Recensioni per
Tutto quello che non sai di me
di musetta78
Ed ecco che le ombre si sono materializzate di fronte a Lisette, che ha ascoltato e ora comprende in pieno lo sguardo, che pareva preoccupato, di André. Lei però ha percepito che ci sia molto altro. André le ha raccontato quanto amore li ha portati a concepire quel bambino, che per loro significa futuro, vita nuova, libertà. Hanno già pensato a dove poter riparare: dapprima in Inghilterra, poi nel caso in Spagna per poi giungere in Italia. Ma occorrerà partire al più presto, finché Oscar è in grado di sopportare questi lunghi spostamenti, ben sapendo che la minaccia maggiore è quella del generale il quale, dovesse mai scoprire una cosa del genere, potrebbe mettere a morte Andrè, far partorire Oscar, recludendola in un convento e poi, come se niente fosse, farle riprendere la vita a Versailles come il figlio soldato che ha cresciuto, infischiandosene della vera natura di Oscar. Lisette accoglie tutte queste confidenze con la paura nel cuore nella speranza di poter essere loro di aiuto, poiché ha compreso quanto forte sia il legame che da sempre ha legato André e Oscar, mai nessuno potrebbe separarli, forse solo la morte. Ma c’è ancora un’ombra molto lunga che sta per comparire e André le confida anche questo ulteriore peso che grava sul suo cuore, prima di riuscire a trovare le giuste parole con Oscar, poiché tra loro non deve esserci alcun segreto. Certo che questo segreto è davvero difficile da gestire: come farà a dire alla sua Oscar che entrambi sono vittime di un ricatto bello e buono da parte di Juliette, la quale non si rassegna a perdere André, di cui si dice perdutamente innamorata. Si è accorta della loro relazione, ha notato tanti piccoli particolari che messi insieme costituiscono una verità scomoda, che potrebbe essere sconvolgente se giungesse alle orecchie del generale. Juliette non vuole denaro, né alcuna altra cosa che non sia André. Con questa spada di Damocle sulla testa ora come agiranno tutti? Resto con il fiato sospeso e corro a leggere il seguito. |
Quante emozioni, in questo passaggio, per la nostra Lisette la quale teme l’incontro con Oscar e André, quasi non fosse pronta a rivederli, a scambiare nuovamente qualche parola con loro, forse per paura di tradire un sentimento che pare sopito nel profondo del suo cuore. Infatti Lisette prende tempo: li osserva mentre entrambi scambiano convenevoli con gli zii, portano i saluti da casa, si informano di come stiano tutti alla villa. Lisette nota anche con stupore quanto bella sia diventata Oscar, sempre lei ma diversa da come la ricordava, più radiosa, come se un’aura dorata la circondasse. Lei affabile, con voce e toni gentili, ha una parola per tutti, persino per lei che saluta con dolcezza. Lisette finalmente prende il coraggio di farsi avanti a scambiare qualche parola con loro, nella speranza di non tradirsi, anche se ancora non sa con precisione per che cosa. Lisette ha comunque l’occhio acuto e, mentre vede Oscar insolitamente radiosa, nota in André un turbamento, delle ombre che gli appesantiscono il passo, il suo atteggiamento pare dimesso, come se portasse sulle sue spalle qualcosa di gravoso tutto da solo. Lisette è preoccupata e, non appena ne ha l’occasione, chiede ad André la motivazione del suo sguardo triste, ma ancora per André non è il momento di parlare, rimandando il tutto a quando ambedue avranno un attimo che potranno ritagliarsi per confrontarsi e liberarsi anche dai relativi pesi. E questo attimo arriva dopo il servizio per la cena, quando Oscar si è recata a riposare, dopo aver mangiato poco e bevuto nulla, in camera sua, e gli zii finalmente a casa loro. André sceso in cucina, dopo qualche parola di Lisette le svela il motivo di quella che è preoccupazione allo stato puro, e che lascia la nostra Lisette davvero basita, che ascolta il tutto e che le arriva come una deflagrazione. Sembra non esserci un momento di pace per tutti loro... A presto! |
Un capitolo, cara Musetta, molto ricco più che di sorprese, di decisioni, a cominciare dal colloquio fra Oscar e suo padre, il quale accoglie la notizia del suo malessere con sollievo, ma non altrettanto per la cura che dovrà seguire sua figlia, riposandosi lontano da casa. Oscar è turbata per dover mentire a suo padre come a chiunque sempre, lei rifugge questi mezzucci, ma in questo caso particolare, anche se la voglia sarebbe tanta di dire la verità, comprende, molto saggiamente, che ancora non sia venuto il momento. Si mantiene salda nei suoi propositi e saluta suo padre, ben sapendo che non è un semplice saluto ma un commiato che rischia di diventare definitivo. Ora avrebbe solo bisogno della vicinanza di André, che ogni volta le infonde coraggio con la sola sua presenza e la sua proverbiale calma apparente, anche se sa che dentro di lui arde un fuoco pressoché perenne. Ora deve fare una maggiore attenzione per le due persone con le quali vorrà condividere la sua vita: salvaguardare il bambino che aspettano e il suo uomo. Nella sua stanza, dove si è recata per ritrovare un attimo di pace e riordinare le idee, però ha una sorpresa che la lascia allibita: la presenza della cameriera Juliette. La sua gelosia fa subito capolino, riversandosi in primis sulla giovane che ammutolita se ne va via, ma poi, dopo il colloquio chiarificatore con André anche questa vicenda sembra poter essere archiviata. Ho trovato molto struggente il loro addio a quella che, per un trentennio, è stata la loro casa, il loro rifugio, il luogo di tante dispute e altrettante riappacificazioni, il posto dove hanno compreso di amarsi e che li ha visti diventare lentamente amanti. E’ dura doversi staccare dalle cose care e dai ricordi che esser recano in loro, così come dalle persone: il padre al quale ha già rivolto il saluto, la madre e soprattutto la nonna che, dietro ai suoi occhialini, versa lacrime facendo mille raccomandazioni, sperando di rivederli quanto prima e completamente ristabiliti. E’ un addio solenne e doloroso per entrambi, ma quanto mai consapevoli che i tempi ormai sono maturi, che devono iniziare a ritagliarsi il loro futuro. |
Come tutti, ero rimasta con il fiato sospeso, al pari di Madame Marguerite e André, fuori dalla porta dove il dottor Lassonne stava visitando Oscar. Ad André, il dover rimanere fuori, ancora una volta in un angolo della vita di Oscar, sta diventando sempre più complicato, anche perché ha il desiderio di sapere se le persone, che contano più di chiunque al mondo, stanno effettivamente bene. Nel frattempo, durante quella attesa che sembra interminabile, ecco André osservare, con occhio discreto e addolorato, la madre di Oscar, quella donna, bella e gentile che è sempre dovuta rimanere al margine della vita di ogni sua figlia, e per quella più piccola, l’ultima arrivata, ha dovuto sottostare alla follia messa in campo dal generale suo marito. Ma si vede il dolore e l’apprensione che sono scesi in lei, da come si torce le mani, tenute in grembo, nella spasmodica attesa di sapere. E finalmente il dottore esce da quella porta e messa al corrente la contessa madre poi si apparta con André per parlargli, come se comprendesse che il giovane ha l’urgenza di sapere e di conferire con lui per avere quelle notizie che possano farlo tornare tranquillo. Ed ecco che il dottore lo mette a parte del piano congeniato da Oscar, e al quale lui ha deciso di prestare il fianco con quella prescrizione di assoluto riposo per almeno due mesi con i quali potranno cominciare a pensare come comportarsi nel futuro. Il dottore conosce i due ragazzi da sempre: ha visto nascere Oscar, ne conosce tutte le ferite così come per André e sa che fra i due ragazzi non avrebbe potuto nascere niente di più bello di quel loro amore assoluto e condiviso. André è sorpreso, ma infinitamente grato a quell’uomo per la disponibilità e la comprensione dimostrate nei loro confronti in una situazione potenzialmente esplosiva. Il loro soggiorno sarà in Normandia, dove ritroviamo Lisette, la quale ha appena ricevuto una missiva con cui si annuncia l’arrivo di Oscar e André per un po’ di riposo, e che la lascia un tantino perplessa per la scelta de periodo. Lisette ha molta voglia di rivederli anche per saggiare il suo cuore nel ritrovare André dopo tanto tempo e tanti pensieri e fatti accaduti, non ultimo l’aver ricevuto la richiesta del nobile di poter conferire con lei. |
Cara Musetta, ormai avevi, con la lettera consegnata a Lisette, suscitato la curiosità dei tuoi lettori. Effettivamente la lettera dice poco, ma sono i momenti vissuti da Lisette, precedenti alla lettura, che sono stati intensi. Di colpo le sono passati davanti gli attimi salienti della sua vita, il sapere di non avere un padre vero e proprio e di considerare quello adottivo che aveva sposato sua madre, come l’unico a cui potesse donare un simile appellativo. Ora è presa tra la voglia di sapere e la paura che deriverebbe dal conoscere la verità. Forse ha il timore di non poterla o saperla affrontare, ma Lisette abbiamo visto che ha coraggio, non si ferma, non si crogiola nelle situazioni, forse comprende che qualunque cosa vi sia scritta, qualsiasi segreto possa venire svelato, sia meglio che rimanere nel dubbio. Tanto ora lei ha la sua vita e il contenuto della missiva potrebbe anche non cambiare nulla per lei. Deve solo volerlo ed essere convinta delle decisioni che prenderà in seguito alla lettura. Veniamo quindi a sapere chi è il misterioso personaggio e quanto sia stato legato a Madelaine, ma nulla si svela di più, anche perché, come giustamente fa notare il nobiluomo, certi argomenti devono essere affrontati rigorosamente di persona. Nessuna imposizione quindi da parte sua per Lisette che, dopo aver letto la lettera, potrà decidere come comportarsi nei suoi confronti. Lui per il momento non può che attendere pazientemente che lei si senta pronta e magari decidere di incontrarlo per abbattere, da ambo le parti, quei muri che sono stati innalzati nel corso degli anni, e che però non hanno aiutato nessuno di loro a dimenticare ciò che è stato. |
Giustamente, Musetta, hai dato spazio a quelli che devono essere stati i pensieri di André, dopo aver appreso la notizia che presto sarebbe diventato padre. Lui che un padre non l’ha potuto avere poiché la vita se lo è portato via sempre troppo presto, ora potrà rivestire lui quel ruolo. Ed è commovente quali siano le sensazioni che questo nuovo fatto porta alla mente e poi diritto al cuore. La sua gioia è incontenibile, come anche il desiderio di poter stringere la sua donna, ora portatrice di vita. L’ha lasciata andare a riposare, perché ora non è solo una donna ma anche una madre che deve preservare il suo segreto e il suo tesoro più prezioso. Ma il loro amore non può più restare distante. Sembrano che le loro anime, al pari dei loro corpi, continuino a chiamarsi all’infinito e solo quando sono insieme sentono di poter essere veramente completi, di poter trarre uno il sostegno dall’altra. Il momento è particolare e deve essere condiviso con quell’aspettativa di poterlo fare effettivamente in un futuro non tanto lontano: quello di ritrovarsi nello stesso letto senza il patema d’animo di venire scoperti e puniti. Ma ci vuole attenzione, estrema attenzione: non possono farsi scoprire proprio adesso, come avrebbe potuto accadere se André non si fosse svegliato in tempo e avesse riscosso Oscar addormentatasi fra le sue braccia nel suo letto. Un ultimo bacio per accompagnare la giornata di entrambi fino al prossimo incontro, e poi ritroviamo Oscar, la quale presa la via, silenziosamente, per le sue stanze, qui vi giunge e finalmente è al sicuro da occhi indiscreti, anche se, solo vicino ad André, lei effettivamente si senta oltre che in pace con la nuova se stessa, anche al sicuro dai mali che potrebbero colpirli e che nel caso affronteranno rigorosamente insieme. |
Ed eccoci Musetta che, come pensavo, ci avresti fatto dare un’occhiata a come si svolge la vita di Lisette, insieme ai suoi zii e ai suoi fratellini, per sapere come si era ambientata e se il suo cuore aveva trovato un po’ di pace, in mezzo a gente che conosceva e le voleva bene e fra quei luoghi che conservano così tanti ricordi cari al suo cuore, e poi è lì che si trovano le tombe dei suoi genitori, dei quali può quasi avvertire la vicinanza quando si reca al cimitero. Ed è proprio al cimitero che, secondo me, fa un incontro importante, di quelli che potrebbero cambiarle la vita. Ho già una mia idea su chi potrebbe essere il misterioso personaggio che lei ha trovato in muta preghiera sulla tomba della madre e che, quando le ha rivolto la parola, ha pronunciato il nome di “Madeleine” con una dolcezza tutta particolare. E’ un nobile sicuramente, come può aver appurato Lisette dal suo abbigliamento ricercato, così differente anche dalle persone abbienti che abitano dalle sue parti. Quell’uomo ha un alone di tristezza che lo accompagna e che ha messo altrettanta tristezza anche in Lisette, mista però a curiosità e a un filo di preoccupazione. Quando poi lo ritrova, qualche giorno dopo, nuovamente nei pressi del cimitero, la tensione di Lisette non può che essere palese, ma nonostante tutto lo ascolta e accetta la lettera che le consegna con l’unica preghiera di leggerla, tanto non avrebbe potuto arrecare alcun danno sia a lei che alle persone care. Ora Lisette dovrà trovare il coraggio di leggerla e accettarne il contenuto qualora dovesse riguardarla. Ma vedremo... |
Eccomi nuovamente a continuare la lettura. Il chiarimento fra i nostri due è stato quanto mai produttivo, e tu lo hai avvolto in un’aura di delicatezza ma dai contenuti forti e decisivi. Questa volta niente e nessun velo ad interporsi fra di loro. D’altra parte si erano ripromessi di dirsi sempre e solo la verità e, contravvenendo a questo dictat che ognuno si era assunto, hanno causato l’uno il dolore dell’altra, una incomprensione mista a gesti e parole che avrebbero potuto portare ad una rottura definitiva fra di loro. L’unica era sfrondare le paure che, intimamente, ognuno provava ma che non aveva avuto il coraggio di palesare. In quella scuderia c’è stato il magico riavvicinamento con quella “proposta di matrimonio” di André alla sua Oscar la quale afferma di volere anche lei la stessa cosa ma che nel suo cuore è già sua, come d’altronde è sempre stata. E qui mi è piaciuto l’excursus che hai fatto fare ai pensieri di lei, che non si è mai veramente sentita completa se non con lui al fianco, come se sapesse che solo con lui poteva realizzarsi e diventare la donna che è ora, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma è la donna che lo ama e dal quale viene ricambiata con un amore pressoché totale. Ciliegina sulla torta, in tanto incanto dato dalle parole di peso pronunciate da entrambi, anche quella richiesta di Oscar di condurla ad una delle riunioni dove si parla di libertà, per poter assaporare quel concetto, accarezzarlo e cercare di farlo diventare anche suo per poterlo condividere con lui. E poi al solito, quando sono insieme, la passione li infiamma e prende possesso dei corpi, come delle menti. Il loro è un abbandono e un affidarsi totale all’altro. Decisamente quella scuderia, con Cesar e Alexander quali unici testimoni, ha assistito a qualcosa che, se mantenuto nella sua interezza, potrà cambiare le loro vite da ora in avanti. L’intervento e l’intermezzo della nonna forse è stato provvidenziale. Ma avrà capito qualcosa dal fare circospetto dei due? Dietro i suoi occhialini, lo sguardo è acuto quanto la mente che ha sempre visto cose che agli altri forse passavano sotto traccia. Chissà se in questo tuo contesto sarà dirimente anche la figura della nostra cara nonnina? E poi, non dobbiamo dimenticarci di Lisette, tanto da sapere come se la sta cavando in quel della Normandia e se la sua vita ha subito o meno qualche trasformazione, che auspico anche per lei positiva, al pari dei nostri due amanti ritrovati. Ci risentiamo al prossimo capitolo! |
Continua questo saliscendi di emozioni con capitoli uno più coinvolgente dell’altro. Qui in verità c’è veramente poco da dire, (e forse tra te e te dirai meno male!) se non il fatto che questi due sono incredibilmente attratti l’uno verso l’altra senza soluzione. Ognuno di loro funge da calamita per l’altro. Anche i pensieri sono speculari. Sembra che i loro pensieri si possano fondere gli uni con gli altri. I ricordi sono i medesimi e le conclusioni sono le stesse. Persino quello che provano entrambi si manifesta nella stessa identica maniera. Ma alla fine, ora in quella scuderia, l’uno perché l’ha attesa e l’altra perché ha finalmente deciso di fare un passo verso la sua direzione, si ritrovano occhi negli occhi, completamente immersi l’una nell’altro a trarre forza da quello che sarà da questo momento in poi. Non si può scordare ciò che è accaduto, ma sicuramente due menti abili come le loro potranno rielaborare il tutto, sapendo che alla base c’è un sentimento che può sbaragliare qualunque avversità, a patto che loro due siano e restino coesi fino in fondo. |
Altro bellissimo capitolo, cara Musetta, con questa tua ricontestualizzazione della famosa scena dello strappo. La tensione fra i due era veramente palpabile. Dopo una serata, per Oscar soprattutto, ad interrogarsi ma non riuscendo a trovare una risposta, con tutto l’alcool poi che aveva ingurgitato, la tensione, appunto, si è sciolta ed è diventata rabbia non appena ha visto comparire sulla scena André, il quale ha capito ci fosse qualcosa di anomalo in quell’attenderlo con quel candelabro in mano, senza parole ad ammansire un momento complicato che, presto o tardi, avrebbe dovuto essere palesato. Oscar inizia il suo interrogatorio, ma non usa il minimo tatto: sta trattando André come veramente fosse un servitore che deve dare spiegazioni alla sua padrona. E André è così che si percepisce, da alcuni mesi a questa parte, nei confronti di Oscar, la quale ha sempre qualcosa di molto più importante da fare che anche solo parlare con lui. Il problema di questi due giovani è il sapersi parlare schiettamente, subito, senza far passare troppo tempo che modifica le percezioni delle cose e delle situazioni. André, però, ha deciso di vuotare il sacco questa volta; l’insofferenza che sta sentendo nascere dentro di sé potrebbe portare a rovinosi risultati per entrambi, se non saranno capaci di intendersi in quello che non è solo un rapporto fatto di intimità ma anche e soprattutto di quotidianità. |
Ciao Musetta, ecco un nuovo capitolo dove si evince l’attesa che qualcosa accada e l’angoscia che silenziosamente sta penetrando, o meglio è già penetrata, negli animi dei nostri due amanti. |
Ciao Musetta, attendevo che tu ci narrassi, dopo tutto quanto avvenuto fra loro, come avrebbe potuto essere la vita di entrambi, nella normalità che li ha sempre circondati, tra lavori da espletare, incombenze da assolvere, comportamenti ligi a un determinato protocollo sia in casa che soprattutto fuori. Ovviamente è una situazione anomala, e chissà per quanto tempo riusciranno a mistificare il loro rapporto, mantenendo quell’aura di forzato distacco tra padrona e attendente, mentre al loro interno entrambi bruciano per una passione strisciante che rischia, se non ben addomesticata, di travolgerli financo a perderli. Ma in tutta questa pseudo normalità, fatta di pura apparenza, la sorpresa più grande è l’insicurezza di Oscar dell’amore di André. Dopo tutto ciò che si sono detti, si sono confidati nelle notti di amore, hanno fatto con la loro passione bruciante, ancora in Oscar sussistono dei dubbi. Ancora chiede ad André se pensa mai a Lisette, quasi confinata in Normandia. Deve essere difficile digerire una situazione del genere da parte di André, perché un altro, che non la amasse come la ama lui, potrebbe pensare che di lui non ha fiducia e questa potrebbe essere una cosa che inficia il loro rapporto a due appena iniziato con queste premesse. Poi ad entrambi basta ritrovare se stessi, quando riescono a ritagliarsi un momento solo loro, lontano da qualsiasi occhio indiscreto, l’uno perso nell’altra. |
Eccomi nuovamente a continuare a leggere con la curiosità di poterli vedere interagire nel luogo effettivo dove entrambi dovranno vivere, al cospetto degli altri e delle regole imposte. Sarà una cosa tutt’altro che facile e, infatti, in Oscar riaffiorano i primi dubbi di riuscire a mantenere un comportamento distaccato. Brama la vicinanza di André che anche per lei è diventata fonte di vita. Partecipa svogliatamente alla cena con suo padre, il quale la mette al corrente degli ultimi avvenimenti, compreso ciò che sta accadendo nei pressi della reggia alle case nobili che vengono derubate da un misterioso e fantomatico Cavaliere Nero. Qualcosa mi dice che tra poco lo ritroveremo come nella storia canonica. Il generalissimo però redarguisce Oscar per essersi presa questo periodo sabbatico in Normandia, dicendole che avrebbe dovuto avere più rispetto per la sua posizione e di conseguenza di quella della sua famiglia. Il generale non si smentisce mai. Ordine e regole dominano la sua vita e conseguentemente dirige in questo stesso modo anche quella degli altri. |
Altro bel capitolo ci hai regalato con questo confronto che contiene in sé dolcezza e malinconia, dolore e speranza. Nessuna collera Lisette ha visto comparire né sul volto né sulla bocca di Oscar. Lei è andata in cerca di lei per un motivo ben preciso, voleva sapere cosa significasse André per lei, se lo amasse veramente. Una domanda spiazzante per la piccola Lisette, che non può fingere con lei, non in quel luogo che le riporta alla mente un sacco di bei ricordi che sono stati spazzati via quando è stata costretta, dalle avversità della vita, ad andarsene a servizio lontano. Quel luogo per lei è sacro e quindi la sincerità sgorga dal suo cuore e affiora sulle sue labbra. Lei ha amato André ed è giusto che Oscar lo sappia. Nella voce di Oscar ,saputa questa verità, non c’è rabbia, ma dalle sue labbra aleggia una proposta che Lisette deve valutare per bene. Le sta offrendo di affiancare i suoi zii nella conduzione della tenuta, così da poter stare insieme anche ai suoi fratelli. Forse un pensiero per fare in modo di staccarsi dalla visione costante di André che non potrebbe dedicarle più nulla. Lisette è combattuta, deve pensare cosa significhi per lei allontanarsi da palazzo Jarjayes, un luogo dove ha trovato un uomo con il quale ha condiviso dei momenti che hanno alleggerito i loro cuori pesanti, anche se solo per poco tempo. Bellissimo che questo dialogo sia avvenuto sulla spiaggia, con il rumore delle onde che filtrava le parole di entrambe e nel frattempo donava quiete agli animi provati delle due donne, in un confronto che non è stato per nulla facile da affrontare sia per Oscar, padrona, che per Lisette, cameriera. Alla fine la decisione di Lisette è stata presa, mentre ancora vedeva Oscar sul suo cavallo allontanarsi; forse è stato il posto stesso a suggerirle di accettare la proposta, per il bene suo, dei suoi fratellini, per la serenità di tutti, con la possibilità, magari in un prossimo futuro, di migliorare la sua condizione e forse trovare un nuovo amore da donare e da ricevere e che potesse colmare il suo cuore. Insomma una opportunità per avere una nuova vita. |
Eccoti nuovamente con un altro capitolo ricco di struggente bellezza per quei ricordi che tornano prepotenti, come finalmente torna a fare capolino nella storia anche la piccola Lisette. L’avevamo lasciata sull’aia a giocare ed abbracciare i fratellini, dopo il lungo periodo di lontananza, ma sempre vigile di quanto stesse accadendo fra Oscar e André allorquando si sono incontrati dinnanzi ai suoi occhi. Lisette ha atteso trepidante che André e Oscar si confrontassero, quando lei gli ha ordinato di seguirla in casa, sperando in cuor suo che fosse qualcosa di chiarito fra loro a definire il loro rapporto. Lo ha visto uscire da palazzo in preda alla tristezza, nessuno sguardo per lei, lui immerso nel suo mantello di dolore per quello che evidentemente era appena accaduto con Oscar. E poi ecco che Oscar lo cerca, con gli occhi desolati, anche lei non la vede, le passa davanti quasi senza notarla, il suo obiettivo è trovare André. |