Bella Pov’s
Erano ormai tre anni che vivevo a casa di zia Carmen e zio Eliazer; i miei genitori morirono quando avevo 13 anni a causa di un incidente stradale, dopo un anno di battaglie legali, venni affidata alla sorella di mia madre. Sin da prima che nascessi, si era scoperta l’esistenza dei vampiri; Adesso convivevamo pacificamente, loro camminavano tranquillamente per le strade delle città, molti giravano il mondo alla ricerca della loro così detta “ Cantante”. I miei zii avevano una figlia: Tanya . Mia cugina mi odiava, non ne ho mai capito il motivo; Tanya era stolta, superficiale, una serpe. L’unica cosa che voleva era prendersi un bel vampiro che poi la trasformasse e la sopportasse per sempre. Voleva l’immortalità, voleva la bellezza eterna. Come se non fosse già bellissima di per sé. Io non ero come lei .. E mai, dico mai, avrei pensato di potermi abbassare al suo livello, per un ragazzo poi, vampiro oltretutto ! .. Ma se si parlava di Edward Cullen ..
Il raiting è variabile ! Arancione/Rosso
By rrrossi A&R

Un secondo rapido illuminato sfrecciò nel senso opposto.
"Ritornano già?" domandò il piccolo principe.
"Non sono gli stessi", disse il controllore. "E' uno scambio".
"Non erano contenti là dove stavano?"
"Non si è mai contenti dove si sta", disse il controllore.
E gli rombò il tuono di un terzo rapido illuminato.
"Inseguono i primi viaggiatori?" domandò il piccolo principe.
"Non inseguono nulla", disse il controllore.
"Dormono là dentro, o sbadigliano tutt'al più. Solamente i bambini schiacciano il naso contro i vetri.", disse il controllore.
“Solo i bambini sanno quello che cercano”, asserì il piccolo principe.
E io purtroppo non ero più bambina da troppo tempo.

Capii subito le sue intenzioni ed iniziai a piangere. -Ti prego Jacob, cerca di ragionare- dissi, alzando la voce. -Shh, vedrai ti piacerà- sussurrò, tappandomi la bocca con le sue labbra. Poi, con ferocia mi tolse il vestito che avevo indosso e le sue mani presero a toccare avide il mio corpo. Era inutile piangere. Era inutile chiedere aiuto. Era inutile cercare di farlo ragionare, perché lui era più forte di me e avrebbe vinto comunque. Così chiusi gli occhi, inerme, sperando che finisse tutto al più presto.

Bella non è una semplice umana,ma nemmeno un’avvenente vampira,nonostante tutto riuscirà a conquistare il suo Edward…forse.

Uno stronzo. Un avvocato cinico e spregiudicato. Un avvocato che non crede nella giustizia. Sempre lo stesso avvocato che odia il suo lavoro, la sua vita, il fatto che a trentatrè anni suonati è ancora single e vive come se ne avesse diciassette. Un avvocato a cui non brillano più gli occhi dorati. Chissà se un paio di occhi da cerbiatto umidi di lacrime non possano compiere un miracolo, riportandolo in qualche modo a vivere davvero.

"E' possibile aver bisogno dell'unica persona a cui mai ci si rivolgerebbe, se non sotto tortura? A me è capitato. La tortura in questione? Il matrimonio della mia odiosa cuginetta. La persona sbagliata? Il fratello, tremendamente sexy, della mia migliore amica..."

Isabella Swan e Edwatd Cullen.. 26 anni lei e 17 lui. Professoressa lei e studente lui. Sesso e amore tra i due personaggi. Quale prevalerà? E tra passione e ragione chi avrà la meglio. In una storia dove il mordi e il fuggi è d'obbligo, dove il confine tra giusto e sbagliato è sottilissimo. Vi lascerete condurre nel vortice del proibito senza fare nulla per impedirlo. E tra i due personaggi ruotano le vite di Rosalie, best di Bella e di Emmett, Jasper, Alice e Jacob che porta con se un pezzo del passato di Edward che l'ha portato a diventare lo stronzo che è. Scritta in collaborazione con 'mente' e 'l'una'.

introduzione
E se Edward durante l'ora di biologia decidesse di porre fine alla vita
di Bella? Ma lei come reagirà una volta capito cosa le sta
succedendo?

Come al solito partiamo da dopo l'abbandono di NM... Bella ha tutte le intenzioni di buttarsi dallo scoglio e farla finita, quando qualcosa la blocca e le mostra alcune verità sconvolgenti... Adozioni? Streghe? Poteri Speciali? Scuola di magia? Portali dimensionali? Bella si troverà immersa fino al collo in una realtà completamente diversa da quella in cui ha vissuto fino ad allora... E intanto, i Cullen?

Questa storia non c' entra niente con Twilight, giusto le coppie principali sono rimaste le stesse. Bella è una pasticcera professionista che per arrotondare lo stipendio decide di insegnare a cucinare dolci ad un gruppo di persone. Cosa succede se tra i suoi allievi si presenta Edward???

-La nuova- rispose Jasper senza fiato

-Uhuh la nuova eh? Piacere Principessa- disse lasciando Jasper avvicinandosi a me con fare minaccioso, non mi mossi sapevo che altrimenti mi avrebbe rincorso per tutto l'istituto e io non possedevo ancora la velocita di uno di loro, fanculo, quel veleno fottutissimo serviva a fare quello! Ma l'effetto non era ancora arrivato -Il piacere è tuo- risposi -Edward- rispose socchiudendo gli occhi come se si stesso concentrando, lo guardai e capii, stava provando ad entrare nella mia mente, fottutissimo bastardo, non riuscirai ad entrarci e sai perchè? Sono una di voi! -Isabella- risposi schernita -Cullen, Swan, Hale, in classe!-esclamò il professore, lo guardammo, e tornammo in aula terrorizzati dai suoi occhi appena infiammati di rosso, questa scuola non mi piaceva, iniziava ad incutermi paura, canini, occhi rossi, fantasmi, mostri, ma dov'ero finita? Io una normale ragazza di città che voleva essere semplicemente un po famosa, con una voce che non era ne male ne bene, con un corpo che odiava e che cercava il vero amore, un po timida e cazzimmosa, stronza a un punto estremo, ma dico io, che ho fatto di male per meritarmi uno scambio in una scuola T-O-T-A-L-M-E-N-T-E Anormale!? Niente, mi chiamavo solo Isabella Swan e questo spiegava tutto..

Un Demone sadico e sensuale, figlio di Lilith e Lucifer, ed una mezza Demone, serva in un'Accademia esclusiva. Una schiavitù forzata che nasconde forse un segreto vecchio di secoli...
"“Sono diventata cosa scusa?” chiesi sbigottita.
“Sei quello che voglio, quando voglio e dove voglio”
[...]
“Non ho accettato nessuna scommessa Syn. Se ti voglio ti avrò” ringhiò afferrandomi un braccio per voltarmi verso di sé.
“Mi vuoi?” domandai scettica.
“Hai sempre detto che ne avresti potute avere a centinaia come me. Va da loro no? Oppure non le vuoi come desideri me?”
“Non posso…quindi mi accontento di te”