Recensioni per
Luci e Ombre
di Stellareika

Questa storia ha ottenuto 434 recensioni.
Positive : 433
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
23/07/14, ore 11:39
Cap. 6:

Mi sono innamorata ancora di più di questo grandissimo infame che è Death Mask del Cancro.
Davvero.
Perché, ok, non sarà il cavaliere dalla scintillante armatura che va in pezzi con una schicchera (Shura), o l'uomo più vicino a Dio (Shaka), o una persona di specchiata moralità (RISATE) come Saga, e non avrà il fascino guascone di Milo, ma è dannatamente perfido, bastardo e cinico, in una maniera che te lo farebbe odiare visceralmente se fosse una persona in carne ed ossa, ma che non può che fartelo adorare come personaggio fittizio. E per fortuna che è tale, lui.
Perché è catarsi allo stato puro, lui.
Perché attraverso questo... coso che Kurumada ha assegnato a noi del Cancro, si possono vivere quei sentimenti che no, non sono moralmente accettabili e che invece sono dannatamente umani.
Non sai quanto mi sia piaciuto mentre giocava al gatto e al topo con Shaina. Da morire. Perché lui il dubbio che lei lo avesse chiamato per questioni di cuore, e non per l'ennesima Guerra Sacra, ce l'aveva eccome, ed era così grande da potersi chiamare certezza (e quell'"Ah, le femmine!" è stato da manuale!). Eppure ha voluto concederle il suo aiuto. La sua guida. Perché in altro momento (leggi: da vivo) col cavolo che le avrebbe detto di sì e le avrebbe fatto da guida nell'aldilà.
Non si sarebbe mai abbassato a darle una mano, visto che ama giocherellare a sollevare la maschera della ragazza fuori dalla sua portata, come fanno i bulli di terz'ordine quando arraffano le caramelle o i lecca-lecca dei bambini più piccoli.
Ma con tutta l'eternità davanti, la prospettiva cambia.
Ma con tutta l'eternità davanti, uno può anche scegliere di ammazzare il tempo giocando a fare Dante e Virgilio. Facendole una concessione. Perché ha la luna nel verso giusto, oggi.Scegliendo un'entrata molto simile a quella per cui passò anche Enea. E visto che non è la sola, come lui stesso ci tiene a specificarle, non può che essere un dispetto, quello che le fa. Una sorta di pagamento in natura, ma senza malizia. Della serie, tu mi hai chiamato. Adesso fammi divertire...

Mi è piaciuta anche Morrigan ed il rovesciamento della tecnica di combattimento del Cavaliere... del Santo del Corvo, quella che i fan hanno conosciuto tramite il suo predecessore, quel Jamian che era così storto da non poter non essere bellissimo. In maniera sublime. Solo che mentre Jamian appendeva ai corvi una svenuta Saori per rapirla e portarsela indisturbato in Grecia (lungo, il viaggetto...), Morrigan e Jabu appendono loro stessi a quei corvi per andare in aiuto di Saori. Abilmente tirata in ballo da Morrigan per convincere Jabu ad andare a vedere che diamine stia succedendo all'Altura delle Stelle. Che sì, è un posto inviolabile per chi non sia la Dea o il Sacerdote; ma se il nemico decidesse di attaccarti proprio da lì, che fai? Aspetti rispettosamente che discenda da quel colle? Do ragione ad entrambi. Perché è saggio avvisare qualcuno di ciò che hanno - di ciò che avrebbero - visto, prima di agire di testa propria. Ma è anche vero che se frappongono troppo tempo in mezzo, c'è il rischio di perdere di vista il papabile nemico. O qualunque cosa si sia presa la briga di fare i fuochi d'artificio sull'Altura delle Stelle. E quindi, mi schiero dalla parte di Morrigan. Perché c'è bisogno di solidarietà femminile.
Spero che i due trombamici restino tali. Perché la presenza di una coppia di trombamici è sì lo specchio dei tempi, ma sarebbe sintomo di grande realismo non regalare l'happy ending a tutti i costi a questi due. Credimi, Morrigan: lascialo alla tua rivale. Che non ci pensa nemmeno al tuo bello, poi. Questo è il lato comico della faccenda!
/
Nota: dicesi schicchera il gesto che si ottiene comprimendo il medio o l'indice di una mano contro il pollice. Come quando si giocava a Subbuteo, hai presente? Per estensione, schicchera può significare anche schiocco, o indicare un colpo improvviso e particolarmente doloroso.
(Recensione modificata il 23/07/2014 - 11:56 am)

Recensore Master
23/07/14, ore 10:44
Cap. 5:

Mi verrebbe voglia di tirarti le orecchie!
Ma come? Concludi la parte relativa al presente con una suspence d'antologia e poi, nelle battute finali, ci sveli chi aiuterà Shaina?
No, no, no, no!
E dico "no" non tanto perché il lettore non avesse capito a chi appartenesse la voce che pronuncia quel "Chi non muore si rivede" (e nella mia testa lo vedo taaaaaanto bene nella bocca di Wolverine, ma lasciamo stare.), quanto perché quella voce poteva appartenere a uno qualunque dei Dodici Gold Saint. Paradossalmente, anche ad uno del XVIII secolo. Sì, nel paragrafo dedicato all'infanzia di Shaina Death Mask la fa da padrone, quindi non è che ci fosse poi tanto spazio di manovra. ma avrei sperato che tu ci lasciassi nel dubbio, e non scoprissi subito le tue carte.
Pazienza.

A parte questo piccolo particolare, il capitolo m'è piaciuto molto (no, oggi non piove). Mi è piaciuto leggere della stanchezza di Shaina, che ha scalato l'Altura delle Stelle senza l'ausilio del Cosmo; dei suoi dubbi, risolti con un "hai fatto trenta, fai trentuno" che sa essere molto realistico e molto pragmatico; della ricerca di questo benedetto amuleto, che non si sa che forma abbia. E questo sì che rende la ricerca una vera e propria Cerca cavalleresca.
E mi ha fatto sorridere scoprire che nella tua realtà la dispotica Ofiuco ha subito le angherie di quelle più grandi e più toste di lei. Che si rifugiava nelle aule deserte in cerca di un angolino di pace e quiete, nella (pia) speranza che non la seguissero anche lì e le tirassero i capelli, o peggio. perché quando ti insegnano a spaccare gli atomi vuoi che non farai pratica sul tuo trastullo quotidiano? Certo che sì.
Molto bello anche il richiamo al tredicesimo guerriero(cit.), il cui pendente manca. Però, se posso suggerire una lieve miglioria, al posto tuo specificherei che tra Scorpione e Sagittario c'è un aggancio per un pendente con ogni probabilità strappato via (quando un anello è rotto si vede). Il lettore SA - o quanto meno suppone - che si tratti dell'Ofiuco. Shaina ancora no. E sarà bello scoprire questo mistero assieme a lei, anche se lei, giustamente, pensa a tutt'altro. A Seiya. Che se ne sta a farsi una bella spaghettata di fatti suoi altrove, mentre il suo corpo è tuttora in coma.

Mi ha lasciato perplessa la presenza delle mosche sui cadaveri. Parlo del falshback sull'infanzia di Shaina. Non è una questione di svolta gore, quanto non mi tornano i tempi. Non so quanto intercorra tra la morte e l'arrivo delle mosche che pasteggiano col cadavere. Perché se ci sono le mosche, nella mia testa è possibile che sia iniziata la decomposizione. E la decomposizione puzza. Un fetore immondo. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Perché sulle urla e sugli strilli e sui pianti la gente passa sopra. Sono cinque, dieci minuti di fastidio, poi passa. La puzza no. La puzza di cadavere è quella che ti fa scuotere il culodipiombo® e ti fa accorgere che, ohibò, c'è qualcun altro nell'appartamento affianco. Qualcuno di rumoroso che, stranamente, se ne è stato zitto e buono per un po'. Forse troppo.

Recensore Master
22/07/14, ore 23:44
Cap. 8:

Mmm... continua ad essere interessante questa storia: da un lato freni il ritmo sulle vicende di Shaina (che giustamente si interroga di quanto le è stato detto), dall'altro, acceleri lo sviluppo sulla scacchiera degli altri personaggi, a partire dal nostro "panchinaro" preferito, Jabu.

Recensore Master
17/07/14, ore 17:42
Cap. 4:

Il cielo è stato di parola. Qui piove come se qualcuno avesse lasciato i rubinetti della vasca aperti e fosse andato a rispondere al telefono, sicché io continuo, non ti spiace, vero?

Capitolo bizzarro, questo.
Perché ho amato tantissimo la prima parte, con la pazienza del ragno di Shaina, il fatto che non sbuchi il mare, ma che tu suggerisca che il Santuario si trovi sperduto da qualche parte sulle colline e non all'altezza del Pireo. Ché sì, il mare di Grecia è splendido ecc ecc, ma se ti vuoi nascondere, meglio le montagne. Parola di R'as al Ghoul.
Mi è piaciuto anche il sogghigno che si intuiva sul viso di Shaina mano a mano che i giorni passavano e tutti si convincevano del fatto che sì, s'era messa il cuore in pace (Il cuore in pace? Chi? Lei? Ma stiamo davvero scherzando o cosa?!), mentre lei aspettava il momento giusto per colpire. E che momento, che occasione propizia!
Ho apprezzato la descrizione della scalata all'Altura delle Stelle, alla ricerca di un talismano che forse c'è, forse non c'è, forsa sa il cielo che fine abbia fatto, ed ho sentito le unghie di Shaina spezzarsi contro le rocce (Dolore. Semprevivo. A lei va tutta la mia solidarietà femminile) e la sensazione del corpo che struscia contro la pietra quando ruzzoli lungo una montagna.
Nulla da eccepire. Sei stata perfetta.

È Saori che mi ha lasciata perplessa.
Perché se da una parte mi si è stretto il cuore nel vederla sola - e sai bene come e quanto e fino a che punto la mia visione delle cose sposi la tua - e nel chiedersi, con un sorriso deluso, a chi debba rivolgere una preghiera Athena (bella domanda: non sai quante volte io mi sia chiesta chi diamine stesse pregando una dea durante l'assedio di Asgard. E dentro la Colonna Portante del Tempio di Poseidone. perché passi Shunrei che prega Dio - Una cinese. Che prega Dio.Di questo passo che dobbiamo aspettarci, il mitico "Ulisse invoca Gesù"? - ma un dio... chi prega un dio? Se stesso?); dall'altra parte mi snon chiesta chi diamine fosse quella dentro la vasca.
Saori, ok.
Nulla da eccepire sulla scoperta del proprio corpo da parte  di Saori (se non che forse è avvenuta un filino tardi, ma c'è sempre tempo, giusto? Giusto), e sui pensieri che lei rivolge al solito noto; ma quello che mi è sembrato straniante è stato vedere Saori, in quella vasca a fare quei pensieri. Lei, non i pensieri mi hanno regalato una sensazione strana. Non so se riesco a spiegarmi. È stato vedere Saori agire come una ragazza normale, fregandosene della civetta, di Athena e di quell'ingombrante parthenos. Che poi, se vogliamo davvero spaccare il capello in quattro, parthenos significa fanciulla, vergine, intoccata da mano maschile.
Eppure sono qui a chiedermi dove sia finita Athena, mentre Saori emerge con forza, in quella vasca. E quanto vi sia dell'una e dell'altra in una personalità che forse un filino disturbata lo è. Tale e quale a Saga.
 

Recensore Master
17/07/14, ore 16:52
Cap. 3:

Buon pomeriggio!
Complice un appuntamento in palese ritardo e la minaccia di tuoni e fulmini pronti ad abbattersi sull'Urbe, mi sono ritagliata un angolino per leggere la tua storia e lasciarti due righe due di commento.
Di questo capitolo balzano agli occhi tre aspetti, nonostante il capitolo sia il DUE: il primo Marin e quel lui; il secondo, il risveglio dei poteri di Shaina; il terzo, Chiara.

In quel lui, che la povera Marin pronuncia come se le costasse una fatica immane, io ci vedo dentro tre maschietti tre. Correggimi se sbaglio, e avvisami se ho lasciato andare la fantasia a briglia sciola sulle ali di pegaso - ovviamente rosa - per restare in tema.
Il primo maschietto non è Seiya. Il primo è Aiolia. Perché è vero che ogni pietra le parla - le grida - di lui, ma è anche vero che tra le due Silver Saint Marin è sempre stata quella più saggia, più posata, più consapevole del proprio ruolo. Di cosa significhi essere un Santo di Athena. E se torna all'ovile, dopo notti insonni passate ad inondare il cuscino di lacrime, non lo fa per Athena. Nossignore. Lo fa per Aiolia. Per la sua memoria. Che Marin sa di tradire all'idea di girare sui tacchi e dire "Bello, bello tutto, ma voi siete pazzi e quindi ciao!". Cosa che io, al posto suo, farei di gran carriera, ma io non sono Marin -grazzieaddio!- e quindi stop.
Il secondo è Touma. Che lei sta ancora cercando. E Marin sa che, in un certo senso, abbisogna di avere il Santuario alle spalle. Non foss'altro che per avere un posto dove tornare qualora le cose si mettano male; e dove riorganizzarsi se e quando finirà in un vicolo cieco e dovrà ricominciare tutto daccapo.
Il terzo è Seiya, ma non perché l'Aquila si sia stufata del suo allievo - io al posto suo sì, ma io non sono Marin (vedi sopra), quindi stop. E due. - ma perché in un certo senso lei sa che Seiya può andare avanti con le proprie gambe. Quello che lei poteva fare per lui, l'ha fatto. L'ha reso un Santo e gli ha ritrovato la sorella tanto amata. Ma nel giardino, sedute sotto al pergolato, Marin è la sorella maggiore che affida il proprio fratello ad un'altra donna. Perché adesso tocca a Shaina badare a lui. Ma non come mentore, nossignore, né come nemica. Ma come compagna. A trecentosessanta gradi.

Piccola parentesi (sennò questa recensione sembrerà scritta dal Cardinal Fang della Spanish Inquisition dei Monthy Python!): mi ha fatto sorridere il supermegacicciobombo amuleto strapotentissimo forgiato da Athena in persona - mica pizza e fichi! - di cui nessuno sa niente. E di cui Athena stessa ignora l'esistenza (no, davvero. Complimentoni!), altrimenti dev'essere davvero una mentecatta per non aver preso provvedimenti in merito. perché ti pare a te che Shaina se ne starà zitta e buona e a cuccia dopo che lei gli ha detto - gli ha ordinato, prego - di non muoversi dal Santuario?
#credici.
Mi ha fatto sorridere, dicevo. Ma Saint Seiya è così. Quando credi di avere visto tutto - ZAC - ecco che spunta fuori dal cilindro l'ennesimo coniglio, con tanto di papillon lisergico. E quindi sì, ci sta tutta l'esistenza di questo amuleto, esistenza tramandata di bocca in bocca che manco il terzo segreto di Fatima. E ti dirò, così agendo Marin assomiglia all'alleato magico, al vecchio eremita dei romanzi cortesi - o alla donzella prodigiosa, se preferisci - che affida la soluzione, il trucchetto, all'eroe. Eroina, in questo caso.
Solo, toglimi una curiosità: perché Shaina si rimette la maschera? Perché non vuole farsi vedere in viso da Marin quando sa che l'altra sa leggere tra le righe meglio di una spia dei romanzi del secolo scorso?


Confesso che nel risveglio dei poteri di Shaina, avvenuti con la pubertà, ci ho visto tanto tanto tanto gli X-men. Ma tanto, tanto, tanto. Solo che invece di scippare la vita dal fidanzatino a cui regali il primo bacio, o di fare lucine colorate con la punta delle dita, lei uccide. Con un rabbia cieca. Furiosa. Che giustifica, quasi, qualsiasi eccesso di rabbia. Qualsiasi ferocia.


E poi c'è la mamma di Shaina.
La mamma di Shaina che è orfana, e che a vent'anni si ritrova con una bimba.
La mamma di Shaina che cresce sua figlia facendo i salti mortali.
La mamma di Shaina che crede nell'amore nonostante tutto, nonostante credere nell'amore non basti.
La mamma di Shaina che giustifica il suo compagno usando un futuro sbagliato, un passerà; quando il verbo giusto da usare sarebbe stato un peggiorerà, piuttosto.
La mamma di Shaina che dice una sola singola disgraziatissima battuta. Una penosa bugia, da raccontare a se stessa affinché ci creda anche sua figlia. Perché a volte la speranza te la devi anche inventare.
La mamma di Shaina che è così vera e reale da lasciarti in bocca l'amarissimo sospetto che sia una persona vera, reale e tangibile a farle da modello. E così è, visto che hai detto di esserti ispirata a fatti di cronaca. E il vicino, la persona che incontriamo alla fermata della emtro tutte le mattine o chi porta a spasso il cane alla stessa ora in cui ci accampiamo noi, sono persone reali. Vere. Vive. Solo che tendiamo a dimenticarcene. Troppo spesso.


 
(Recensione modificata il 17/07/2014 - 05:47 pm)

Recensore Veterano
13/07/14, ore 15:24
Cap. 6:

Eccomi ancora qui. Sto continuando a leggere la tua storia e la trovo veramente interessante. Questa idea di Shaina che dovrà attraversare gli inferi e per di più accompagnata da DM (ci avevo preso :-)) mi intriga molto. I loro caratteri già da soli sono esplosivi. Insieme faranno scintille!!! Vedi se alla fine la nostra guerriera non lascia perdere il ronzino e si dedica a Cancer ;-). A parte gli scherzi, mi piace anche il flashback nel quale descrivi il loro primo incontro. Per quanto riguarda gli altri capitoli, che non ho recensito, mi è piaciuto il confronto anomalo fra una Shaina e i suoi pensieri romantici e una Saori meno casta del solito. Brava ancora.

Recensore Junior
13/07/14, ore 13:22
Cap. 7:

Carissima, mi hai convinto! La tua storia, anche se si sta ancora dipanando, ha tutta l'aria di essere matura, intrigante, completa e interessante.
Mi piace il tuo stile, mi piace come hai tratteggiato i personaggi noti, evitando di cadere nello stereotipo e nella macchietta ma rimanendo comunque fedele all'originale.
Mi piace DM, ma si sa, è uno dei miei amori!!
Sono curiosa di seguirti e vedere come gestisci le vicende dei tuoi personaggi originali e come saranno le loro interazioni con i canonici.
Un abbraccio dal mare!
A

Recensore Master
11/07/14, ore 13:47
Cap. 2:

Buongiorno!
Al grido di Ce la posso fare!, anche se in realtà è vero il contrario, mi affaccio a questa storia. Con mostruoso ritardo, ma pazienza. Sono curiosa di vedere come hai deciso di andare avanti e quali svolte tu abbia inserito in questa storia.
Intanto, posso dire che almeno qui hai mantenuto la tua promessa di inserire Propp. Perché Saori gioca il ruolo dell'Attante che stabilisce una Proibizione.
E la Proibizione, il Divieto, si sa, è il motore di ogni narrazione che si rispetti, sin dall'alba dei tempi. Si comincia dal "Non mangiate i frutti di quest'albero" per arrivare al tuo "Non azzardarti ad andare all'inferno, cocca", pronunciato da Saori con un tono così granitico che pare quasi di averla davanti, com'era ai bei tempi andati, quando tutto cominciò: spocchiosa, autoritaria, dispotica quasi.
E tocca a Shaina, altro caratterino non proprio facile, tentare di mandare giù un rospo non digeribilissimo, nemmeno con l'aiuto di un chilo di bicarbonato di sodio. O di idraulico liquido, fai tu. 
Di questo cpaitolo mi piace sia la reazione di Saori, sia quella di Shaina. Ed il fatto che aleggi il sospetto che le parole di Saori nascondano una motivazione più sana e credibile di un'attacco di gelosia. O di un travaso di bile. Certo, guai a chi le tocca il suo Seiya, e poco importa che Athena si faccia chiamare Parthenos: Seiya è suo. Gioco, partita, incontro. Però sono sicura che ci sia un'altra spiegazione dietro il suo gran rifiuto.
E se non ci sarà - perché ce lo rivelerai tempo debito - sarai stata bravissima a farmi credere che sotto sotto, invece, ci fosse.
Alla prossima.
Dai, Shaina, ché io faccio il tifo per te!

Recensore Junior
09/07/14, ore 16:29
Cap. 7:

Ciao, Stellareika!
Questo capitolo è molto succulento, con tanti indizi e tanti spunti! Me lo sono gustata!
Fin dall'inizio mi sono chiesta in cosa potesse consistere il "caos" che ha avvolto l'Oltretomba dopo la sconfitta di Hades, e finalmente Death Mask e Shaina arrivano in uno dei posti forse più sconvolti da questo cambiamento. La possibilità che le anime escano da quel luogo sovraffollato, come ha detto il Santo, per invadere la Terra, è davvero spaventosa!
Death Mask conosce la morte come le sue tasche, e mi è piaciuto molto leggere il suo punto di vista sulle punizioni divine : lui è la quintessenza della "diversità", e lo è sia all'interno che all'esterno dell'armata ateniese. E' un uomo che combatte per sé stesso, e che ha le proprie idee, radicate a fondo nel suo non proprio sano cervello.
Già il fatto che non muove un dito per aiutare Shaina contro il demone la dice lunga su come si comporterà nel corso di questa avventura : ho l'impressione che l'Ofiuco prenderà delle belle bastonate!
"...LEI comanderà il vostro mondo..." : non so perché, ma ho l'impressione che quel mostriciattolo si riferisse al Tredicesimo Cavaliere. So che non c'è alcuna ragione di sospettare di lei, però lasciami viaggiare con la fantasia ;D
L'addestramento di Shaina è proprio come dovrebbe essere l'addestramento di un Cavaliere : spietato, crudele, durissimo. Esattamente come la mentalità del Santuario da te descritto : hai immaginato un luogo che non lascia spazio alla debolezza e alla compassione. Mi ha sconvolta la sorte capitata alla ragazza della Terra del Fuoco : massacrata dai suoi stessi compagni, solo perché è rimasta incinta!
Tanto di cappello, mia cara!
La tua storia è un tripudio di violenza, mistero e crudissima realtà : cose in cui io ci sguazzo come un pesce nell'acqua!
A presto!
Baci, Sara.

Recensore Master
06/07/14, ore 23:37
Cap. 7:

Capitolo caruccio, dai una descrizione piuttosto verosimile della situazione al Santuario dell'epoca, così come delle possibili conseguenze della sconfitta di Hades (anche se, personalmente, non credo si arrivi alla zombapocalipse: banalmente, le anime di troppo traboccheranno per l'abisso, come l'acqua che esce dal troppo pieno di un lavello)

Recensore Junior
01/07/14, ore 23:17
Cap. 6:

Bentornata, cara!
Dunque, davvero un bel capitolo, e in più sai che adoro quando vengono inseriti degli OC, soprattutto se ben caratterizzati! Questa Morrigan sembra impetuosa e promettente, in più mi piace come l'hai associata all'interessante mitologia celtica : ben fatto! E questa storia superficiale che ha con Jabu sembra darci già un indizio sulla sua impulsività, che si conferma quando decide di andare a curiosare all'Altura delle Stelle, trascinandosi dietro l'amico riluttante. Un bel temperamento, non c'è che dire.
Un applauso sonoro per la caratterizzazione di Death Mask : già nel capitolo precedente mi era sembrato meravigliosamente IC, e anche qui non è da meno! La definizione di "praticamente inchiavabile" riferita a Shaina è esattamente quello che ci si aspetterebbe da lui, e con la frase "Seiya è solo un borioso stronzetto baciato dalla fortuna" dà voce a tutti i nostri pensieri! Bravo Death!
Anch'io ci tengo a confermare una tua speranza : mi piace il fatto che associ antichi siti archeologi alle vicende di Saint Seiya! Il Ploutonion è un luogo di cui ho sentito parlare distrattamente in un documentario, se non erro, perciò sono andata a leggere qualcosa online quando lo hai nominato qui, e l'ho trovato molto interessante! Si vede che ci metti passione e dedizione in questa storia, ed è ottimo, sappilo!
Ora, cosa succederà all'improbabile duo? Shaina si prenderà una bella "cazziata" da Death Mask per essere svenuta?
E quegli spioni di Morrigan e Jabu sembrano sul punto di scatenare un bel putiferio, al Santuario...!
A prestissimo!
Baci, Sara.

Recensore Master
28/06/14, ore 15:10
Cap. 6:

E finalmente la strana coppia inizia l'avventura, vedo. Mi piace la cura del dettagli che traspare dalla tua storia, così come il fatto che esistano più porte per l'oltretomba.

Recensore Master
28/06/14, ore 14:41
Cap. 5:

Questa poi... vedo che sfrutti bene la libertà di usare un universo alternativo: per me, che mi baso sul manga come background, è una sorpresa (e neppure sgradita, devo dire) vedere interagire Death Mask e Shaina, due saint totalmente separati l'uno dall'altra, fatta eccezione per la nazionalità.

Recensore Master
28/06/14, ore 14:31
Cap. 4:

Ti dirò, questo capitolo mi lascia perplesso da un lato, ed interessato dall'altro: prima, perché i due personaggi che stai usando APPAIONO OOC, ma sfrutti questa apparente incongruenza dei personaggi per ampliare il loro carattere: scopriamo quindi che Shaina è abbastanza testarda da prepararsi un piano, prima di agire, e scopriamo una Saori molto più innamorata del ronzino (una cosa che l'Atena del fumetto non farebbe MAI). Questo capitolo, si gioca dunque sulla dicotomia di ciò che appare, e ciò che è.

Recensore Veterano
20/06/14, ore 14:30
Cap. 4:

Rieccomi qui! Pronti via, partiamo subito!

Questo breve capitolo, dal punto di vista dello svolgimento della storia, della sua prosecuzione, non ci da quasi nulla. Non segna una "svolta" come il precedente, quando abbiamo saputo dell'esistenza del fantomatico Talismano. Vediamo una Shaina che si avventura nella scalata della Collina delle Stelle e, seppur a fatica, come da copione, raggiunge il suo obiettivo. Beh, doveva farcela, o la storia non sarebbe potuta andare avanti, no?
Mi dispiace che le mie parole si esauriscano qui per quello che riguarda la nostra protagonista, ma il cuore di questo capitolo, la parte del leone, stavolta appartiene inevitabilmente ed innegabilmente a Saori.
Ad un'occhiata superficiale, questa parte potrebbe sembrare solo del semplice fanservice. Una virata sul sesso che in una storia come Saint Seiya, che ne è assolutamente priva, fa gola.
Ma non è solo questo. Non per me, almeno.
L'autoerotismo di Saori, le sue fantasie che creano una valanga sempre più travolgente di sensazioni che sfociano in una masturbazione sentita quasi come un amplesso vero e proprio, hanno fatto sì che la donna, per una volta, scacciasse a calci nel Q l'ingombrante figura della Dea.
Queste sfaccettature mi sono sempre state congeniali, tanto che anche io mi ci sono avventurato con la mia Athena (Rosaline) nella mia storia. Non mi è mai parso possibile che una donna, per quanto incarnazione di Dea Vergine, potesse annullare in modo così definitivo la sua umanità. Ed ho sempre pensato che quel becero del Kuru, nel creare la Saori quasi frigida che conosciamo, non abbia tanto pensato alle caratteristiche virginali di Athena, ma piuttosto all'idea di donna nipponica anni 80, messa lì solo per essere salvata, fredda, irraggiungibile, e senza un briciolo di personalità eccezion fatta per l'infantile arroganza che mostra all'inizio della storia ufficiale.
Tutto questo papiello serve solo a dirti che riceverai sempre il mio plauso quando si tratterà di dare uno spessore a quei personaggi che, causa mediocrità dell'autore, senza noi fan non potrebbero mai avere.
Peccato solo che questa meravigliosa scena, questa botta di vita (chiamiamola così) abbia per fulcro quello scarto umano cerebralmente nato morto rispondente al nome di Petosus. Ma non si può avere tutto dalla vita, no?
Vai così, che vai bene.

P.S. Mini micro appuntino pignolo, da scassaballe par mio: visto che usi i nomi originali, il nome del Cavaliere del Corvo è Jamian, non Damien.
;-)

Alla prossima!