Harry Styles, ragazzo di un piccolo paesino, sedici anni, un sogno nel cassetto, tenta in tutti i modi di farsi notare dalla sorella del suo migliore amico, Allison Morris.
Lei, la ragazza che gli spezzò il cuore.
Quasi tre anni dopo, quando Harry è ormai una superstar internazionale ed è convinto di aver dimenticato il suo amore del liceo, un imprevisto li farà incontrare di nuovo.
Harry si ricorderà di avere con lei un conto in sospeso.
***
Appoggiò i palmi delle mani ai lati della mia testa, e piegò i gomiti in modo da avvicinarsi ancora di più.
La sua bocca sfiorò maliziosamente il lobo del mio orecchio, mentre i ricci ricadevano ormai sulla mia guancia, pungenti ed eccitanti al tempo stesso.
- Sai, mi fa impazzire...- mi soffiò sul collo, per poi poggiarci sopra le labbra.
Ci lasciò un bacio umido, che sembrò durare un'eternità.
Passò poi dall'altro lato.
- ... L'effetto che ora ho su di te.- finì,  ridendo lievemente. Era soddisfatto.

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA: lo so che sono una bastarda e che manca solo un capitolo, scusate. Cercherò di pubblicarlo entro gennaio; intanto, per rispetto, inserisco questo avviso per avvertirvi. Scusate ancora, mi dispiace moltissimo, vi prometto che l'ultimo capitolo sarà sensazionale e molto, molto lungo. Imploro la vostra pietà e la vostra pazienza.
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*dal primo capitolo:
"Io sarò il primo a baciarti, e anche l’ultimo."
Oddio, era fuori di sé.
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*dal capitolo 13:
Fu semplice, fu profondo. Come l’azione stessa del respirare, come l’acqua cristallina che scorre gioiosa in un ruscello fresco di montagna.
Semplice e profondo.
Come l’amore.
Non era un vero bacio. Era piuttosto uno sfiorar di labbra, un tocco che per troppo tempo era stato loro proibito dalle convenzioni sociali, l’immagine tenera e densa si calore di due bambini che, tenendosi per mano, si scambiano un dolce e leggero segno di amore.
No, decisamente, non era un vero bacio.

Natalie Devor, 17 anni, vita tranquilla. Ha una migliore amica, e anche un migliore amico, che la trova più che una semplice amica. Ma non basta. Un bel giorno, incontra un ragazzo, alto, riccio, occhi color smeraldo: Harry, ecco il suo nome.
Una storia che parla di scelte, di amore, di amicizia.
Spero davvero che vi piaccia.

"Ti sembra normale darmi prima uno schiaffo per poi chiedermi di baciarti?" sembra divertito.
"Te lo sei meritato".
"Cosa?Il bacio?".
"No,lo schiaffo".

-Se pensi che sono rimasta a casa a strapparmi i capelli,sei completamente fuori strada!Stavo solo cercando di capire il tuo comportamento distaccato!-risposi tutto di un fiato.
-Mi prendi in giro?Credi che io sia stupido?Pensavo fossi diversa,invece …- digrignò lui,stringendomi un polso. Ma insomma cosa avevo mai fatto,per suscitargli quella reazione?
Probabilmente lui notò la mia confusione,perché allentò la stretta e mi tirò verso la terrazza del locale,dove avremmo potuto continuare la nostra discussione al riparo da sguardi indiscreti.
-Harry!!Lasciami immediatamente!Se hai fatto uso di qualche acido, non puoi prendertela con me!-urlai autoritaria,posizionadomi di fronte a lui. -Non continuare a fingere,Megan mi ha detto tutto.-gridò anche lui,ribaltando la situazione e spingendomi vicino alla parete della balconata. I suoi occhi imploranti,mi trapassavano l’anima,e la sua vicinanza non contribuiva ad alleviare la mia confusione.
Se vi ho incuriosito,passate a leggere...

Questa è una storia di tre ragazze che frequentano la quarta liceo a Milano e decidono di partecipare all'iniziativa dell'anno all'estero a Londra.
Tutte e tre hanno la passione per quei cinque ragazzi dalle voci favolose che compongono la famosa boyband dei One Direction.
Nessuna delle tre ragazze avrebbe mai pensato che in una semplice giornata di metà agosto la loro vita sarebbe cambiata radicalmente dopo un incontro inaspettato.
I loro nomi sono Eleonora ( El.) Marika ( Mari) ed infine Sara ( Sà).
Mille avventure e intrighi amorosi caratterizzeranno il loro anno e chissà, forse anche il futuro.

Lei, Madison Lake, incinta a 17 anni.
Lui, Louis Tomlinson, diventa padre a 19 anni senza saperlo, poiché parte per l'America.
Si rincontreranno dopo più di tre anni, con qualche imprevisto.

Continuavo a fissare mia madre con un'espressione tra lo sconcertato e lo spaesato. Mentre lei, con un'aria abbastanza tranquilla e rilassata mi stava annunciando, a suo parere, la nuova e lieta notizia.
-Stai scherzando vero?- Gli chiesi incrociando le braccia verso il petto.
Non potevo ancora credere che avesse fatto una cosa del genere.
-No, assolutamente. Abiterà quì, con noi, d'ora in poi.- Mi informò, con un coinvolgente sorriso stampato sulle labbra.
Peccato che a me, in quel momento, non andasse proprio di ridere.
-E quando lo hai deciso tutto questo? Come al solito sono sempre l'ultimo a sapere le cose in questa famiglia.- Sbottai, poggiando con forza i pugni sul mobiletto della cucina, dove mia madre era attualmente intenta a preparare uno dei suoi prelibati manicaretti.
-Non dire così figliolo. E' sola, non ha più nessuno al mondo. I suoi genitori sono morti.- Accarezzò dolcemente le mie gote. Mi ritrassi in men che non si dica da quel tocco.
E' legale amare così tanto una persona, da far fermare il tuo cuore ad ogni suo sguardo o semplicemente sfioramento?

Sorrisi felice, troppo eccitato per rendermi davvero conto di ciò che stavamo per fare io e lei.
-Tutto ciò che voglio sei tu, ma chèrie- le soffiai a due centimetri dalla sua bocca socchiusa. Monique tirò fuori la punta della lingua e provocò le mie labbra leccandole.
-Dillo ancora- sussurrò quasi la ragazza.
-Voglio solo te, ma chèrie- l’accontentai e ricominciammo a baciarci con foga. Subito dopo, lei cominciò a sfilarsi il maglioncino e la canottiera, mostrandomi due seni perfetti coperti da un reggiseno in pizzo rosa antico.
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Amore finito. Piani finiti. Fiducia finita.
Cosa può fare Elen più che appellarsi ad una vecchia amica e cercare di tirarsi su?
Che l'amore non faccia per lei? O forse erano solo illusioni quelle di prima, il meglio deve ancora arrivare.

Marylin Salas, un passato troppo duro per essere ricordato, una vita tormentata, e la ricerca della libertà, cos'è la libertà in fondo ? beh lei non poteva saperlo ... eppure si illudeva di poterla trovare scappando e rovinandosi la vita, beh forse amando si diventa liberi anche se è un controsenso, e poi il destino, che chissà se esiste, ma qualcuno le salverà la vita, e forse potrà superare il sentirsi inappropriata e la sua convinzione di poter solamente rovinare la vita delle persone, anche se non è affatto così ... Spero vi piacerà, almeno passate a curiosare

- Abbi fiducia, questa è la nostra città -.
Mai parole furono più giuste per Beatrice e Sofia, due ragazze italiane che si sono appena trasferite a Londra per dare una svolta alla loro vita, per inseguire quei sogni che fin da piccole le avevano tormentate.
Di certo, non avrebbero mai pensato di incontrare quelli che per milioni di ragazze erano i più famosi e importanti cantanti del mondo.
Così l'esperienza londinese delle due ragazze si trasformerà in qualcosa di più grande che tra amori, amicizie, delusioni e rivincite darà loro la possibilità di realizzarsi. Riusciranno a cogliere la loro occasione?
**storia scritta a quattro mani**

"So che sembro stupida ma a te io ci tenevo e quel che è peggio è che tu non te ne sei nemmeno reso conto!"

STORIA SOSPESA
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«Pensavo di mandarti a Londra…» annunciò la nonna.
«Londra? Stai scherzando, vero? A quanto pare stai diventando proprio vecchia. Noi siamo già a Londra!» Accentuai il ‘già’ guardandola confusa provocando la risata sonora della nonna.
«So bene che siamo già a Londra,» continuò non facendomi capire «io intendevo mandarti a Londra nel 2013. Sai, la Londra del 2010 era davvero molto diversa da questa dell’anno 2069.» sorrise.