«… sto facendo un sogno.»
La Dottoressa Shinbou sollevò un sopracciglio quando la pausa durò quasi il doppio della precedente.
«Quando è iniziato?»
Katsuki grugnì.
«Boh… tre mesi fa. Forse quattro.»
«Da quando sei rientrato al lavoro?»
«Non c’entra nulla. Non sono in ansia per un cazzo. So fare l’eroe!»
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o anche: come Katsuki cerca di capire se e come Deku gli stia nascondendo un segreto da cinque anni.

Si dice che la Costellazione Lira abbia ispirato la leggenda giapponese di Hikoboshi e Orihime, gli amanti costretti a vivere in eterno sulle sponde opposte del Fiume Celeste. È anche un riferimento allo strumento musicale di Orfeo, figlio della musa Calliope, il cui suono ha incantato ogni elemento della Natura.
Ma non è tutto: Lira contiene dei sistemi planetari – e questa storia s’incentra proprio qui. Racconta di un gruppo di ragazzi le cui vicende, a prima vista singole o di poca importanza, riescono a intersecarsi perfettamente tra loro, creando un arcipelago astrale visibile sotto il cielo estivo e facendoli assomigliare alle stelle. La causa scatenante di tutto è una festa che va contro le regole dell’istituto: sembra una scena di ribellione firmata dai soliti studenti conosciuti per finire sempre nei guai, e invece si rivela una galeotta occasione per dare una svolta alle vite di ognuno di loro.
Una paura infondata e un sorriso leggero; un segreto asfissiante e un’indifferenza rissosa; una lontananza imprevedibile e un silenzio incoerente; una bugia bianca e un’ombra nera; una malinconia bruciata e un cuore metallico.
E tanto, tanto altro.

 Il Karma esiste. Tutti pagheremo le conseguenze delle nostre azioni. In vita, su questa terra, perché siamo uguali e deboli allo stesso modo.
E se il cattivo fosse il protagonista?
●La Superbia: Non avrai altro Dio all’infuori di me. Questo è il mio motto, lo conoscono tutti, ormai.
●L’Invidia: Se non può essere solo mio, non sarà mai di nessuno. Questo è il motto, lo conoscono tutti, ormai.
●La Lussuria: Lasciate ogni speranza voi che entrate. Questo è il mio motto, lo conoscono tutti, ormai.
●L’Accidia: Lascio fare tutto agli altri. Questo è il mio motto, lo conoscono tutti, ormai.
●L’Avarizia: Lo voglio e lo prendo. Questo è il mio motto, lo conoscono tutti, ormai.
●La Gola: Non divido niente con nessuno. Questo è il mio motto, lo conoscono tutti, ormai.
●L’Ira: Nessuna pietà, questo è il mio motto. Non lo conoscerà nessuno, ormai.
Avvertenze: Questa raccolta contiene scene e descrizioni che non sono adatte a tutti i tipi di lettori. In particolare troverete: violenza, omicidio, aggressione fisica, maltrattamenti e deviazioni sessuali alquanto disturbanti. Considerate bene se leggere. Grazie.

Un mondo dark fantasy. Dove però le fatine possono essere boss criminali, gli elfi resi schiavi. Uomini ragni che vivono nelle caverne, il tutto vissuto da un protagonista con muscoli, cervello, un pessimo carattere, che però si crede di essere un eroe. Furti, pesteggi, collezione di debiti, ma si crede si un eroe. Un buono, ma buono a modo suo.

Anita è una studentessa di 16 anni che vive un profondo disagio sociale e se ne sta fin troppo spesso per conto proprio. Completamente sola, all’inizio del terzo anno, si trasforma nella vittima perfetta di un gruppetto di bulli che la vessa con dispetti e insulti di ogni genere. Il peggiore fra tutti, secondo Anita, è Stefano: un ragazzo scaltro e intelligente che sa usare fin troppo bene le parole, cosa in cui anche lei è brava! Qualsiasi altra persona, al posto di Anita, si sarebbe lasciata avvilire da questa situazione, ma non lei, poiché non si sente affatto sola, c’è il suo migliore amico a darle man forte: ȾhunderWhite! Un ragazzo con cui chatta ormai da tempo e che ha conosciuto in rete, su un sito per giovani scrittori come lo sono loro! Sebbene vivano nella stessa città, Torino, non si sono mai incontrati di persona, fin quando ȾhunderWhite non sente il desiderio di vederla dal vivo...
Questa storia partecipava alla challenge “Gruppo di scrittura!” indetta da Severa Crouch sul forum “Writing Games - Ferisce più la penna” - aggiornamenti ogni 15 giorni.

Quando Ashley riceve la possibilità di tornare indietro nel tempo per impedire la morte della sua migliore amica, la afferra senza esitazione. Ma deve riuscirci nei minori tentativi possibili, perché ogni reset le strapperà una parte della sua umanità.
Eppure, si dice, diventare un demone pur di salvare quella ragazza non sembra così male.
{ho un debito creativo enorme verso il kagepro | e per la cover di fight song di Izuru | angst&loop temporali}

Un mostro come tanti, vivere in una grotta al buio, con la sua famiglia. E a volte incrociare degli umani per i boschi, diventare umano e passare come loro. Ma Spid non lo è, può passare come loro, ma essere un ragno semiumano, non è semplice, sebbene le sue capacità con le tele, abbiamo attirato alcune attenzioni indesiderate, almeno secondo la madre che sembra non gradire, il fatto che Spid, provi fascinazione verso gli umani. Ma la sua fascinazione nonè a senso unico, anche gli umani si interessano alle capacità del giovane, così tanto che lo vogliono al loro villaggio. Ma perchè lui? Cosa offre al villaggio? E loro cosa vogliono ottenere?

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Questo è ciò che Lu Guang vede quando guarda Cheng Xiaoshi:
1- Un mondo bruciacchiato d'oro.
2- Occhi imbevuti di diciotto sfumature di colore caldo.
3- Un corpo gravido di porporina e di perché.
[Raccolta ShiGuang partecipante al writober 2023 organizzato da fanwriter.it; genere e avvertimenti saranno specificati a inizio di ogni capitolo.]

Seduti al Ritz il tempo sembra essersi fermato, per poi ripartire veloce e Crowley lo sa bene che non potrà mai fermarlo.
«Avresti potuto lasciarmi compiere il furto» gli dice ad un certo punto.
Aziraphale gioca con la posata d’argento e il voulevant; i suoi occhi blu sono immensi e Crowley decide di appigliarsi.
«Non avrei mai potuto lasciarti fare del male» risponde Aziraphale.
Momenti, ciò che non abbiamo letto o visto in sei mila anni insieme.
lRaccolta di Drabbles su Aziraphale/Crowley

Itai doshin significa “diversi corpi, stessa mente” ed è un’espressione che ho trovato azzeccatissima per i personaggi di questo anime/manga. Si riferisce infatti a quella connessione che si viene a creare tra persone molto diverse tra loro che però hanno qualcosa che le unisce.
Questa sarà una raccolta di OS e flashine su varie ship, il rating cambierà e verrà segnalato di volta in volta.
1. Cascare nei tuoi occhi. KageHina
2. Non avere paura. AsaNoya
3. Vorrei. DaiSuga
4. Connessi. KageHina
5. Bright Star. BokuAka
6. 10 cose che odio di te. KuroTsukki
7. Autumn in Tokio. BokuAka

“Rohan– dannazione! Mi stai soffocando!” tossì il più piccolo, cercando di divincolarsi dalla ferrea stretta dall'artista.
Il mangaka continuò semplicemente a camminare.
“Meglio, così chiudi il becco una volta per tutte! Ti porto a casa mia, studiamo geografia e domani torni a scuola senza fare storie, mi hai capito?!” rispose in rimando, ma forse era il caso di dargli qualche spiegazione. Non doveva prendersi così a cuore le sorti scolastiche di quell'indisciplinato pigrone, doveva pur sempre assumersi le sue responsabilità, ma l'idea che Josuke fosse pronto a rinunciare al diploma non gli piaceva affatto. Questo lo riportava indietro ai suoi 17 anni, quando aveva appena iniziato la pubblicazione di Pink Dark Boy; all'epoca era solo uno studente e viveva ancora a casa di sua nonna a seguito della morte dei suoi genitori, ma il successo e le pressioni dovute alle pubblicazioni gli impedirono di completare gli studi e questo era un cruccio che ancora faceva tremendamente male nel cuore di Rohan.
[post DiU, Josuke is 18 & Rohan is 22 ; 09/09]

GioMis || FugoNara || BruTrish || JotaKak
«Cercavo l'appartamento del signor Guido Mista».
L'accento gli era nuovo, non fastidioso né troppo marcato. Parlava lentamente, lieve, pareva il cinguettio di un uccellino.
Mista si ritrovò a sorridergli senza neppure volerlo.
«È questo».
L'espressione dell'altro mutò, a stento trattenne lo stupore. «Il signor Mista è in casa? Sono qui per il colloquio come babysitter».
«Ce l'hai davanti» rispose divertito.
Le sopracciglia bionde si aggrottarono, un lampo di delusione gli attraversò il viso. «Sei giovane...».
«E tu sei un uomo invece di una bella donna, siamo pari» disse sagace, peccato il suo interlocutore s’incupì, come se quella frase lo avesse offeso e fatto infuriare.
«Muda! Aveva ragione Abbacchio. L'annuncio era falso, volevi solo attirare qualche ragazzina indifesa».

Giorno Giovanna è al suo primo anno di università ma qualcosa sembra sempre andare storto. Fortunatamente il destino ha molta più fantasia di lui.

« Grazie per oggi, Zeppeli.» Ti fermi. « Intendo... Sì, è stato fico.» Il sopracciglio sollevato che gli riservi sembra metterlo in difficoltà, al punto che incomincia frettolosamente a massaggiarsi il mento. « Non si dice fico? Tosto? Ganzo?»
Ganzo. Scoppi a ridere, incapace di proseguire oltre, socchiudendo gli occhi e tenendoti lo stomaco con la mano destra, quella libera: le tue risate incontrollate riempiono l'aula vuota, correndo lungo le pareti. Joseph inclina la testa, senza capire.
« Ganzo. Sì... Penso che "ganzo" possa andar bene, Joestar.»

Fan fiction partecipante alla challenge “Chi, con chi, cosa facevano”: prendi 10 personaggi e segui i plot.
I miei 10 personaggi:
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1. Baby 5 (One Piece)
2. CC (Code Geass)
3. Edward Elric (Fullmetal Alchemist)
4. Death the Kid (Soul Eater)
5. Trafalgar Law (One Piece)
6. Nami (One Piece)
7. Monkey D Rufy (One Piece)
8. Sinon (Sword Art Online)
9. Soul Evans (Soul Eater)
10. Winry Rockbell (Fullmetal Alchemist)
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Si ritroveranno a dover condividere l’appartamento e le loro vite.
Crossover tra: One Piece, Fullmetal Alchemist, Soul Eater, Code Geass, Sword Art Online II.