[Baby-fic]
Courtney, nel suo vestitino rosa colmo di strass e perline e con i capelli ornati da un piccolo diadema, aspettava ansiosa dietro le quinte del palco allestito nella palestra della sua scuola.
A breve avrebbe fatto la sua comparsa Micheal Everly nei panni del coraggioso principe azzurro pronto a salvare la principessa - ovvero lei- dalle fauci del malefico drago.
La musica partì e un bimbo si diresse a passo sicuri verso il centro del palco.
La felicità sul volto di Courtney si tramutò velocemente in una smorfia sorpresa e infuriata allo stesso tempo.
Duncan, a disagio nel suo completo di raso azzurro, ghignò in direzione della bruna.

Io ho dei piercing, lui delle camicie a quadri rosa.
Io ho i capelli tinti, lui stupidi cappelli da panda.
Io amo la musica rock, lui, Riker Lynch, è un membro della famiglia "figli dei fiori" Lynch.
Siamo praticamente incompatibili.

Anche alla Golden School si festeggia Pasqua e la Grande Sfida Pasquale tra Angels e Devils si trasforma in un'occasione di confronto tra Raf e Sulfus. Passeranno una bella festa?

Questa è un One Shot dedicata a tutte le ragazze che volevano un finale diverso e che sono state deluse…
Scritto in una notte di primavera insonne… e per tutte le ragazze che mi stanno seguendo…
Leggettelo ragazze perché ve lo siete meritato…

La storia vista dagli occhi di Ron e Hermione.
La storia di due sedicenni che hanno mille motivi per litigare e solo uno per riappacificarsi. Due sedicenni che sono alle prese con i propri sentimenti, che non riescono a gestire.

Dalla one shot:
'Si, e se non vuoi, non chiedermi di dimostrarlo, perché lo farei.'
Lei azzardò, tanto, che cosa importava? Aveva già rischiato, quella sera, e ne era uscita vincitrice.
'Dimostralo.'
Duncan, senza dire una parola, puntò i suoi occhi azzurri in quelli scuri di lei, le si avvicinò con un movimento fluido, poggiò la mano sinistra dietro il capo di Courtney e la baciò. Lei all’inizio restò confusa e basita, ma poi si lasciò andare, ed anche lei lo baciò.

Alzo pian piano lo sguardo verso la cima di quella grande struttura avvolta nel fumo e nella musica assordante, poi mi giro verso il ragazzo accanto a me.
–E tu vorresti farmi salire su questa cosa?- non ho nessuna intenzione di mettere a rischio la mia vita per una giostra scadente da lunapark.
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Dopo la mia assenza, eccomi tornata con una Duncney c:
Voglio dedicarla a cui segue e recensisce le mie storie.
Sono loro a motivarmi a scrivere, quindi li ringrazio

Una decisione da prendere, due teste calde ed una lista.
Quando un orso chiodato le prova tutte per averla vinta contro un' ex animatrice di campeggi maniaca del controllo e con una grande passione per i bagni caldi.
Scritta per il (non)contest "Prompt Vaganti"
Prompt: Doccia - Duncney

Un mio piccolo augurio di Natale ♥
Alzi la mano a chi piace ricevere regali e la Duncney.
Caspita, siete tantissimi!
Piccola shot fluffosa (?) sui nostri Duncan e Courtney, ambientata pochi giorni prima di Natale.
Cosa c'entrano i regali? Beh, vedrete c:
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Estratto dal testo
Incrociò le braccia al petto, mentre sul suo volto si dipinse una smorfia: «Sentiamo, metallo pesante: tu cosa vorresti, invece?»
Si avvicinò minaccioso e, di scatto, le strinse i fianchi e la spinse violentemente contro il suo petto.
Prima che potesse realizzare la situazione, lui poggiò le labbra sulle sue. Fu un bacio casto, leggero come l’aria.

Piccolo tributo alla DXC ispirato alla canzone di Taylor Swift "You Belong With me."
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Dal testo:
Semplice: Gwen e Duncan, Duncan e Gwen. Loro due insieme sono perfetti.
Lei, la dark, lui, il punk . Sono simili come gemelli. Ascoltano la stessa musica, guardano gli stessi film, mangiano le stesse cose, frequentano gli stessi locali e le stesse compagnie.
Voi due invece siete così diversi.
Tu sei Courtney Barlow, la studentessa modello, la perfettina miss castità, la competitiva pronta a tutto per vincere, la mini avvocatessa in camicia e leggings.
Lui invece è il tuo preciso opposto: ribelle, incostante, pervertito, irresponsabile.
Eppure, com’è che si dice?
Ah, già. Gli opposti si attraggono.

–Separate i banchi!- la frase del prof. venne seguita da un gran fracasso di sedie e banchi che vengono spostati. C’era chi approfittava di quegli attimi di tempo per ripassare, c’era chi pregava e c’era chi sistemava meglio i bigini nell'astuccio. Infine c’era chi, come Duncan Nelson, torturava la propria compagna di banco, in questo caso Courtney Barlow.
La mia prima,vera fic, spero vi piaccia!

Piccolo (grande) attimo Duncney, raccontato in una One Shot.
Ambientato in Total Drama Island, il Missing Moments sarà un'insieme di dolcezza e tenerezza con lo sfondo di un temporale.
Dal testo:
Courtney, senza pensarci, si avvinghiò a Duncan. –Ho paura! Brr, ho paura!-
-Altro che gelatina verde!- rise lui, stringendola a sé e accarezzandole la schiena.
-Non scherzarci, cretino. Io d-davvero h-ho paura di ’sti tuoni schifosi; ah!- gridò al suono di un altro fulmine. –E poi qui fuori fa un freddo cane!-
Duncan sorrise: -Entra dentro la nostra capanna.-
-No! Cosa penseranno, gli altri?!- esclamò, indignata.
-Stanno tutti dormendo, Principessa.-
-Ah, per fortuna.-
***
Enjoy it!
G.

Un semplicissimo risveglio pieno di dolcezza per i nostri cari Duncan e Courtney (viva la mia abnorme fantasia).
Tanti gesti zuccherosi per una shot (pietosa) fluff e romantica, non esattamente i campi in cui vado meglio.
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Estratto dal testo:
Avvicinò violentemente le sue labbra all’orecchio di lei e, a pochi centimetri dal lobo, sussurrò un flebile «Ti amo.»
Due semplici parole unite in una confessione erano bastate per far sentire la ragazza in paradiso.
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One shot ispirata a «Innocence» di Avril Lavigne

Raf e Sulfus sono recentemente diventati genitori di un bambino ma essere genitori non è un compito facile. Scopri che cosa succede quando Sulfus rimane a casa, da solo, con suo figlio!

Heather e Courtney si conoscono da quando sono bambine e odiano i maschi per questioni amorose passate. Cominciano a frequentare le scuole superiori, ma riusciranno a stare alla larga dai ragazzi? E inoltre, qual è il segreto dei loro genitori?
Dal capitolo 20 (Parte III):
«Bè, mi amor, adesso sai che se ti dico qualcosa è solo per avvertirti, perché non vorrei mai che ti succedesse qualcosa. Se ti succedesse qualcosa, non me lo perdonerei mai,» avvicinò le sue labbra al mio orecchio ed abbassò il volume della voce, in modo da non far udire le sue parole al fratello. «perché tu sei la cosa più importante che ho.»
***
E in quel momento l’unica cosa che volevo era Duncan, l’unica persona di cui mi fidassi era Duncan. In quel momento mi dissi che se mi avessero privato di lui, sarebbe stato peggio della mancanza d’ossigeno. Duncan era tutto ciò di cui avevo bisogno.