-Lo voleva di nuovo.-
Questa è la frase che mi ha fatto fare un sorriso a trentadue denti ;D
Certo dopo aver visto la parte precedente in cui tu mi dai quella "bella" notizia di Joe e Kate.
Mi chiedo io, no. Joseph Adam Jonas, soprannominato, pezzo di rimbecillito (scusami Joe xD) non poteva aprire la sua cara boccuccia prima, non poteva semplicemente dire -No Kate, io ti amo-
No logicamente mica poteva farlo, e rendere questo capitolo perfetto?!
No, DOVEVA FARMI PIANGERE,QUI.
-Di fronte e quegli occhi lucidi che ora lo fissavano con tanto dolore però, Joe penso che la sua forse non era stata un’idea tanto brillante.
Fece un passo verso la ragazza allungando una mano verso di lei, ma questa fece istantaneamente un passo indietro scuotendo la testa.
Nell’istante in cui Kate scosse la testa sentì due calde lacrime colargli sul viso, non era riuscita a trattenerle fino all’ultimo.
-sai che ti dico?- la voce un misto tra rabbia e tristezza –non importa-
Joe fece un altro passo verso Kate, l’espressione altezzosa di poco prima istantaneamente mutata in una di dolore.
-era tutto sbagliato dall’inizio- sussurrò Kate tra le lacrime che ormai cadevano liberamente sul suo viso –non dovevamo spingerci fin qui-
Joe la pregò con lo sguardo, non poteva farlo, non poteva dire una cosa del genere. Avrebbe voluto urlarle di non dire cose di cui si sarebbe pentita, voleva urlarle di non pentirsi di ciò che c’era stato tra loro due perché se avesse detto quelle parole l’avrebbe distrutto, il suo cuore avrebbe cessato istantaneamente di battere. Ma era talmente terrorizzato che non riuscì a parlare per troppo tempo e quando trovò la forza dentro di se, ormai era troppo tardi e lei pronunciò quelle parole che cancellarono tutto.
-non avremmo mai dovuto provare ad essere più di due amici, abbiamo rovinato tutto- si voltò non appena vide l’espressione di dolore sul volto di Joe e con passo tremante si avviò verso la strada, lontano da lì.
Le gambe le vacillarono, le lacrime gli impedivano di vedere dove stesse andando, la testa gli pulsava tremendamente e cominciava a sentire un dolore lancinante al petto, all’altezza del cuore, e aveva come il presentimento che quello non le fosse passato tanto presto.
Sentì le ginocchia cedere sotto di lei e le venne voglia di abbandonarsi e piangere liberamente, ma sentiva ancora la presenza di Joe dietro di lei, sapeva che lui l’avrebbe vista.
Doveva tenere duro, doveva arrivare alla fine di quella stradina buia e umida.
Finalmente riuscì a svoltare l’angolo e poggiare la schiena contro il muro freddo di un palazzo. Guardò in alto ed in quell’esatto momento una goccia d’acqua le cadde sul viso confondendosi con le sue lacrime.
Perfetto, ci mancava solo che si mettesse a diluviare di lì a poco.
Cosa avrebbe fatto ora? Non poteva rimanere lì, c’erano troppo paparazzi in giro, non voleva rischiare di farsi trovare in quelle condizioni.
Si strinse le braccia e cominciò a camminare a testa bassa lungo la strada, pregando che nessuno la riconoscesse. Doveva andare in un posto lontano da occhi indiscreti, un posto dove si sentisse al sicuro, dove sarebbe stata libera di abbandonarsi alle lacrime, un posto che considerava casa.-
NON E' POSSIBILE, POVERA KATE. PERO' SONO CONTENTA CHE SIA ANDATA DA RONNIE.
Ora spero che tu posti questo capitolo prima che mi venga un infarto.
Baci,<3 |