Ogni volta che la guardo ridere felice mi chiedo se lei lo sappia, oppure se sono solo io a conoscere la verità.
Probabilmente non sa nulla, non riderebbe così altrimenti. I suoi ricordi sono ancora sigillati in fondo alla sua memoria nello scrigno d'oro filato che Azrael le ha ceduto in custodia all'alba del tempo. Nel medesimo istante in cui io ho ricevuto il mio direttamente dalle mani di Noin. L'inconsistenza dell'oro filato da mani divine e la solidità dell'ossidiana più pura, scavata nell'abisso del mondo.
Quante vite sono che aspettiamo, rincarnandoci pazientemente una volta dopo l'altra, sempre insieme, sempre legate, sempre ignare del segreto che gelosamente custodiamo, sorelle per nascita, nemiche per volontà del destino, amiche per sfinimento, probabilmente.
-Perchè mi hai detto la verità?- So che è lì, accanto a me, come sempre.
-Perchè mi mancavi.-
-Era parte della tua punizione.-
-Lo so.-