La domanda invadente del moro lo fece alterare abbastanza da rispondere a denti stretti:"Chiuderai mai quella fottuta bocca?"
Lo vide ammiccare dallo specchietto retrovisore, leggermente ammaccato, ma non meno dannatamente bello, ed avrebbe tanto voluto fermare di nuovo l'auto, scaraventarlo in mezzo alla strada, ed investirlo ripetute volte.
"Credevo che la volesse spalancata, agente Irwin." cantilenò con voce suadente e fin troppo innocente per combaciare con le parole che avevano appena lasciato le labbra del ragazzo.
 
[Cashton] [Officer!Ashton]

Ff Swan Queen, ambientata nella seconda stagione, al ritorno di Emma e Mary Margaret dalla foresta incantata, ispirata da una canzone dei Muse.

Tutto inizia dal matrimonio di Tom Fletcher e Giovanna quando Juliet, un invitata qualunque, annoiata dalla festa si incammina nel giardino e si arrampica ad un albero.
Dalla storia: " -No- esclamai seria. –Stai fermo lì, Poynter!-
Lui si bloccò, guardandomi di scatto e alzando lo sguardo. –Chi sei?- domandò con un sorriso da idiota.
-Juliet Flanagan, cugina della sposa-
Sbuffai.
-Voglio scend…-
Mi bloccai, il ramo al quale mi reggevo si stava spezzando. Le scarpe precipitarono giù, finendo accanto ai piedi di quel tipo che intanto rideva, continuando a fumare tranquillamente.
-Mi lascerai morire?- chiesi muovendo i piedi, nel vuoto trattenendomi con le unghie al ramo quasi spezzato."
Enojy ;)

Semplicemente la mia storia, nuda e cruda.
Il nostro sguardo si incrocia per la prima volta e mi fa un sorriso a metà tra l’imbarazzato e il malizioso ed in me so che quello sguardo non l’avrei mai dimenticato.
[...]
Mi rivela tutti i suoi demoni, mi lascia vedere l’oscurità in lui ma io non mi spavento e il fatto che si sia aperto con me, me lo fa solo amare di più.
[...]
Mi sposto e questa volta lui mi vede. Il nostro sguardo si incrocia per un tempo che non so definire ed è tutto come 3 anni fa. Lui mi guarda esattamente nello stesso modo di 3 anni fa e tutto ciò che avevo nascosto in un cassetto della mia mente, riaffiora prepotentemente.
Continuiamo a guardarci e il mondo attorno a noi si ferma.

è la prima ff che pubblico.. si accettano consigli! "Sorrisi, era quasi prevedibile. Mi aveva bloccato da dietro con un abbraccio. Quel contatto scatenò sensazioni indescrivibili. I miei occhi si chiusero istintivamente per riuscire a captare quante più emozioni di quel momento. I nostri corpi combaciavano perfettamente, la sua testa si trovava ora sulla mia spalla; sentivo il suo respiro infrangersi sul mio collo. Le sue braccia si intrecciavano sul mio petto, mi teneva saldamente stretta a sé. -La mia non era una proposta- sussurrò al mio orecchio. Mi sembrava di essere in paradiso. Il suo profumo dolce mi faceva girar la testa, il suo contatto mi provocava brividi lungo tutto il corpo, non volendo poi parlare della voglia di girarmi per baciarlo. Cercai di girarmi per guardarlo negli occhi ma non me lo permise, mi teneva troppo stretta. Iniziò a cullarmi dolcemente, quasi volesse ballare un lento. Canticchiava una canzone che non stentai a riconoscere. -I’ll be your man… I’ll understand, and I do my best to take good care of you… yes I will. You’ll be my queen. I’ll be your king…- iniziò. -And I’ll be your lover too, yes I will…- conclusi sottovoce, ma in modo che potesse udirmi. Mi fece girare di scatto, sbalordito. -Tu… conosci le mie canzoni?- domandò, rimanendo a bocca aperta."

"Non so a cosa stessi pensando.Nemmeno mi accorsi di essere rimasto solo con lui nella stanza,forse perchè il suo petto nudo e il fatto che lui fosse in boxer,mi stavano distraendo."
Harry e Louis:amici,amanti o semplici fratelli?Quello che è certo,è che l'uno ha bisogno dell'altro.
{Larry Stylinson}

https://www.youtube.com/watch?v=T-R7rBXiHys TRAILER DELLA STORIA creato da @huggingLouisnow
Louis Tomlinson, famoso avvocato Londinese, conduce una vita abbastanza ordinaria e monotona, fino a quando il suo corpo decide di non rispondere più come dovrebbe, ai suoi comandi. Un incontro inaspettato cambierà radicalmente la sua vita.
Larry//Mpreg//Accenni Ziall

{Vecchio titolo: You're free to leave me but just - Don't deceive me}
Lisbeth ha 20 anni ed è al suo primo anno di università. Si è appena lasciata con il suo fidanzato storico – con cui stava insieme quasi dalla prima elementare – e si è trasferita a Londra, a casa della sua migliore amica, per sfuggire ai brutti ricordi di quella triste vicenda. E quale modo migliore di inaugurare un nuovo capitolo della
sua vita se non ubriacandosi ed andando a letto con un completo sconosciuto?
Peccato che quello fosse il sesso migliore che avesse mai fatto, e che lo sconosciuto in questione fosse un giovane professore della sua nuova facoltà…
[Storia momentaneamente sospesa.]

Che mi aspettavo? Di vederlo all’aeroporto di Londra, di lì a qualche ora, con le braccia aperte pronte ad accogliermi e gli occhi brillanti tutti per me che mi veniva incontro dicendomi: “Finalmente, mi hai fatto aspettare tanto”. Magari mi avrebbe anche rivolto un suo sorriso mozzafiato. Destiny ha 18 anni. E' disillusa ma riesce ancora a sognare. Si è appena trasferita a Londra. La sua vita sta per cambiare.

La porta dell’appartamento si aprì con violenza, andando a schiantare la maniglia di metallo contro il muro e producendo così un suono a dir poco fastidioso. D’altronde, con una sola mano – la destra – e con un peso ingente sulle spalle, Tokito non aveva saputo fare davvero di meglio.
-Maledizione!-
In realtà non gli era mai importato d’essere tanto discreto, ma preferiva non far sapere a tutto il condominio che era appena rientrato portandosi appresso e di peso Makoto, almeno non a quell’ora di notte.
Kubota restò in silenzio mentre l’altro lo portava, come meglio poteva, verso il divano e lì lo depositava, dandogli in qualche modo tempo di sedersi con tutta la calma del mondo. Sospirò quando riuscì a sedersi, prendendo un profondo respiro e rilassando la schiena contro i cuscini morbidi. Guardò in alto, verso il soffitto, senza dire una sola parola.
-Non sarebbe meglio se ti facessi una doccia calda?-

E' il settimo anno, Voldemort é stato sconfitto, Hogwarts cerca di rimettersi in piedi ed accogliere gli studenti desiderosi di ricominciare a vivere, di lasciarsi il passato alle spalle. Harry e Ginny hanno deciso di iniziare il nuovo anno insieme, trepidanti nel scoprire dove andrà a finire la loro storia, iniziata con difficoltà per via dell'imminente guerra, ma decisi a portare avanti il loro amore. Ron ed Hermione sono ormai una coppia consolidata, felici di essersi scoperti. E poi c'é Draco, i suoi demoni lo tormentano notte e giorno, la paura di tornare allo scoperto dopo il fallimento del Signore Oscuro è grande, la paura di non essere accettato..ormai solo, il padre rinchiuso ad Azkaban e la madre in uno stato depressivo ricoverata al San Mungo che neanche lo riconosce. Riuscirà a rialzarsi? A far sparire gli incubi che lo tormentano la notte? E soprattutto, cosa lo spingerà a vagare ogni notte verso il lago nero? Ed Harry, Ginny, Ron, ed Hermione riusciranno a mantenere stabili le loro relazioni oppure qualcosa o qualcuno glielo impedirà? Un turbinio di emozioni e sentimenti sta arrivando...

"Neanche per sogno, prima o poi dovrai ripagarmi di tutto quello che ho fatto per te!" aveva commentato ironico, mentre i due nello schermo facevano sesso in una squallida vasca bianca.
Brendon gli aveva sorriso, tirandosi su e baciando delicatamente la sua bocca.
Spence era rimasto immobile, spiazzato dal comportamento del piccoletto.
"Non..devi.."
"Zitto, ok?"
Brendon aveva continuato a baciarlo, mettendosi a cavalcioni su di lui.
"Trust me" aveva sussurrato al suo orecchio.

Dean Winchester teme di non essere abbastanza, e si nasconde dietro l'indifferenza. Castiel sembra essere l'unico in grado di capirlo, e glielo dimostra.

Mentre la musica continuava a risuonare all’interno della stanza prese un sospiro e si buttò sdraiato sul letto ancora disfatto. L’odore dell’uomo, l’uomo di quella fottuta canzone!, gli invase le narici e un brivido elettrico gli percorse la schiena all’istante. Un odore buono e pulito; d’altronde lo stava costringendo a lavarsi quasi tutti i giorni, ricordò divertito. Ma nonostante ciò poteva avvertire ancora un sentore selvatico perché in fondo Daryl era così, quel suo lato era impossibile da cambiare. E Rick, dal canto suo, in nessun caso avrebbe mai voluto addomesticarlo. Non era certo che quella fosse la parola giusta da usare, ma era sempre la prima che ultimamente gli veniva in mente.
( Seguito di "Feeling Good" )

Un misterioso piazzista bussa alla porta di Dominic Howard la sera del ventiquattro dicembre: cosa avrà da offrirgli?
Probabilmente, più di quanto Dominic pensi... E speri.