Recensioni per
Luci e Ombre
di Stellareika

Questa storia ha ottenuto 434 recensioni.
Positive : 433
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
27/01/15, ore 10:30
Cap. 18:

Oddioooo Shaina è figlia di Saga non me lo sarei mai aspettata O.O
Comunque sempre spettacolare la tua fanfic ;) sul fatto che Atena abbia bisogno di Seiya prima di Saori non sono cosi convinta, ma ovviamente è solo la mia idea e Atena dovrebbe essere imparziale con tutti effettivamente.

Nuovo recensore
27/01/15, ore 00:56
Cap. 2:

Scritto molto bene, ma questo non è che devo ripetertelo tutte le volte. Ormai lo sai.
Con chi parla Shaina nelle ultime righe? E' qualcuno incontrato "nell'aldilà"? Potrebbe star raccontando tutto il fatto a vicende già compiute, oppure essere ad un certo punto della storia e star aggiornando qualcuno sul perché e il percome della vicenda in quanto (supponendo che faccia tutto di nascosto)  si sono "incrociati troppe volte per ignorare il destino che li lega"... e questo potrebbe fruttarle un alleato più o meno inaspettato. Naturalmente in questo caso, dopo che Shaina avrà raggiunto l'ipotetico "presente" con il uso racconto... la storia potrebbe prendere una piega narrativa diversa.
Questa cosa di Saori e Shaina che "sembra si litighino semplicemente l'osso ma, alla fine, potrebbe esserci dell'altro", è intrigante. Vedremo...
 

Recensore Master
26/01/15, ore 12:42
Cap. 18:

Molto bello questo capitolo amica mia😄 shaina comincia a ricordare il suo passato ma, è ancora in confusione 😄 mi chiedo se quando i ricordi torneranno la passione nel cercare seya cambierà 😄 l amore sicuro no ma si tramutera in qualcosa di diverso? Staremo a vedere 😄 markino ha spinto i tre in trappola come l affronteranno? Hai spiegato brillantemente il ruolo di saga e la sua doppia personalità. Ora voglio vedere l intervento di deathy 😄. Ora però con le tue rivelazioni mi hai fatto intrippare 😄(termine siciliano credo 😄)in teoria seya è anche Cavaliere di sagitter come gestirà la cosa la guaritrice? Non mi resta che aspettare il tuo responso a presto il tuo amico Denny 😄

Recensore Master
26/01/15, ore 12:35
Cap. 18:

«Marin, sei sicura di voler entrare là dentro? Continuo a pensare che si tratti di una trappola», mormorò Jabu.

E il Premio Scienziato dell'Anno 2015 va a Jabu dell'Unicorno!
Io lo amo. Lo amissimo - ammesso che si possa dire, ça va sans dire - e non ti ringrazierò mai abbastanza per a) averlo tirato in ballo e b) non averlo fatto sembrare un decerebrato totale. Gonzo sì. Fesso, magari, no. Anche se Morrigan - che credo sia parente di Seiya, visto l'ardore che prova nel ficcarsi di testa in situazioni pericolose - non credo condivida in toto la mia opinione.

Ma passiamo al piatto forte del menu. Saga. Che con quel «Perché io c'ero». ha fatto suonare una miriade di campanelli. A distesa. Un fracasso di tintinnii argentini che mi hanno fatto sgranare gli occhi e disarticolare la mascella. Possibile che?, mi sono detta. E poi è partito lo spiegone di Saga. Spiegone a metà, perché Shaina deve pervenire da sola alla verità - sennò è solo l'ennesima favoletta che un altro ti racconta e a cui tu credi - e perché altrimenti sarebbe stato troppo lungo da leggere (e avrebbe mozzato le gambe al capitolo). E sì, avevo ragione. E sì, Saga - il quale ringrazia di cuore. E sì, Historia magistra vitae, come dicevano i Latini. E sì, Ade è di coccio. Ma alla fine ognuno di noi ripete una sorta di pattern mentale e comportamentale. Una rete di scelte che si ripete, acceso e spento, con ciclicità costante. E alla fine gli dei non sono poi così diversi dagli uomini che li hanno generati, no?

E qui:

«Mi stai dicendo che il divieto di Atena, la soffiata di Marin, Death Mask... farebbero parte di un piano studiato a tavolino affinché io risvegliassi la mia natura e riportassi Seiya da Saori?», domandò Shaina.
«Non da Saori. Da Atena. La Dea, prima che la donna, ha bisogno di lui e tu sei l'unica che possa sciogliere il maleficio di Hades».


ho gongolato. Lo confesso. Come quando leggi un giallo e scopri che l'assassino è proprio la persona che dicevi tu.

E il flashback è delizioso. Da una parte c'è la ragazza Shaina, che sente i primi turbamenti amorosi (per un nanerottolo un po' bolso, ma che vuoi farci? Non è bello ciò che bello, ma è bello ciò che piace. Ed anche che bello, che bello, che bello!), ma dall'altra c'è la guerriera. Che fa a pezzi se stessa, si traveste, si trasforma, cambia pelle come il serpente. Ma sotto sotto resta sempre la stessa.

Alla prossima!!

Nuovo recensore

Ottimo incipit davvero. Si vede che l'hai studiata e non l'hai buttata li a caso, come fanno molti (io compreso a volte). Proseguirò nella lettura, sono davvero curioso di sapere dove vuoi andare a parare e cosa deciderai di far accadere. P.s. sono anche io un fermo sostenitore dall'abuso di Seya nel mondo, ma mentre scrivo, guardando il numero di capitoli giù pubblicati, credo di essere in ritardo per pregarti di lasciarlo dove sta! :D

Recensore Master
25/01/15, ore 23:14
Cap. 18:

Shaina, Shaina... ragazza irrisolta. 
Spero che la sua nuova consapevolezza raggiunta come cavaliere d'oro le doni maggiore serenità. La donna più forte ed anche la più fragile, che sta seguendo un percorso difficile e doloroso per arrivare a... Lui. 
Mi piacciono molto i rapidi flashback tra presente, passato ed antico per consentirci di capire appieno il mistero di questa complicata, meravigliosa ragazza.
Riuscirà a ritrovare il suo Seiya? perchè va bene che il cavaliere ritorni da Athena, ma io spero tanto che l'uomo ritorni dalla ragazza che lo ama a tal punto da aver scandagliato l'Aldilà, pur di ritrovarlo.
Fort comme la mort (cit. by Maupassant,)

 

Recensore Master
25/01/15, ore 22:58
Cap. 16:

Meravigliosa Shaina adornata del cloth d'oro dell'Ofiuco! forse hai pensato a quello che gli astrologi predicano da sempre, ovvero al sedicente tredicesimo segno zodiacale, quello dell'Ofiuco? esso è posto tra lo Scorpione ed il Sagittario. Credo proprio che nessuno più di Shaina si meriti di indossare tali vestigia!
Bellissimo il gesto di Saga: ecco, io di lui invece mi sarei fidata ad occhi chiusi, mi ha sempre dato l'idea di essersi pentito sinceramente, già all'epilogo della corsa alle 12 Case. Ma la nostra guerriera è, giustamente, ferita e disillusa dal voltafaccia del Granchio, per cui come dalle torto per la sua diffidenza?
Mi sto figurando Shaina nella sua veste d'oro e, nella mia mente, è davvero stupenda.

Recensore Master
25/01/15, ore 22:13
Cap. 4:

Io non ho mai preso parte al club delle detrattrici di Saori Kido. 
Se devo esser sincera, ho sempre pensato che si tratti di un personaggio ingiustamente bistrattato. 
Ragazza e Dea, non sa neppure lei quando finisce l'una ed inizia l'altra. La creatura più fortunata ed al tempo stesso la più infelice. Cosa vedono gli altri, quando la guardano (quelli ovviamente a conoscenza della sua vera natura)?cosa provano sul serio per lei, Seiya in primis?
Credo che nessun personaggio dei Saint Seiya sia più solo di lei. E l'amore solitario che essa si concede (e da te descritto con molta delicatezza), pensando al suo amore mai perduto perchè mai avuto, è la perfetta sintesi di quello che io, personalmente, penso di lei.
A me lei fa molta, molta tristezza...
 

Recensore Master
25/01/15, ore 22:00
Cap. 6:

Meraviglioso Deathy! pazzo, sarcastico, cinico e fetente! mi piace molto come lo stai rappresentando!
Godibile pure il rapporto che sta nascendo tra il granchione e la nostra fiera guerriera: non vedo l'ora di godermi gli sviluppi del loro viaggio insieme!
"Mica mi metto a fare Dante e Virgilio" strepitosa questa frase!
Davvero brava: questa storia mi ha catturata e me la sto centellinando con la giusta e doverosa calma.
Lou

Recensore Veterano
20/01/15, ore 17:32
Cap. 4:

E ho finalmente letto anche questo, che in qualche modo è diverso dai capitoli precedenti perché lascia molto spazio alle descrizioni e non è presente nessun dialogo. Nonostante l'assenza di parlato è però estremamente comunicativo e riesci a fare un'analisi bellissima di Atena e io ti voglio un po' bene per questo, perché riesci ad evidenziare la sua umanità in modo meraviglioso senza sfociare nel volgare, né nel poco credibile.
La prima parte dedicata a Shaina e alla scalata mi è piaciuta molto, principalmente perché ho apprezzato come tu abbia evidenziato quanto Shaina sia disposta a mettere in gioco per procedere con il suo piano. Riesce a distogliere l'attenzione da sé stessa ed è disposta a sopportare il dolore e la fatica pur di arrivare in cima, pur di raggiungere l'unica cosa che può consentirle di riavere Seiya.
Inutile, però, che io ti dica che la parte che ho veramente amato è quella di Saori perché è così profonda e così ben descritta che io mi sono un pochino sciolta nel leggerla. Questa dea ragazzina, divisa tra dovere e sentimenti, tra ciò che vorrebbe con tutta sé stessa e ciò che non può fare, quello che è il suo dovere; sei riuscita a trasmettere il suo disagio in modo eccezionale, quindi, davvero, complimenti! Questa sua riscoperta della sua fisicità è qualcosa di così normale che fa quasi chiedere come non possa essere stato approfondito più spesso, e vedere Saori che conosce il suo corpo, i suoi bisogni fisici, allontanandosi da quella che è l'Atena strettamente mitologica è davvero interessante.
L'unico "appunto" che mi permetto di farti, che non è nemmeno un appunto è solo una precisazione che nemmeno è strettamente legata alla storia in sé riguarda il termine parthenos. Che in greco antico significa principalmente fanciulla, assume la valenza di vergine solo in seguito (non ricordo la data precisa, ma se non ricordo male in concomitanza dell'uso nei vangeli come appellativo relativo a Maria); nella fattispecie Atena era chiamata Parthenos perché nata per partenogenesi dalla testa di Zeus, quindi non c'era stato un vero e proprio atto sessuale né un parto, in seguito una delle sale dei templi a lei dedicati prese lo stesso nome (era tipo la sala durante le celebrazioni ospitava le fanciulle destinare a servire la dea), quindi da qui assume l'epiteto Parthenos (e poi il Partenone lo prende sia da lei, o meglio dalla statua crisoelefantina di Fidia che vi era conservata, che da questa sala). Ed è interessante se ci pensi perché col tempo il significato originario è stato dimenticato e si è sostituito quello più moderno/cristianizzato di vergine, ma in nessun mito greco viene mai detto che Atena fosse vergine. L'ho scoperto qualche anno fa studiando per un esame e questa cosa mi è piaciuta un sacco. Posto che comunque il concetto di Atena Parthenos (come vergine) si sposa sempre bene con l'idea che abbiamo di Atena anche in Saint Seiya, beh, applicando anche quest'altra visione devo dire che Saori rimane comunque fedele a sé stessa e questo lasciarsi andare alla sua umanità è ancora più in linea con il suo personaggio.
Continuo lentamente con la lettura, nel frattempo ti rinnovo i miei complimenti!

Recensore Veterano
20/01/15, ore 14:23
Cap. 3:

Non so dirti se ho apprezzato di più il dialogo tra Shaina e Marin o il flashback sul passato di Shaina.
Mi si è un pochino spezzato il cuore nel vedere Marin in questo modo, perché la relazione tra lei e Ioria è praticamente canon nella serie (quasi) e non oso immaginare come possa sentirsi, perché anche se si è sempre dimostrata una donna forte in qualsiasi situazione, è pur sempre una donna ed è normale sentirsi schiacciati da questi sentimenti di perdita, sofferenza, abbandono e disperazione. E soffro con lei, perché lei e Ioria sono bellissimi e sono sempre stati una coppia che amo alla follia. Detto ciò, non credo che le sue azioni siano spinte solo dal desiderio di aiutare Shaina e Seiya - che sì, rimane un suo allievo e indubbiamente Marin gli vuole bene, but no more. Credo (e qui sono tutte supposizioni basate sul fatto che so che più avanti tornano dei cavalieri d'oro) che parli a Shaina del ciondolo nella speranza di mettere in moto una sequenza di eventi che porti alla rinascita/resurrezione dei cavalieri d'oro e quindi anche di Ioria, perché tutto questo altruismo di Marin verso Shaina altrimenti non me lo spiego. Anche perché sì, mi piace molto immaginarmele amiche, ma è innegabile che siano state rivali per anni, più amiche/nemiche che amiche e basta. E quindi due domande me le sono fatte (e dovrebbe farsele anche Shaina).
Passando al flashback sull'adolescenza della nostra silver saint preferita: ma povera Shaina!
Ho adorato sua madre, una figura di donna estremamente sfaccettata e molto ben approfondita, nonostante tu avessi poche righe per farlo, ma che ci fa capire quale sia il modello di donna di Shaina. Una figura femminile forte, in grado di gestire una gravidanza da sola e poi di crescere una figlia tutto per conto suo, ma anche una donna che non riesce a staccarsi dall'uomo che ama (a parte che comunque queste situazioni di abusi famigliari sono sempre complessissime e non voglio entrare nel merito) nonostante sia un insuperabile schifo di essere umano. E in realtà Shaina non è molto diversa da lei, solo che si sa scegliere meglio chi amare, perché se ci pensi è sempre la ragazza che ha rischiato più volte la sua vita per salvare quella di Seiya anche quando non sapeva se lui ricambiasse i suoi sentimenti, è la ragazza che non si è mai arresa e che ancora una volta non si arrende, nemmeno di fronte al rifiuto di Atena; ma Shaina è anche la donna forte, la donna guerriera, la donna che non si ferma e non indietreggia di fronte al nemico.
E niente, il trauma dell'omicidio credo le ci vorrà un po' per superarlo, non tanto perché si senta in colpa nei confronti del patrigno, quanto più per realizzare che ha preso la vita di un uomo.
Un'altro bellissimo capitolo, piano piano recupererò tutta la storia (abbi pazienza, sono un po' lenta).
Un abbraccio e a presto.

Recensore Veterano
20/01/15, ore 13:39
Cap. 2:

Adoro come scrivi, mi piace tantissimo. Riesci a dosare perfettamente descrizioni e dialoghi, equilibrando nelle frasi l'uso di aggettivi e dettagli che riescono a immergere il lettore perfettamente in quello che sta leggendo.
Ecco che col primo capitolo la storia prende il via mostrandoci un confronto tra quelli che sono due dei miei personaggi preferiti in assoluto. Sai già quanto io ami Saori, ma poche volte ho espresso il mio amore verso Shaina che è indubbiamente la figura femminile più controversa della serie con il suo essere prima nemica poi amica e quindi rivelarsi innamorata di Seiya. Personalmente la adoro, con la sua vitalità e la sua irruenza, il suo essere preda dei sentimenti e delle emozioni; tutto nel suo carattere è ben definito e ho apprezzato tantissimo come tu sia riuscita a mantenere tutto questo in questo capitolo. Il confronto tra queste due donne (che poi tecnicamente sono ancora due ragazzine, perché come hai specificato hanno 19 e 16 anni) ti è uscito particolarmente bene ed è stato bellissimo da leggere, vedere Shaina - che di base è estremamente leale alla dea - tormentata da questi sentimenti del tutto umani e così forti che la spingono persino a dubitare di Atena è stato interessantissimo, perché fin da subito ce la presenti come la protagonista di questa storia. E ho apprezzato tantissimo il suo modo di porsi con Saori e il suo voler essere capita a tutti costi, perché diamine! sa di avere ragione e non capisce che problema abbia Saori e questa cosa la spinge ad esporsi più di quanto vorrebbe lasciando spazio agli impulsi e ai sentimenti e alla rabbia. Dall'altra parte abbiamo Saori o Atena o entrambe, e anche lei ci prova a rimanere impassibile a non fare un plissé, ma non è che ci riesca poi tanto perché dopotutto Atena a Seiya ci tiene. Ed ecco che appare la Saori umana, la parte che Shaina voleva toccare con le sue parole, e che effettivamente viene toccata, perché Saori un po' ci rimane, e io a leggerla la vedo vagamente tentata e combattuta, ma c'è altro. Altro che non sappiamo cosa sia (e che non so avrà a che fare con i suoi piani per il futuro? Avrà a che fare con la faccenda del prologo?), ma che vediamo esserci perché la sua scusa delle Moire e del fato regge fino a un certo punto. E niente questo confronto è stato davvero bello, perché entrambe sono due ragazze fin troppo mature per la loro età, entrambe provano dei sentimenti per Seiya, solo che Shaina si lascia spingere dalle emozioni, dall'impulsività e dalla rabbia, mentre Saori (per volontà o per dovere) lascia che sia Atena a tenere il controllo perché ci sono cose che vanno fatte e che vengono prima dei suoi sentimenti.
E niente, davvero complimenti.
Poi c'è la parte finale, con il discorso (di Shaina, immagino) i prima persona, che ho apprezzato moltissimo perché fa da introduzione a quello che immagino sarà un flusso di coscienza che ci porterà ad avere ancora più chiari i sentimenti e le emozioni del personaggio, spiegandoci esattamente il perché e il percome delle sue azioni.
Sempre più incantata da questa storia, proseguo con la lettura.

Recensore Veterano

Ciao,
eccomi (finalmente) a recensire la tua storia, mi spiace non esserci riuscita prima, perché è davvero bella. Rimedio ora.
Mi hai conquistata fin da subito, con questo prologo diviso in due, con cui in parte ci fai capire quali saranno gli elementi importanti della storia: Seiya in bilico tra la vita e la morte (e in realtà sembra proprio che sia più di là che di qua) e questa misteriosa tredicesima armatura d'oro appartenuta alla Guaritrice.
Lasciando Seiya per dopo, parliamo un po' di questa figura misteriosa: la Guaritrice è particolarmente interessante come personaggio, non so se riprenderai la sua storia più avanti, ma anche se non dovessi farlo hai dato elementi a sufficienza per far capire più o meno cosa sia successo. Un altro cavaliere si è innamorato di lei e suppongo abbia compiuto att più o meno empi venendo a mancare al suo dovere, la conseguenza logica (soprattutto vista l'epoca storica) è che la donna sia stata punita per avere spinto l'uomo a tanto. Ho apprezzato molto la visione che hai dato di un'Atena "generale d'armata", la dea dà, la dea toglie; Atena incarna particolarmente bene il ruolo di divinità della guerra qui, almeno da quello che si evince da queste poche righe. Non deve essere amica dei suoi cavalieri, deve salvare il mondo. E così eccoci a vedere perché le sacerdotesse indossino la maschera. In ogni caso la Guaritrice mi affascina, così come mi intriga il suo nome; sono anche molto curiosa di vedere quale sia la costellazione cui appartiene, perché razionalmente direi l'Ofiuco, in quanto è spesso considerata la tredicesima costellazione dello zodiaco, ma abbiamo già Shaina (che però so ricoprire un ruolo fondamentale nella storia) e quindi se è questa mi domando con curiosità come la svilupperai, in alternativa c'è sempre la Balena (ma seriamente, l'armatura d'oro della balena?). Oppure ci illuminerai con mirabolanti soprese e cose a cui non avevo minimante pensato. In ogni caso passiamo a Seiya, che per quanto mi riguarda sta bene dove sta: morto. Ma immagino che serva ai fini della trama (anche perché è il protagonista del manga) quindi spenderò due parole anche su di lui. Mi piace che gli sia necessario che qualcuno gli faccia notare di essere morto perché se ne accorga, ma non è mai stato il più sveglio dei bronze quindi la trovo una cosa così IC da far quasi sorridere; in ogni caso la descrizione che hai deto dell'Eden è meravigliosa, molto azzeccata ed estremamente evocativa.
E niente per ora mi fermo qui e proseguo con la lettura.
Un abbraccio, a presto.

Recensore Master

Però, che bel ribaltamento!
Per noi occidentali la reincarnazione funziona in maniera non lineare. Se in questa vita, mettiamo, io sono tua sorella, nella prossima potrei essere tuo padre. O tuo figlio. Questo perché esistono alcuni legami che, come dice Lilith, resistono allo spazio e al tempo. E due fili che la morte spezza torneranno ad intrecciarsi. In un altro dove e in un altro quando. Il problema, a questo punto, diventa la percezione del passato rispetto al presente che stiamo vivendo. Perché mi ci metto nei panni del povero Seiya: sapere che la donna che ama è stata, nel lontanissimo passato, sua madre credo che sia qualcosa che spezzerebbe fiato e ginocchia a chiunque. Magari Hyoga ne sarebbe stato contento, ma siccome non è Hyoga il protagonista, a patata bollente tocca al Cavallo Alato. Che è comunque l'unico, nel corso dei millenni, ad essere in grado di ferire Ade. Il quale, tanto per restare fedele a se stesso, continua a promettere la qualunque ai guerrieri di Athena che cadono nelle sue grinfie, purché loro gli portino la testa della dea. Poveraccio, mi fa quasi pena! Mi verrebbe quasi da dirgli "Dai, ci penso io, su!".
Possibile che nessuno sia riuscito ad accontentarlo, in tutto questo tempo? Possibile che abbia sempre chiesto alle persone sbagliate?
Tornando serie - ma non troppo - ho apprezzato tantissimo come hai reso i pensieri del Sagittario. Che si è visto stroncare se stesso in un colpo solo. E con le sue stesse mani, per giunta.
Possibile che questi uomini siano sempre così fessacchiotti?
Aspetto il prossimo capitolo con impazienza. Perché so che anche se Ade è stato magnanimo con Seiya (e sembra che Lilith/Geist parlasse più a se stessa che al suo ospite, per convincersi che no, Athena non poteva arrivare a Seiya, pappappero, pappappà!), lei non lo sarà altrettanto. E affonderà la spada nel cuore. Più giù, più in fondo. Con la scusa di scuoterlo dal suo torpore.
Shaina, spicciati!
Alla prossima!

Recensore Master
15/01/15, ore 14:15
Cap. 16:

Carissima,
mi scuserai con il ritardo con cui recensisco questo capitolo, ma la Vita chiama e non possiamo essere sempre presenti come e quando e soprattutto quanto vorremmo.
Ci tengo a dirti, però, che una sbirciatina l'ho data, al tempo, ma mi sono imposta di attendere, per recensirti questo capitolo come si deve.
E mi scuserai se spenderò due parole in più per la lente con cui ci mostri il mondo dei Santi. L'occhio della madre, per dirla con i cultori del cineforum. L'occhio della gente comune. Quello di Thilemachos, costrettoa fare i doppi turni perché il suo compagno è talmente sbronzo che è meglio che se ne resti a dormire, mentre Thilemachos medita che sarà lui, la prossima volta, a prendersi un'inciuccata coi controfiocchi (e la pianta di limoni ringrazia); ma mi pare di leggere tra le righe del suo pensiero che anche se Thilemachos fosse più utile da dormiente che da sveglio, la sfiga si sarebbe accanita lo stesso contro di lui. Perché niente e nessuno avrebbe impedito che una secchiata d'acqua ghiacciata gli finisse sulla testa. Svegliandolo.
Adoro questi scorci di umanità.
Questo mostrarci il Santuario con gli occhi di chi ci lavora. Di chi tira la carretta. Certo, i Santi difendono il mondo, la pace, la giustizia, gli unicorni sull'arcobaleno ed Athena. Ma le mani nella merda - pardonnez-moi, mademoiselle - ce le affondano loro. I soldatacci. La marmaglia. La gente comune. Che magari non ha trovato niente di meglio con cui sbarcare il lunario. E che anzi, s'è illusa di aver fatto terno. Di aver trovato il cosiddetto posto fisso.

E poi c'è Angelino.
Lì mi è sorto un sorriso da canaglia sulle labbra.
Il povero Angelino - che un filo lento di comprendonio dev'essere per non cpaire le allusioni che i suoi compagnucci fanno rivolgendosi a sua madre - non può varcare i cancelli, perché non è morto, no. È in coma. E il destino - ovvero l'Autrice, ovvero TU - gli fanno incontrare qualcuno che potrebbe dargli una mano. Ché il sangue non è acqua e grazie ai parenti si trova sempre un passaggio, una scappatoia, una corsia preferenziale. Specie se hai la fortuna (o la sfortuna, dipende dai punti di vista) di incappare in Lui. Il quale, però, una volta accertatosi che sì, le cose stanno come gli grida il sangue e l'istinto (adesso capisco da chi ha preso Angelino...), non aiuta la creatura, no. Scherziamo? Anzi, lo molla lì e corre via. E ho riso. Perché la storia della bella picciotta m'è sembrata una bufala. Una balla con cui tenere buono quel mocciosetto. E una storia da raccontarsi, per lavarsi le mani. Ché in passato, ce lo avrebbe spinto lui, oltre il cancello. Picciotta o non picciotta. Athena o non Athena. Ed è lei, quella che meno mi preoccupa, in qeusta situazione. perché lui potrebbe intortarla con una scusa qualsiasi. lei gli crederebbe. perché adesso lei ha bisogno di uno che si sporchi le mani. Ha bisogno di lui. Ha bisogno di tutti loro. E ha bisogno che tutti loro la aiutino a risvegliare Seiya. Usando Shaina come tramite. E se la Guaritrice deve risorgere e lavarsi di dosso la damnatio memoriae cui Athena l'ha sottoposta, questo è un prezzo che Athena - che Saori - è più che lieta di pagare. C'è Seiya in ballo, n'est-ce pas?

Spero di potermi mettere in pari al più presto. Intanto, un abbraccio e alla prossima!