Tratto dal primo capitolo: "Si tolsero dalla presa delle due dita, poi Harry le tirò una treccia. «la smetti? Mi innervosisci, stupido!» sbottò la bionda, guardandolo male. «continuo perché ora sei mia sorella. E io a mia sorella tiro i capelli, e non si è mai lamentata!» sussurrò, alzando il nasino con fare saccente. Lee lo guardò male, per poi saltargli addosso, per picchiarlo. La risata dolce di Harry invase il parco innevato, mentre si rotolava nella neve con la sua nuova sorella. Quando finirono di rotolarsi giù dalla discesa, rimasero abbracciati in quell’abbraccio fraterno. Harry prese a giocare con i capelli biondi della sua amica, che si accoccolò tra le sue braccia.
«non mi lascerai mai, vero Lee?» «mai.»"

"Ehi, aspetta"
"Si può sapere cosa vuoi?" scattai nervosa,
"Il mio nome è Liam e non coso"
[...]
"è molto interessante perchè è come se la tua mente ricordasse una figura, in questo caso il bambino"
[...]
"Liam dobbiamo dirglielo"
"Non posso dirle che quel bambino ero io, Harry!"
[...]
Deglutii faticosamente la saliva mentre osservavo la lametta che minacciava di incidere il mio polso,
Gliel'avevo promesso, gliel'avevo promesso.
"Ho fatto tutto questo per proteggerti.. eri così felice"
[...]
"ti batte forte il cuore" smorzai un sorriso,
"batte solo per te"
"Ti amo, Liam James Payne".

Scossi vigorosamente la testa ritornando al presente, e pensando a tutto e a niente, abbassai la testa, notando che le due bambine non c'erano più, ma al loro posto, per terra, era depositato un piccolo libricino bianco [...] chi l'avrebbe mai detto che quel pezzo di carta sarebbe stato il mio nuovo inizio?

Non risposi a quest'ultima affermazione, decisi solo di mettermi le cuffie, smorzare un falso sorriso e percorrere i pochi metri di corridoio che separavano l'aula di inglese da quella di biologia.
Evitai di pensare al fatto che il ragazzo che mi aveva spezzato il cuore fosse tornato.r

Un viaggio in cui nasce una storia,
un ritorno che la distrugge o che la rafforza?
"Ah, quasi dimenticavo..- disse richiamando la mia attenzione- ha chiamato tuo padre, partite domani" per poco non mi strozzati con la bibita al Lime.
[...]

“Sono Sunshine, ma puoi chiamarmi Sun.”
Porta fiera il suo nome, per quanto assurdo possa sembrare, ha sempre pensato che riflettesse la sua spiccata e allegra personalità.
“Sun non si innamora, Sun si diverte.” Una pacca sulla spalla, e le parole del suo migliore amico risuonano nella mente di chiunque abbia sperato in una relazione più che seria con quella ragazza dagli occhi verde smeraldo.
Sun cambierà idea, con l’arrivo del suo primo vero sole personale.

ah si.. e come CILIEGINA sulla torta non poteva mancare il figlioletto, un damerino tutto ciccici dadada, puttaniere D.O.C, di ottima qualità devo dire, per non parlare della sua simpatia che era paragonabile a delle vene trafitte da una lametta, di certo la sua vanità l'aveva accolto per bene da bambino.. Oh si, Harry Edward Styles aveva abbracciato la vanità, l'ego e la presunzione.

ed ecco quel contatto, quel contatto da dove i nostri dodici anni d'amicizia volarono felicemente a puttane, eri il mio migliore amico, l'unica persona in grado di sostenermi, l'unico in grado di rendermi felice, il tuo nome era inciso nel mio sguardo illuminato dai raggi del sole, eri così bello e ora sono qui,

Eri il mio Peter Pan, quello che non mi avrebbe fatto crescere, quello che avrebbe continuato a farmi vivere nell'isola che non c'è, ma adesso, che la realtà ha aperto le nostre pupille ancora abbagliate dalla luce dei sogni, stringimi la mano come facevi una volta, fammi sentire il tuo cuore anche a kilometri di distanza, prendimi e vivi di me come era tua abitudine fare.  

Ragazze questa è una piccolissima parentesi della FF "If you told me to jump i'd take the fall" Prima che Hazza tornasse da Julliet e questo era un tema di Ireland che "descriveva" ciò che vedeva con i suoi occhi.

Era passato un anno,ero di nuovo li, davanti a quell'ingresso, l'ingresso della Holmes Chapel High School,
quello non sarebbe stato un normale "primo giorno" di scuola,
non ero più la ragazza fragile e sensibile resa debole da Harry Edward Styles, ero cambiata e non solo fisicamente, gliel'avrei fatta pagare.

''Perchè pensi che io sia solo un montato?''
Mi blocco. Non so cosa rispondere. Tirare fuori la stroia di mio padre risulterebbe banale. Il suo sguardo è serio, i suoi occhi verde prato non smettono di fissare i miei, e i miei non ne possono fare a meno. Se c'è una cosa che posso dire è che è bellissimo!
(Per tutte le ragazze che leggerano la storia: anche io sono una grandissima fan dei One Direction, quindi se all'inizio vedrete dei disprezzamenti nei loro confronti non vi preoccupate, non lo penso, è solo l'inizio di quella che sarà una rivelazione! Mi raccomando scrivetemi, sono curiosa di sapere cosa ne pensate!

Probabilmente ero uscito per cambiare un po' d'aria: amavo le prove col gruppo ma ero esausto. Camminavo, camminavo e camminavo ancora, quando nel silenzio più totale sentìì della urla. Urla di pericolo, urla di dolore: non so, non ero mai stato bravo a distinguerle.

''Non lasciate che vi rubino i sogni, seguite il vostro cuore accada quel che accada''

Si dice che bere aiuti a dimenticare, se così fosse ho bisogno di annegare davvero troppi pensieri nell’alcool stasera.
Un’uscita con gli amici, forse è ciò che serve per far tornare uno sporco sorriso sul mio volto.