Tre cose aveva imparato Rachel di sé, durante l’estate dei suoi 12 anni.
1) impazziva all’idea dei piercing all’ombelico (a 13 anni ne aveva già uno. Loli le aveva comprato persino il ciondolo di una chiave di violino per quando avesse potuto cambiare quello standard).
2) non aveva paura degli aghi, se si trattava di tatuaggi (ok, aveva 14 anni, ma la madre di Sami aveva convinto i suoi e dopo qualche moina si era ritrovata un sentiero di piccole stelle che si concentrava sulle costole, appena sotto il seno destro).
3) adorava, venerava il sapore della tequila (a 12 anni aveva rimesso anche l’anima, ma ora andava decisamente meglio. Era perfettamente in grado di fingere che fosse ubriaca. Anzi, era divertente).
Semplicemente, quasi nessuno conosceva questo lato di lei. Le uniche due sorelle che ne erano a conoscenza erano estremamente irritate e stavano per approdare a Lima, Ohio. Gli aveva dato buca l’estate precedente e stava per farlo (a malincuore) anche quest’anno. Avrebbe presto capito che non gliel’avrebbero permesso.
Arancione, rossa al secondo capitolo.

I ragazzi del McKinley devono affrontare importanti difficoltà, riguardo la loro personalità e la loro vita. Dovranno decidere il loro futuro. Il bene o il male?