Recensioni per
E.T. – Führ mich ans Licht
di La_Sakura

Questa storia ha ottenuto 270 recensioni.
Positive : 270
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/05/19, ore 08:20
Cap. 15:

Julia finalmente torna a fare vita sociale, ma la questione del bacio non è affatto archiviata. La reazione che ha parlandone con l’amica è eloquente. Solo lei si ostina a minimizzare ma è chiaro che la cosa ha avuto delle conseguenze, non foss’altro la sta portando nuovamente ad aprirsi verso il mondo.
Tutt’altro tenore la questione con Hagner, maleducato e aggressivo peggio della prima volta che si è confrontato con Genzo e Julia. La prima reazione di Julia all’aggressione è perfettamente comprensibile ma il momento di crisi è immediatamente superato e il disturbatore viene letteralmente messo alla porta.
Genzo, da parte sua, dimostra grande acume e autocontrollo. Intervenire avrebbe minato l’autorità di Julia e inoltre avrebbe fatto il gioco dell’aggressore. Certo che per un momento mi ero aspettato una sua reazione, ma è pur sempre un portiere, ruolo per il quale il sangue freddo è fondamentale, altrimenti un cazzottone sul naso sarebbe partito in automatico 😄
L’accaduto comunque ha avuto un risvolto positivo: i due in qualche modo hanno ricominciato a comunicare, seppure molto timidamente.

Recensore Veterano
31/05/19, ore 00:11
Cap. 38:

Sono contenta dell’aggiornamento lo aspettavo !!!!! Mi piace tantissimo il loro botta e risposta alternato all’arrivo delle pietanze al ristornate Julia ha la lingua tagliente ma si capisce che sotto sotto Genzo e ‘ importante per lei Genzo e’ che te lo dico a fare ? Per me è perfetto con tutta la sua arrogante e il suo essere “ saracinesca “ io lo adoro comunque ... spero che risolverai presto il tuo problema di salute !!!! Baci

Recensore Master
30/05/19, ore 15:59
Cap. 38:

E finalmente… DIALOGO. GRAZIE. AMEN.
Anche se all’inizio è sembrato più un battibecco, specialmente da parte di Julia, che un botta e risposta veramente costruttivo.
Genzo devo dire che non si è fatto scoraggiare dall’atteggiamento della ragazza, decisa a tutti i costi a prendere ogni frase di traverso, anche quando non ce n’era bisogno onestamente e tra i due, si è dimostrato il più maturo nel voler affrontare la situazione per arrivare a un punto comune.
Dico questo perché Julia non ce l’ha davvero con lui, altrimenti non si sarebbe presentata, né sprecherebbe fiato a punzecchiarlo con piccole provocazioni.
I suoi rossori, quando Genzo accenna ai loro approcci fisici avuti in passato, la tradiscono infatti e a me sembra che Julia non faccia altro che scappare ancora.
Si nasconde dietro al sarcasmo o attacca lei per prima, ma proprio per difendersi, più da se stessa che dal ragazzo seduto difronte a lei.
Quando finalmente descrive Genzo con onestà e accuratezza, dimostra di averlo capito molto più di quanto lei faccia trasparire (se ne stupisce anche il portiere) ed è per questo che trincerarsi ancora dietro la scusa della frase rea di averla offesa, non ha più molto senso una volta che il portiere ha iniziato a mettere le carte in tavola.
Il Genzo di questo capitolo è lo stesso del precedente, sicuro di sé in un’accezione strettamente positiva e questa sicurezza traspare per tutta la cena, in cui è lui a tenere banco, cercando di arrivare a un punto di partenza vero e proprio nella sua relazione con Julia.
Quest’ultima si libera, finalmente, delle sue corazze nelle ultime battute, ammettendo finalmente a se stessa, ma lasciandolo anche trasparire fuori, di essere innamorata del portiere.
Il bacio finale ha il sapore della ripartenza oltre a quello della riconciliazione… e basta mettere scuse in mezzo come il vino! 😉
La scelta di Julia che infine dà il proprio indirizzo all’autista l’ho trovata coerente e in linea con il personaggio, sinceramente mi avrebbe più stupita il contrario.
Felice per quello che sembra un nuovo inizio per i tuoi protagonisti, attenderò l’evolversi del loro rapporto nelle battute finali!

P.S. Non mi sono soffermata sull’accuratezza della scelta dei vini, perché essendo totalmente astemia non so assolutamente di cosa tu stia parlando! xD

Recensore Master
29/05/19, ore 15:00
Cap. 37:

Decisamente questo è il Genzo che preferisco.
Ha gestito la conferenza stampa con piglio deciso e ironia, tenendo banco senza farsi prendere in contropiede dalle domande più spigolose o insinuanti.
Questa sua sicurezza nelle proprie possibilità non si limita però al confronto con i giornalisti ma prevarica gli argini, portandolo ad affrontare una Julia ancora molto sulle sue, facendo un primo passo decisivo per risolvere la situazione con lei.
Questa è un’altra qualità che apprezzo davvero tanto in questo Genzo, nonostante tutto riesce sempre a fare un passo indietro e a tendere la mano (più o meno goffamente a volte), nel tentativo di rimediare a se stesso.
Il suo difetto più grande infatti è quello di sparare a zero se messo sotto pressione, l’ha dimostrato in più occasioni con Julia ma anche con Karl.
Julia dal canto suo però sembra intenzionata a mantenere il punto a tutti i costi, ancora offesa per le parole forti volate nella disastrosa quanto famosa telefonata avuta proprio con Genzo.
Per alcuni versi però la sua sembra più una presa di posizione, quasi un alibi, per non dover affrontare ancora i suoi sentimenti e portare tutto alla luce del sole, ma anche farsi un piccolo esame di coscienza.
Dico questo perché altrimenti avrebbe avuto un atteggiamento diverso nello scorso capitolo, molto più chiuso e poco incline a battutine e provocazioni.
Io credo che come al solito lei abbia più paura che altro e fare l’offesa sia una via di fuga.
Non che non abbia motivo di esserlo, offesa, eh… ma come dicevo nella precedente recensione, anche lei ha le sue colpe.
Se il peggior difetto di Genzo è quello di non pesare le parole quando è arrabbiato, quello di Julia è sicuramente la scarsa capacità di mettersi nei panni degli altri, quando vive un momento di confusione.
Julia affronta le problematiche, agendo senza fermarsi a soppesare quanto le sue azioni potranno incidere sugli altri.
Quando legge la lettera di sua nonna scappa, senza pensare che così metterà in ansia il nonno e tutte le persone che le vogliono bene.
Gestisce la questione paternità solo come un fatto personale da risolvere, escludendone del tutto Genzo con cui sono in ballo dei sentimenti oltre che una ipotetica questione di cognomi.
Vero è che ha una storia famigliare problematica, con delle dinamiche che l’hanno sicuramente indurita, portandola a essere molto chiusa e spesso diffidente.
Julia è sicuramente una persona abituata a contare su se stessa e a cavarsela da sola, ma questa attitudine positiva può diventare un male soprattutto per se stessa, quando le mette i paraocchi o non le permette alla fine di avere una vita serena e positiva.
È consapevole di dover parlare con Genzo per quanto è accaduto tra loro, lo dice lei stessa a fine capitolo, ma se quest’ultimo non avesse preso in mano la situazione organizzando un appuntamento, mi chiedo quanto tempo avrebbe trascorso ancora a tergiversare, senza concludere nulla, senza mettere mano a qualcosa che non sta andando come lei realmente vuole e desidera.
Confido che questo primo passo, la cena stellata, dia dei buoni frutti…

Recensore Master
29/05/19, ore 11:48
Cap. 36:

Eh niente da fare, non mi ascoltano proprio… zero dialogo.
L’euforia da stadio se n’è andata e siamo tornati al grigiore delle riunioni di lavoro, con tanto di musi lunghi.
Nel precedente capitolo i rapporti tra Genzo e Julia non sembravano così tesi, riuscivano addirittura a prendersi in giro e punzecchiarsi, ma terminata la parentesi calcistica i vecchi rancori sono riemersi, specialmente in Julia.
Genzo sembra aver davvero vincolato la sua sfuriata a un momento di rabbia, come testimonia il suo atteggiamento impacciato nei confronti della ragazza, che a stento gli rivolge la parola.
Julia invece sembra tornata al punto di partenza, come se avesse appena sentito quelle parole terribili sul suo conto, pronunciate addirittura dalla persona che ama.
La relazione tra i due non è mai stata troppo chiara, hanno entrambi viaggiato sul filo del rasoio per ragioni che appartenevano solo a loro, alle proprie sfere emotive e di esperienza.
Non sono mai stati sicuri di loro stessi nel confrontarsi, fatta eccezione per una sorta di passionalità che a volte ha preso il sopravvento sul quel freno a mano tirato oltre misura.
Il problema di questi due ragazzi, che si comportano un po’ da ragazzini, è per me proprio la mancanza di onestà.
Dovrebbero guardarsi negli occhi, ammettere le proprie debolezze ma soprattutto confrontarsi sul bisogno reciproco dell’altro.
Dovrebbero superare le barriere che li hanno intrappolati fin dal primo capitolo, formate da peletti a cui corrisponde una motivazione, scusa, diversa per non affrontare i propri sentimenti, con chiarezza, alla luce del sole.
Si dovrebbe poi chiedere scusa per parole dettate dalla rabbia ma anche dalla paura, lo si dovrebbe fare anche per non aver avuto la forza di parlare con un qualcuno che lo meritava, perché la questione paternità coinvolgeva anche lui e sotto molteplici punti di vista.
Genzo e Julia alla fine si amano ma per certi versi non si conoscono ancora bene, vincolati come sono ancora a certi preconcetti, che invece avrebbero già dovuto oltrepassare da tempo.
Hanno affrontato esperienze di vita diverse ma forti, seppur non in egual misura ovvio, e questo dovrebbe renderli più consapevoli di loro stessi, non viziare il loro modo di agire con tanta insicurezza.
Dal punto di vista emotivo devono crescere ancora molto entrambi, perché non ci si può sempre isolare o evitare di prendere le cose di petto quando la situazione lo richiede.
Come un disco rotto torno a ripetere che il dialogo è il fulcro di tutto e spero di cuore che prima o poi entrambi lo capiscano, imparando da queste disastrose esperienze.
Non manca molto alla fine della storia, è il momento di svoltare e smetterla di girare sempre intorno.

Recensore Master
29/05/19, ore 11:05
Cap. 35:

Benedetto sia il salto temporale!
Perché breve che sia stato, sembra essere stato capace di stemperare un po’ gli animi.
Un capitolo questo in cui il calcio entra tra i protagonisti, scalzando CdA vari e società per azioni, con annessi intrighi economici!
Dopo la tensione del precedente ci voleva questo cambio di rotta, anche se mi ha sorpresa, non me l’aspettavo.
Le reazioni d’impeto sembrano essere state comprese e quindi sorpassate, questo credo dipenda pure dal fatto che Genzo ora si sta muovendo nel suo ambiente naturale, nel mondo a cui realmente appartiene, nonostante il suo cognome l’abbia portato a cimentarsi, seppur egregiamente, in tutt’altro nella tua FF.
Leggendo ho avuto le stesse sensazioni di quando la storia si era spostata in Giappone agli albori, una sorta di quindi di confortevole piacere nel ritrovare lo stadio, la nazionale giapponese e… il solito Genzo accoppato da qualche sfigatissimo infortunio (ah le certezze della vita! xD).
Ho adorato Karl e Martha, che si sappia!
Lei è ancora nella fase “sono troppo poco per lui”, ma credo che il bellissimo gesto che il Kaiser le ha dedicato, dimostrando quanto sia attento a lei, conoscendone anche i gesti più semplici e quotidiani, la libererà da questa insicurezza, facendole vivere appieno questa meravigliosa favola che la vede protagonista.
Mi è piaciuto molto questo capitolo, mi ha fatta rilassare dopo lo stress del precedente e ho apprezzato tanto certi aspetti camerateschi che hai evidenziato tra i giocatori, che sostengono un campione in difficoltà senza badare alla casacca che indossa.
Il calcio alla Takahashi per intenderci, in cui l’amicizia viene prima di tutto.
(Recensione modificata il 29/05/2019 - 11:07 am)

Recensore Master
29/05/19, ore 10:42
Cap. 34:

Eccolo là… e io lo sapevo!
Allora… questo capitolo mi ha attaccato addosso un’agitazione che non ti dico!
Mentre leggevo non ho fatto che ripetere: fermi! State sbagliando tutto! È tutto un casino! PARLATE TRA VOI!
Gli equivoci sono funzionali alla storia è chiaro, ma sono anche la testimonianza di quanto la mancanza di comunicazione possa creare DANNI e tutta un’altra serie di effetti collaterali: saltare a conclusioni sbagliate, perdere lucidità nel giudicare chi ci è accanto, diventare aggressivi perché impauriti dallo spettro della delusione, sentire che i propri sentimenti possono arrivare a nuocerci e quindi provare paura.
Ecco tutto questo poteva essere risparmiato tramite il dialogo, che però è avvenuto in netto ritardo sui tempi, quando ormai era troppo tardi per certi versi.
Francamente, non me la sento di giudicare male Genzo nonostante la sua sfuriata, perché ho racchiuso ciò che credo lui abbia provato nel capitolo, nell’elenco effetti collaterali di cui sopra.
La sua è una reazione d’impeto, dovuta all’essersi confrontato almeno fino a quel momento con la persona sbagliata, piuttosto che con il diretto interessato, ovvero suo padre.
Il sospetto, il dubbio si sono messi in moto in lui generando una reazione forte quando scopre che un’altra persona a cui tiene è coinvolta in quello che appare come uno scomodo segreto di famiglia (fino a quel momento posto solo al centro di un’eventuale faida da eredità).
Genzo sicuramente sbaglia nei modi ma non mi sento, come ho già detto, di biasimarlo perché lui e Julia hanno una sorta di relazione, per quanto strana e gestita maluccio, e quest’ultima avrebbe potuto tranquillamente affrontare il problema con lui, che non l’avrebbe mai giudicata, né sarebbe mai arrivato a pensare alcune cose su suo conto, preso dalla rabbia come invece è successo.
Comprendo anche Julia non credere, ha attraversato un momento terribile a causa della morte di Dite, con annessi tutti i risvolti emotivi della sua situazione, che non è mai stata facile e per certi aspetti limpida, in una famiglia che ha cercato di proteggerla dal male, generando però così un mostro ancora peggiore, che si è manifestato ora sotto forma di sospetto, dubbio e insicurezze.
È stato comunque un errore non parlarne con Genzo, errore che è stato commesso anche dalla famiglia di lui, che lo ha tenuto completamente fuori.
Ma lo ripeto: la mancanza di dialogo è la rovina di tutto, perché anche il portiere avrebbe potuto rivolgersi al padre non appena avuta la prima soffiata sul test del DNA, in fondo stiamo parlando di personaggi adulti non di ragazzini.
Ma tant’è che l’equivoco serve la trama e così ci ritroviamo in mezzo a un gran bel casino (in tutto questo non dobbiamo scordare che quell’avvoltoio di Hagner è lì che aspetta di avventarsi sui cadaveri).
Mi sento di dire un’ultima cosa per concludere la recensione: PARLATE, VI PREGO!

Recensore Master
29/05/19, ore 10:04
Cap. 33:

No ma… ce a posso fare eh! Non sono poi così indietro…

Io adoro Martha.
Inizio con dirti questo.
È un personaggio davvero positivo, spontaneo e quindi a tratti disarmante.
Riesco a immaginarla come una persona in carne e ossa mentre si guarda intorno prima di bisbigliare all’orecchio di Julia.
È facile tifare per lei quando, in maniera del tutto semplice e spontanea, ci rende partecipi delle sue insicurezze di ragazza comune alle prese con una storia d’amore, che ha come terzo incomodo la notorietà dell’altro.
Ma dovrebbe stare tranquilla, perché penso che il Kaiser abbia visto in lei esattamente le stesse cose lette dai noi spettatori e devo dire che questa coppia mi piace davvero tanto.
Altri protagonisti sui cui è impossibile non soffermarsi sono i coniugi Wakabayashi.
Cosa dire di loro, se non che sono due perle rare?
Mi unisco un po’ al coro di chi ha commentato (molto) prima di me: fossi stata in Julia avrei mollato l’idea del test.
In cuor suo anche lei sa che non è figlia di Ikemoto, quest’ultimo poi ha affrontato l’argomento con molta disponibilità nonostante potesse essere fonte di imbarazzo e non solo (la famiglia avrebbe anche potuto risentirsi per quella che alla fine è solo un’insinuazione, piuttosto sgradevole aggiungerei).
Ma Julia lo sappiamo, è molto testarda e preferisce sfatare ogni dubbio scientificamente.
Mi auguro che questo riesca a sbloccare anche la questione Genzo, rimasta in sospeso dopo le effusioni in ascensore. :)

Recensore Master
29/05/19, ore 08:09
Cap. 14:

Una notizia buona e una cattiva. La cattiva è che Wakab Sr è ancora blindato in ospedale, la buona è la proposta di promozione per Julia. I problemi iniziano ora perché Julia si lascia andare e abbraccia Genzo, ma poi alla reazione di lui, fugge.
Il lunedì successivo i loro rapporti risultano decisamente più freddi e distanti. Soprattutto Julia è quella più gelida; il suo quasi rifiuto della promozione porta Genzo ad alzare tutte le barriere possibili senza che la questione venga risolta.

Recensore Master
28/05/19, ore 08:19
Cap. 13:

E con il rientro in Germania cominciamo a vedere il controllo granitico di Julia avere le prime timide crepe. Mentre Genzo non è minimamente preoccupato per il gossip (è pur sempre personaggio pubblico), Julia ne è infastidita, anche se comincia a ripensare il viaggio in Giappone in termini un po’ meno professionali.
E veniamo alla festa. Julia saturniana fa un figurone, ma anche Genzo, al suo arrivo, in versione sportivo spaziale, sembra riscuotere successo, soprattutto per Julia.
Cosa sarà successo a Wakab Sr perché Genzo ne voglia parlare in privato? La cosa non promette bene...

Recensore Veterano
25/05/19, ore 13:22
Cap. 37:

Dai adesso non puoi lasciarmi così !!!!! Devo sapere che succede all’appuntamento !!!!!!! Ti prego aggiorna presto 🙏 🙏🙏🙏🙏

Recensore Master
24/05/19, ore 08:15
Cap. 12:

A quanto pare tutto il mondo complotta per vedere Genzo e Julia assieme.
Watanabe ha perfettamente ragione quando dice che lei si sottovaluta, e Heidi non sbaglia affatto a spingerla ad aprirsi, na Julia sembra essere decisamente spaventata all’idea di estendere il suo rapporto ad un piano più personale.
Chi invece sembra essersi un po’ ripreso è proprio Genzo, che sta tornando ad essere quello dell’inizio. Lui non sembra essere preoccupato dalle apparenze, anzi sicuramente è attratto da Julia e vorrebbe un rapporto più evoluto.

Recensore Master
22/05/19, ore 08:19
Cap. 11:

E finalmente arriva la partita. Genzo che prende un goal è quasi un evento epocale 😂
Finalmente poi qualcuno che ragiona: il kaiser dà l’imbeccata giusta alla nostra Julia in merito al rientro in patria.
La serata al ristorante non poteva che essere un successo e Genzo, piuttosto alticcio, al rientro se ne esce con quella frase che lascia Julia piuttosto in imbarazzo, tanto che il giorno dopo torna a chiudersi a riccio. Decisamente non riesce ad accettare che i propri sentinenti siano mutati nei confronti di Genzo, così come quelli di lui bei suoi confronti (lo so, sto correndo un po’, ma è chiaro che questi due si piacciono.)

Recensore Master
21/05/19, ore 08:12
Cap. 10:

Ennesima tegola per il nostro portiere. Lo sciopero arriva giusto giusto per complicargli ulteriormente la vita e il suo equilibrio ca a rotoli. Julia cerca di consolarlo e i due si avvicinano ulteriormente.
Divertente la situazione in cui si ritrova Genzo, praticamente blindato da Julia che, nel sonno, lo abbranca e non lo molla più per tutta la notte. Il mattino dopo abbiamo un portiere incriccato e a disagio

Recensore Master
20/05/19, ore 08:05
Cap. 9:

Di nuovo a casa, a Nankatsu. Grazie agli “intrallazzi” di Watanabe Genzo potrà partecipare alla partita.
Julia, sempre molto ermetica, accetta di seguirlo allo stadio ma cerca quasi di scomparire (non è del tutto a suo agio in quel contesto) e anche quando si trova ad interagire con le manager rimane piuttosto guardinga (non sa con chi avrà a che fare....😄)