Recensioni per
Luci e Ombre
di Stellareika
Un altro capitolo preparatorio all'azione che vede Shaina e Saori in atteggiamenti contrapposti. La descrizione della salita dello Star Hill è molto dettagliata, sembra di poterla vedere che graffia le rocce con le unghie, come in effetti mostrava un inquadratura dell'anime quando lei precipita in un burrone. Aspetto il prossimo capitolo per l'azione e vedere i poteri dell'amuleto. |
Oh bene la storia comincia ad entrare nel vivo. |
Ciao, torno a leggere questa fanfic dopo parecchio tempo, molti dettagli non me li ricordo e sarà praticamente come ricominciare daccapo, probabilmente nel corso del tempo qualche pensiero è anche cambiato. |
Forse, a ben guardare, dovrei benedire questa quarantena forzata anziché maledirla, perché è stato proprio grazie all'assenza di distrazioni che sono approdata nel tuo universo e ho completato la lettura di quella che - lo dico col cuore- è una dellle storie migliori di questo fandom, se non LA migliore. Certo, parla l'entusiasmo visto che ho appena terminato la lettura, ma a ben guardare non sono l'unica a pensarla così, infatti questa perla è stata inserita fra le scelte del sito e - a quanto vedo - gode di grande popolarità fra i lettori. Ti meriti tutto questo successo, perché hai costruito una trama avvincente e stupenda che mescola azione, sentimento, fantasia e colpi di scena con una maestria da professionista. Non so che cosa renda uno scrittore tale, se il solo fatto di produrre un testo decente o altro, ma secondo me tu appartieni di diritto a questa categoria. Certo, hai innestato la tua storia sui personaggi già esistenti di un universo di per sé ricchissimo. Ma hai saputo fare tuoi le storie e i caratteri creati da Kurumada, addirittura perfezionando ciò che aveva immaginato lui. Questa tua storia è il proseguio naturale e l'epilogo (ma anche l'antefatto) perfetto dell'originale. Passato, presente e futuro si fondono con coerenza in questa storia che è piena di rimandi filosofici profondi e riflessioni acute di pregio non certo inferiore alla trama stessa. L'epilogo ci porta nel futuro. Tutti i nodi della trama si sciolgono in questo finale in cui i reduci dei fatti principali osservano con approvazione il ritrovato amore fra Sagittario/Seiya/Akira e Guaritrice/Shaina/Luce. La giostra della vita ha fatto un altro giro, e stavolta il destino sembra servire una mano più fortunata ai due giovani (anche se, come accennato, sulla loro felicità già incombe l'ombra di una nuova Guerra Sacra). Non sappiamo cosa avverrà di loro, se soffriranno e moriranno nel conflitto. Intanto, entrambi si godono questo amore che sboccia come un fiore a primavera dopo un lungo inverno. Per l'ennesima volta, proprio come il ciclo delle stagioni. E, a ben guardare, è proprio questo il messaggio più bello del tuo racconto: l'amore trascende secoli e rovesci del fato per compiersi, dimostrando una forza più grande perfino della volontà degli Dei. Lo sa bene Atena, che nella sua lunga riflessione ripercorre i passi fondamentali della sua vita e di quella delle sue incarnazioni per finire con Saori. Tutte diverse, e a loro modo fragili. Ci restituisci un'immagine magistrale anche di questa divinità, che fa della ragione il solo faro in un mondo - quello umano - dominato dalle passioni. Forse è proprio qui, la grande contraddizione del Santuario. Nella dicotomia umano-divino, ragione-sentimento. |
Dei dell'Olimpo tutti, fermatevi un secondo e accogliete questa autrice nel Parnaso, nell'Eliso, sull'Olimpo o ovunque ci sia posto per qualcuno che, con le sue parole, riesce a trafiggerti meglio che con una spada. Ho letto questo capitolo tre volte, forse quattro. La prima volta tutta d'un fiato, perché ero soggiogata dalla trama e non stavo nella pelle per sapere come sarebbe andata a finire. Le altre per godermi le sfumature dell'intreccio e, ancor di più, dei dialoghi. Quelli fra Seiya e Shaina rasentano la perfezione quanto a intensità e bellezza. Mi hai letteralmente sbudellato. Ho pianto, giuro. Penso non esista dichiarazione d'amore più bella e allo stesso tempo tragicamente devastante di quella che Seiya fa a Shana quando le dice «Per Atena morirei infinite volte», disse. «Ma è per te che voglio vivere». Su questa frase ho versato lacrime copiose, sappilo. Quanta bellezza, e quanta terribile tragedia c'è in questo epilogo. Me lo aspettavo duro, intenso, difficile, ma non così. Questa storia è amara, potente. Perdono tutti. Saori per prima, ma anche Lilith e Geist. L'inesorabile legge dell'Oltretomba non può essere sovvertita nemmeno dagli Dei, e quindi per il balletto della vita e della morte a fare ritorno dagli inferi saranno Marin, il bambino, Morrigan e Aiolia. Jabu, in uno slancio di coraggio degno di un Santo d'Oro, sacrifica la sua vita per far sì che il figlio di Marin e Aiolia non cresca senza un padre. So che la storia di Shaina e Seiya ruba la scena a questo dettaglio, ma anche il cammeo di Jabu merita un plauso, ed è commovente e struggente tanto quanto quello principale. Forse ancora di più perché l'estremo sacrificio viene da una fonte che mai ci si aspetterebbe. Ti ringrazio per aver voluto chiudere il capitolo con la leggerezza di Thilemachos. Dopo tanto sublime struggimento ed eroismo ci voleva in sano ritorno con i piedi per terra. Alla fine, l'ignaro soldataccio è uno punto di vista disincantato e inconsapevole che osserva - senza capire - le intricate trame di Dei ed Eroi. Non capisce cosa significhi quell'apparizione improvvisa nella Quinta Casa. Non sa quanta sofferenza e quanto eroismo ci sia dietro. Ma noi lettori sì, e ti sono grata per averci regalato una perla di questa portata. Pazienza se Seiya non riscuote il massimo delle mie simpatie. Sei riuscita a faremelo apprezzare. A me, che ho occhi solo per i Santi d'Oro. Anche in questo sei stata magistrale. Kurumada spostati, proprio. Se ci fosse una giustizia di qualche genere, questa storia dovrebbe diventare subito uno spin off della serie originale, altro che il penoso reboot di Netflix o le altre opinabili produzioni degli ultimi anni. Inutile dire che, dopo essermi asciugata le lacrime ed essermi ricomposta a dovere, volerò a leggermi il capitolo finale della storia, che ci deve rivelare l'identià della voce narrante del flashback. Ormai mi sono fatta un'idea, suffragata anche da come sono andate le cose in questo capitolo. Vediamo se ho ragione. |
Me lo voglio proprio godere, questo rush finale. Tre capitoli e si chiuderà questa meravigliosa avventura. Mi aspettavo che le cose non sarebbero state lineari, e non mi sbagliavo. Shaina finalmente incontra Seiya, ma le cose vanno in maniera parecchio diversa da come si aspettava. Il ragazzo è sotto l'influsso oscuro di Hades, che ha trovato un modo davvero sadico per punirlo. Sottoscrivo in pieno le riflessioni di Shaina. Per uno come lui, che in tutta la serie ci ha abituato a sentimenti estremi e ad azioni spesso avventate durante le battaglie che ha combattuto, lo stato di atarassia è peggio di una condanna a morte. Quante volte Seiya ha vinto le sfide apparentemente impossibili gettando il cuore oltre l'ostacolo senza pensare alle conseguenze né ai rischi mortali che correva? Non stupisce, quindi, che Shaina resti sconvolta a vederlo lì impassibile come una statua. La poca lucidità che le rimaneva è stata spazzata via proprio da questa visione inaspettata, rendendola facile preda del doppio gioco di Lilith. Ah, Lilith! Che rovescio! Si capisce che la ragazza non è fiera della sua azione vigliacca, ma il livore nei confronti di Atena è più forte perfino del codice cavalleresco, che impedisce a un guerriero di attaccare il nemico alle spalle per non cadere nel disonore. Mi dispiace per Shaina, ma proprio non riesco a dare torto alla Coda di Serpente. L'Atena reincarnata in Saori, a differenza di Shasha - che si scende in campo per prima - non si sporca le mani. Manda sempre avanti i suoi Santi e l'unica cosa che riesce a fare è farsi rapire dal nemico di turno per poi aspettare che qualcuno la venga a salvare seminando morte e distruzione. Brava Seika, hai fatto bene a vomitarle in faccia il tuo disappunto. Shaina, una semplice umana per quanto dotata di poteri straordinari, non ha esitato un secondo a mettere a rischio la sua vita pur di salvare quella di Seiya. Anche Saori brama il ritorno del ragazzo, ma a differenza di Shaina sceglie di manovrare i suoi burattini nell'ombra. E' vigliaccheria? Non lo so. Di certo mi piace molto il netto contrasto che hai dipinto fra la generosità di Sasha e l'algida altezzosità di Saori. Esisteva già nell'originale, ma tu lo hai esasperato per farci capire che puoi pure essere una Dea, ma la classe è un'altra cosa. Ora volo al prossimo capitolo, perché la battaglia è iniziata e non resisto. Sarà lieto fine o tragedia? Confesso di non voler provare a scommettere, con te. |
Aiuto. Devo riprendere fiato dopo aver letto questo capitolo, che definire denso è un eufemismo. L'ultima incursione nel passato remoto ha svelato gli ultimi dettagli sugli antefatti di quel tempo e le loro ripercussioni sul presente della storia. Mi è piaciuta molto la tua scelta di usare un registro linguistico aulico, a volte fin troppo, ma decisamente in linea con la sacralità di quei tempi antichi di cui hai narrato. Anzi, a chiunque venga in mente di criticare tale scelta vorrei rispondere con l'invito a fare di meglio. Perché tu, con la tua bravura, hai saputo usare una materia tanto difficile e farla tua. Non è facile mantenere con coerenza una scelta lessicale così complessa, ma tu ce l'hai fatta. Leggere gli scambi di battute fra il Sagittario, la Dea e tutti gli altri personaggi mi ha riconciliato con la bellezza della lingua italiana, che così spesso ormai viene bistrattata dai suoi stessi possessori. Quindi GRAZIE per aver dato una lezione di stile a mezzo fandom. Se fossi nei moderatori del sito userei questo capitolo come esempio di quello che ci si aspetta di leggere in un sito pubblico, e lo proporrei per l'Antologia di EFP, se mai ce ne sarà una. |
Mi ci voleva il covid-19 e la quarantena per tornare nel fandom e recuperare le storie che avevo lasciato in sospeso. E dire che questa ha continuato a frullarmi in testa per tutto il tempo in cui sono stata lontana. Non è un caso se riparto proprio da dove ero rimasta per continuare questa storia, che mi è mancata tantissimo. Il capitolo che ho appena letto mi ha ricordato perché la amo così tanto! Ma torniamo a noi. Si parte con il mio adorato Thilemachos, così goffo e improbabile. Ogni volta che lo vedo in azione, con la sua volgarità e la sua bassezza in un luogo tanto sacro, mi viene in mente la famosa metafora manzoniana del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro. Perché lui è così, pusillanime e incapace, mentre al Santuario si aggirano i Santi di Atena. Un contrasto fantastico fra prosaico e sublime che si riflette nella - immagino non casuale - scelta lessicale dei quadri in cui compare il soldataccio, contraddistinti da un linguaggio colloquiale, a tratti scurrile, che ben si associa al personaggio. Thilemachos non sa che sta portando ad Atena la lettera in cui Don Ciccio le annuncia la reincarnazione di Death Mask in Angelino. A proposito di Saori. Ma che perla mi tiri fuori? Niente meno che gli Smiths! Loro sono una pietra miliare della mia adolescenza. Cara Saori, sapessi quante volte ho ascoltato questo brano mentre prendevo il pullman per andare al Liceo! Ah, che meraviglia. Hai ragione, la scelta musicale di Saori è fin troppo raffinata per una che si veste come una torta nuziale. Ma pazienza, non si può avere tutto. |
WOW!! Questa storia é davvero ben scritta, avvicente e ricca di colpi di scena. L'ho amata dalla prima all'ultima parola leggendola quasi di un fiato (lavoro e figli permettendo). Non mi é tanto piaciuta la figura che fa Atena, calcolatrice e subdola pur di ottenere il suo scopo. La Saori di Kurumanda non la vedo così, l'ho sempre immaginata generosa, comprensiva, una dea che sta dalla parte degli uomini e non che è pronta a manovrarli come pedine per i suoi scopi. Alla fine lei ha riavuto il sagittario tra i suoi cavalieri ma a che prezzo? E' sola. Chi ha combattutto con lei la guerra sacra 20 anni prima le é accanto, si, é devota alla dea e adempie ai propri compiti ma prova risentimento verso di lei. E comunque non ha riavuto Seya. |
Ciao, sto leggendo solo ora questo tuo racconto. Ho scoperto il mondo delle fan fiction da pochi mesi soltanto. Il racconto è avvicente e pieno di colpi di scena. Fantastico questo spaccato che nell'antichità l'ofiuco era sposa del sagittario e madre del cavallo alato. E oggi che sagitter e pegasus solo la medesima cosa? 🤔😃 |
Grande Aiolia, grande! Sapevo che mi avresti fatto sbavare, e infatti non mi sbagliavo. Aletto pensava di farla facile, ammazzando Marin e il bambino e vedendo il Leone soffrire. Invece il gattone (fantastico l'insulto di Aletto!) ha reagito da suo pari mandando l'odiosa arpia all'altro mondo. Che uomo, farebbe scattare l'ormone pure a un sasso, parola mia! |
Parole sante: Aiolia doveva uscire dalla friendzone. E lo ha fatto in grande stile grazie alla tua penna. Mi sono commossa leggendo il flashback iniziale. Ho adorato ogni singolo istante di quella scena, così dolce e così tragica. La morte incombe sui due guerrieri che si ritagliano un momento di intimità unico e irripetibile. E che dire di tutti i sensi di colpa di Aiolia? Per ben due volte chiede perdono agli dei per ciò che sta per fare. Ma si sa, non esiste frutto più prelibato di quello che non si può cogliere. E così anche l'algida e misteriosa Marin capitola, mostrando un lato passionale che non conoscevo. Lei è una che si tiene tutto dentro, e in questo l'hai proprio descritta in maniera molto IC. Non sventaglia il suo amore come Shaina, ma è altrettanto determinata a riportarsi a casa l'amore della sua vita. Ancora una volta Atena non ha fatto i conti con la caparbietà dei sentimenti umani, che rendono imprevedibili i loro gesti perfino agli Dei. Lo ammette lei stessa ripensando, non senza ammirazione, al modo geniale con cui Death Mask ha lasciato il campo di battaglia, fregandosene di tutto e di tutti come il suo solito. E ora che ne sarà di Marin? Si è fatta catturare da Aletto solo per giungere da Aiolia, ma forse non ha fatto i conti con la forza dell'arpia, che ha avuto subito ragione di lei. Pregusto una battaglia epica con Aiolia a farmi accendere l'ormone a ogni gesto! |
Oddio, ma che capitolo è???? Non so nemmeno da dove cominciare! Okay, cerco di riavermi così posso lanciarmi nel commento. Andrò in ordine seguendo i quadri della storia. |
Bellissimo capitolo. L'incontro fra Saga e Atena/Saori era doveroso. Ho letto e riletto questo passaggio più volte per gustarmi fino in fondo tutti gli spunti e i significati che hai voluto inserire in questo densissimo quadro. Non ci avevo mai pensato, ma hai ragione da vendere quando sostieni che l'ossessione di Saga per Saori/Atena, in fondo, è motivata proprio dalla loro comune natura di esseri bipolari, stracciati in due da un confronto fra opposti insanabili che dilania il loro animo. Da un lato Saga, in cui la lotta fra il bene e il male propria del suo segno non trova requie in nessuna delle sue vite precedenti (basti pensare alla coppia Defteros/Aspros, tanto per fare un esempio); dall'altra parte Saori/Atena, in cui si trovano a convivere due poli altrettanto opposti, quello umano e quello divino. Nature inconciliabili che generano sofferenza e tensione o, nel caso di Saga, azioni dalle conseguenze devastanti. Bellissimo il modo in cui riassumi la duplice natura di Saori/Atena. La prima, nel suo esercito, vede uomini (e quindi ragazzi in carne e ossa di cui è possibile invaghirsi), l'altra vede dei guerrieri, esseri ideali senza identità se non quella del loro segno, visibile attraverso le insegne che portano sulla loro corazza. A proposito: chapeau per il ribaltamento di prospettiva con cui motivi la funzione delle armature sacre. Non strumenti di difesa dai nemici, bensì limiti invalicabili che separano corpi palpitanti dall'algida e inarrivabile Dea vergine. Fantastico, a dir poco. |
Quello che potrebbe apparire come un capitolo di intemezzo in attesa del rush finale in realtà include alcuni elementi degni di nota. In primis assistiamo a un combattimento epico fra Shaina e i demoni infernali che dimostra quanto ormai sia padrona del suo ritrovato status di Santo d'Oro. Confesso che mi ha fatto davvero piacere vederla così cazzuta in mezzo alla bolgia. All'inizio della serie classica lei era esattamente così, poi l'amore per Seiya l'ha rammollita. O meglio, quel babbeo del suo creatore ha deciso di usarla come scudo umano del suo beniamino, e addio girl power. Che spreco! Meno male che ci sono autrici come te a recuperare l'onore perduto di Shaina! Di lei, poi, risalta anche la lucida intelligenza. Ho amato il modo in cui manipola Markino per scoprire di più sul suo passato. Peccato che lo Skeleton sappia ben poco di quel che successe ai tempi della Guaritrice. Shaina dovrà penare ancora per scoprire la verità, anche se io un sospetto già ce l'ho... |