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<< Isabella, hai mai guidato ? >> mi domandò afferrando la sua giacca di pelle. Scossi il capo.
<< No, Charlie teme di ritrovarsi abbracciato ad un albero >> Scoppiò a ridere, e mi stupii di non aver balbettato.
<< Okay, allora appena finisce Lauren, la riaccompagniamo, in modo da spiegarti tutto con calma >> Uscimmo e un senso di panico mi invase.Io e lui?Soli?
 
 

Alice con sorrisetto ironico mi rispose:
" Sto parlando della tua cantante. Stasera ho avuto una visione che mi avvisava che la tua cantante sta arrivando in città! Io l'ho vista!".
Sentendo le mie gambe diventare di gelatina, crollai sul divano completamente senza forze e a fatica dissi: " La... la mi...mia ca...cantante? Alice dimmi che non stai scherzando?".
" No fratello, te l'ho detto io l'ho vista?" mi disse lei con un sorriso ed io spostai il mio sguardo verso Esme, Carlisle e Jasper che in silenzio annuirono.
" Com'è? Chi è? Ti prego Alice, dimmelo" le chiesi completamente fuori di me e lei con un sorriso splendente mi rispose: " E' bellissima, con dei lunghi capelli scuri, dei penetranti occhi marroni e un sorriso dolcissimo! Arriverà fra tre giorni qui a Forks e verrà nella nostra stessa scuola ma..."
" Ma...?" le chiesi nervoso io e lei titubante riprese: " Ma... c'è un piccolissimo problemino!"
Bene se vi ho incuriosito leggete la mia storia e commentate.

Edward, il ragazzo che non crede nell'amore.
Bella, una ragazza che è appena stata violentata dal suo fidanzato.
Edward fa l'avvocato e Bella sarà la sua futura cliente.
Nascerà una grande amicizia tra di loro, ma siamo sicure che sarà solamente un'amicizia?

E' la prima volta che pubblico una mia storia a parte quella insieme alla mia amica.
E' nata per caso. Mentre ero in treno mi è venuta in mente cosi ho iniziato a scrivere! Spero vi piaccia, l'ambientazione è in Italia!
Bella scappa dal suo paese dopo una grossa perdita...nella nuova città troverà delle persone pronte ad aiutarla a superare i suoi fantasmi e le sue paure!

<< Mi rispondi?? >> chiedo stizzata
<< Scusami >> dice un ragazzo avvicinandosi
<< Per cosa?? >> chiedo confusa
<< Piacere,sono Jasper e lui è mio fratello Edward >> dice dandomi la mano
<< Piacere sono Isabella,ma chiamami Bella >>
<< Perchè tuo fratello non mi risponde?? >> aggiungo << Perchè è muto >> dice serio

Dal capitolo 3: -In realtà..- prende una piccola pausa prima di continuare e attira astutamente la mia attenzione. -Volevo farti una proposta..-
E da quelle parole so che non sarà niente di buono, so che mi condurrà a qualcosa di assurdo e impensato eppure voglio ascoltarlo lo stesso.
Resto in silenzio aspettando che continui.
-Tu hai bisogno di soldi, e io posso darteli-
-Non accetto i tuoi soldi-
-Lo so..- risponde in contropiede. -Non avevo intenzione di darti senza ricevere nulla in cambio..-
Non capisco e non voglio nemmeno pensare a quello che sta per chiedermi.
-Cosa vuoi?- lo anticipo cercando di capire il prima possibile.
-Te-

<< Scusami, ti ho fatto male? >> Afferrai la sua mano e mi alzai; cercando di non essere investita dalle persone che correvano verso l'uscita.
<< No, tranquillo. >> Risposi sorridendo e abbassando lo sguardo. Era Edward Cullen, capitano della squadtra di Football, studente modello, sogno erotico del corpo studentesco femminile, e fidanzato di Tanya Cooper, capo cheerleader.
<< Sicura? Ti sono venuto addosso come se fossi un elefante >> Alzai gli occhi, e vidi sul suo volto comparire un sorriso.
<< Sicurissima. Ora è meglio andare, se ci fosse stato davvero il terremoto saremmo già morti. >> Dissi mentre iniziavo ad incamminarmi verso l'uscita, seguita da lui.
<< E dimmi, esaudiresti l'ultimo desiderio di un povero ragazzo? >> continuò iniziando a camminare all'indietro, con le spalle rivolte all'uscita e il viso rivolto a me.
<< Dipende da quale. >> rallentai il passo in modo da vedere cosa aveva da dirmi.
<< Mi diresti il tuo nome? >> Scossi il capo e mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Isabella, Isabella Swan >>
<< Bene Isabella, credo di essere già in paradiso >> E riservandomi un ultimo sorriso, uscì dall'istituto.

< Rose, è un viaggio in aereo, e ho bisogno di comodità. Cosa dovrei mettere, un vestito da sera e i tacchi? A proposito, vieni a sederti sulla valigia, non si chiude.> Disse Isabella indicando la valigia che stava per esplodere. Rose, sbuffò indispettita e posò la tazza di caffè sulla scrivania.
< E se incontrassi l'uomo della tua vita proprio su quell'aereo? > Ribattè Rosalie.

Isabella Swan si è appena trasferita a Forks, ed è la nuova studentessa della Forks High.
Edward Cullen è un insegnate d'inglese molto sexy, al suo primo incarico.
Il loro resterà un rapporto alunna-professore, o diventerà qualcosa di più?
E' possibile resistere alla passione?
Leggete e lo scoprirete!
Nell'esatto momento in cui Mr. Cullen, il nostro insegnante di inglese, entrò nell'aula,
con il suo corpo alto, snello e muscoloso al punto giusto,
i suoi capelli bronzei arruffati e i suoi occhi verdi,
pensai ad una cosa sola: DOVEVO AVERLO!

Eccomi qua, dopo mesi di assenza, ci sono di nuovo!
Quindiiii, Bella si ritrova a vivere in una casa con dei genitori che si odiano, solitaria nella sua cameretta, percepisce qualcosa allo stomaco, una sensazione... un segno... Di cosa si tratterà? Benee, questa fanfiction qualcuno l'ha già letta altri no; avevo postato i primi capitoli in precedenza ma per motivi personali ho dovuto rimuoverli.
Ora sono qui, ho modificato qualcosa ma il contenuto è sempre lo stesso!

Isabella Swan ha 14 anni e un passato malinconico di cui in parte è rimasta all'oscuro. Edward dopo un'assenza da Forks torna a casa, e sarà l'unico che potrà aiutare Bella a ricordare ciò che era stato perduto. Tra misteri e inganni, Edward e Bella affronteranno ostacoli che trasformeranno la loro profonda amicizia in una storia d'amore.

Edward Cullen ed Isabella Swan sono vicini di casa, vivono uno di fronte all’altro da quasi sei mesi. Lui è di Seattle, lei di Phoenix. Entrambi si erano trasferiti a New York per motivi di lavoro, lui è un aspirante avvocato, mentre lei lavora al New York Times come segretaria di un pezzo grosso. Non si sopportano. Edward è il classico donnaiolo ed egoista, le donne sono attratte da lui come calamite per il suo fascino (il classico bello ma dannato), mentre i ragazzi si innamorano di Bella per la sua semplicità e la sua dolcezza, e naturalmente per la sua bellezza. Insomma, sono il giorno e la notte, non possono parlare per più di 5 minuti senza litigare. Finchè una sera...

Dal prologo: "Metto i soldi nella minuscola borsetta che ho sempre con me e intanto estraggo lo specchietto. Lo apro e una ragazza pesantemente truccata mi sfida di rimando. Il mio sguardo, il suo sguardo. Diversi anche se gli stessi. Le sorrido a mo' di incoraggiamento e ripasso il rossetto ormai sbavato sulle labbra. Ripongo il tutto nella borsa e mi metto in posizione."

Isabella Swan torna a Forks, ma è completamente cambiata: Non è pià il brutto anatroccolo che tutti ricordavano bensì una bellissima ragazza di 17 anni. 
Nella sua scuola, dove tutto sembra come prima, rivede Edward, il suo migliore amico d'infanzia. Ma... è veramente tutto come prima o qualcosa è cambiato?
Spero di averve incuriosite almeno un po', perchè non sono molto brava con le presentazioni... 
Dal primo capitolo: "Esattamente tre anni prima, Charlie Swan, capo della polizia, mandava sua figlia, la sottoscritta Isabella, a Phenex da sua madre perchè, secondo lui, stava prendendo una brutta strada. Quella brutta strada si chiamava Edward Cullen, il mio migliore amico, l'unico che mi riuscisse a capire, l'unico che riusciva a strapparmi un sorriso, l'unico che mi volesse veramente bene."

Edward e Bella,una bambola e un ascensore li uniranno la sera del ventiquattro dicembre,che succederà?
Dal capitolo :
Mi giro e quasi comincio ad urlare.
"che diamine vuole lei?" chiedo per nulla cortese all’uomo che poco prima avevo visto nel negozio di giocattoli.
"vede signora,vorrei comprare la bambola che ha acquistato poco fa"lo fisso stralunata…come?!
"senta,mi dispiace ma la bambola è un regalo e non posso dargliela" mi fissa nervoso,poi mi trascina via dal negozio mentre io tento di divincolarmi.