Recensioni per
It's Hard to Forget
di topolinia

Questa storia ha ottenuto 434 recensioni.
Positive : 433
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
07/10/17, ore 17:14
Cap. 1:

È una storia davvero bellissima. Quando l'ho trovata tra le centinaia di storie stereo non ho resistito a leggere la e sono davvero felice di aver cliccato su quel link. Che dire...scrivi benissimo davvero complimenti, sei riuscita a trasmettere con ogni singola parola un mare di emozioni soprattutto con l'ultimo capitolo. Le lacrime ci sono state ed anche molte 😂. Quindi ancora complimenti e grazie per aver condiviso con noi il tuo lavoro.❤

Nuovo recensore
10/06/17, ore 12:18

Sto letteralmente amando il tuo libro ... Non so non riesco a fermarmi , poco tempo fa l ' ho iniziato così per vedere un po' se potesse piacermi ... E poi boom mene sono innamorata .

Recensore Junior
07/08/16, ore 21:53

Ma tu vedi un pò che perla mi è capitato di scovare (quasi)casualmente!
Questa storia l'ho divorata letteralmente, scorrevole, divertente, emozionante com'é.
Il tema della perdita di memoria non è certo una rarità eppure sono poche le storie che hanno trattato l'argomento con tanta delicatezza e verosimiglianza;  sono le esperienze e i ricordi che ne conserviamo a formarci in un certo modo e quando queste si perdono e normale sentirsi disorientati e sdoppiati come si sente Stiles e tu sei stata bravissima a descriverli.
E poi, come hai trattato il rapporto che si ri-costruisce con il lupastro, con i giusti tempi e i giusti dubbi, da parte di entrambi! 
L'ho trovata solo ora ma va dritta tra le preferite e ora vado un po' a spulciarmi qualche altra tua storia!
Un abbraccio

Recensore Junior
23/08/15, ore 12:54

Ciao topolinia, sono ancora io con qualche osservazionie su questo capitolo, anche se sono rimasta un po' indietro. Questa recensione è stata un po' ad ammuffire, in realtà era pronta da quasi una settimana, anche se ho avuto qualche problemino tecnico.
Mi piace l'onestà che hai lasciato trasparire in questo capitolo, quello Stiles che è solo "quasi" la stessa persona. Mi piace, prepara ad interessanti sviluppi narrativi. Una sola cosa mi ha davvero fatto strano: in qualche modo me l'aspettavo più lungo. Insomma, hai ristretto il focus di questo capitolo ad una sola lunga azione, ma quasi quasi sarebbe meglio metterne due di azioni, oppure lasciare il capitolo con una fine ad effetto. Dà l'impressione di aver scritto di più.
Poi, una cosa che starebbe benissimo alla tua storia, è dare ai tuoi personaggi una certa aria di cospirazione nei confronti di Stiles. Della serie, loro che parlano di lui e di come comportarsi con lui, e Stiles che sente qualche pezzettino inquietante e cerca di ricostruire il quadro da solo. No anzi, solo qualche indizio.
Comunque sono arrivata all'inizio della quinta stagione, quindi ho capito cos'è questa famosa oscurità. Capisco che tu abbia scritto sulla presentazione "no spoiler" ma sul serio, potresti almeno dire cos'è. Non necessariamente come si è creata, ma sicuramente cosa comporta.
Comunque, ammettilo che me l'hai tirata! Appena finito di postare la recensione del capitolo 5 di questa storia, il mio computer è andato in palla!
Ora ti lascio al mio solito elenco.
Baci,
Lud0

• "Derek era davanti la sua vecchia villa." Con davanti sarebbe davvero carino vedere "alla".
• "... infondo..."? Spero vivamente che si tratti soltanto di un errore di battitura. Tipo tanto. Vocabolario alla mano, dato che questo errore fatto da tanti, "in fondo" si scrive staccato.
• di solito si parla di senso di colpa e non di "sensi di colpa". Sono io che non l'ho mai sentito oppure è una svista? (È davvero una domanda, magari in altre regioni italiane si dice in altro modo, diverso da come si dice qui).
• "... morti a parte ovvio." Tra "parte" e "ovvio" ci va una virgola.
• "... Derek fece cambiare colore in blu..." Derek fece LORO (ai suoi occhi) colore.
• "... fra le braccia del lupo che in silenzio..." tra "lupo" e "che" ci sta una virgola dato che il periodo è piuttosto lungo.
• "... la rossa..." dì Lydia, non l'hai nominata poco prima, quindi non è ripetizione.
(Recensione modificata il 23/08/2015 - 12:55 pm)

Recensore Junior
16/08/15, ore 16:14
Cap. 5:

Ciao topolinia! Proprio no che smetto di leggere! ;)
Questo capitolo, per tutti i motivi che saranno spiegati nel consueto elenco, mi è piaciuto più di tutti gli altri tuoi che ho letto prima. Stiles mi piace già di più, e lo vediamo anche rapportarsi con Lydia e Scott. L’unico problema su questo è che rileghi questi personaggi a pochi momenti quando per la loro importanza meritano di più. Va bene che tu non mi descriva l’intera giornata a scuola, anche perché sennò sarebbe davvero pesante, ma Scott e Lydia sembrano esistere e agire e parlare solo ed unicamente in questo contesto. Piuttosto mi piace che tu mantenga il papà di Stiles sempre un pochino presente, come una piccola costante nella vita di Stiles. E mi piace ancor di più il fatto che tu abbia dato un piccolo momento di “normalità” col difficile risveglio di Stiles, e che mi abbia anche fatto spuntare il sorriso. Derek invece lo vedo indeciso, instabile però anche lui appare solo in relazione a qualche momento in particolare e mi sembra come se spuntasse proprio in occasione di quello e poi il resto del tempo lo passasse nell’ombra. Mi risulta che questa storia sia una Sterek, quindi tu stai raccontando (anche) la storia d’amore tra Stiles e Derek. Quindi Derek non è un personaggino qualunque. Un po’ più di spazio potresti dedicarglielo.
Per quanto riguarda come scrivi, rendi tutto scorrevole e poi mi infili un periodo fatto male. Secondo me con delle riletture dei capitoli potresti correggere questa tendenza.
Nel complesso ti do anche questa volta una recensione positiva.
Baci
Lud0

• “sentiva forte emozioni contrastanti” la concordanza è sbagliata.
• “Senza nemmeno rendersene conto cullato dal calore della coperta, Stiles si addormentò…” tra “conto” e “cullato” ci andrebbe una virgola.
• “Con un sospiro cercò di riordinare nella testa l’inattesa visita da parte del ragazzo.” Non si riordina la visita di qualcuno, ma le emozioni che essa ha fatto provare!
• “- No. – Non sapeva se il vecchio Stiles avrebbe mai mentito a Scott, quello nuovo però si sentiva di doverlo fare.” Un complimento: stai cambiando Stiles e lo stai mostrando, mi piace! Pollici in su.
• “- Scott smettila! Non l’hanno fatto apposta! –“ tra “Scott” e “smettila” ci va una virgola perché “Scott” non è il soggetto grammaticale della frase (ma quello logico), ma solamente un vocativo.
• “Si erano già dimenticati della lite, della palla da basket e di quei ragazzi che furono ignorati l’attimo dopo che Stiles aveva ricordato un frammento del suo passato.” Mi riscrivi la frase? Hai fatto una ripetizione concettuale sul dimentiare ciò che gli stava attorno o che era appena successo.
• “Quel pomeriggio non aveva nulla da fare, era giorno tranquillo dedicato al dolce far nulla.” Chi, Stiles o Scott? Nella scena precedente girano due persone, entrambi maschi, quindi specificami il soggetto sottointeso di questa frase.
• “Non ne sembrava il tipo, così cancellò subito quell’ipotesi.” Non si è il tipo da qualcosa, ma si sembra qualcosa. Il “ne” è superfluo.
• “Fra un dubbio e l’altro il tempo passò e l’ora di cena arrivò e senza più una sola domanda posò il telefono e si diresse in cucina per preparare un pasto leggero e salutare per lui e il padre.” Troppe “e”! Mettici qualche virgola piuttosto. E poi troppi avvenimnti in un periodo. Stacca, oppure fanne più di uno e cogli l’occasione (se ti va) di approfondire. Tipo: come si sente Stiles in una casa che gli dicono sia sua ma non la ricorda? Si è già abituato? E i suoi effetti personali? Ha guardato le foto che trova in giro?
• “… lo accolse nuovamente.” Un sentimenti ti COGLIE, non ti accoglie. Non stai andando a casa sua.
• “La notte gli incubi tornarono. La realtà si fondeva con il sonno, non capiva quando era sveglio e quando dormiva. Nei sogni qualcosa gli diceva che poteva fermarli, qualcosa glielo stava suggerendo, ma non riusciva a metterlo a fuoco. Ogni volta che andava per avvicinarsi si ritrovava catapultato nel suo letto, sudato e con il respiro affannato.” Non so se questo paragrafo alluda a qualcosa che accade nella terza stagione ma dato che parli tanto di questi sogni, descrivimeli un po’. Magari anche dicendomi molto dettagliatamente come si sente Stiles e magari anche raccontandomi delle sue notti tra sogno e realtà.
• “… scaraventandolo da quel mondo che lo terrorizzava.” Ci starebbe di più “via da” al posto di solo “da”.
• “ … degli occhi dorati…” su questi benedetti occhi (Stiles è coccolosissimo, i suoi occhi sono così da cucciolo) ti ho già detto.
• “Non sapeva il dolore che gli aveva provocato, non sapeva che la causa dell’incidente era lui. No, non sarebbe mai andato nel suo loft, quello della sera prima era stato un caso isolato che non si sarebbe ripetuto, con o senza i ricordi. Lo aveva perso in entrambi i modi, se si fosse ricordato lo avrebbe odiato, senza il ricordo di lui, forse, era la cosa migliore.” Di nuovo, qua girano due personaggi maschili, sarebbe bene chiarirmi quale lui è chi. Io alle medie mi facevo delle liste di nomi o soprannomi o modi di indicare le persone per tutti i personaggi presenti nelle storie. Così evitavo di fare ripetizioni ma quasi sempre riuscivo a dire chi era chi.
• Quando Stiles e Lydia parlano, dato che utilizzi un narratore esterno, che dici di raccontarmi anche cosa pensa Lydia?
• Un altro complimento: mi hai fatto una Lydia così dolce e che è molto affezionata a Stiles! Di nuovo pollici alzati!
• “Stiles le aveva risposto quello che aveva pensato la sera prima…” si rispnde a qualcosa con qualcosa. Non si risponde qualcosa.
• Ho notato che quando parli di Stiles e descrivi i suoi pensieri, usi molto il verbo “pensare”. Mi piace che tu abbia mantenuto Stiles pensoso. Mi piace inoltre che tu, seppur in piccola misura, cambi il tuo lessico quando parli di un personaggio. Il poco che hai fatto finora non credo che tu l’abbia realizzato consciamente. Sarebbe carino che tu lo facessi più spesso. Ad esempio, con Lydia, che sappiamo essere una persona colta (sa il latino) ed è molto brava con le materie di ambito scentifico (fabbrica la molotov da sola) e pure utilizza termini precisi ma poco conosciuti (vedi quando all’inizio della terza stagione, mentre tutto il gruppo discute dei lividi gemelli sul suo braccio e su quello di Allison), potresti utilizzare uno stile più raffinato. E magari descrivere i suoi pensieri in modo molto logico. Oppure anche con Derek si può operare in questo modo, ma di lui ti ho già parlato. Comunque pollici in su anche per questo.
• “… i quali occhi…” ti prego, no. “I CUI occhi”. Per favore.
• “…sensazione FASTIDIOSA…”, “Non seppe cosa gli dava più FASTIDIO…”: ripetizione.
• “Non seppe cosa gli dava più fastidio, se la certezza che aveva avuto ragione sul ragazzo che non sarebbe mai andato da lui o scoprire che in fondo lui contava ancora qualcosa per lui, almeno quanto bastava per essere la ragione per il quale aveva chiusa quella dannata porta.” Per prima cosa hai messo un dppio che. Poi “aveva chiusa la porta” non direi, piuttosto “aveva chiuso la porta”. Poi il periodo è troppo lungo. Un consiglio: se vuoi rendere un momento concitato in modo concitato (scusa la ripetizione), intervieni sullo stile con periodi lunghetti formati da corte coordinate, separate da delle “e” (le virgole secondo me eallentano di più e poi ti dicono di fare una pausa con la voce). Forse mi stai dicendo che Derek è in preda a dei forti sentimenti nel momento che stai descrivendo, ma la resa non è stata così bella in questo caso.

Recensore Junior
15/08/15, ore 18:18
Cap. 4:

Ciao topolinia, sono ancora qui.
Con questo capitolo torniamo ad una recensione positiva, anche se hai fatto molti, pesanti errori. La trama in generale procede bene, e offre tanti spunti che però puntualmente non vengono sviluppati per niente o ben poco. Non intendo dirti che devi svilupparli tutti ma alcuni sì, sennò comunque il capitolo è scarno ed ha un che di indefinito e irrisolto.
Inoltre manchi di precisione, e in modo macroscopico di precisione lessicale. Scrivi molto di getto, e va bene perché significa che le idee non ti mancano, ma una scrittura del genere è adatta alla sola prima stesura del capitolo, non alla versione finale. Questa tua scrittura di getto è molto informale e utilizza molte formule del linguaggio parlato e questo non va bene. Il linguaggio scritto manca di tutta una serie di espressioni, tipo la gestualità e il tono di voce, che non sono replicabili nello scritto. Pertanto bisogna abituarsi ad avere una modalità d’espressione chiara e comprensibile anche senza linguaggio non verbale e modulazione della voce.
Ho (di nuovo) da ridire su Stiles. Dal punto di vista comportamentale, è troppo statico! Anche se è confuso per la situazione che sta passando, è sempre lui. Energico e un po’ ansioso.
Segue il solito elenco.
Baci,
Lud0

• “I sogni di Stiles non andavano bene…” A quanto mi risulta i sogni NON vanno in un modo ma al massimo sono inquietanti e provocano ansia al risveglio.
• “… e che quell che sognava…” I DOPPI CHE mi fanno venire l’ORTICARIA. Suggerimento: al posto di “quello che” puoi scrivere “quanto”. Con “quanto” eviti la ripetizione dei che.
• Altro doppio che: “… sentiva che c’era qualcosa che non quadrava…”. Suggerimento (è solo per darti una mano, non per sostituirmi a te) : togli “… che c’era…” e il secondo “che”. Inoltre stai utilizzando una formula espressiva tipica del linguaggio parlato. Tu stai scrivendo, non parlando, dovresti cambiare la tua modalità espressiva. La lingua scritta è mutila e obbedisce a più regole che VANNO rispettate. Perché se le si rispetta, tutto suona molto meglio e di livello più alto.
• “Lo sceriffo sapeva cosa stava accadendo al figlio , aveva già passato tutto quello e non sapeva com’era riuscito a risolverlo, sapeva solo che in un modo lui e Scott avevano chiuso la porta dell’oscurità. Come poteva spiegare una cosa del genere a uno Stiles ignaro di tutto?” I periodi troppo lunghi appesantiscono il testo e ne riducono la fluidità. Potresti fare due periodi piuttosto.
• “Lo sceriffo sapeva cosa stava ACCADENDO…” e “Scott percepiva il cambiamento… gli diede la conferma di cosa stava ACCADENDO”, solo una parola: RIPETIZIONE. Magari evita e se non riesci a farti venire in mente qualcosa c’è il dizionario dei sinonimi e contrari (o Word :D)
• “Doveva solo fare quello che aveva fatto precedentemente.” Di nuovo: RIPETIZIONE. Sul verbo fare, però, c’è più da dire. In italiano, “fare” viene usato con molteplici sfumature, soprattutto nel linguaggio parlato. Se per fare intendi costruire, agire, comportarsi e così via, usa questi verbi al posto di fare, perché così hai maggiore precisione e minore indefinitezza.
• “Sono una basche…” Non si scriveva banshee?
• “Solitamente è una persona cara o che ti è vicino.” L’aggettivo “vicino” non dovrebbe concordare con “persona”?
• Se chiedi a qualcuno se sa di chi sono degli occhi, mi aspetto più una risposta come “no” che “no, nessuno”. Secondo me non ha molto senso.
• Lydia che tira schiaffi? Più che irrealistico. Per grinta potrebbe anche farlo, e a quel punto ci starebbe bene, ma ricorda che lei ha una reputazione, seppur quasi affossata (sono alla 3x01, non conosco gli sviluppi futuri), da mantenere. Lei ci tiene ad essere sempre carina, ad avere standard alti in tutti i sensi e gli ambiti, ed essere una vera signora. Al massimo ti guarda come se fossi un idiota e ti fa un discorso saccente, impietosita dalla tua ignoranza.
• “… la presenza dell’Hale…” Qualcosa di più semplice grazie, a volte sono una che si accontenta. Non è un delitto ripetere i nomi propri di persone se bisogna farlo.
• “Mai! È a causa sua…” Scott probabilmente avrebbe questionato (cominciando con un “ma” come suo solito) ma di sicuro non avrebbe parlato così. Non è Lydia, non sa il latino, non studia nemmeno. La sua esclamazione mi sembra un po’ troppo colta.
• “Non lo so” dice alla fine Scott. Piuttosto un “non so” è più adatto perché questa risposta non è coerente con la battuta precedente.
• “Derek era stato lontano…” da chi? Scrivilo, due parole in più non ti rovineranno!
• Poi: “Derek chiedere se Stiles ricordava”? A chi? Oppure chiedersi?
• Quando Stiles parla a Derek chiedendogli chi è hai ripetuto la parola sparire.
• “Perdi la memoria ma non la tua parlantina?” Perché il punto di domanda, per caso Stiles ha risposto? E soprattutto: parlantina? Sul serio? Non l’ho ancora vista.
• “Chiamo Scott?” Derek è un tipo deciso, non sembra uno di quelli che chiede il permesso. Fa e basta. Per farlo deve essere preoccupato o indeciso su come agirecon Stiles. Però allora me lo dici.
• “Non appena la macchia si mette in moto…” Macchina gialla! (No ok, altra cavolata giornaliera.) Hai lasciato un errorino di battitura.
• Dai su, raccontami dettagliatamente il dialogo tra Stiles e Derek! Noi lettrici siamo molto curiose. Tipo molto molto. Tipo moltissimo.

Recensore Junior
14/08/15, ore 17:36

Ciao topolinia! Sono ancora io, e credo che dovrai sopportarmi ancora per un bel po'. Questa volta la mia recensione è neutra. Sei stata imprecisa e la revisione non è stata fatta con la debita accortezza. Mi sembri sempre un po' fredda e veloce quando scrivi ma se devi una storia del genere... ci vuole anche emozione! Emozioni dei personaggi che sono solo intraviste ma non mostrate. E poi la giornata a scuola poteva essere raccontata in modo più particolareggiato ed esauriente. Avresti potuto narrare di Scott che prova a raccontare al suo migliore amico della cotta per Lydia (non sono sicura che si scriva così) da parte di Stiles, di Harris e la sua maledetta chimica (è lui vero? Faccio sempre confusione coi nomi), il coach e la squadra di lacrosse. Avrebbe potuto essere davvero un gran capitolo.
Segue il solito elenco.
Baci,
Lud0

• "Temeva che le ultime parole che gli aveva detto erano..." sai, ho una cotta dichiarata per il congiuntivo. Correggi per favore.

• "Si guardava intorno con aria spaesata e chiedendosi se lui fosse tipo da poster al muro, di fogli che indicavano posti in un bosco se tutto quello che vedeva davvero lo rappresentasse, però nulla gli fu familiare." Procediamo per punti.
1. "... e chiedendosi..." magari senza "e"? Oppure "... e si chideva..."? Comunque nel modo in cui è adesso, la frase non sta in piedi.
2. "... in un bosco se tutto quello..." tra "bosco" e "se" ci va una virgola. La punteggiatura sembra insignificante e perfino qualcosa che si può traladciare ma oltre a dare forma alla struttura della frase, la dice lunga sulla cura con cui questo capitolo è stato scritto, riletto e revisionato. Più attenzione, dai, errori del genere capitano solo perché non si sta attenti.
3. "... nulla gli fu familiare." attenzione ai tempi verbali, qui il passato remoto non suona naturale. Meglio :"... nulla gli era familiare".

• Questo punto riguarda il flashback e mi sta molto a cuore. Tu hai scelto di narrare questa storia da un punto di vista esterno, pertanto realizzare un flashback è forse un pochino più semplice. In questo caso può essere introdotto da qualcosa come :"In effetti Derek e Scott ne avevano parlato...". Per favore non mettere più la scritta "flashback" perché è una dichiarazione della serie "sto scrivendo questa storia tanto per farlo, perché sapete non riesco nemmeno ad introdurre un comunissimo flashback!".

• "L'odore provenire da lui si tramutò velocemente." Prima osservazione. Al massimo "l'odore proveniente da lui" o altro, ma "l'odore provenire da lui" proprio no. Seconda osservazione. Se qualcosa si tramuta, si tramuta in qualcosa. Se non si tramuta in qualcosa, molto semplicemente CAMBIA.

• "Scott ascoltava i battiti del suo migliore amico aumentare, il suo respiro farsi corto. L'odore provenire da lui si tramutò velocemente. Temeva che potesse avere un attacco di panico da un momento all'altro." Chiariscimi i vari "lui" (soggetti sottintesi compresi) presenti in queste tre frasi. Non è difficile da capire ma costringe il lettore (quello attento però) a fermarsi e riflettere. Questo punto è molto meno scorrevole rispetto al resto del capitolo.

• Ti faccio notare che ti sei persa una "e" in "Potva sentire il colore..."

• "... per il ritorno di Scott che sorridendogli gli diceva che si era ripreso e che era meglio tornare in classe." Possiamo evitare i doppi che, grazie?!

• Quando lo sceriffo è così "materno" da annunciare a Stiles la cena, magari dimmi che è sera. Sì, è scontato, ma me lo dici solo a fine frase. Non so come dirlo ma sarebbe meglio dire che è sera ad inizio frase perché il lettore è ancora rimasto alla scena precedente. Inoltre sarebbe molto carino spiegare come si sente lo sceriffo.
(Recensione modificata il 14/08/2015 - 05:44 pm)

Recensore Junior
14/08/15, ore 11:57
Cap. 2:

Ehi topolinia (dio che nome, ci dovevo pensare io), ecco un altro piccolo elenco, e spero che anche questo ti sia utile. Sono un po' meno soddisfatta rispetto al capitolo precedente, ma non ti posso mettere recensione negativa perché non è COSÌ male. Ti do positiva sulla fiducia. Ciò che mi ha dato più fastidio è la caratterizzazione dei personaggi. Ragazza, stai prendendo dei personaggi di una serie televisiva che conosciamo già e li stai buttando nella tua storia, ma non farli cambiare nel giro di due secondi. Non è né spontaneo né naturale né suona bene.
Baci, Lud0

• La caratterizzazione di Stiles. Dai su, anche quando sta male, lui è vitale. Fai qualche battuta ironica, a tutti piace qualcosa che li fa ridere, che li fa star bene.

• Ci starebbe uno spazio al posto di un punto a capo tra "... la fiancata andò a sbattere contro" qua c'è il punto a capo, forse potrebbe essere l'impaginazione sul cellulare, ma non so "Stiles...".

• "Derek era rimasto sula porta della stanza di Stiles": sulla con due l!

• Derek è un tipo deciso. Altro che "molto probabilmente la sua (di Stiles) non era una cotta adolescenziale". L'istinto gli diceva che non era una cotta adolescenziale e basta.

• Il suo "sperare di rispecchiarsi negli occhi dorati del giovane" mi pare troppo prematuro. Non siamo ancora nella parte divertente della storia, quando anche Derek è innamorato. Sarebbe meglio attenersi ad un semplice desiderio di riavere Stiles sano e salvo. Poi dopo è cosa buona e giusta introdurre il lato dolce di Derek, il quale va a trovare Stiles la notte quando non c'è nessun altro. Con un personaggio come Derek, di cui non viene mostrata una grande varietà di emozioni (sono ancora alla 2x11), serve un'introduzione molto attenta e calibrata alla sfera emozionale non contemplata dal telefilm. Serve un metodo "a sfumature". Quindi di nuovo, vacci piano con le cose che Derek vuole fare a/con Stiles. Piuttosto, dì che prima passa da lui per illudersi di poterne sentire la sarcastica parlantina, poi si sente sempre più in colpa. Quindi il "rispecchiarsi negli occhi ambrati del giovane" deve aspettare. Cerca di essere coerente con il solito Derek, e lascia intravedere spacchi su altro di lui che non abbiamo visto. Poi lascia che sia questo a invadere la storia.

• Sulla scena finale di questo capitolo, aggiungici fuoco e faville! Questo è l'avvenimento che cambia la trama del telefilm e ti offre l'inizio della tua storia! Puoi fare di meglio di due parole! Aggiungici pathos! Potresti aggiungere una dettagliata analisi di ciò che prova Stiles e la reazione di Derek.

• Ultimo punto! Dedica un po' più di spazio anvche ad altri personaggi, come Scott ad esempio. Amplia i momenti loro dedicati e magari descrivi anche quale pezzo di storia dal loro punto di vista.
(Recensione modificata il 14/08/2015 - 11:59 am)
AGGIORNAMENTO: Mi sono accorta che nel copiare il testo della recensione, ho incollato due volte la prima parte di questa recensione. Mi scuso, è stata una svista.
(Recensione modificata il 16/08/2015 - 04:23 pm)

Recensore Junior
13/08/15, ore 16:34
Cap. 1:

Ciao topolinia (bel nome, sul serio!), questa recensione è una raccolta di miei annotazioni riguardo questo capitolo. Il capitolo nel suo complesso mi è piaciuto, anche se non mi ha entusiasmata. Non era molto lungo, ma accettabile. Basta preamboli ti lascio questa piccola lista che spero ti possa servire!
Baci, Lud0

• "Loro tre soltanto e il loro da fare "lupesco Scott", prima per controllare il suo potere di beta e inaspettatamente il problema era il potere di Alpha in quelle lezioni." La frase non mi è chiara. Cominciamo dalla prima parte (ossia quella prima della virgola). Forse intendevi qualcosa come :"Loro tre e il loro lupesco da fare con Scott (oppure: riguardo Scott)"? Per quanto riguarda la seconda parte della frase, ciò che mi lascia perplessa è "in quelle lezioni". Forse intendevi qualcosa come "l'oggetto in quelle lezioni" (oppure: "di quelle lezioni")?

• Questo punto riguarda il momento in cui Stiles mette nero su bianco la sua cotta per Derek: mi sembra poco da Stiles. Poi, se mi permetti la considerazione, sarebbe il momento perfetto per inserire una battuta sarcastica. 60 kg di pelle bianca, spaventato dai suoi sentimenti (da come è stato descritto), in un periodo triste della sua vita, il sarcasmo dovrebbe essere essere alle stelle. E più tagliente che mai.

• Derek, per quanto mi riguarda (sono ancora alla seconda stagione, anche se l'ho quasi finita), è sempre molto freddo e sembra molto calcolatore. Non se te ne sei accorta, ma a fine capitolo, quando parli dei sentimenti di Derek, dovresti cercare di essere più asettica, matematica e chiara. Dato che hai mantenuto bene la caratterizzazione di Derek come è nella serie televisova, ti consiglio di intervenire anche sullo stile per questo: poca subordinazione, struttura delle proposizioni chiara (cioè: 1. soggetto 2. predicato 3. complemento oggetto 4. complementi vari, quindi molto semplice e diretta), vocaboli scelti con cura e attenzione.
(Recensione modificata il 13/08/2015 - 04:49 pm)

Recensore Junior
21/03/15, ore 20:53

E' Bellissima,credo che questa sia la seconda volta che la leggo.Comunque è bellissimissima ADORO STEREK e mi dispiace che Derek non sia presente nella 5 stagione. Non sia così presente come nelle altre ma non vedo l'ora di vedere la 5 STAGIONE!

Recensore Junior
04/02/15, ore 22:40

Storia meravigliosa*-*
Dio,la perfezione di questa storia. É dolcissima,divertente(Stiles mi fa sempre morire) romantica e.. niente é perfetta. É scritta benissimo,tutte le scene descritte nei minimi dettagli. Tutto assolutamente fantastico. Non ho nient'altro da aggiungere,complimentissimi. un bacio:*

Recensore Veterano
09/10/14, ore 21:10

Perfetta. Tutta la scena dell' amore tra Derek e Stiles.è stata perfetta, la storia è stata perfetta. Spesso e volentieri mi sono ritrovata in Stiles, soprattutto nella fase di amore non corrisposto ( come ti avevo anche scritto nella recensione di quel capitolo in particolare) ...
Grazie a te, Topola, per aver postato questa meraviglia, grazie davvero!! Per fortuna che l'amore Sterek ha trionfato ;)
Tanti, tanti, taaaaaaaaanti bacioni!!

Recensore Veterano
09/10/14, ore 16:52

Woah, woah, aspetta.. Questo è un finale di capitolo illegale.. Non puoi farmi fangirlare per quasi tutto il tempo e poi far trasformare Derek in quel modo... Ho paura per il nostro Stilinski T .T!!!
E il prossimo è l'ultimo.. Noooo =( mi ero affezionata tantissimo alla storia <3 <3
Corro a leggere, speriamo che Derek riprenda un po' di senno.. Alprossimo!!

Recensore Veterano
09/10/14, ore 16:26
Cap. 22:

Hanno risolto *_* ma dato che mancano 5 capitoli ho paura che ci potrebbero essere altre litigate (spero di no..)
Capitolo mooolto dolce, che calma gli animi, rispetto all'angst ( pur meravigliosa) degli scorsi capitoli.. Corro a leggere il prossimo *_*

Recensore Veterano
25/06/14, ore 13:00
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' difficile far entrare il lettore nella mente dei personaggi, studiare per davvero i protagonisti di una storia ma è sicuramente qualcosa di fondamentale. Ha imboccato la giusta strada e sono sicura che porterà a qualcosa di emotivamente grandioso.

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