Avere qualcuno ad amarci non è mai stato così semplice, lasciarli senza preavviso non è mai stato così irrilevante.
Distinguere il falso dal vero, non è mai stato così impossibile.
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« Nessuno ha voglia di aspettare, Jongup. Al giorno d'oggi vogliamo tutto e subito, vogliamo prenderci solo il meglio delle cose, la parte più divertente o quella più facile. Le cose cambiano in fretta e noi dimentichiamo in fretta con loro, non c'è più tempo di aspettare. »
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Ma quanto meccaniche possono divenire le azioni d'un uomo innamorato? Quanto umane quelle di una macchina disposta a tutto? Quanto aliene quelle del mondo che li circonda?
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« Non ci sono cartelle, non ci sono numeri, non ci sono schemi di alcun genere... ci sei solo tu. »
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E se l'equilibrio sul quale tutti facevano affidamento, ad un tratto cominciasse a vacillare?
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« Quelli come voi stanno diventando un problema. »

Daehyun è un popolare mangaka che è sommerso da fan adoranti. Il giovane artista ha tutto: bell'aspetto, soldi, talento, ma quello di cui ha bisogno è un manager. Ma tutti i suoi ex manager erano completi idioti, incapaci di comprendere il vero genio di Daehyun e sfoggiarlo nel modo nel quale lo richiedeva.
Dopo aver licenziato il suo sesto manager, Daehyun è ancora una volta alla ricerca di un altro schiav... individuo fortunato, che diventerà il suo lacchè e avrà l'onore di servire e riverire il grande Jung Daehyun.
Tanto peggio per Youngjae che, dopo aver fatto innumerevoli colloqui di lavoro presso alcune grosse aziende è alla disperata ricerca di un posto di lavoro.

Riuscirà a trionfare l' amore?
Cosa spinge l' aggressività estrema di una donna?
Chantal una ragazza siciliana di 20 anni innamorata di Channie un componente dei B.A.P, bullizzata da Anna essa permetterà il loro amore?

Pensare di poter condurre casa e amore non è mai davvero facile o lineare, per quanto ci ripensiamo e ci impegnamo, troveremo sempre sulla strada errori e ostacoli.
E questi stessi errori potrebbero segnare per molto.. molto tempo anche un membro caro della famiglia.. E' per questo che c'è sempre la necessità di imparare in fretta.. apprendere non solo come organizzare cena, pasti, viaggi e lavoro, ma anche il tempo da dedicare in famiglia, sapere come approcciare un momento di difficoltà particolare, apprendere a come diventare buoni genitori, continuare ad esser risoluti ,come continuare ad essere di sostegno ai propri figli nelle loro vari fasi di crescita, sapere sempre cosa si ha bisogno per poter condurre una serena vita famigliare.
Oltre a quattro mura hai davanti a te il futuro di persone che credono in te,che si affidano a te e hanno bisogno di te...Hanno bisogno che tu le istruisca che le guidi a non perdere mai la via.. a lasciar loro ciò che la vita fin ora ti ha insegnato e che ancora ha da insegnarti. E non parlo anche solo di figli o nipoti. E ti chiedi: “Sono davvero in grado..?”

Una notte al rientro dall'ennesimo concerto i BAP si ritroveranno tra le mani, il corpo di una ragazza priva di sensi, e decideranno di portarla a casa, ma chi è lei e cosa più importante che diamine combineranno questi sei decerebrati con una donna in giro ?

- Lo sai? Sono già passati vent'anni.
Lo sai? Ripenso a quel periodo molto spesso.
Ti ricordi? Quando i tuoi sogni erano ancora freschi e pieni di vita.
Ti ricordi? Quando viaggiavi con la fantasia senza faticare, senza pensare alla realtà....
“Lo senti ancora? Quel dolore che ti ha lacerato quando il tuo sogno si è spento con il loro”

Voglio raccontarvi di un incontro che mi ha cambiata. Potrò sembrarvi banale, ma è così. Non lamentatevi. Oh, che sbadata che sono non mi sono presentata. Mi chiamo Kim Hye-jin, ho sedici anni, ho una folta chioma riccia castana e dei grandi e teneri occhi verdi , anche se sono negata nel fare le pose pucciose. Come è che si chiamano? A sì aegyo. Vivo a Seul, città che io adoro per le sue bellezze capaci di affascinarmi sempre di più. Bando alle ciance, tutto è iniziato in un caldo giorno di ottobre, la luce penetrava da quella piccola finestra in camera mia, un leggero venticello faceva ondeggiare la bianca tendina ornata di fiori colorati che mettono allegria e un tepore avvolgeva tutta la stanza. Io, come tutte le mattine, ero molto calma e in perfetto orario per l’inizio della scuola ….

E' un peccato, non è vero?
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*Fanfiction tradotta---> trovate la ff originale qui: www.asianfanfics.com/story/view/437420/losing-my-religion-humor-daehyun-youngjae-daejae*

Questa storia era stata precedentemente pubblicata ma l'ho cancellata per vari motivi ora ve la posto... Spero vi piaccia!!
*dal testo*
Lo vedo giorno dopo giono indebolirsi sempre di più e dimenticare i nomi delle cose o delle persone, lo sento imprecare contro se stesso quando non riesce a fare qualcosa o ricordare.
RICORDA... la vita non è mai come tu la desideri! il destino ti riserverà sempre qualche cosa che farà cambiare i tuoi piani!

2) Se a delle ragazze qualunque basta tirar fuori le tette per ottenere un drink gratis, uno come lui può benissimo ricevere un letto caldo con uno sguardo. Himchan ne è certo, ha solo bisogno dell’idiota adatto; e quando i suoi occhi cadono su un candido bruno che ride in maniera imbarazzante, capisce già d’averlo trovato.
3) Sono semplicemente loro due: Yongguk ed Himchan, ormai ufficialmente amici e segretamente qualcosa di più... o almeno per lui. Se c’è una sola cosa che infatti non riesce a leggere nel ragazzo è proprio in che termini veda il loro rapporto; si domanda se gli stia versando l’ennesimo bicchiere di vino per riprendere da dove si erano lasciati l’ultima volta, o se invece stia cercando d’usare l’alcool per liberarsi delle sue eccessive premure.
4) Quando gli hanno detto che Yoo Youngjae è su una sedia a rotelle, Daehyun ha automaticamente pensato si trattasse di un vecchietto impacciato; invece davanti a lui si trova un ragazzo vivace - forse anche troppo - che gli sorride dal basso. Si sente strano a troneggiare così su un coetaneo, ma bastano poche parole per capire chi è davvero tra i due ad avere il comando.

"Se c'era una cosa che Jae odiava più delle zanzare in piena estate, bhe quella era Daehyun. Rozzo, idiota, sgarbato, egocentrico, idiota, stupido, per niente simpatico, lunatico, idiota, con un sorriso da ebete e gli occhi vivaci, e...aveva già detto quanto fosse idiota?"
//DaeJae//
°Ricordo quella volta, sulla porta, bello come non lo sei mai stato. Esatto: quando te ne ei andato° -Mostro

Vi è mai capitato di amare così tanto una persona da aver paura che tutto quell'amore vi avrebbe potuto distruggere?
Sentii di nuovo la fitta al petto.
Mi portai di scatto la mano libera all'addome, piegandomi di poco in avanti, facendo un leggero verso di dolore, mentre stringevo i denti. Ma che cosa mi succedeva?
Odiavo quel tipo non mi aveva nemmeno detto il suo nome.
Quel ragazzo aveva attirato la mia attenzione.
Qualcosa di così piccolo ed effimero; ad occhio nudo ti sembrerebbe difficile vederlo, ma riusciresti sempre a percepirlo. Lo sentii in quel momento sulla mia pelle, come un sospiro che si adagiava su di essa; superava ogni strato di pelle, per poi andare nel profondo, come se fosse un pugnale difficile da estrarre. Sentii il cuore che bussava al mio petto, chiedendogli per una volta la libertà.
By WooYoungAle.

Come si fa a giudicare una persona dal proprio aspetto? Bisognerebbe conoscerla, prima.
Mi schiarii la voce in silenzio; mi massaggiai il collo con la mano non facendo capire che mi stavo girando indietro, aprii leggermente la bocca, lo vidi in fondo all'ultimo banco verso sinistra; guardava fuori dalla finestra.
Continuai a guardarlo, sembrava tanto sereno, con quel gomito sul banco e quella mano che gli sorreggeva il capo; giocherellava con la biro, ma ad un tratto lo vidi voltare lo sguardo su di me, aprii di poco gli occhi rigirandomi in avanti imbarazzato. Sorrisi poi per un istante.
La vita non è sempre rose e fiori, ma non può nemmeno essere sempre spinosa e orticante.
Se solo avessi potuto prendere il suo dolore e tenermelo stretto, non lasciando che tornasse da lui.
Stanotte, nei miei sogni, sarò un dannato.
Svegliatemi semmai lui mi cercasse.
By WooYoungAle.

Essere nel posto sbagliato al momento giusto aveva fatto sì che ora il ragazzino fosse vivo.
Questo, Bang Yongguk, non poteva di certo ignorarlo e, seppur questo lo avesse riempito di sollievo, ora qualcosa iniziava a modificare il suo iniziale senso di vittoria. Perché ora vi era un piccolo putto biondo addormentato nel suo letto, nella sua stanza, avvolto nei suoi vestiti c'era quel ragazzino di cui non sapeva nulla, quel Junhong, il piccoletto con gli occhi che avevano implorato il suo aiuto.
Aveva scelto di raccoglierlo da quel vicolo e così facendo aveva tracciato - seppur inconsciamente - il suo avvenire. Ma non era di certo uno sciocco; sapeva di essersi tirato addosso un sacco di problemi che di certo non avrebbero tardato a bussare alla sua porta.
E neppure questo poteva ignorare.

Cosa farà Daehyun quando, a causa di un compleanno dimenticato, si ritroverà a dover aiutare Jong Up, il ragazzo più imbranato della scuola, a eccellere in qualcosa?