C'è un uomo seduto tra le panche di una chiesa abbandonata, un telefono tra le sue mani ed un messaggio in segreteria...

Una serie famosa, due attori, l'applicazione di Twitter.
(scritta per la writing community 100per100)

E' una scena come ne hanno girate tante.
C'è una vasca riempita di ghiaccio e il corpo di Jared che trema sotto il pelo dell'acqua...
(spoiler dell'episodio 8x21)
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Sam è cambiato. Si è perso. E' impazzito.
Sam non c'è più.
Puoi continuare a guardarne gli occhi cercandolo in quei pozzi profondi in cui ha gettato se stesso, per non dover più soffrire, Dean, ma non lo troverai più.
Sam si è ucciso con le proprie mani e al suo posto ha lasciato un mostro.

Jimmy urla e supplica pietà, prigioniero tra le pareti del proprio corpo.
"Avere un angelo dentro è come essere incatenati ad una cometa."

Jared è più piccolo di Jensen, ha occhi enormi e dal colore impossibile. La notte si schiaccia contro di lui, cercando il suo calore e strofinandoglisi addosso. Vivono in una prigione, anche se "vivere" non è il termine giusto, sarebbe più giusto dire che sopravvivono. E, quando trovano l'occasione di scappare, la colgono al volo.
Sam e Dean sono due cacciatori, non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che cacciano demoni e, quando quei due gli capitano tra i piedi, non hanno la più pallida idea di quello a cui andranno incontro.
C'è anche un Angelo con loro, che va e che viene, occupato con questioni ben più grandi di quelle terrene.
E' strano il fatto che sia l'unico a capire la lingua di Jared e di Jensen, ma di stranezze, i fratelli Winchester, dovrebbero averne già viste abbastanza da capire che non finiscono mai.
E, mentre dietro a sbarre arrugginite, qualcun altro attende spiando nel buio con ferini occhi cobalto, demoni e mostri continuano a tessere le loro trame.
E' una vita bizzarra questa, ma, ehi!, ad ognuno la propria croce!

Una scena non è mai solo una scena e le sue lacrime non sono mai solo le lacrime di Dean.
E, questa volta, a piangere sono tutti e due, l'attore e il cacciatore.
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Quando Jared la nota, il sorrisetto divertito che ha avuto fino a quel momento crolla e il nodo della sciarpa che gli circonda il collo pare quasi soffocarlo.
Quando Jensen la nota, non ha neppure un attimo di esitazione, il volto si carica di una maschera di freddezza e tutto quello che gli interessa è proteggere Jared.
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Crossover demenziale Supernatural/Harry Potter.
Hogwarts è minacciata dall'erede di Serpeverde, da un professore disastroso, e da un fantasma isterico. Ah, sì, è c'è anche il Basilisco.
Ma se entrassero in campo i fratelli Winchester, la situazione non potrebbe essere risolta in un batter d'occhio?

Il padre dietro al cacciatore. L'uomo dietro alle sue scelte. I suoi figli dietro alla sua vendetta.
C'è stato un tempo in cui anche la loro famiglia era normale, ma è stato tanti anni fa, prima dell'infanzia di un bambino fatta a pezzi e calpestata, prima di occhi grandi ed infantili che hanno guardato l'innocenza del fratello svanire insieme alla propria.
C'è stato un tempo in cui credevano che gli incubi fossero solo tali.
Ora quel tempo è finito...
[Ventisei fic per ventisei anni della vita di Dean, di Sam e, soprattutto, di John Winchester]

[...] «Jared, ho un problema.» gli mormorò, chinato su di lui «Credo di amarti.» [...]
Ventuno drabble per ventuno lettere dell'alfabeto.
Ventuno volte Jared e Jensen.
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Raccolta di storie natalizie a sfondo principalmente fluffoso.
CAST SUPERNATURAL

Raccolta di storie natalizie a sfondo principalmente fluffoso.
SUPERNATURAL

Non so precisamente perché l'ho fatto.
Forse perché ho un subbuglio di ormoni tale che mi spinge a scrivere stupidaggini del genere.
Insomma...una persona normale non scrive una poesia sulle mestruazioni, vi pare?
E invece ecco qui una specie di filastrocca di rime baciate e alternate che, se volete, vi farà compagnia ogni ventotto giorni!
 
Adesso posso ufficialmente traferirmi a Baghdad e costruirmi una falsa identità.
 
Ah...nel caso mi conosciate, non sono io. E' uno spirito che ha preso il possesso del mio corpo e ne ha fatto un mezzo per divulgare questa cosa.

Avevi un sorriso immenso, Loki, quando eri alto poche spanne e ti piaceva correre in giro per la reggia con indosso le vesti troppo grandi di Thor.
Avevi un sorriso immenso, Thor, quando eri già alto il doppio e robusto il triplo di Loki, che al tuo fianco sembrava uno scricciolo, una macchia nera e bianca accanto a un fiero leone biondo dagli occhi azzurri.
Lo scontro di Thor e Loki nella camera da letto di Odino, quando Thor fa ritorno dall'esilio e Loki ha appena ucciso Laufey, vissuto attraverso gli occhi di qualcun altro.
Cinquecento parole.