Recensioni per
Hollywood
di kiku77

Questa storia ha ottenuto 383 recensioni.
Positive : 383
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/03/19, ore 14:50

Vedo che sia il signor Wakabayashi che il preside hanno inserito con grande attenzione e cautela Genzo on una nuova classe. Chiaramente le aspettative nei suoi confronti sono altissime, ma magari tra sconosciuti potrà ricominciare da capo con serenità.
Ancora una volta noto che sotto la dura scorza il padre di Genzo tiene moltissimo al figlio.

Recensore Master
01/03/19, ore 14:17

Ciao :)
in effetti Genzo ha un comportamento ineccepibile nei confronti del padre e del preside e fa quanto ci si aspetta da lui, non ha ribellioni improvvise ed anzi si presta ad accettare tutto quello che gli altri hanno già deciso per lui. Mi è piaciuto come hai reso le sensazioni e le emozioni del protagonista: alla fine e soprattutto da persona matura qual'è ha deciso di non dare in escandescenze ed accettare tutto questo di buon grado.
Entrambi gli adulti sono sorpresi del suo atteggiamento, forse aspettandosi qualche rimostranza.
Sono curiosissima: la vera storia inizia ora e tu hai spiegato il contorno magistralmente (come sempre) :) attendo trepidante il seguito. A presto e continua così ;)

Recensore Master
28/02/19, ore 17:19

Mi sono rimessa in pari, questa volta abbiamo un Genzo più giovane e immaturo.
Certo suo padre è stato molto duro, ma è vero che a quell'età abbiamo bisogno dei nostri genitori, nonostante i contrasti

Recensore Master
28/02/19, ore 16:27

Credo che la chiave di questo capitolo sia principalmente la frase del padre di Genzo: forse non è poi così maturo come dicono tutti.
“Dicono tutti”
“Dicono tutti”
“Dicono tutti”
Mi ha un po’ martellato nella testa questo passaggio.
Il signor Wakabayashi in un primo momento mi ha portata a pensare che non riuscendo a controllare la sua vita, prova a controllare quella del figlio.
Ha mostrato di non essere poi un grande uomo d’affari, oltre alle scelte sbagliate per sé, le sta facendo per la carriera di Genzo perché butterà giù le sue quotazioni.
Poi quella frase.
Per quanto penso comunque quello che ho appena scritto, quella frase mostra che non solo non conosce il figlio, ma non ci ha provato a conoscerlo e si è sempre basato su ciò che dicevano su di lui gli altri. Finché l’opinione era buona andava tutto ok. Non sa se è maturo o meno perché non ha nulla su cui basarsi. Appena viene messo fuori squadra vede subito delle colpe, pensa all’eventuale opinione degli altri. Vuole fare di lui un uomo MA non si è soffermato a parlare con lui, non davvero. Non gli ha dato la possibilità di parlare.
Forse Genzo non è maturo, forse sta agendo bene, come no. Non può saperlo perché non ha avuto un vero dialogo con lui. Non gli interessa nemmeno. Non è un “padre” non nel vero senso della parola.
Ha addirittura sradicato il figlio dalla sua vita quotidiana oltre il calcio. La scuola gli amici la vita a cui si era abituato. Poteva tranquillamente diplomarsi là. Non gli ha chiesto cosa volesse. Non ha potuto valutare le sue ragioni e se quello che voleva Genzo era un bene o un male per lui.
Le buone intenzioni ci sono...ma la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni no?!
Quindi, indipendentemente se a Genzo faranno bene o meno le decisioni del padre, il punto di partenza è “sbagliato”, e se ha preso la decisione giusta è solo un colpo di fortuna
La signora Wakabayashi invece mi fa tristezza e fastidio allo stesso tempo...mentalità giapponese a parte, sei una madre datti una svegliata!
Ciao Ciao

Recensore Veterano
26/02/19, ore 21:02

Qua ci scappa il ricordo su ... ogni famiglia felice, ogni famiglia infelice ...
Sarà, ma io ricordo di piu' l'incipit Natale non è Natale senza regali!!
Il padre di Genzo vorrebbe, forse, recuperare il tempo perduto che, però è perduto, anche se non necessariamente perso. Semplicemente le persone hanno avuto, al tempo, altre priorità. Si può. però. costruire un altro futuro, se lo si vuole.
La madre di Genzo appare più sullo sfondo, quasi un pò succube del marito. Sono curiosa di vedere come la sua figura evolverà nella storia.
Genzo è il solito Genzo: cerca di cadere sempre in piedi, ma credo che soffra soprattutto per il fatto di essere stato giudicato dai suoi genitori come un bambino, lui che, obiettivamente, non lo è mai stato.
Forse è proprio questo il problema: la sua assoluta mancanza di leggerezza, che lo porta a vivere tutto troppo in prima persona.

Recensore Master
26/02/19, ore 18:34

La tensione in casa Wakabayashi si taglia con un coltello. Sono tutti sul' orlo di scoppiare, ma si trattengono. Mi chiedo per quanto ancora... A meno che la situazione non cambi, vedo solo ulteriori nubi all' orizzonte...
La strada per ora è tutta in salita. Vedremo.

Recensore Master
26/02/19, ore 18:21

"Dobbiamo seguire Genzo più da vicino.Forse,non è poi così maturo come dicono tutti.Ha ancora bisogno dei suoi genitori.La soluzione l'abbiamo già:quest'anno le cose vanno come ho deciso io.Poi,una volta che si sarà diplomato,se arriveranno delle proposte,le valuteremo.A Gennaio Genzo resta dov'è.Neanche se lo cercasse il Real Madrid lo lascerei andare.Prima di giocare in una grande squadra,deve diventare un grande uomo(adoro quest'ultima frase).Per il momento,è soltanto un ragazzo.
Io e il padre di Genzo siamo praticamente la stessa persona:stessi pensieri;stesso comportamento; stessa preoccupazione per un figlio,che rischia davvero di gettare al vento la propria vita.Genzo dovrebbe ringraziare il cielo di avere due genitori così.Gli vogliono bene,e credono fermamente in lui,sia come persona che come giocatore ma,dopo il suo ennesimo sbaglio,hanno capito che devono essere loro a prendere in mano la situazione,prenderlo per mano,e ricondurlo sulla retta via.Niente è ancora del tutto perduto,è ancora giovane e sono ancora in tempo.Genzo ha capacità tecniche eccezzionali,unite ad un immenso talento,Il suo problema però è la testa(per i motivi che ho già spiegato).Da quel maledetto giorno che ha incontrato Tsubasa non è più lo stesso e,lentamente,si sta perdendo.Deve ritrovare se stesso,ripartire da zero,riprendersi in mano la sua carriera,e ricordarsi il suo vero obiettivo.Il suo destino non è fare il leccapiedi a Tsubasa,nè il burattino di Mikami,ma diventare il numero 1 dei numeri 1.Ed ha tutte le carte in regola per diventarlo.
Temevo che facesse una scenata e che puntasse i piedi,invece,mi sembra che Genzo abbia preso piuttosto bene il suo anno "sabbatico".Spero che si impegni nello studio e,grazie ai suoi nuovi compagni,ritrovi anche la serenità.

Recensore Master
26/02/19, ore 16:51

Ciao :)
un capitolo interessante, che spazia nelle emozioni dei vari personaggi di cui abbiamo letto al capitolo precedente.
Il padre si pone giustamente quelle domande, anche se non pare voler cambiare idea riguado al futuro di Genzo per l'anno in corso, nonostante il tentativo buttato lì con poca convinzione dalla consorte.
Il signor Wakabayashi è un uomo di mondo e di potere, indaffarato negli affari e forse poco attento alle necessità del figlio, lo conosce poco dato che hanno trascorso molto tempo lontani.
Genzo si sente in trappola e senza voce in capitolo in merito a quanto gli è accaduto. Sicuramente, come dici tu, l'atteggiamento di Genzo non è giusto e soprattutto, a parer mio, non è molto maturo come vuole dimostrare: la cosa non potrà durare a lungo, anche perchè il giovane non è nella condizione di poterlo fare.
Mi è piaciuto come hai scavato nell'animo del padre di Genzo, l'ho in parte rivalutato rispetto al capitolo precedente.
Attendo trepidante il seguito, sperando che entrambi gli uomini vengano a più miti consigli.
A presto ;)

Recensore Master
26/02/19, ore 15:00

Ciao! :)
Come immaginavo, il padre di Genzo non è un tiranno spietato, ma un padre deluso che però vuol bene a suo figlio. Giustamente vuole stargli vicino, visto il brutto momento.
Capisco che Genzo si rifugi nel sarcasmo perché si sente ferito e incompreso, ma speriamo che i due trovino prima o poi un punto di contatto.
Alla prossima!

Recensore Master
25/02/19, ore 19:36

La recensione odierna andrà in onda in forma ridotta come forma di protesta per il trattamento e l’inganno perpetuato ai danni di Genzo (insomma se avesse saputo che lo aspettava in Giappone non lasciava la Germania, si trovava un avvocato, diventava legalmente un minorenne emancipato, coi soldi guadagnati nell’Amburgo si manteneva fino al nuovo ingaggio)

Padre di Genzo: è uno stronzo
Madre di Genzo: è un soprammobile
Genzo: ha ragione! (Non dico sexy perché è minorenne e non cerco rogne😂)

A Venerdì!!!
P.S. Aggiungo questo dopo, perché esco dal ruolo di recensitrice imparziale (😂rido sola a definirmi così) per un commento a “gusto personale”:
Mi piace molto, cara la nostra autrice, che sei uscita dalla solita “fascia d’età” che attribuisci ai tuoi “Holly e Benji”. Nelle altre storie (non le ho lette ancora tutte confesso, ma ne ho lette più di quelle recensite) sono maggiorenni in un’età che slitta fra post-diploma e post-laurea, con un paio di eccezioni in cui sono più grandini. Ora sei andata “indietro”, sono minorenni, occhio e croce attorno ai 17 anni credo. Fai affrontare a Genzo una situazione difficile in un’età particolare.
Adesso si troverà quindi ad avere a che fare con coetanei di varie tipologie, sia caratteriali che a livello di maturità differenti. Quella è un’età dove c’è chi ha chiara la propria strada e chi crede a torto di averla chiara. Dove il futuro è pieno di strade fra cui scegliere...
Un’età dove si crede di aver capito tutto della vita...
E ora vediamo dove andrai a parare...
...comunque Genzo ha ragione, lo avevo detto?

Recensore Master
25/02/19, ore 13:31

Ciao :)
un secondo capitolo tosto ben più del primo... e forse lo si intuiva già dal titolo del capitolo... che non promette nulla di buono ^_^'
Un rientro complicato, non solo dallo stato emotivo di Genzo, ma anche da ritardi e coincidenze perse che lo portano a rientrare più tardi del previsto. Come se non bastasse si aggiunge la stanchezza ed il fuso orario che lo hanno provato già a sufficienza... a questo si aggiunge la furia del padre che non lascia scampo al ragazzo e lo costringe a prender parte ad una cena a cui il giovane non vorrebbe.
Le parole del genitore sono dure e inflessibili, mortificanti a tratti, soprattutto la "punizione" inflitta al giovane: tornare a giocare con la Nankatsu, un colpo non da poco se consideriamo che lui la gavetta l'ha fatta all'Amburgo ed ora è punto a capo qui... a casa e con la coda tra le gambe, conscio di non potersi opporre a quanto il padre dice dato che, purtroppo, la legge è dalla sua parte.
Non invidio la situazione di Genzo, anche perchè Nankatsu è un piccolo centro e come tutti i piccoli centri le chiacchiere corrono per non dire volano. Attendo il seguito, sperando che il giovane possa avere un raggio di luce che lo faccia ben sperare, nonostante il castigo paterno.
Complimenti per come descrivi emozioni, sensazioni e personaggi: pare di essere lì e ti confesso che il padre di Genzo ha fatto paura anche a me. A presto ;)

Recensore Master
24/02/19, ore 15:20

"Siamo profondamente delusi,Genzo.Io e tua madre ti abbiamo dato fiducia,ti abbiamo supportato nelle tue scelte ma,quello che hai fatto,in un attimo,ha cancellato tutto il buono che hai raccolto in questi anni.E per quanto tu possa avere le tue ragioni,con il tuo comportamento sei passato subito dalla parte del torto.Sei stato arrogante e saccente,e la Società ha fatto bene a mandarti via".
"Sono stato brusco,lo ammetto,ma l'hai detto tu stesso,avevo le mie ragioni.Anzi....non erano solo le mie,io ho tentato di difendere le ragioni dell'Amburgo".
Non si combattono le guerre con l'arroganza.Non si combatte un'ingiustizia contestando il proprio superiore.Non è così che si fa,Genzo.Hai dimostrato che quello che tutti pensavano di te,non è vero.Non è vero che sei più maturo della tua età.Che sei un esempio da seguire.Sei solo un ragazzo viziato e,lasciamelo dire,anche un po'snob".
"Non so di cosa tu stia parlando,comunque,non m'importa cosa pensi".
Ah davvero?Beh,rispondendo così,non fai altro che consolidare le mie opinioni su di te.Che sono radicalmente diverse da com'erano".
Troverò un'altra squadra.A differenza di chi pensa solo a parlare,io dimostrerò con i fatti che avevo ragione.Riprenderò a vincere con un'altra maglia.Mi dispiace,ma non posso farci niente".
"Per il momento non andrai proprio da nessuna parte.Abbiamo deciso che sarebbe meglio per te se restassi qui,e finissi il liceo.Sei minorenne e senza la mia approvazione non ti puoi muovere,Genzo.Adesso facciamo come dico io.Frequenterai l'ultimo anno ma,al primo voto brutto,retrocederai di uno.Potrai giocare nella squadra della Nankatsu".
"Non voglio giocare in un campionato studentesco".
"Come vuoi,pensavo che ti fosse utile per continuare ad allenarti.Evidentemente,il calcio non t'interessa poi così tanto.....".
"Cosa dici?Il calcio è la mia vita!Ma non certo a livello studentesco.Ho fatto la mia gavetta prima degli altri,non mi merito tanta umiliazione".
"Da stasera fai quello che diciamo noi.Siamo i tuoi genitori,e ci riprendiamo la tua vita,che ti piaccia o no.E queste sono le condizioni.Se non ti va bene,ti ci abituerai".
Splendido.Semplicemente splendido,questo dialogo.Adoro letteralmente il signor Wakabayashi,lo A-DO-RO!Sottoscrivo e condivido ogni sua singola parola e,soprattutto,approvo in pieno la sua decisione.Genzo ha proprio bisogno di una bella lezione,e di un bel bagno di umiltà.Di riordinare le idee,ricaricare le batterie,e ripartire da zero.E la soluzione di suo padre,mi sembra la migliore.E' ora di finirla di fare stupidaggini(farsi convincere che si è più utili fuori dal campo,pittosto che dentro),e di gettare al vento la propria carriera,perchè nella partita più importante della stagione,nei minuti cruciali,si continua a pensare ad un giocatore che,in quel momento,non solo non c'entava nulla,ma non era neppure in campo!E se Genzo non ci arriva da solo,a riprendere in mano le redini della sua vita,è giusto che lo facciano i suoi genitori.Ha fatto la gavetta prima degli altri?Si,ma solo perchè Mikami l'ha portato con se in Germania,altrimenti,se ne sarebbe stato in Giappone insieme a tutti gli altri,e poi,cos'ha ottenuto?Nulla.Ha avuto un'opportunità incredibile,e non è stato neanche capace di sfruttarla.....E' partito per l'estero a 12 anni,per tornare in Giappone da disoccupato.......Su dieci partite di due mondiali giovanili,4 agli U-15;6 al WY,ne ha giocate 4:la finale degli U-15 solo perchè Wakashimazu era infortunato,e le ultime 3 del WY,le ha giocate al di sotto delle sue possibilità.Invece di essere uno dei principali protagonisti,è stato un semplice comprimario.Parliamoci chiaro:dai Mondiali U-15 fino alla partita con il Bayern,Genzo ha fatto pesanti e preoccupanti passi indietro,la sua carriera è andata in calando,anzichè in crescendo;è diventato professionista a 15 anni?Vero anche questo.Peccato però,che non ha vinto praticamente nulla,a parte il World Youth.Tsubasa,che è partito per l'estero quattro anni dopo,ed è diventato professionista due anni dopo rispetto a Genzo,ha vinto subito due campionati:uno in Brasile,ed uno in Spagna.Ed è stato il grande mattatore di questi due mondiali .Persino Ishizaki(che lui insultava alle elementari)ha giocato tutte le partite,ed ha pure vinto un campionato da professionista in Giappone!Ecco perchè do ragione a suo padre,è arrivato il momento di voltare pagina caro Genzo.Di smetterla di pensare a Tsubasa,e di pensare alla TUA carriera.Sei ancora in tempo,sveglia!

Recensore Master
22/02/19, ore 21:53

Di male in peggio! Il ritorno a casa è stato ancora più amaro di tutto il resto: il padre di Genzo non solo non lo appoggia, ma lo considera addirittura un ragazzo sfacciato e viziato. E detto dal proprio genitore...
Mi spiace, ma il signor Wakabayashi non mi è piaciuto affatto in questo frangente. Non ha neanche provato ad ascoltare il figlio, a sentire la sua versione dei fatti. Si sa che i giapponesi sono oltremodo rispettosi, ma ciò non significa rinunciare a farsi le proprie ragioni passando sempre sopra a tutto!
Immagino che tu abbia scelto di anticipare l' età di Genzo ai tempi dei fatti a scopo narrativo, poiché nel manga avviene quando Genzo è già più grandicello, se non ricordo male...

Vedremo come evolverà la situazione.
(Recensione modificata il 22/02/2019 - 09:57 pm)

Recensore Veterano
22/02/19, ore 19:00

"Non si combatte un’ingiustizia contestando il proprio superiore."
Beh, non è che sono poi molto d'accordo...
Qualche volta bisogna dirle le cose, altrimenti si corre il rischio di un perenne immobilismo.
Molto originale la scelta del padre di Genzo: sarà interessante vedere il portiere nel suo vecchio ambiente, con il suo bagaglio di esperienze europee, belle e meno belle.

Recensore Master
22/02/19, ore 18:19

Bayern Monaco-Amburgo:2-1......croce e delizia per tutti/e noi fan di Genzo.La partita più bella di tutta la sua carriera,rovinata e gettata al vento,in un secondo di pura follia.Perchè è questa l'amara verità purtroppo:quella sua corsa sfrenata per andare a battere un calcio di punizione,è totalmente ingiustificata e priva di alcun senso.Ed è inutile che adesso si metta a piangere,che si senta vittima di chissà quale ingiustizia o complotto,la colpa di tutto questo;la colpa di tutto quello che stà passando,e le determinate conseguenze,è solo sua.E' lui l'unico responsabile.Inutile che se la prende con il Mister(che avrà le sue colpe,certo,ma intanto la sua tattica stava funzionando.....);con la dirigenza,e con i suoi compagni di squadra.Se invece di continuare a pensare a cosa avrebbe fatto Tsubasa al suo posto,in quei maledetti ultimi minuti,avrebbe pensato a cosa DOVEVA fare il portiere Genzo Wakabayashi in quel momento,tutto questo,non sarebbe successo.
Il capitolo è bellissimo.Alcune tue parole m'hanno davvero commossa:lui appartiene ad un'altra epoca.Un altro modo di vivere lo sport.Lui all'Amburgo ha dato tutto:la sua infanzia,la sua giovinezza,i suoi sogni,i sacrifici,le speranze,le sue forze.La vita.E oggi,sta tornando a casa.Fuori squadra.Senza una porta da difendere.Orfano di se stesso.Dei suoi stessi sacrifici;delle sue vittorie sudate;delle sue sconfitte.Si guarda intorno.E si accorge di essere davvero solo....Parole stupende,niente da dire ma,e mi dispiace dirlo,perchè Genzo è un personaggio che ho amato tantissimo,nei primi anni che seguivo Capitan Tsubasa,se è stato cacciato a pedate nel sedere dalla squadra che lui tanto amava,e adesso se ne sta tornando in Giappone peggio di un cane bastonato,è solo colpa sua.Io sono dalla parte della Società e dell'allenatore al 100%!E ti dirò un'altra cosa,io Genzo l'avrei cacciato dalla squadra anni fa,al termine dei Mondiali U-15.Perchè uno che crede alla boiata pazzesca che è più utile fuori che dentro al campo,non è degno di nessuna stima.
(Recensione modificata il 23/02/2019 - 01:45 pm)