimo discorsone sui loro errori. Il modo con cui hai portato avanti il dialogo ha avuto una piacevole leggerezza, “condita” anche dall’ilarità scatenata in Sh dal paragone con cui, spontaneamente, in un modo quasi goliardico, l’insufficiente altezza della volpe gli ha richiamato la statura del suo John.
Quindi tu, bravissima, hai escogitato un’altra strada, più ariosa, più piacevole per arrivare alla completa confidenza.
Così arriviamo ad un momento di alta tensione emotiva quando il rimpianto spezza l’incantesimo di quell’atmosfera così magica. E le lacrime di entrambi diventano come un’acqua che rigenera. Bellissimo il concetto che hai espresso attraverso loro due: un grande amore può essere tale anche se inespresso. Struggente, davvero, quel “...e noi ci siamo amati tanto...ci siamo amati sempre...”. Splendido. Sono riflessioni che aprono un mondo intero di tenerezza, di sentimenti che volano alti e liberi, che riescono, come qui, a scacciare il fantasma angosciante del rimpianto. E questo perché il “sempre” si tinge del colore luminoso del futuro. Ripeterti che sei stata brava anche in questo capitolo mi sembra ripetitivo ma non ho davvero alternative. In più colgo l’impegno evidente con cui ci racconti di quei due, e ciò va considerato perché il regalo che ci fai del tuo tempo rende tutto più prezioso. Stilisticamente non ho dubbi sulla qualità della scelta lessicale e delle costruzioni con cui racconti. Il contenuto esprime perfettamente la sceneggiatura che avrei voluto vedere come conclusione. Complimenti, davvero.