Incomprensioni, paure, gelosia, omofobia... Ma soprattutto, amore.
Albus uscì dall’aula con un’espressione furente. Era stato trattenuto dopo la lezione dal professor Holenberg, che aveva tenuto a sottolineare quanto il suo rendimento in Pozioni fosse pessimo, nonostante – naturalmente! – lui fosse il figlio di Harry Potter e il nipote della brillante Lily Evans.
“Dovrebbe impegnarsi di più, giovanotto!”
“Mi creda professore, lo sto facendo.”
Ma evidentemente non era abbastanza. Superò la porta con l’intenzione di dirigersi ai sotteranei, ma qualcuno lo strattonò per il braccio, trascinandolo in un corridoio stretto e poco illuminato. Fu spinto con la schiena al muro prima che due labbra si poggiassero sulle sue, due labbra morbide ed invitanti: le SUE labbra.
“Piccolo...Mi sei mancato.”
AlxLorc
[Attenzione: i capitoli sono 9. Il numero 10 è stato causato da un malfunzionamento del sito]

Emmett chiede a Bella, sua fidanzata, un regalo molto particolare per il suo compleanno. Come reagirà lei?

A volte è difficile trovare le parole. Sembrerà assurdo, visto che ne fanno uso comune tutti gli esseri viventi di questo pianeta, o almeno tutti quelli che hanno la possibilità di pensare.
Insomma, la nostra vita è piena di parole, pensiamo in parole, leggiamo parole, scriviamo parole. Scommetto che vi starete chiedendo perché tutta questa assurda ossessione sulle parole, visto che non sto mica scrivendo una relazione su quanto siano importanti queste “cose”.
Il punto è che quando mi servono non ci sono mai e rischio di sembrare un'asociale scesa da un pianeta sconosciuto.
Non definirei questa una storia, ma un semplice e complicato diario che forse servirà a rendermi più semplice la vita.
Dateci un'occhiata e fatemi sapere.
T.

Il sogno, qualunque esso sia, non è mai alla nostra portata.
E’ qualcosa di incredibile, di unico, d’inafferrabile…
Per anni e anni si attende con crescente impazienza il meraviglioso momento in cui lo si vedrà realizzato. Ma si rimane sempre soddisfatti da quanto ottenuto, o no?
Ebbene, solitamente è la delusione ad averla vinta sulla felicità. Perché?
Lily si prepara a frequentare il suo primo anno ad Hogwarts, mentre una forte rabbia nei confronti della cugina s'irradia sempre più in lei.
Rose ha deciso di seguire il ragazzo che ama a Beauxbatons, mettendo al primo posto l'amore rispetto all'amicizia e alla famiglia.
Tante avventure accompagneranno Rose e Blue alla ricerca dell'ideantità misteriosa della madre di quest'ultimo.
Tante avventure accompagneranno la piccola Lily ad Hogwarts.
L'intenso rapporto tra le due cugine è davvero destinato a scomparire per sempre?
E Scorpius avrà veramente voltato pagina, dimenticando i bei giorni trascorsi con Rose e riversando le sue attenzioni su Lily?

- Che c’è?-
- Non dire “che c’è” in quel modo. Lo sai “che c’è”-
- Perché, in che modo dico “che c’è”?-
- Senti, mi hai confusa con i tuoi giochetti e, hem, con quel tuo mordicchiare le labbra-
Mi ha guardata e ha sospirato:- Si, lo so, non ne vado fiero. Io non sono così, tu invece ci sei abituata-
Ora ero arrabbiata sul serio:- Sono abituata a COSA?-
*contaminatio*

Il seguito di You&Me: nuovi personaggi, probabilmente peggio assortiti dei precedenti. Amicizie e amori contornati da una buona dose di comicità: troverete una Lisa prepotente, un James Sirius quasi sempre assennato, un Fred burlone e una Sam saggia; una Molly decisamente anticonformista, una Rose intelligente, ma adorabilmente imbranata, una Roxanne allegra ed esuberante e una Dominique superba e altezzosa. E poi i fratelli Scamander, i Longbottom, Albus e Lily, Hugo, Lucy e Louis e ancora Noah Nott, il Corvonero Scorpius Malfoy e i pochi che gironzoleranno intorno a loro.
[ Può tranquillamente essere letta da sola, senza che abbiate conosciuto il prequel ]
Dal terzo capitolo:
"… e li hai affatturati"
"Qualcuno devo averlo anche colpito con un calcio o due, ora non ricordo"
Il vicepreside Neville Longbottom, nonché direttore della casa Grifondoro da quando l’ormai stanca e anziana Minerva Mcgonagall era andata in pensione, era seduto alla sua scrivania, mani incrociate e sguardo rassegnato. Dinanzi a sé una recidiva Lisa Wood che aveva visitato l’ufficio del professore di Erbologia, più volte di quanto fosse umanamente accettabile. Si fissavano, uno apparentemente serio, l’altra annoiata e vagamente divertita.
"Lisa, la scuola è iniziata da circa tre settimane e già mi costringi a darti una punizione"
"Per niente meritata, aggiungerei!"
"Hai duellato nei corridoi con degli studenti"
"E’ stata legittima difesa, professor Longbottom!"
"Legittima difesa?"
"Esatto, mi difendevo dalla loro idiozia"