- Bene Oscar, buonanotte. -
Osservò per lunghi istanti la schiena di Oscar, mentre sorseggiava il tè caldo che le aveva portato. Non aveva accennato a parlare; lo aveva solamente ringraziato per quel gesto, con il sorriso che sempre illuminava il suo viso.

Ho deciso di misurarmi in qualcosa di diverso avventurandomi nell'animo di Andre' correndo anche il rischio di un clamoroso buco nell'acqua. A voi l'ardua sentenza.

Drew & Vera
Due nomi
Due rivali che lottano per lo stesso sogno
Due cuori che si completano, due persone destinate ad amarsi ed appartenersi per sempre... semplicemente due corpi in una sola anima.
Fanfiction dedicata ad angel92... una delle tante persone che ha creduto in me, spronandomi a non rinunciare mai a scrivere.

Un giorno Anthony Brown passeggiando nel giardino degli Andrew, vede una bambina che piange disperata vicino al cancello delle rose, quelle rose a lui tanto care.
Chi sarà mai?
Ovviamente noi sappiamo chi è quella bambina, e questa sembrerebbe essere la solita riedizione della storia di Candy. E in effetti lo è. Solo che stavolta c’è un elemento nuovo, un nuovo personaggio.
Chi è? Che ruolo avrà nella vita della protagonista?
Leggete e saprete…

Non avrebbero mai dovuto provare amore l'uno per l'altra.
Lei è un'umana che un giorno invecchierà e morirà, mentre lui è il Signore del tempo, ha novecento anni e invecchierà ancora, rigenerandosi fino alla fine dei tempi.
Non avrebbero dovuto innamorarsi, e il dolore scaturito dall'inevitabile separazione è straziante.

-Volevo dirti che tu sei come una rosa nera... Cough... per raccoglierla ti devi tagliare e sporcarla di sangue, ma quel sangue colora il suo cuore oscuro... colora e rende unica la rosa... sono felice di averti... con me... spero solo che...
Un attacco improvviso di tosse fermò la frase a metà.
Spero solo che...il tuo cuore non sia più così vuoto ora che hai conosciuto l'amicizia...
Spero di averti donato un po' del mio colore, perchè tu mi hai donato tutto... basta sentirti qui con per farmi sorridere...

Quando la vide per la prima volta, Ron aveva stentato a credere che quella fosse veramente sua figlia, che fosse veramente opera sua.
Nel senso... lui era Ron. Solo Ron.
Come poteva aver generato quell'esserino così perfetto?

Una mia piccola riflessione su quanto si possa sentire Rosalie, sul suo modo di vedere le cose, e su cosa significhi per lei la vita da vampiro. Siate clementi, è la mia prima fanfic su Twilight:D!!! Spero vi piaccia^^

Auguri a tutte le mamme

‹i›‘‘L'unica cosa che non mi piaceva di lui era il suo sguardo, perchè mi avevo fatto sentire inferiore.’’ Rose.

Quando il suo nome diventa improvvisamente famoso in tutta Italia, Clarice Orsini è una ragazzina di quindici anni appena, poco più di una bambina. Ha folti capelli rossi, occhi verdi a tratti malinconici; è d'animo mite, ingenua per l'età giovanissima, chiamata dal destino - o piuttosto dalle ambizioni dei famigliari - a un ruolo per cui non è pronta, a un marito che non potrà mai comprendere fino in fondo: Lorenzo de' Medici, più tardi soprannominato il Magnifico.
Ciononostante, Clarice non è debole, perché per sostenere la pressione di un marito come il suo ci vuole coraggio, tenacia e dedizione.

Dal testo:
"C'erano poche cose che riuscivano a far rilassare Tebaldo, una di quelle era sua cugina, il viso da bambina e gli occhi grandi pieni di curiosità. Quando era con lei, era un'altra persona, privo di quell'odio velenoso che lo accompagnava sempre. Quando era con lei, l'amore, forte e straziante, lo investivano e lo accompagnavano ad ogni sguardo che le riservava."

Ciao a tutti!!! Eccomi qua con una nuova poesia. E' una poesia molto semplice, venuta alla luce grazie alla canzone "Ti regalerò una rosa" di Simone Cristicchi. Se vi piacciono le poesie malinconiche beh... eccola.
Spero che vi piaccia!!
Buona lettura!
Bye-bye

FF PER IL COMPLEANNO DI WHITESARY.....
Perchè nei sogni tutto è possibile...e allora sogna, sogna perchè lui ci sarà sempre, nei tuoi sogni...

"...una tomba senza nome. Una figura piange sola davanti ad essa..." Scritta in un momento di tristezza.