“Con quanti uomini sei stato a letto, Stiles, in questi ultimi cinque mesi?”, chiede l’uomo, sfregandosi le mani, secco.
Il ragazzo solleva il volto impiastricciato di nero e porta la sigaretta, con mano tremante, alle labbra.
Sorride.
Ma è un sorriso triste.
“Ventidue”.
Peter inarca un sopracciglio, scettico.
“Quasi quattro al mese, Stiles?”.
Il ragazzo si stringe nelle spalle.
“Uno a settimana, circa… Ma a volte era più d’uno in contemporanea…”.
Il suo sorriso è colmo di risentimento e disprezzo.
“Sono stato a letto con ventidue uomini, e in ognuno di loro ho cercato una risposta. Sempre la stessa. Ma non l’ho mai trovata. Ognuno di loro aveva l’uccello dritto quando lo toccavo, lo baciavo, lo leccavo… Eppure…”, la voce di Stiles è talmente triste, che sembra che anche la sua bocca stia per piangere.
O forse lo sta già facendo.
“Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo…”.
Le parole di Derek sono ancora lì.
Lì.
Ferme nella sua mente.
E nel suo cuore morto.

E senti quella canzone, su quella strada, insieme alle persone a cui vuoi più bene al mondo, e in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito!
Raccolta di Daddies!Thadastian.

Con un ringhio basso, affatto minaccioso, immerse il viso nell’incavo del mio collo.
E cominciò a… leccarlo.
Tremai, tra le sue braccia, mentre la sua bocca succhiava la pelle morbida del mio collo.
Gettai la testa all’indietro, sconvolto dal piacere e dalla beatitudine che scorrevano, come impazziti, nelle mie vene.
Mi aggrappai alle sue spalle con le mani, come se temessi che potesse fuggire e poi le mie dita s’infilarono tra i suoi capelli.
Si, per avvicinare maggiormente il suo volto al mio collo.
Sbuffando sollevò la testa e avvicinò le labbra al mio orecchio.
“Sai di buono… di fiori, direi…”, mormorò, con voce roca.
Ebbi un brivido quando mi sfiorò il lobo con i denti.
E allora me ne accorsi.
Ero eccitato.
E lo era anche lui, a giudicare dalla cosa molesta che premeva contro la mia coscia sinistra.
Si allontanò, veloce, ed io mi coprii con il lenzuolo.
Con il viso caldo, rosso fuoco.
“Che qualcuno mi uccida, ora!”, pigolò Scott, con le mani tra i capelli.
Completamente sconvolto.
Derek si passò la lingua sulle labbra.
Uhm… sexy.
Oh no!
Stiles no, no, no… devi tenere a bada la Lupa che c’è in te!

Serie di One-shot dedicate alla mia Thadastian.
Fa parte della mia serie "Try".
E' passato un mese da quando Thad ha firmato le carte del divorzio. E' passato un mese dal suo trasferimento a casa Duval-Sterling. E' passato un mese e non reagisce.
Direttamente dalla soleggiata Los Angeles arrivano i rinforzi.

[Seguito naturale di "Misdemeanour"]
Dal testo: "‹‹Sei venuto.››
Fu quasi un sussurro, ma Thad lo udì ugualmente e si sentì smuovere da quelle parole, come un ago che aveva scoppiato la bolla in cui erano rinchiusi e che li aveva isolati dal resto del mondo fino a qualche secondo prima. Arrestò il passo e si mantenne a distanza di sicurezza da Sebastian, quasi a fargli capire che la sua presenza non implicasse necessariamente il perdono.
‹‹Non è che tu mi abbia lasciato altra scelta›› lo rimbeccò, la voce fredda e piatta che, tuttavia, veniva sporcata da un accenno di debolezza. Quella debolezza che si risolveva in nostalgia e mancanza. Si sforzò di occultarla, distogliendo lo sguardo da lui e sottraendo, di conseguenza, un po’ di quel potere che Sebastian aveva su di lui.
‹‹Forse l’email non era chiara allora. Dovevi venire solo se t’importava.››"

Sebastian/Thad | AU, angst e feelings a palla.
Dal testo: "Sì, ti osservo da un po’ e ti seguo, per sapere cosa fai e con chi sei, chi c’è nella tua vita e se appartieni a qualcuno. Sono stato attento, molto attento. E so che non ti piace la confusione in biblioteca, mentre studi; [...] e ti vedo spesso con le cuffiette nelle orecchie, soprattutto quando aspetti l’autobus, e sembra quasi che tu non riesca proprio a fare a meno di dondolarti sui talloni mentre ascolti la musica"

Stiles cerca conforto per i suoi problemi nella droga, non una qualsiasi, ma quella a base di Strozzalupo, prodotta dai cacciatori per stordire i licantropi. Derek lo scopre e si troverà costretto ad aiutarlo. Entrambi saranno obbligati a passare molto tempo insieme.
Aggiungo solo che è una Sterek e i personaggi non mi appartengono.
Avvertimenti: droga, gay-sex, SPOILER FINE SECONDA INIZIO TERZA STAGIONE
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Dal primo capitolo:
Era già passata una settimana, ma da quella vittoria sul campo e quella sconfitta nella sua vita, non aveva più messo piede fuori casa se non per andare a scuola. Aveva smesso di parlare con Scott, con Isaac, con Allison, con Lydia e Jackson (ancora meno di quello che già non facesse). Non che non ci avesse provato, ad avere un rapporto normale con loro, ma era impossibile. Ogni loro singolo respiro gli faceva pensare a quanto umano e fragile fosse lui in confronto.

Dal primo capitolo: "D’un tratto sentirono l’acqua attorno ai loro corpi divenire piacevolmente tiepida e una tenue luce alzarsi da essa e per logica necessità abbassarono lo sguardo.
La superficie originariamente scura pareva stesse sobbollendo e increspature sempre più veloci la muovevano e fu in quel momento che Derek capì in quale pasticcio si era appena infilato"

Spoiler! Character
E se le New Directions avessero denunciato Sebastian Smythe con la prova della cassetta nella quale ammette di aver corretto la granita con del salgemma?
E se per questo Sebastian fosse finito in riformatorio?
I mesi di Sebastian al riformatorio tra lacrime, guai, messaggi, telefonate, amori e vecchi compagni della Dalton.
Personalità che lo cambieranno per sempre, che lo feriranno dentro e fuori.
E altre, invece, che impareranno ad amarlo. O che già lo amano da tempo.
Post 3x11. Hope you enjoy it!
" Aveva sempre saputo recitare, e anche molto bene, ma questa volta proprio non riusciva a fingere che andasse tutto bene.
Trattenne le lacrime: non pianse e non avrebbe pianto perché lui non piangeva mai.
Strinse a sé le coperte con forza, come se volesse spezzarle.
Non riusciva a credere come uno stupido, pericoloso scherzo andato totalmente fuori controllo fosse stato capace di portarlo fin lì, in quello che era un riformatorio a tutti gli effetti.
Sarebbe rimasto tranquillamente alla Dalton se solo avesse fatto poco l’imbecille.
Era stato incosciente e quello era il prezzo che doveva pagare. "

Dal capitolo 4:
"Sebastian non si era mai sentito così strano, nel leggere una singola frase; provava un sacco di sentimenti contrastanti, in quel momento: dalla delusione all’esaltazione, dall’incredulità allo scetticismo. Tuttavia, non c’era altra spiegazione a quel fenomeno; era qualcosa di paranormale, una specie di varco, di macchina del tempo; era un intervallo che conteneva due anni, due anni che separavano Sebastian da Thad, due anni che separavano il passato dal futuro."
Thadastian, e un po' di Niff qua e là | Long-fic | Fluff, Romantico, Sentimentale, Triste, e molto altro… | AU | deliberatamente ispirata a "la casa sul lago del tempo"

Cosa potrebbe mai accadere se due migliori amici si innamorassero, si fidanzassero e si lasciassero per poi rincontrarsi cinque anni dopo, ognuno con la propria vita?
La vita di Nick e Jeff e di Thad e Sebastian a New York sulle note di "The Scientist", dal loro primo bacio alla loro nuova famiglia.
Non importa quanto le cose possano andare male, perché il vero amore trionfa sempre.
«Ah, sì, io me le ricordo!», esultò Jeff entusiasta.
«Davvero?», domandò la piccola Luna incuriosita: «Papà mi ha detto che non eri una cima in chimica».
Jeff fulminò lo sguardo di Nick. Quest’ultimo si limitò a ridere.
«Queste cose me le ricordo proprio perché me le spiegò papà», rispose Jeff con un sorriso.