Sarebbe venuto il giorno in cui Hermione avrebbe messo se stessa davanti a tutti. Prima o poi, sarebbe riuscita a combattere per lei visto che non era riuscita a proteggere coloro che amava. Sarebbe venuto il giorno in cui la speranza di rinascere si sarebbe riaccesa, debole come una fiammella di quelle candele che danzavano sul soffitto della cella, ma sarebbe bastata. Per il momento, in lei non era rimasto più niente. Solo polvere di un cuore spezzato e sangue fresco di un’anima dilaniata. Avrebbe fallito ancora e ancora di fronte a Lucius, alle sue parole, le sue azioni, i suoi occhi... Sapeva che prima o poi sarebbe tornato e che gli avrebbe permesso di colpirla fino al punto di rottura, ma avrebbe scelto di combattere anche se ogni forza che usava contro di lui andava, alla fine, contro di lei.

L’ufficiale tedesco Ludwig Dubois, nella Germania Nazista del 1940, con la sua propensione autoritaria e rigorosa, si troverà non solo a lottare contro i soprusi di un regime oppressivo, ma anche contro la follia di sua moglie. Una travolgente passione avvolgerà il suo animo intorpidito, mentre l’odio sviscerato dalle profondità di una razza superiore minerà la vita di Silas, suo figlio, che innamorato segretamente della vita bohemien si scoprirà essere un rivoluzionario comunista. Destini intrecciati fra loro nelle notti della gelida Berlino si accavalleranno assieme a doveri improrogabili e bugie sussurrate nel vento. Del resto, solo il fato saprà dare una risposta.

Diego, Ismaele, Giada, Lorenzo e Valentina.
Cinque fratelli abbandonati al loro destino, uniti dagli stessi drammi ma completamente diversi tra loro. Condividono l'odio per Camilla, la loro madre troppo giovane e assente, e per Renzo, il suo compagno. Non sanno chi sia il loro vero padre e cosa sia una famiglia.
La loro esistenza è composta da feste in discoteca, droga, alcol, esperienze passionali, faccende domestiche da svolgere, scontri, solitudine, ambizioni e lacrime represse; si sa, è più facile mostrarsi invincibili che ammettere le proprie debolezze e chiedere aiuto.
Ma non tutto è perduto: un evento porterà una ventata di speranza nella vita dei cinque ragazzi, ma allo stesso tempo portebbe far riemergere una parte dell'oscuro passato di Camilla...
♣ NOTE ♣
Questa storia è una sorta di sequel di "Camilla", ma a parte la protagonista e qualche altro personaggio non ci saranno i personaggi della vecchia long. I riferimenti a "Camilla" saranno minimi; in ogni caso verranno spiegati, quindi non è necessario leggere l'altra storia - e non ve lo consiglio nemmeno :D
Nella storia ci saranno scene forti e linguaggio volgare; la sconsiglio quindi a persone troppo sensibili o che non tollerano tali caratteristiche.
Spero che vi piaccia! :3

Parigi, 1942. Helmut Weber e Hans-Dietrich von der Schulenburg sono due ufficiali delle Waffen-SS che prestano servizio nella città occupata. Completamente opposti per classe sociale, mentalità, ideali e metodi, i due sono comunque obbligati a collaborare nella lotta alle organizzazioni partigiane.
La cosa va avanti in approssimativo equilibrio finché non arriva nella capitale francese un giovanissimo sottotenente, che viene affidato al primo dei due ufficiali affinché egli possa completare la sua carente istruzione militare.
Seconda classificata al contest "Ramm-Eros (amore e Rammstein)" indetto da fiore di girasole sul forum di EFP.

Era il 1942 quando le truppe del III Reich occuparono tutta l’Europa. La Wermacht si adoperava per reclutare uomini giovani, dai diciassette ai trentacinque anni, e la necessità di materiali per le armate cresceva a dismisura. L’aviazione, la marina, l’esercito, perfino i trasporti necessitavano di manodopera. Albert Speer, responsabile della produzione industriale, e Fritz Sauckel, fornitore proveniente dai quadri delle Squadre d’assalto, avevano il compito di aiutare Hitler nell’impresa; il primo optando per lo sfruttamento delle industrie nei paesi occupati, il secondo intensificando la deportazione in Germania dei lavoratori da impiegare nelle fabbriche tedesche. La strategia contenutistica di Sauckel risultò la preferita del Führer il quale deportò centinaia di uomini e donne verso i centri tedeschi per accrescere la produzione bellica e privilegiare industrie come la centenaria Krupp di Herr Arndt von Bohlen und Halbach.
In una Germania caratterizzata dalla repressione Nazista, la malcelata schiavitù industriale dilagava per le strade e infettiva i parchi, i bagni pubblici, gli angoli più remoti. Lontano dagli occhi di tutti, alle spalle della gente perbene, la prostituzione, perfino quella maschile, era una realtà che la Razza si rifiutava di accettare.

Katniss è sotto l'effetto del veleno degli aghi inseguitori. E' in un hotel, pensa di essere a capitolcity ma non è così, si guarda allo specchio e non si riconosce, certo il viso e il corpo sono suoi, ma ha i capelli corti e biondi, e non riesce a capire perchè. Trova un cellulare accanto al letto che chiama un numero a casa, a cui risponde la voce di peeta, che quando lei prova a chiederli dove sono finiti, lui la ascolta con aria sbigottita chedendole: tutto okay Jen?.
Ma dove era finita? Chi era questa Jen?

Cosa scatta nella mente e nel cuore di Daenerys, la notte in cui riesce finalmente a riprendersi il suo orgoglio e a conquistare il cuore di suo marito Drogo?
Partecipante al contest "Notre Dame De Paris", indetto da katniss_jackson sul forum di EFP ed arrivata seconda. Questa è la mia prima storia nel fandom di Game of Thrones, siate clementi.

Sophie è arrivata già da qualche settimana al Castello. Howl sembra essersi accontentato della scusa della "nuova donna delle pulizie", ma non è così.
Cosa sarebbe successo se al ritorno dal primo attacco bellico Sophie si fosse svegliata al posto di Calcifer?
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Storia partecipante al Contest "Notre Dame de Paris" indetto da katniss_jackson sul Forum di EFP

“Meant to be… (destinati ad essere)” è una raccolta multicouples di flash-fiction, legate insieme da un prompt comune per ogni capitolo.
Saranno presenti coppie di vario genere: het, slash, femslash, ecc...
Le relazioni tra i personaggi si alternano tra romance, bromance, amore, odio, amicizia, legami familiari...
Il rating potrà variare a seconda dei prompt e della flash-fic, così come l’ambientazione (che potrà essere canon, AU, What if?...)
Vi consigliamo di prendere visione del primo capitolo che fungerà da indice, dove saranno presenti gli avvertimenti e le coppie trattate in ogni prompt.
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Online Prompt: Rain | Pioggia
Coppie: [Arthur/Merlin] [Freya/Merlin] [Uther&Morgana] [Mordred&Kara] [Gaius/Alice]

Selena abbassò lo sguardo.
Le sarebbe piaciuto poter ribattere qualcosa, qualsiasi cosa, ma quella situazione assurda le impediva di pensare. La vicinanza del corpo del figlio di Ade, il suo torso nudo incollato al petto di lei, il suo fiato che le solleticava le labbra... Non riusciva a pensare coerentemente, e sarebbe sicuramente impazzita se le cose non avessero preso una piega diversa al più presto.
Senza riflettere, alzò gli occhi su quelli di Nico. Gli occhi neri come la notte del ragazzo mandavano lampi e scintille, scrutandola in un modo che pareva in grado di perforarle l'anima. Selena si sentì nuda di forme a quello sguardo intenso, così simile a quello che le aveva rivolto la sera del suo arrivo al campo.
Eppure, notava che c'era anche qualcosa di diverso. Oltre a tutta la rabbia, il rancore e l'odio che lampeggiavano nelle iridi del ragazzo, le sembrò, anche se solo per poco tempo, di intravedere qualcos'altro. Curiosità, forse. Curiosità per quella figlia di Afrodite che diceva di essere simile a lui.

Il diario segreto del nostro Sebastian (il super cattivo in questione), non sarà traboccante di piani malvagi, bensì di racconti sulla sua vita particolare e sfigata, in cui spesso si incontrano anatre giganti, umani travestiti da fiori, principesse o unicorni, qualche guest star di altri fandom, sorelle e fratellastri scemi e cattivi, cibo inmangiabile e tante altre pazzie.
Dovrebbe far ridere, è un diario senza troppe pretese, scritto in modo semplice come farebbe un qualsiasi adolescente, descrivendo la sua (folle) vita.
Spero vi piaccia ^-^

[Ambientato durante Mockingjay; Finnick & Katniss friendship]
Nelle fiabe, quando due creature ferite s’incontrano e si aiutano a vicenda, imparano insieme a guarire le proprie ferite e tutto torna com’era prima. Ma nella vita reale non funziona così. Nella vita reale ci siamo io e lui, sull’orlo del baratro, che lottiamo e ci aggrappiamo l’uno all’altra per non perdere l’equilibrio. Sapendo che, se uno di noi vacilla, nessuno ci salverà dalla caduta.

Gli Hunger Games non sono finiti... anzi... quelli veri iniziano ADESSO.
Tutti pensano che Capitol City sia stata completamente sconfitta. Ma non é cosí. Specialmente se consideriamo che ha ancora una carta da giocare. E poi c'é Gale, che é sparito e non si fa piú vedere. Siamo sicuri che Gale sia
veramente come lo pensiamo noi? Per Katniss sta per iniziare una nuova avventura. La ghiandaia imitatrice sta per tornare. Ma stavolta ci sará al suo fianco due nuove ghiandaiette... Siete pronti?
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...
Che gli Hunger Games piú epici di sempre abbiano inizio!

Alice è una semidea.
Il suo migliore amico Lucas è un satiro.
Ha un fratellastro gemello che non ha mai conosciuto.
Suo padre è un dio.
La morte di sua madre non è stata casuale.
Dal capitolo 5:
Alice si era definitivamente stancata. –Mi sapete dire chi diamine è questo Percy?- urlò improvvisamente.
 Ma la ragazza non dovette aspettare una risposta. Qualcuno uscì dalla porta.
 Era un ragazzo alto con i capelli neri scompigliati e gli occhi verde mare. Era la copia esatta di Alice.
La ragazza lo studiò: il modo in cui curvava le spalle, il viso, i lineamenti , tutto era così simile a lei.
Era come vedere se stessa in versione maschile.
Dal capitolo 14:
-Alice, domani posso dire a tutti di essere andato a letto con te?- Mi ha chiesto improvvisamente.
 Ho alzato la testa per guardarlo e lui é scoppiato a ridere.
 -Sto scherzando!- ha detto.
 Ho riso insieme a lui. Se c'é una cosa che Leo sa fare é farmi ridere nei momenti più tristi e io lo adoro per questo.

Esiste una spessa linea di demarcazione tra una ribelle e un pacificatore, come ripassata più e più volte con una penna. E quelle poche volte che qualcuno la oltrepassa, non faranno mai parte della “storia”, ma continueranno a vagare finché qualcuno non le raccoglierà, strappandole al vento.
***
«Non sai nulla della paura, peekeeper.»
Rimasero zitti fino a che il silenzio non fu insopportabile e le parole furono abbastanza per colmarlo.
«So quanto basta per capire che sei terrorizzata» rispose Noah, abbassandosi al suo livello. Quell’aria altezzosa che aveva assunto le faceva venire voglia di prenderlo a pugni. Così, forse, gli avrebbe tolto quel sorriso sardonico dalle labbra.
«Non lo sono. Che cazzo sei venuto a fare qui?» gli chiese Rebekah, sputandogli quella domanda in faccia come aveva fatto tante volte Ford con lei.
«Ehi… calma… Volevo solo vedere come stava una Volpe in cattività.» L’occhiata che gli lanciò la rossa fu più eloquente di qualsiasi maledizione. Non avrebbe dovuto. Non poteva. Provò a scagliarsi contro di lui, i pugni serrati in un vano tentativo di colpirlo, ma le catene la fermarono e un gemito di dolore uscì dalle sue labbra.