C'era qualcosa però, si sentiva diverso.
Iniziò a tastarsi i capelli. Molto lunghi, troppo.
Questo gli fece sorgere un dubbio, e lentamente iniziò a toccare il suo petto.
Un seno, non grande, ma un seno si era aggiunto all'appello delle novità.
LEGGERISSIMI ACCENNI ALLA 7X05

Stefan è andato via con Klaus e Damon l'ha inseguito, così, a Mystic Falls, non è rimasto nessuno con la piccola Elena, a parte i suoi amici ed una sua vecchia nemica che, scoprirà, essere molto più umana di quanto non sia... una storia che vi piacerà molto perchè io mi sto appassionando nello scriverla! quindi leggetela mi raccomando!!!!

AU Vampire - Brittana- Kurbastian - Faberry.
Per ogni generazione nasce una prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze del male.
Lei è la Cacciatrice.
***
Dal prologo: Santana Lopez era una ragazza come tutte le altre. Una ragazza che aveva vissuto a pieno i suoi diciassette anni di vita, fatti sicuramente di esperienze forti. Figlia del dottor Enrique Lopez e dell'architetto Maribel Lopez, Santana era stata abituata ad avere tutto quello che voleva dalla vita: vestiti, macchine, soldi ... ragazzi. La bell'ispanica era stata spesso definita a scuola come una mangiatrice di uomini, o come Satana in persona a causa del suo caratteraccio: chiunque tremava sentendo addosso il suo sguardo di fuoco ed i ragazzi facevano la fila per portarsela a letto. Santana si concedeva facilmente, spinta dalla continua ricerca di piacere, perché era quello l'unico sentimento che la sua mente poteva concepire. Non credeva nel vero amore, anzi non aveva mai capito cosa fosse quel sentimento e neanche le interessava scoprire cosa fosse. Le era bastato vedere il rapporto dei suoi genitori, fatto di menzogne e tradimenti, per capire che l'amore non esisteva. Probabilmente, era per questo motivo che Santana si era chiusa in un involucro impenetrabile ed aveva costruito un muro imbattibile attorno al suo cuore. Provare sentimenti era per i deboli, si ripeteva continuamente.
Sì, Santana Lopez era una ragazza come tutte le altre. Fino a quel momento. Aveva appena compiuto diciassette anni quando la sua vita cambiò radicalmente, senza che lei lo volesse. Il destino l'aveva scelta per una missione più grande di lei, senza darle la possibilità di opporsi.

Erano passati sette anni da allora.
Sette anni in cui avevo provato a ricostruire la mia vita, in cui avevo tentato di dimenticare il passato.
Sette lunghissimi anni senza un messaggio, una chiamata, un qualsiasi segno che mi provava che stessero ancora cercando di rintracciarmi.
Ma come potevano, dopo quello che avevo fatto loro?
Due settimane dopo il diploma sono scappata da Lima senza guardarmi indietro, senza dare spiegazioni alle persone che amavo.
Non potevo restare lì. Lima era il centro del mio dolore.
Pensavo che trasferendomi a New York tutto sarebbe passato, che l'avrei dimenticata, che sarei riuscita a ricominciare.
Eppure fu in una classica giornata a Central Parck, mentre riflettevo sulla mia vita, che, a causa di un piccolo incidente, li ho ritrovati.
Tutti.
Tranne lei.

Raccolta di tre drabble sulla coppia Rosalie/Bella scritta per l'iniziativa "Trottola di Sfide" indetta da Alih sul Circolo dei Recensori di White Pages.
I. Submission
Quando i colori sfasano nel rosso e la sete brucia, incandescente, quando Edward non è lì con lei e tutto il suo mondo precipita nel baratro dell'insicurezza, Bella aspetta il suo angelo.
II. Loathing
«Stupida» la voce di Rosalie è dolce, ma graffia come le sue unghie sulle braccia di Bella «Non avremmo dovuto farlo».
“Fare cosa?”
III. Fear
Bella ricorda la fame, la rabbia, l'odore del sangue. Ricorda una girandola di bianco e di rosso e di colori che si mescolavano come impazziti, e odori percepiti con troppa forza, troppa precisione.

Nuova Long-fic su Brittana. Mi è venuta in mente guardando Vampire Diaries ed ho intenzione di fare anche qualche crossover :) Spero via piaccia e buona lettura, vampiretti e vampirelle.

[Altri attori/telefilm]
[Billie Piper/Kaya Scodelario]
“Un altro brindisi a True Love, gente!” ridacchia Kaya.
“Avanti Billie, anche tu!”
“Sì, ma questo è l'ultimo, eh. L'ultimo... ultimo”, sottolinea Billie prendendo il bicchiere che la ragazza le porge.
“Lo giuro” aggiunge poi mentalmente. Un solenne giuramento, senza dubbio – peccato che l'abbia ripetuto identico almeno altre tre volte nell'ultima mezzora.

AU
-Si ma in questa scuola di decerebrati non si trova bene! Ovviamente! Ha un quoziente intellettivo superiore a quello di tutti gli atleti e di tutte le cheerleader messe insieme e l'ingenuitá di Bambi prima che sparassero alla madre! Spesso parla per formule chimiche! Passa le serate leggendo fumetti e l'ultima volta giurerei che ne stava leggendo uno in giapponese! Anche se non sa il giapponese e...
Brittany si schiarí la gola attirando l'attenzione dei due ragazzi.
-Io credo che non sia socialmente ed antropologicamente ben visto che si parli di una persona come se non fosse presente. Soprattutto se tale persona è in realtá presente!
-Vedi? - chiese Artie indicandola come se quella fosse una prova evidente di quello che stava sostenendo.

E l'unica volta in cui hanno fatto cambio. Canon distorto. One-Shot. Effy/Katie.
Il suono di qualcuno che usciva all’aperto. Rumore di tacchi. Katie non dovette guardare alla sua sinistra per capire chi avesse avuto la brillante idea di raggiungerla in un momento come quello. Iniziava a trovarlo divertente: ogni volta restava sola, Effy finiva per trovarla.

« E’ morto. Credo che tu abbia davvero bisogno di maggiore pratica » disse mentre si portava le mani sui fianchi, schioccando la lingua contro il palato.
Fu il turno di Elena di alzare gli occhi al cielo. « Non ho bisogno della pratica, né tantomeno del tuo aiuto » disse Elena, avvicinandosi alla vampira.
Katherine rise divertita. « A quanto stiamo? Credo di aver perso il conto! C’è stato il tipo di Boston, i due escursionisti, o no, erano tre – iniziò Katherine, portando il conto con le dita – Seriamente, Elena, hai bisogno di fare pratica se non vuoi destare sospetti »
« Non ho bisogno del tuo aiuto, Katherine! Smettila! Non vedi come il tuo “aiuto” mi ha ridotta? Sono diventata un mostro! Tu mi hai fatto diventare un mostro! » urlò Elena, sputando tutta la rabbia, tutti i risentimenti verso la vampira.

*
-Avevi ragione…hai sempre avuto ragione.- la mia voce si fa improvvisamente roca e piatta. Le lacrime che prima sfuggivano ai miei occhi ora si sono fermate, mentre la brezza che sale dal mare asciuga le gocce traditrici sulle mie guancie. L’odore della salsedine mi calma. D’altronde, questo porto è sempre stato uno dei miei posti preferiti. –Non mi ha lasciato più niente. Niente…- sospiro, guardando oltre la linea dell’acqua, oltre il vento, fissa sulla luna.
-…- lei sospira, seduta affianco a me, con lo sguardo triste di chi già sa tutto. Mi guarda, e tace.
-Niente.- ripeto ancora, più decisa, e stranamente calma. -…neanche la voglia di cercarla.-
Neanche la voglia di capire.
*
Christine Cashore ha davanti a sè una carriera più che strabiliante. Ritornata dopo due anni passati in Africa assieme ai "Medici Senza Frontiere", prende servizio presso l'ospedale più importante della sua città natale, Baltimora. Ma in una sera piovigginosa, a causa di un drammatico incidente, si trova a fare i conti con il passato...
Il suo sogno più proibito e nascosto: Brittany Cole.

Fu a denti un po’ stretti che gli consegnò un pacchetto.
« È un videogioco. »
« E perché? »
« Beh, ho una bella notizia. Tua... Ehm, Emma ed io ci sposeremo. »
« Ma, ma... tu sei cattiva e lei è buona... e sono abbastanza sicuro che sia illegale nel Maine... » protestò Henry, balbettando.

Come sarebbe il mondo al McKinley High School se Rachel Berry fosse la capo cheerleader e Quinn Fabray la regina degli sfigati?

-San?
Il tono della sua amica dall’altra parte della linea la fece vacillare. Non prometteva davvero niente di buono.
-Quinn, cos’è successo?
Sentì distintamente un sospiro prolungato prima che Quinn si decidesse a parlare infrangendo per la terza volta la regola non scritta più importante della loro amicizia.
-Brittany… è successa una cosa…

"Mai aveva pensato, neanche solo alla possibilità, di andare oltre quel bacio dall’amaro retrogusto di un addio sofferto. Mai la sua mente era andata oltre le mani congiunte, le carezze sul viso, gli sguardi rubati sulle sponde del Lago Nero, i volteggi estatici durante il Ballo del Ceppo. Era davvero un’illusa, una sognatrice, un’inguaribile romantica?"
Il vacillamento delle salde idee di una puritana al cospetto della sensualità di una tenace dominatrice.