Recensioni per
Tutto quello che non sai di me
di musetta78
Caspita Musetta, sei riuscita ad immergerti nella mente, nel corpo e nelle sensazioni di un uomo che prova un amore assoluto per e con la sua donna. Nessun confine tra di loro, tutto è pura voglia di donarsi e di appartenersi nella maniera più completa possibile. Penso che anche un uomo, dopo l’amore, abbia il desiderio, con la memoria, di poter riassaporare determinati momenti e quindi è possibile che lasci scorrere lo sguardo sulla magnificenza provata e che ha vicino e che è stata solo sua, da provare e riprovare e rinnovare sempre. |
Wow, che capitolo! Dal precedente passaggio, era curiosa di sapere quale atteggiamento avrebbe assunto Andrè di fronte alle confessioni di Oscar e alla sua richiesta di perdono. Sapevo che André, per come lo conosciamo, non avrebbe mai potuto colpevolizzare ulteriormente Oscar per tutto il tempo che avevano perduto a causa delle reticenze di ognuno di loro. Già perché André si fa carico di una parte delle colpe di Oscar, se di colpe si può parlare. Bella anche la metafora floreale con cui cerca di far comprendere il suo pensiero ad Oscar. |
Nuovamente ciao Musetta! |
Ciao Musetta, |
Anche in questo passaggio le sensazioni sono volate intense e hanno raggiunto il lettore, il quale perplesso ha sperato con tutto se stesso che Oscar fosse rimasta vittima di un incubo, e non fosse scivolata irrimediabilmente dal dirupo. Ma la voce di André l’ha riportata indietro, lui non le ha permesso di andarsene. Il loro è un legame troppo forte che grida affinché possa essere palesato. Ora Oscar è pienamente consapevole di quello che vuole: ha bisogno di averlo accanto poiché lui la completa, la sostiene, la comprende, la ama. E lei finalmente lascia che l’amore, che ha scoperto di provare veramente per lui, travalichi i confini della sua mentalità e possa sentirsi libera di provare quel sentimento che si è fatto largo nel suo animo. |
Che bel capitolo, gentile Musetta, pieno di poesia e carico di verità che, per ora, sono solo sopite ma che devono venire a galla, devono essere esposte alla luce per poterle guardare sotto la giusta prospettiva. |
Ed ecco che ritroviamo la “piccola” Lisette, completamente ripiegata su stessa da quel dolore che dentro di lei sta creando una ferita che sanguina. Molto d’impatto la similitudine che hai creato con la scena di lei che lavora la farina, con forza, vigore, rabbia, fino a renderla un impasto che, da forma anomala, sconosciuta e contorta, prenderà le sembianze di un buon pane fragrante. Il lavoro le ha dato la possibilità di stancarsi e di non pensare, o meglio, di lasciarsi travolgere dai ricordi del suo stare insieme ad André per comprendere, quando ha visto il duello fra lui e Oscar, che per loro non avrebbe potuto esserci alcun futuro, poiché lui era sempre stato irrimediabilmente di Oscar, mai suo, neanche quando erano insieme in atteggiamenti intimi che per lei erano amore mentre per lui era solo un momento nel quale rifugiarsi per trovare ristoro. |
Altro capitolo il cui titolo è quanto mai azzeccato: tutto è diventato inarrestabile come la voglia di fuggire di Oscar, per trovare un posticino tutto per sé dove poter ragionare sugli ultimi eventi accaduti, come i pensieri e soprattutto le sensazioni che non la abbandonano più. Il pensiero e il ricordo costantemente rivolti a lui, André, diventato padrone della mente come del corpo, quel corpo che a lui si è arreso in maniera così completa, tanto che quasi lei stessa fatica a riconoscersi. Una breve missiva con una preghiera espressa: lasciarle il tempo per ritrovare se stessa. Ma quanto è difficile per entrambi quella forzata solitudine alla quale si sono costretti. |
Ed eccomi nuovamente a continuare a leggere, poiché ormai la curiosità era molta, avevo voglia di sapere come si sarebbero comportati dopo la loro prima notte d’amore, vissuta con così tanta completezza, da aver quasi timore che, separandosi, avrebbero potuto sentirsi perduti senza l’ausilio l’uno dell’altra. |
Cara Musetta, sei stata in grado di descrivere con garbo, tatto, dolcezza e gentilezza un momento di passione travolgente, che ha colto nello stesso istante i nostri due neo amanti. Una tempesta di sensazioni, corroborata da un potente sentimento di fondo, che sta ed è sempre stato, alla base del loro rapporto, e che ha qui raggiunto il suo apice, facendoli sentire una cosa sola, un’anima che vibra al vibrare delle reciproche emozioni. |
Wow, quanta intensità in questo capitolo che poteva essere solo di passaggio, con l’elucubrare di tutti e due sull’accaduto, ma che non avrebbe portato a un nulla di fatto. E invece assistiamo alle sensazioni di Oscar mentre cura André, ma non lo cura semplicemente, se ne prende cura, osservando ogni più piccola espressione del viso, lasciandosi pervadere dalle emozioni che il volto, gli occhi, il suo calore, il suo profumo, hanno su di lei. E André si accorge di questo intimo tormento della donna che ha di fronte, cercando di estraniarsi il giusto per non avere reazioni inconsulte al passaggio delle sue mani su di lui. In Oscar forte è la colpa di essersi fatta prendere da una smania di rivincita su di lui, ha sfogato la sua rabbia ma ora è pentita, anche se c’è ancora un’ombra che li divide e lei deve riuscire a fugare anche quell’ombra, convinta che, una volta saputo cosa si nasconde in essa, lei riuscirà a ritrovare la sua proverbiale calma, il suo atteggiamento di sempre che nulla lascia trasparire agli altri. Ma André non è “gli altri”, lui comprende sempre meglio di lei che ci sia qualcosa che la turba ma che non riesce ad esprimere a parole e allora combatte come può i suoi demoni. |
Ciao Musetta, mi aspettavo un confronto in quella stanza nella quale André era entrato, quasi in punta di piedi, per godere nel vedere la sua Oscar suonare il pianoforte, ma lasciando liberi i pensieri che, infatti, hanno continuato a galoppare veloci. Si può sentire tutta la tensione che pervade la stanza mentre Oscar suona il suo brano e André la ascolta, la osserva, e cerca di captare dei segnali che lui è certo da lì a poco sarebbero esplosi, magari con una reprimenda nei suoi confronti. Ma è lui che decide di giocare d’anticipo e, non appena Oscar termina il suo brano, la rende edotta di cosa sia accaduto la sera precedente, non tralasciando niente, nemmeno quella rosa posata sul cuscino, trovando una scusa quanto mai plausibile. Ma Oscar è comunque furente, si sente la tensione che continua a pervaderla, anche se, in effetti, entrambi non si guardano direttamente negli occhi. Tutto passa attraverso le parole e le inflessioni delle voci, mentre proprio da Oscar prorompono parole taglienti, come quella sfida a duello che gli ha lanciato e che mette André in uno stato non di timore, bensì di strana eccitazione. Le spade da usare non sono quelle da allenamento e tutto potrebbe succedere.... |
Altro capitolo che descrive in maniera magistrale la follia che sta cogliendo i nostri due testoni. |
Che altro aggiungere alle parole di questo tuo appassionante capitolo, che ha fatto giungere al lettore tutto il tormento che questi due esseri stanno provocandosi l’un l’altra. |
Ciao Musetta, ero veramente curiosa di assistere all’incontro tra Oscar e Lisette, ognuna delle due persa nei propri pensieri che hanno una radice comune: André. |