Recensioni per
Underwater Light
di Mistful
Certo che son proprio lunghi ‘sti capitoli. |
Com’è romantico Ron che si lancia al salvataggio… però preferisco l’entrata in scena di Harry, molto più spettacolare e macho. Sorprendente Draco che spunta ad informarsi sulla sorte di Harry: quel "Vatti a vestire, Harry. Altrimenti i Tassorosso potrebbero molestarti.” sarà per caso una forma larvata di gelosia? |
“Ginny è molto più di una persecutrice ansimante”. Be’, speriamo che riesca a dimostrarlo, di qui alla fine della storia. |
Non per dire, ma il Pensatoio era un Sognatoio, qualche capitolo fa, e l’Incantesimo Tacitante serve a zittire qualcuno, non ad impedire di essere sentiti (scopo per cui il Principe Mezzosangue ha inventato “Muffliato” o per cui, nel caso di una riunione all’interno di una stanza, si può Imperturbarla). Comunque, l’intermezzo comico nel corridoio è utilissimo per smorzare la tensione e, dopotutto, corrisponde ad una forma di, ehm, collaborazione tra le Case, no? |
La riunione segreta, camuffata da doppio pigiama party, e l’organizzazione parallela mi sembrano ottime idee, sebbene comportino l’esigenza di nascondere la tremenda verità su Harry che si frega tutte le ragazze. Si chiarisce, tra l’altro, anche - ehm - l’approccio di Draco nei confronti di Hermione. Certo che questo ragazzo si esprime in termini veramente equivoci, ancor più ora invitando Harry. Che penserebbe mai Sigmund Freud, vi domando? Soprattutto considerando il gioco di sguardi intorno al bacio alla piccola Ginny? (Povera Ginny, per inciso) |
Riunione tesa ma concreta al Giovane Ordine, con Silente che ha quasi l'aria di parlare dall'orlo della tomba o anche da un po' più in là, e meraviglioso scontro Potter vs. Malfoy in biblioteca, con un'aria di duello western come ai bei tempi (Clint Eastwood con le bacchette: qualcuno avrà mai sviluppato il tema?). Per fortuna poi si arriva ad un mezzo chiarimento, grazie all'improbabilissima, ma oltremodo efficace intermediazione di Pansy Parkinson, e in qualche modo sembra che il treno torni sui giusti binari. Meno male, perché, a giudicare dal suo progetto di Magia Creativa, Draco tiene a Harry molto più di quanto sembri disposto ad ammettere. Intanto, Dean cerca sempre un posto, o almeno un accesso, nel cuore di Ginny Weasley e Ginny cerca di non crollare. Poveraccia, sta rimediando una figura penosa, fin qui. Distanza siderale da Hermione in versione Sgaramella 2 - La Vendetta. |
Accidenti, succede proprio di tutto in questo capitolo, vero? L’ostilità glaciale di Draco, un ghiaccio davvero bollente; Harry che fa i conti con l’intensità e la forza di qualcosa che non è mai riuscito a capire; il Sognatoio; la McGranitt… povera McGranitt. Idea eccellente, quella del Sognatoio, ma nient’affatto salutare per lei. Direi che la trama si trova ad un punto di svolta, e per ragioni molto tristi. Ron ed Hermione, almeno, stanno riconsiderando le proprie opinioni sul conto di Draco… ma questo potrebbe non avere più molta importanza. Oh, dimenticavo la partita di Quidditch: no, non sia mai che Harry lasci vincere qualcun altro, tantomeno Draco Malfoy. Soprattutto in un frangente simile. Speriamo, però, che sappiano restare uniti nella prova come sono rimasti competitivi nella lotta per la Coppa. |
E’ proprio da Harry cercare di far superare a Draco la fobia dei viaggi in barca, non c’è che dire. E direi che la cosa gli riesce anche bene. Cioè, se escludiamo la sorpresa nel finale. E’ bello che riescano a svagarsi e, quasi contemporaneamente, a parlare delle loro vere paure, soprattutto Malfoy ne aveva un gran bisogno, secondo me (se poi imparasse anche a lasciarsi aiutare sarebbe un gran progresso… anzi no, sarebbe un miracolo; ed è meglio non sperare nei miracoli). Per il resto, be’… la tensione sessuale stava montando fin dall’inizio del capitolo, per non dire dell’intera storia, e gli accumuli di tensione, prima o poi, si scaricano in scintille oppure in fulmini. Dipende dalla potenza. |
Povera Ginny, è sempre lì che si strugge e spera, mentre Harry… be’, Harry non ha ancora capito un accidente, ma transeat, dopotutto parliamo di Harry. Bel casino questa valanga di sospetti sulla persona di Malfoy, ma non si può neppure dire che si tratti solamente di pregiudizi, dato che, a forza di isolarsi, alla fine si lascia che gli altri si formino una loro idea e, poi, fa sì che la cambino non è precisamente semplice. Meno male che, tra una litigata e l’altra con amici, compagni di Casa, studenti in generale (mancano giusto i professori, poi siamo a posto), Harry e Draco possono ancora gustarsi qualche momento spensierato. Almeno fino a quando Potterino non gli avrà consegnato il suo regalo, che credo stia cominciando ad incuriosire tutti. |
Ebbene, signore e signori, se questa non è complicità, davvero non saprei dire cosa mai lo sia. Peccato che Harry non riesca ad appassionarsi di più al Torneo Tremaghi, ma dopotutto ha ben altro per la testa; e per fortuna lo shock della… be’, non della Passaporta, ma di qualunque altra cosa sia… ha opportunamente fatto risalire la tensione. E’ molto bello vedere Draco preoccupato per la sua Nemesi, benché dispiaccia rilevare come non capisca che proprio il fatto di non mollare neanche quando si trova a combattere una creatura di fuoco con un bastoncino di legno invisibile è il segreto che salva regolarmente la vita a Harry. Il principale, se non l’unico. Ma può darsi che, prossimamente, questo segreto diventi Draco Malfoy, chissà. Vedremo, intanto, se questa prova ulteriore escogitata da Silente avrà un qualche seguito o si rivelerà un indizio: l’obsoleto pisquano non fa mai le cose a caso. |
Ohi ohi ohi, meno male che c’è Hermione a vedere tutta la faccenda dall’esterno… il povero Harry si è cotto un po’ alla volta, o in realtà lo è sempre stato fin dal primo anno e non lo sapeva? Be’, a dire la verità, adesso la domanda è un tantino irrilevante, fa benissimo la Granger a preoccuparsi soprattutto delle possibili azioni, o reazioni, di Draco. I momenti in cui sembra quasi rilassato fanno ben sperare, ma ehi, gli opposti si attraggono, sì, però non è affatto detto che s completino, dico bene? Comunque, qualcosa, nel celebre autocontrollo marca Malfoy, dev’essere andato in crisi, perché non mi sembra da Draco perdere così il controllo con un insegnante, per quanto lo possa detestare; certo bisogna fargli i complimenti per l’inaspettato talento nella lotta libera, ma… |
Certo che serve qualcosa di drammatico perché i nostri due eroi arrivino a chiamarsi con i nomi di battesimo… Povero Harry, per l’involontaria gaffe del battello, e povero Draco, sia per quel che ha dovuto vedere, sia per la cecità nei riguardi di suo padre (che per fortuna, e in un modo per me sorprendente, Potter si mostra capace di comprendere, anzi, perfino di rispettare). Ma almeno posso dirsi chiaramente che li unisce anche un sano desiderio di vendetta, tremenda vendetta. Giustamente, i nodi vengono al pettine anche con i rispettivi compagni di Casa; vedremo dove tutto questo potrà portare, ma, per ora, sta ottenendo l’ottimo risultato di isolarli da tutti gli altri. (Ottimo in prospettiva slash, ovviamente, visto che per il resto può solo rivelarsi un problema) Ma… “I magnifici sette”?! E’ un libro, tanto per cominciare?! Sul serio?! |
Era ora che qualcuno mettesse un po’ di carte sul tavolo, sia per quanto riguarda la questione del doppiogiochista all’interno del castello, sia quanto ai sentimenti di Harry… che ha tutto il diritto di odiare Voldemort, dopotutto: a che altro serve l’odio, se non per casi come questi? Detto questo, Draco ha fatto più che bene a ridimensionarlo, ma pure Harry non ha torto a pretendere un ruolo attivo; solo che tre anni di depressione non lo hanno certo aiutato in quel senso e, come scopriamo, si è isolato troppo pure alle riunioni del Consiglio. Meno male che, intanto, le vicende sentimentali continuano ad intrecciarsi sullo sfondo… in attesa che questa slash diventi una slash, beninteso. Affascinante l’idea dell’incanto Captus, chissà come si vive all’interno di quelle sfere. Be’, suppongo che dipenda da colui che le ha create e dalle sue intenzioni. |
Meraviglioso, semplicemente meraviglioso, l’incontro tra Harry e Narcissa, co la rivelazione finale di come - suppongo - a Draco non sia mai andata giù la faccenda di quella stretta di mano rifiutata. Difficile dargli torto, a onor del vero. Mi fa molto piacere che venga ripreso e un po’ approfondito Dean Thomas, già la Rowling l’ha sacrificato troppo, poveraccio. E poi, Ron ed Hermione sembrano un tantino… fossilizzati sulle loro posizioni. Niente di meglio di una gita nel campo con pernottamento notturno fuori programma, verrebbe da dire. Be’, forse le celeberrime orge dei Serpeverde. Ma sembra che, in realtà, non interessino troppo né a Harry né a Draco. Molto meno della caccia ai vestiti, comunque, almeno per quanto riguarda Malfoy (che ha fatto benissimo a ricorrere a rimedi estremi per mettere riparo al disastro che è il guardaroba di Harry, anche se non ho capito bene quale sia stato il risultato finale della corsa agli acquisti, visto che al diretto interessato se taglie sembravano tutte sbagliate). |
A parte la deliziosa ouverture in chiave comica sulla porta del bagno dei Prefetti, che crea un contrappunto perfetto con la tensione di quella che scopriamo essere una serie crescente di sparizioni, direi che il punto di maggior interesse per me, nel capitolo, è la litigata tra Potter e Malfoy, che offre una reinterpretazione molto assennata del pregiudizio e dell’avversione dei Purosangue contro i Babbani. Del resto, lo Statuto di Segretezza non è uscito dal fuoco solleticante di Guendalina la Guercia, giusto? Con buona pace della cara vecchia Bathilda. E così, Ginny è sempre stracotta di Potter? Lo spiega talmente bene che la cosa sembra razionale e quasi ineluttabile… ma sento odore di guai. Grossi guai. Anche peggio delle sparizioni. Mi fa piacere, invece, che sia Harry sia Draco abbiano cominciato ad ascoltarsi, a dare peso l’uno agli argomenti dell’altro; dopotutto, nessuno dei due è uno stupido. |