L'8 settembre del 1943 viene firmato dal governo Badoglio l'armistizio che porrà fine alle ostilità tra le potenze alleate e l'Italia. Sarà l'inizio della fine...
Roma 1943: Occupazione tedesca. Vite spezzate portate via dalla guerra, dall'odio e dalla folle ideologia. Ci sarà spazio per uno spiraglio di luce?
Da un estratto:
Lo vide per la prima volta mentre marciava e niente fu più come prima. Tutto in Lui trasudava potenza e morte, la sua uniforme con le numerose medaglie al valore e i simboli inconfondibili che identificavano la sua appartenenza a una delle più temibili macchine di morte. Uomini senza pietà addestrati a uccidere e a non chiedere mai, ma semplicemente ad agire, senza bisogno di parlare. La ragazza si rese conto che osservarlo in quel modo era sbagliato, non voleva attirare la sua attenzione, ma quando volle rimediare fu troppo tardi. I suoi occhi erano già puntati su di lei.

Occhi azzurri e biondi capelli indomiti, Sage faceva tre lavori diversi ma non era mai stanca, non era mai triste. Aveva sempre un sorriso sul viso e un libro diverso in borsa. Prendeva una miseria ma stava mettendo via i soldi per qualcosa di meglio, per quando l’universo le avrebbe rivelato il grandioso piano che aveva in serbo per lei. Credeva nel destino e nella magia delle coincidenze.
Harry era un pittore, un disegnatore, non lo sapeva nemmeno lui. Disegnava le facce che vedeva, che lo colpivano per strada, per un dettaglio, un sorriso strano o occhi belli. Sentiva sempre la mancanza di qualcosa o qualcuno, così disegnava facce sperando che una di loro gli dicesse cosa fare e dove cercare.
DAL TESTO
Harry non aveva idea di chi fosse, sapeva solo che moriva dalla voglia di baciarla e abbracciarla e sentirne il profumo e imprimere nella memoria l’ordine esatto dei nei che aveva sul corpo e portarla in quel pub a Camden dove suonava quel gruppo di cui in quel momento proprio non ricordava il nome. E glielo disse. Perché davanti a quegli occhi il suo cervello non distingueva più tra pensiero e parole, sogno e realtà.

Il marito di Pamela era molto ammalato. Per quanto Ilenia sapeva, era molto grave. Cancro al fegato.. la gente diceva che sarebbe potuto morire per quello. Ma la cosa peggiore non era che il marito di Pamela, la noiosissima insegnante di musica, fosse sul punto di morte. La cosa peggiore era che avevano mandato un nuovo sostituto.
Cosa c’è di peggio di un sostituto? Niente.
Perché se i professori sono già dei gran disgraziati, i sostituti sono dei disgraziati al cubo.
A chi è che piace sostituire un professore assente?
Ilenia scosse la testa. Seduta sul suo banco, come tutti i suoi compagni della terza “B”, aspettava l’arrivo di quel professore, che nella sua mente appariva basso, grassoccio, con le rughe ed un alito spaventoso. E arrogante.
Ma quello che non sapeva, è che i professori non sono tutti dei disgraziati. Non quando portano il nome di Zayn Malik.
Lo stesso Zayn Malik che le insegnerà, non l’arte della musica.
Ma l’arte dell'AMARE.

"Charlotte lo guardò per un attimo, le labbra tirate in un mezzo sorriso.
-Che vuoi?- le chiese il ragazzo, ridacchiando.
-E’ ancora valido quell’invito a uscire con te?- chiese Charlotte, sorridendo.
Le labbra di Harry si allargarono fino a mostrare i suoi denti bianchi, e due fossette si materializzarono agli angoli della sua bocca."

Dieci ragazzi che non si conoscono. Cinque ragazzi e cinque ragazze. Cinque coppie. Cinque incontri, alcuni casuali, altri dalla nascita, ma tutti determinati dal destino. Cinque città diverse, cinque situazioni completamente differenti. Cinque storie d'amore, alcune nate col passare degli anni, altre nate semplicemente dall'incontro di due sguardi, in quel momento in cui le iridi di lei si uniscono a quelle di lui, creando l'intreccio perfetto nel momento perfetto.
Cinque storie guidate dalla stessa frase. Una parola che detta al momento giusto può far nascere un'infinità di brividi lungo la schiena, può rendere le ginocchia molli, è capace di creare dal nulla uno sciame di farfalle nello stomaco.
Si dice che uno sguardo valga più di mille parole.
E se invece ne valesse solo una? Una sola parola, gridata con tutto il fiato che si ha in corpo.
Una parola. Una sola. Amami.

D'altronde lei, Quinn Flannery, sedicenne londinese, non cercava molto dalla vita, voleva solo essere felice.

‘‘Mrs Benson ha avuto un incidente, non tornerà almeno fino alla metà dell’anno scolastico, nel frattempo la sostituisco io, sono Mr Malik, Zayn Malik.’’
Non seppe come ma si ritrovò a chiedergli:“Non è un po’ troppo giovane per essere un professore?Voglio dire avrà poco più della nostra età”

[...] Amavo le feste, la musica a tutto volume, i corpi che ballano a ritmo dei brani più in voga del momento e l'acool.
L'alcool, quello si che mi piaceva, non che ne fossi completamente assuefatta, ma semplicemente mi piaceva il suo sapore sulla bocca, non ero mai completamente ubriaca, o tanto da stare male, ma bevevo semplicemente, giusto quel tanto da rendermi brilla, da farmi vedere solo i lati positivi e divertenti di ció che succede intorno a me e poi non mi preoccupavo, lo reggevo anche molto bene.
[...]

«Ho ventidue anni Zayn, io voglio fare esperienza, capire come si seduce un uomo,
come essere abbastanza per un ragazzo.» sospiro passandomi una mano tra i capelli.
«Annabelle...» inizia accarezzandomi il braccio delicatamente, provocandomi dei brividi.
«Queste cose verranno da sé, devi solo aspettare il momento giusto.» mi sorride per rassicurarmi.
«Il problema Zayn, è che io non voglio essere impreparata quando arriverà.» sussurro imbarazzata,
distogliendo lo sguardo dal suo, mi vergogno troppo per guardargli anche solo le mani.
Il silenzio ci circonda per diverso tempo, fino a quando sento Zayn muoversi
al mio fianco farsi sempre più vicino per poi prendermi il viso delicatamente, voltandolo verso di lui.
«Lascia che ti insegni io allora. Sarò il tuo maestro e ti darò lezioni di seduzione.»

Con lui doveva andare diversamente, lui era diverso. E in un certo senso ero diversa anche io.
Perché da quando l’avevo conosciuto mi sembrava di impazzire, non mi era mai capitato di avere la pelle d’oca solo perché qualcuno mi sfiorava ma con lui era così. Non ero mai stata quel genere di ragazza che si invaghiva di un ragazzo solo per la sua bellezza, e non lo ero tutt’ora perché in effetti Zayn non era solo quello, era anche simpatico e intelligente, dolce ma serio, misterioso quanto espansivo. Sapeva chiudere i discorsi con le sue frecciatine anche meglio di me, e parlare con lui era quello che aspettavo in tutta la giornata.
Anche dopo essermi svegliata presto, non aver bevuto il mio caffè, aver assistito a lezioni noiosissime, vedere il suo sorriso e i suoi occhi riusciva a cambiarmi la giornata e renderla migliore.

«Ciao» mormorò lui.
Ana si stiracchiò. «Ciao» rispose consapevole del fatto che non stesse sognando e che lui si trovava in camera sua nonostante avessero litigato poche ore prima.
«Come va?».
«Potrebbe andare meglio, ho litigato con il mio ragazzo. A te come va?» disse poggiando il gomito sul cuscino e sostenendosi la testa con la mano per poterlo guardare dritto negli occhi.
«Potrebbe andare meglio. Ho trattato male la mia ragazza, l'ho fatta piangere e l'ho spinta tra le braccia di un altro. Volevo andare a chiederle scusa per essermi comportato da cazzone».
«Capisco. Sono sicura che accetterà le tue scuse».
«Dici?».
Ana annuì.
«Cosa dovrei fare per farmi perdonare secondo te?» chiese il moro.
«Potresti baciarla e dirle che ti dispiace» disse sorridendo.
Zayn salì sopra di lei, prese il suo volto tra le mani e premette le labbra sulle sue.
«Mi perdoni?».
Ana annuì nuovamente e lui la ribaciò.

Avete presente quando tutto va a puttane e sembra non voler aggiustarsi?
Ecco, questa è la vita di Dafne.
Dal capitolo otto:
"«Esci da questo corpo!» esclamò Louis facendo una croce con le dita avvicinandosi a Liam, voleva...esorcizzarlo perché...si era innamorato?
Era strano che Liam si innamorasse di qualcuno.
Usava le ragazze per divertirsi sin dal liceo, nessuno si aspettava che lui si affezionasse tanto ad una ragazza fino ad arrivare a dire di esserne innamorato. Chi se lo sarebbe mai aspettato?
«Devo dire a Zayn che lo tradisci.» rise Harry."

- Allyson vede Harry distante e lontano, diverso. Quella vetrata che li separa sempre, però, non li può dividere per sempre, per loro fortuna.
- Madison è lontana ed è così difficile starle lontano. E' così difficile rinnegare un sentimento nascente. E' così difficile mentire a se stessi, eh, Liam?
- Sarabeth è una fan, nulla di più. Ma ripone il suo cuore tra le mani di Niall, che per uno (s)fortunato caso del destino la nomina ambasciatrice degli abbracci mai dati.
- Chealsea sembra fatta apposta per farlo rialzare dopo la sua ultima caduta, eppure Louis ha paura di ricominciare a mettersi in gioco. Quegli occhi scuri, però, lo spronano silenziosamente, così tanto...
- Brenda è persa a Londra, lontana dai profumi e dai visi a lei famigliari, costretta a ricominciare da capo lontana dalla sua Argentina. Sembra tutto così impossibile, ma poi arriva Zayn, e le strade di Londra si aprono.

Larry || Ziam || Rochelle+Niall
Non tutto è come sembra, e Rochelle ne è la prova vivente
Se non vi piace il genere non leggete. non plagiate!

Allison provò ad interrompere quel bacio senza riuscire ad averla vinta.
Il ragazzo si limitò a spostare le sue labbra sul collo di lei; un brivido le percorse la schiena.
«Ti odio.» riuscì a dire a fatica.
Sentì le labbra di lui poggiate sul suo collo piegarsi in un sorriso.
«Ti odio anche io.» disse in un sussurro prima di tornare al loro bacio.