Recensioni per
Stelle perdute
di Aika Morgan
Sono vergognosa. Una storia simile non meriterebbe di essere lasciata indietro. Infatti, sono tornata alla carica, scroccando allegramente i pc dell'università. Ah, già, dovrei scrivere una tesi ma poco importa. Like I care, come dicono in terra d'Albione e d'Ammmmerica. Il ricordo di Elena è semplicemente aw. Io sono una sorella maggiore con un fratello minore adorabilmente approfittatore e dall'alto del suo metro e ottantasette, con il suo faccino da cucciolo spaventato e ruffiano riesce sempre ad ottenere qualcosa da me (che sono la sorella più tranquilla con lui, ho poche regole e ben precise con i fratelli minori, altrimenti sonanti pedate nel deretano partono, ah!). Sorvolata questa parentesi di cui magari non te ne può importare molto, era per dirti che mi ha intenerito da morire il rapporto tra Elena e Michael. E quel ti voglio bene, piccola mi ha fatto veramente commuovere - anche alla luce di quello che sarebbe successo. Ho trovato particolarmente calzante e quantomai attuale questa frase: "A vent'anni non sai - o non vuoi sapere - cosa significa morire". E' vero. E' terribilmente vero. Si sfugge la morte, la si rimanda, la si lega alle persone unicamente anziane, i nonni, magari, che hanno avuto tanti anni a loro disposizione. Ecco, è vero. Anche se questa convinzione porta a sonanti tranvate in faccia. Non dico di pensare alla morte 24 ore al giorno, ma accettarla come parte di noi tutti i giorni, forse può aiutare, come non può aiutare e portare a pianti a dirotto dettati dal panico della perdita. Michael mi sembra una bellissima stella, piena di vita, e riesci a trasmettere al lettore quel senso di vuoto che forse mai si riempirà, nel cuore di una sorella. Ed è dannatamente vero che per mettersi il cuore in pace ed accettare la scomparsa di qualcuno, bisognerebbe partire dalle piccole cose, come cancellare il numero dalla rubrica (cosa che con mia nonna, come già detto, non ho mai fatto), o cercare il suo nome dove ricorreva più spesso. Straziante la serata perfetta trasformatasi in tragedia, confusa - volutamente - dalla prospettiva della sorella. Tutto viene filtrato da una prospettiva quasi ovattata, surreale, come se si diventasse di colpo più distaccati da quella vicenda. Non è che uno si distacca volutamente dalla morte di qualcuno, ma è come se tu fossi stato preso a botte talmente forte da non sentire più niente, e ha un che di terribile, non è vero (in altre parole, hai una capacità di descrivere il dolore in maniera pazzesca e molto viva). Ho trovato estremamente drammatico il momento in cui, tramite Elena, si scopre un dettaglio pesante come un macigno: ovvero che Michael non ha detto nulla ai suoi genitori del fidanzato. Beh, sfondi una porta aperta perché trovo che sia un problema davvero drammatico, quello del coming out. Siamo nel 2012 eppure non c'è ancora una piena accettazione degli omosessuali, del fatto che ci sono persone che amano altre persone dello stesso sesso. E' possibile, si chiede una persona normale? Sì, purtroppo, perché ci sono genitori che cacciano di casa i propri figli omosessuali, manco avessero una malattia contagiosa. E dire che prima magari li lodavano perchè erano tanto bravi all'università o per le loro facoltà mentali brillanti e vivaci. Non c'è gesto più odioso ed egoista da parte di un genitore, penso. Perché si pensa troppo spesso che i figli debbano essere ad immagine e somiglianza dei genitori, ed ogni "devianza" dalla strada tracciata sia imperdonabile, un difetto grave. Non riesco a non trarre riflessioni da questa tua storia, davvero, perché la sento molto, e sono una persona molto sensibile da questo punto di vista. Elena è così umana e comprensibile, però. Da sorella, se ci fosse qualche segreto inconfessato dei miei fratelli, forse anche io avrei agito in modo tale da scoprirlo. E mi hai strappato delle lacrime di commozione quando lei accende il telefono di Michael e trova i messaggi di Andy. Il dialogo sì è surreale, ma vanno capiti. Sono ancora nelle loro bolle private di dolore, e ognuno sta assimilando come può il proprio lutto. Elena da sorella che si sente privata due volte del proprio fratello, perché scopre cose di lui che non aveva mai conosciuto, Andy da compagno di vita, ancora incredulo che la persona della sua vita se ne fosse andata per sempre, uscita dalla porta di casa che non aprirà mai più. Io trovo questo dialogo tremendamente giusto nelle atmosfere. Andy ed Elena hanno bisogno di fiducia reciproca, ed in un momento così delicato non possono che studiarsi con un po' di distacco. Anche perché, secondo me Andy ha inconsciamente il timore che Elena possa venire lì per giudicarlo e metterlo sotto una lente d'ingrandimento. Ad ogni modo, ti faccio davvero i complimenti. La storia è già nelle scelte, ma ti dico con sincerità che l'avrei segnalata anche io, prima o poi. E' troppo toccante. La vorrei stampare e custodire tra le storie che preferisco in assoluto e che vorrei tenere in eterno. Grazie. Ale P.s spero di essere un po' più regolare nella lettura! Se tu esci dalla tesi, io entro nel girone dantesco ora XD |
Oddio, finalmente! E' stato il più bel risveglio di tutta la mia vita, questo! Dico sul serio, non vedevo l'ora che aggiornassi, stavo letteralmente andando in crisi di astinenza! Sono seria eh! xD |
Iniziare una giornata con un capitolo di stelle perdute non è facile, ma tutto sommato questo capitolo è sì malinconico, ma non esageratamente triste. Andy inizia a sentirne meno la mancanza, anche se si sente in colpa per questo. Non deve sentirsi in colpa, Michael vorrebbe che tornasse ad essere felice, mantenendo il suo ricordo nel cuore, senza dimenticarlo. Andare avanti con la vita non significa considerare poco importante la storia con Michael, anzi è come se dedicasse la sua vita a ciò che lui non ha potuto vivere (ma che ho scritto? O.o). |
Ehilà, Aika :) |
Oh, Aika... q.q |
Wow, Aika o.o Wow! |
Oh, vediamo chi ha vinto il premio della cinquecentesima rece del sottoscritto. Ma tu, ovviamente. <3 Sentiti onorata, vedi ad aspettare settimane che uno riesca a recensire? XD |
Sappi che adoro questo capitolo. Alla fin fine, se li ho letti tutti assieme è perché mi sono imbevuto in questi ricordi con tanta passione, soprattutto a partire da questo e dalla bellissima immagine (l'acchiappasogni) che hai messo all'inizio. Mi ha fatto molto pensare, perché l'immagine sa di preciso e di sfuocato, il cielo enorme e l'acchiappa sogni piccolo, e poi sembra quasi richiamare la morte (mamma che allegria)... Approvo. |
Son tornato a legge. Oh, da quando si deangstizza ho preso a rileggerla con calma, ma son veramente cretino eh. XD |
Soprassiedo sul fatto che avevi detto che era il capitolo dieci l'ultimo pesante (sì, lo so, non avevi contato il prologo, solo che ci son rimasto ancora più male perché credevo si riprendessero un filino almeno ç_ç). |
Vista. Udito. Tatto. Olfatto. Gusto. |
Maremma che tristezza ç_____ç Cioè, ci dovrei aver fatto il callo, ma ogni volta che leggo un capitolo di questa storia mi vengono i lacrimoni. ç_ç |
Aika cara, eccomi qua <3 |
Ma no,non succede nulla di male. (cit.) |
Su consiglio dell'adorabile RaspberryLad mi sono messa a leggere questa tua storia. Premesso che adoro le stelle (io volevo fare Astrofisica, e pur avendo fatto un liceo linguistico, era una della materie in cui andavo meglio, quindi fai un po' tu *ç*), quindi è un ulteriore motivo che ha catturato la mia attenzione, a parte questo è un capitolo d'apertura dolcissimo, amarissimo, che mi ha tenuta incollata allo schermo sin da subito. E, non so, è scattato quel magico meccanismo che mi spinge ad andare avanti. E non ho altro da dire, se non complimenti di cuore, hai uno stile di scrittura molto bello, a mio avviso poetico, ma mai esagerato o barocco ^^ |