Recensioni per
Stubborn love
di everlily

Questa storia ha ottenuto 413 recensioni.
Positive : 413
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/11/14, ore 20:58

Questo prologo promette bene. Mi hai incuriosito tantissimo. Ha tutta la bellezza della storia Delena ma è una storia un po' diversa. Mi affascina molto. Vado a leggere il primo capitolo. So già che lo adorerò.

Recensore Junior
04/11/14, ore 15:27

ciao:)))..
innanzitutto volevo farti i complimenti perchè scrivi molto bene:)..
normalmente non leggo storie "romantiche" perchè non sono esattamente una ragazza da cuori e amore, ma da Delena convintissima non potevo ignorarla:)..
mi piace l'idea di farla diversa dallo show, e sono curiosa di vedere come interagiranno i vari personaggi e poi ci sarà Damon da giovane!!!!..
la prossima recensione la farò quando mi metterò in pari anche perchè sono molto incasinata con la scuola, quindi non so quando ci riuscirò, però mi piace davvero tanto!!..
baci..
L..

Nuovo recensore
03/10/14, ore 20:47

Adoro, adoro, adooooro il tuo modo di scrivere! Devo farti i complimenti di cuore. Ho già letto Emotionaly Damaged ed ero davvero rimasta colpita... ma questa storia la preferisco ancora di più (non pensavo fosse possibile)! Adoro i flashback, adoro come descrivi i personaggi e i dialoghi sono veramente ben fatti, pieni di emozioni e di equilibrio. Non c'è nulla di scontato, riesci sempre a sorprendermi. Mi piacerebbe aver visto queste cose in The Vampire Diaries, e devo essere sincera... le tue storie mi appassionano molto più di quelle viste nelle ultime stagioni. Mi piacerebbe che questa fanfiction non finisse mai. Insomma con questo commento mi sembra di aver detto nulla di speciale ma la tua storia lo è e spero che continuerai a scrivere sempre... hai un dono! Le pagine più belle di EFP sono qui ragazze, non fatevele scappare!! Ciao : )
(Recensione modificata il 04/10/2014 - 02:38 pm)
(Recensione modificata il 04/10/2014 - 02:40 pm)
(Recensione modificata il 04/10/2014 - 02:40 pm)

Nuovo recensore
28/09/14, ore 21:24
Cap. 19:

Nelle note hai posto il dubbio sul se questa fosse la svolta delena in cui speravamo e io non posso che rispondere “sì”. Anzi… sarei rimasta delusa se fosse andata diversamente! È ovvio che Elena non può chiarirsi le idee da un momento all’altro solo per la notte passata con Damon e, quindi, la sua reazione mi pare più che normale e coerente con il percorso che ha fatto finora: ha cominciato a porsi dei dubbi e a capire che non può fingere che vada sempre tutto bene, ok, ma non può rivoluzionare tutto il suo modo di pensare e vivere da un momento all’altro! Però ce la sta mettendo tutta a “ascoltare di più sé stessa”e, per questo, dopo essere corsa dietro a Damon sotto la pioggia, dopo essersi lasciata andare alla passione con lui, gli dice di sì quando le chiede se vuole andare a San Francisco con lui.
Si sta lentamente lasciando andare a ciò che sente… è chiaro che se questo è un bene o un male lo può scoprire solo strada facendo ma, almeno, rispetto al passato, ci prova a seguire di più il suo cuore e meno i suoi doveri e, alla fine del capitolo, nonostante i dubbi su sé stessa, si scoprirà felice come non mai *________*
È ovvio che abbia anche i suoi dubbi su Elijah e che questi siano più che legittimi, visto che il rapporto con lui non è una cosa da poco, ma il fatto che si dissolvano nel momento in cui Damon le si siede affianco offrendole i cereali che (lui ricorda che) tanto le piacciano la dice lunga su quale sia lo stato mentale di Elena di adesso. I CAN’T (#fangirlmode:ON lui si ricorda che le piacciono dei cereali del tutto insani e glieli offre e la fa ridere!!!!!!!!!!! BYEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE #fangirlmode:OFF)

Due sono le cose che mi sono piaciuti moltissimo in questo capitolo:
1) il fatto che se ne siano andati da Mystic Falls, ponendo una distanza fisica tra loro e quella che è la realtà lì, lasciandosi indietro molti dei loro problemi. Una distanza fisica che, ovviamente, diventa anche distanza “mentale”, come Elena stessa nota nel taxi che li conduce all’appartamento di Damon, sentendo i suoi dubbi e i suoi problemi già meno pressanti. Perché si sa che il viaggio fa questo effetto… e si sa anche qual è l’effetto che si ha al ritorno… quando si rincontra la realtà che si era lasciata e si è costretti ad affrontare le conseguenze delle proprie azioni… sono molto curiosa di vedere come andrà il ritorno a Mystic Falls e che effetto avrà su Elena e su Damon e sul loro rapporto (pur sperando che, anche per il prossimo capitolo restino lì insieme *___*)Ho decisamente adorato il modo in cui Damon le ha chiesto di andare via con lui (oltre al fatto che glielo abbia chiesto, ovvio XD e che le abbia dato anche la possibilità di ripensarci e di tirarsene fuori *__*) e devo dire che la mattina del giorno dopo è stata fantastica con quel loro tentennare che dura solo un attimo per poi lasciarsi andare di nuovo alla passione *______* e poi l’intrusione di Caroline XD e Elena che accampa scuse assurde XD e le coccole delena una volta che Caroline se ne è andata *___________*
c’è un sacco di delena goodness in questo capitolo e la cosa mi ha fatto fangirlare a livelli spropositati (oltre che farmi fare tanto vento per via delle scene hot XD che il modo in cui sono descritte trasmette tanta di quella passione e di quel sentimento che uno non può non fermarsi un attimo per riprendersi…)

2) il fatto che, una volta arrivati a San Francisco, se ne restano lì, chiusi nella loro (delenosissima) bolla costituita dall’appartamento di Damon e si prendano i loro tempi per “acclimatarsi”.  E’ bellissima la scena in cui lei si guarda attorno e fa tutta una serie di riflessioni su come sia fatto ora Damon *_________* così com’è bellissimo tutto il dialogo che segue quando lui entra nella stanza… per non parlare di tutta la routine da coppia che subito acquistano mentre cenano sul divano, e del discorso che poi fanno e di come quel discorso finisce con tutta quell’intimità e il fatto che lui, in qualche modo, la fa sentire, comunque sé stessa e la fa sentire protetta e felice *_____________* I CAN’T (l’ho detto che ho fangirlato tantissimo per questo capitolo????)
ho adorato anche il fatto che il racconto di Damon su quello che è successo dopo che lui ed Enzo sono partiti da NY (Damon non aveva Elena ed era innamorato di lei, come poteva stare bene in una città come quella, nello stato in cui era??? Come???? I CAN’T) abbia portato Elena a fare i conti col fatto che il tempo sia passato e che la sua storia è ben diversa da quella di Damon e che, tutto ciò, l’abbia portata a mettere in dubbio quello che è diventata e a chiedersi chi sia lei veramente (spero si capisca quello che voglio dire XD se non si fosse capito, questo genere di riflessioni mi mandano in brodo di giuggiole XD e mi viene difficile spiegare i sentimenti che mi trasmettono e, infatti, sto facendo un casino per far capire quanto mi sia piaciuta tutta quella scena XD sorry)

I FLASHBACK
No, vabbè, i flashback mi hanno mandata in BYE
Hanno preso l’abitudine di dormire insieme!!!! E si ritrovano tutti abbracciati!!! E poi arriva Enzo (interessante che sia lui a interromperli nel passato e Caroline nel presente XD) e spiffera tutta la storia di New York ed Elena si sente mancare il terreno sotto i piedi perché capisce che è sempre più concreta la possibilità di perderlo. E poi la scena al grill *______________* quella scena è meravigliosa: si percepisce tutto “l’esaurimento” di una ragazzina costretta a mandare avanti l’attività di famiglia e a preoccuparsi di 1000 cose, padre compreso, nonostante il dolore per la perdita della madre e di come basta poco per rompere il delicato equilibrio in cui cerca di tenere tutte le sue emozioni. E Damon è lì *_____* ed è tutto così pieno di sentimento che quasi lo sentivo pure io l’abbraccio di Damon e poi c’è quello sfioramento e BYEEEEEEE. L’ho sentito pure io il panico da cui si è fatta prendere Elena che, giustamente, si ritrae. E Damon, che è un signore, incassa il colpo e va fuori ad aspettarla per andare a prendere il padre. Sono davvero curiosa di sapere se vedremo il viaggio in questione, pieno di tensione, oppure no…
mi ripeto sempre ma lo devo dire: adoro il modo in cui sono inseriti i flashback! Ora che Elena e Damon si sono abbandonati alla passione è più che normale che entrambi ripensino a tutto ciò che è stato tra di loro e a cosa si ruppe tanto da portar Damon ad andare via. Abbiamo visto (o cominciato a vedere) il punto di vista di Elena e sono curiosa di sapere cosa sia passato all’epoca nella testa di Damon *____*
e poi i flashback danno anche lo spunto per parlare di cosa sia successo a Damon dopo che ha lasciato MF!
Inoltre, creano il parallelo su Caroline! Così come nel passato stava nascondendo qualcosa (probabilmente Enzo XD) e liquida le preoccupazioni e le domande delle amiche, così nel presente liquida le domande di Elena e praticamente scappa via pur di non dare spiegazioni. Mi chiedo cosa possa essere successo tra Stefan e Caroline da portarli a non parlarsi… avranno avuto anche loro un confronto al party organizzato da Caroline?

Insomma, voglio il nuovo capitolo al più presto *grabby hands* XD

commenti random:
- Jer che appoggia immediatamente Elena nella sua fuga e che si preoccupa per lei è tenerissimo e I CAN’T

- Sono curiosissima di sapere cosa Elena si trattenga dal dire a Damon per quel che riguarda il capitolo “spiegazioni” per la sua partenza. È chiaro che lì c’è parecchio da dire e, non so perché, ma temo che la cosa tornerà a galla e non sarà piacevole per nessuno dei due #ansia
 

Recensore Veterano
21/09/14, ore 19:07
Cap. 19:

Salve, splendore.
Sono in ritardo, come sempre, causa scuola e mille problemi, ma ritaglio sempre del tempo per le migliori storie e per recensirle, seppure creda di sminuirle provando a descrivere cosa mi passa nella testa, nella pancia, nella mente dopo la lettura di un tuo qualsiasi capitolo, ad esempio.
Ma proverò a rendere tutto più semplice, spiegare il legame da fan che ho instaurato nei tuoi confronti/nei confronti dei tuoi scritti.

Il tuo stile è inimitabile. Crea un groviglio di sensazioni, un mix travolgente, è una bomba in procinto di esplodere. Con le descrizioni, con la scelta delle parole, con la semplicità con cui rendi chiaro ed evidente lo smarrimento di Elena nel passato e nel presente, i dubbi sul futuro offuscato dalla non-routine in cui ha deciso di affondare. Il problema secondo cui lei è un problema. E' incastrata in quella cittadina della Virginia e vede tutti con mappa e zaino pronti ad andar via -- e c'è da dire che questo mi fa malissimo, uno strappo nella pancia, perchè mi ci rispecchio da star in modo orrendo.

Qui ho amato in modo inspiegabile i flashback, mi han ricordato idee e pensieri che avevo formulato tempo addietro, cose da pazzi, sì, perdonami, ma se scrivi di un Damon che vuole un futuro, che esige spazio e vuole il suo posto nel mondo, un adolescente fin troppo complesso e fragile, uno che si prende cura di Elena così, così, io impazzisco e basta. E se poi, oltre lui, c'è l'amico bastardo che fuma a quell'ora decisamente improbabile, e la ragazza con i capelli lisci e per lei così comuni, occhi grandi per lei così insipidi, che capisce di non aver nulla tranne l'assurda capacità di non poter trattenere nessuno, io mi sciolgo. Evaporo. Mi dissolvo. Elena è così forte ma così compassionevole, come dice Elijah nella seconda stagione (o terza? non ricordo bene), non può andar via per Jeremy, per suo padre, non può bloccare Damon, non può farsi scappare quel lato di paradiso un po' sporco che è Matt... semplicemente, per quella lei così giovane ci sono poche scelte. Poche vie da percorrere. E lei capisce di averne eliminate un paio decidendo di rimanere incatenata lì. (perchè per me c'è sempre una scelta, ci sono sempre modi diversi per vivere qualcosa ma spesso ne vediamo pochi, spesso sono impossibili da attuare -- ma ci sono e un po' conta)
Un' Elena in contrasto ma così simile a quella del presente, che va via con Damon (visto che sei bravissima a sorprenderci?? visto- io giuro che -- ero... come dire uhm ecco pazza sì tipo fuori di testa comPRENDI) ma capisce di essere un po' al punto di partenza, è un gioco dell'oca in cui ha fatto passi indietro, ha cambiato strada ma l'ostacolo è sempre un po' quello. Il futuro. Le scelte. Le domande. La vita. Lei stessa. E giuro giuro che io questo capitolo lo odio, adesso, perchè ci ripenso e mi viene il magone, ci ripenso e sto male perchè sono molto più piccola dell'Elena del presente ma mi sento bloccata come lei.

"Non sono più quella ragazza," dico piano, e non so se lo dico per convincere lui o solo me stessa.
"Lo so," risponde, annuendo lentamente. Considera un istante la mia frase. "Beh, un po' lo sei."

Questa apparente contraddizione è un po' la mia vita. E questa storia mi è arrivata fin dentro il cuore e l'ha stravolto perchè la sedicenne Elena è lontana anni luce da me ma, egoisticamente parlando, (btw so che non ti interessa affatto ma fammi straparlare) è così vicina al punto che sono quasi letteralmente legata a questa storia.

"Non lo so chi sono."

La storia di Damon, la parte finale... è stata un colpo duro. Sì, perchè fa un po' male vedere che lui ha vissuto comunque, che lui ha conosciuto persone e ha creato te stesso. Perchè Elena l'ha fatto sola, in ritardo, forse un po' male tant'è che adesso non sa chi lei sia. Alaric one true love. Così come Caroline ((e voglio scoprire cosa abbia in testa)).
Non parlo di Elijah perchè sarebbe strano. Ma sono paradossalmente felice che Elena pensi a lui. Perché c'è e significa molto ma allo stesso tempo non c'è e vale meno di zero.
Grandiosa. Sei grandiosa.
Curiosissima di sapere cosa accadrà e sicura che non deluderesti nemmeno le aspettative di un non-lettore, di un non-fan, di un non-tutto, ti lascio, ripetendoti che sei di un talento pazzesco e accecante (*inserisce emoji con smirk e occhiali da sole neri*) e che ho questa storia nelle vene per la tua bravura e l'intensità con cui è tutto. Non so spiegarlo. Prendimi per pazza, se non l'hai già fatto.
Un abbraccio,
i feels che straripano,
Fede:)

Nuovo recensore
19/09/14, ore 10:54
Cap. 19:

Scattai all'indietro, mi allontanai da lui. Goffamente, con le mani all'indietro a tentoni sul pavimento.

Damon sembrò completamente smarrito per un paio di secondi. Ma fu il cambiamento nel suo sguardo dopo quell'attimo di sconcerto ciò che non avrei dimenticato facilmente. Non era il mio rifiuto il responsabile del ferimento che lo attraversò. Vidi il modo in cui io lo stavo guardando riflesso in quello sguardo, e mi tagliò in due.


Diciamo che qui, proprio qui, il mio cuore ha fatto crac.
Avrei tanto voluto infuriarmi con Elena e con il suo cervello fin troppo avvezzo a strani trip mentali. E invece, come se non bastasse, non sono riuscita neanche a prendermela con lei perché è così assurdamente comprensibile che sia spaventata a morte da un amore come quello di Damon e che "preferisca" (tra 100 virgolette) appoggiarsi a una persona come Matt e a un sentimento più semplice da gestire.
Quindi sì, posso di sicuro giustificare l'Elena adolescente. Colei che non posso giustificare, almeno sotto questo punto di vista, è l'Elena adulta. Ho l'impressione che, in qualche modo, si stia appoggiando/aggrappando alla relazione con Elijah -quando poi, oggettivamente, Elijah who?! quando ti trovi Damon Salvatore di fronte- proprio come faceva quand'era più piccola. Elijah è il nuovo Matt Donovan, insomma -e suona strano, sì. O, almeno, questa è la mia impressione...
In ogni caso, non me la sento nemmeno di giudicare l'Elena del presente. E' fin troppo chiaro quanto sia confusa e combattuta tra il fare la cosa giusta e il fare quello che desidera e che la rende felice, ma prima o poi spero che anche lei arriverà a capire che le due cose coincidono. Per adesso sono terribilmente belli, lei e Damon, mentre si lasciano andare a istinti troppo -ma proprio troppo- repressi; e non riescono neanche a smettere, quindi si saltano addosso non appena possono e la cosa è davvero, davvero soddisfacente. Non sembra reale a Elena e non sembra reale neanche a me, che finalmente possano tenersi per mano, baciarsi, scaraventarsi a vicenda nella doccia e chi più ne ha, più ne metta.
Poi, in questo quadro idillico, c'è Enzo. La mia ossessione per Malarkey + la mia ossessione per le sbornie = brodo di giuggiole. No, davvero, ho amato il mini-Enzo che fa irruzione in casa a orari improbabili e che dà notizie di quelle che ti fanno smettere di respirare, se ti trovi nella situazione di Elena; tipo io, in quel momento, ero perfettamente immedesimata nell'Elena adolescente che va nel panico al pensiero di Damon lontano da lei. Immagino che ci saranno vari flashback sul distacco tra i due... in realtà lo spero perché sono masochista e già so che soffrirò tipo... troppo.
A parte tutto ciò, il motivo per cui ho apprezzato tanto questo capitolo non sono stati i contenuti -insomma, siamo a un punto fantastico della storia, quello decisivo, quello in cui ancora va tutto bene ma già si sa che non andrà bene per sempre, quindi ovviamente l'ho amato- ma ciò che ha fatto davvero la differenza è stato il tuo modo di vestire i panni di Elena e raccontare dal suo punto di vista ciò che vive e ciò che pensa/prova mentre lo vive. Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questo perché hai ragione, le donne sono sempre più complicate e mi sono ritrovata molto in quello che hai scritto in fondo al capitolo: pur essendo donna, scrivere delle donne è molto più difficile -o, paradossalmente, meno immediato. Forse proprio perché siamo donne e sappiamo ciò di cui stiamo parlando, insomma. In ogni caso, l'esperimento ti è riuscito benissimo ed è stato un capitolo grandioso -non posso mai dire se migliore del precedente, che era tutto POV Damon (se non sbaglio), ma di sicuro a pari merito. Ah e sì, il mio desiderio di leggere delle pippe mentali di Elena -se non si fosse capito- è stato pienamente soddisfatto (:
Al prossimo capitolo -se sarà ancora più lungo di questo non mi offenderò, sappilo.
Un bacione!

Sara

Recensore Veterano
16/09/14, ore 21:16
Cap. 19:

Wow wow e ancora wow.

Come sempre mi lasci senza parole con i tuoi capitoli, con le tue parole che mi riempiono il cuore di emozioni devastanti. E devo dirlo, questa volta, in questo capitolo, il cuore non ha smesso di battermi nemmeno per un secondo. Era agitato, così com'era agitata Elena e ogni tanto si fermava per poi riprendere più velocemente.
Lo so, ora penserai che io abbia dei seri problemi - cosa che dopo questo preludio non si potrà mettere in dubbio - però non so come descrivere le emozioni che ho provato leggendo questo capitolo. E la cosa bella è che non sono esaltata per il fatto che Elena e Damon abbiano fatto l'amore (preferisco dire così) più e più volte.
Quello che mi piace è il fatto che Elena si stia facendo trascinare dalle emozioni, dal cuore, che sia in balia di qualcosa che è ben lontano dalla ragione che ha sempre guidato ogni sua azione. Ho come l'impressione che il suo comportamento non porterà a niente di buono per entrambi, però sono comunque felice, perché sta seguendo l'istinto. Sta agendo egoisticamente. Ogni tanto credo che ci voglia. Il suo comportamento mi fa venire in mente quella canzone che fa:«I feel something so right, doing the wrong thing. I feel something so wrong, oing the right thing...».
Non voglio giustificarla, spero che questo sia chiaro, però voglio essere sincera: Elena è un personaggio che amo perché è vero in tutto il suo egoismo e in tutti i suoi sbagli. Vederla andare contro tutti i suoi sani principi razionali è un enorme passo avanti. Ogni tanto sembra ritornare quella ragazzina così insicura, così dolce, che non sa ancora cosa vuole. E' semplicemente fantastica. Mi è piaciuto vederla alle prese con bugie, vederla rispondere istintivamente "sì" a Damon, quel "sì" che forse lui avrebbe voluto sentirsi dire tante altre volte. Ed è un po' timida, un po' bugiarda, un po' innocente, un po' provocante... Insomma è fantastica questa Elena.

Ma tornando al discorso di prima... Stavo dicendo che questo capitolo mi è piaciuto in modo particolare non tanto per il presente, quanto per il passato. Mano a mano che leggevo quei bellissimi flashback, mi sono resa conto che i pezzi del puzzle si stanno incastrando sempre di più. Mi è venuto in mente il prologo di questa storia, con un'Elena che scappava a casa di Damon e ho pensato: "ecco come sono andate le cose! Tutto ha avuto inizio da quella notte". Beh, poi è stato un crescendo.. e ci avviciniamo. Loro due che dormono insieme, che si sfiorano accidentalmente, i battiti, l'odore di un'altra ragazza.. La gelosia. Sentimenti che tra amici non ci dovrebbero essere, strane sensazioni. Insomma, la situazione si sta decisamente complicando per i due Damon ed Elena del passato.. tanto quanto sembra migliorare per quelli del presente. In più c'è quel discorso su New York. A quanto pare Damon alla fine ci è andato e dopo questo capitolo sono sempre più sicura che una delle motivazioni principali sia Elena.
In ogni caso, il mio momento preferito di questo capitolo è stato il secondo flashback. Il pianto disperato che ha sopraffatto Elena, una ragazza così giovane ma sormontata da una quantità di responsabiltà enorme per una ragazzina. Lei non ce la faceva più a reggere tutto, ma soprattutto non se la sentiva di coinvolgere Matt. Mi ha fatto riflettere questo fatto, perché sembra quasi che non voglia farsi conoscere a fondo da Matt. L'unico che veramente sa chi sia Elena è Damon. E io ho amato questo momento e ti quoto direttamente perché non ci sono altre parole per descriverlo, né per descrivere quello che ho provato io. E' stato un crescendo di emozioni, davvero:

Sentii le braccia di Damon circondarmi nello stesso attimo in cui prorompevo in un pianto dirotto e prepotente, incoerente e rabbioso, una della sue mani a circondarmi la schiena, l'altra sulla testa a tenermi salda contro di lui. Protestai. Cercai di allontanarlo. Singhiozzai e mi divincolai premendo con forza contro il suo petto. Odiavo tutto ed odiavo anche lui, odiavo la maglietta che profumava di Michelle, odiavo quanto lo volessi solo per me, odiavo che fosse lì perché un giorno non ci sarebbe stato più, lo odiavo perché voleva andarsene ed io non potevo biasimarlo, ed odiavo perfino il fatto che non lo avesse ancora fatto perché non capivo cosa diavolo stesse ancora aspettando. Lo spinsi e lui strinse, gli tirai la maglietta e me lo lasciò fare, singhiozzai, singhiozzai e singhiozzai, fino a che non mi cedettero le gambe, ed invece di sorreggermi per farmi rimanere in piedi Damon si accasciò con me, attutendo la mia caduta senza lasciar andare il disastro informe che ero diventata lì sul pavimento del locale deserto.
Singhiozzai fino a che non rimase più niente, niente più resistenze, niente più lacrime, niente a cui pensare. Singhiozzai fino a che non divenni vuota e intorpidita, afflosciata sul suo corpo come una bambola di pezza, con la testa docilmente posata sulla sua spalla, mentre la sua mano ancora mi carezzava la base della nuca ed intorno tornava solo il silenzio.
Non mi sarei più mossa da lì. Sarei rimasta lì per sempre e sarebbe andato bene, sarei rimasta lì per sempre e ci sarebbe rimasto anche lui, il resto dell'universo che continuava stupidamente a muoversi potesse essere dannato.
Strinsi la sua maglietta sotto alle dita, aggrappandomi a quella fantasia. Damon posò piano la testa contro la mia.
Accadde inavvertitamente, per sbaglio.
Le sue labbra mi sfiorarono appena la spalla, sulla pelle nuda lasciata scoperta dalle spalline sottili della canotta. Erano calde, e morbide, appena secche in superficie. Rabbrividii ovunque a quell'accidentale contatto, scintille calde nate dai resti del mio vuoto e del mio torpore.
Non mi sottrassi. Spostai appena la spalla per andargli incontro, chiederne ancora, averne di più.
Damon respirò sulla mia pelle - in un modo irregolare, rotto - e poi la sua bocca si posò di nuovo, prima uno sfioramento incerto, poi una pressione più consapevole e più impura, stringendo la sua presa su di me.
Ero liquida dentro. Liquida in testa e liquida tra le gambe, insensibile ovunque se non in quei due punti così vitali, dove la sua bocca premeva sulla mia spalla e dove il centro delle mie cosce premeva contro il suo fianco. Damon salì, salì verso la base del collo, e non c'era più neanche quell'accenno di secchezza, c'erano le sue labbra aperte e inumidite ad assaporarmi la pelle, e c'era ciò che tirarono fuori dalla mia gola, unico suono a risuonare nel locale, un gemito di piacere o forse solo un ultimo singhiozzo liberatorio che aveva tardato ad uscire.
Damon alzò il volto, cercò il mio. Lo misi a fuoco tra lo stordimento e gli occhi gonfi di pianto, e lo vidi, per la prima volta. Quello sguardo nei suoi occhi. Più scuro e offuscato, pieno di qualcosa che sapeva di confini da cui non si torna indietro una volta oltrepassati, allettante e spaventoso.
Sbatté lentamente le ciglia, lo abbassò sulle mia labbra.
Il mio cuore batteva selvaggio, perso, al pensiero di cosa stava per fare. Annaspò in mezzo a troppe cose per poterne uscire vivo, annaspò tra altre persone addosso, tra discorsi su New York e tra tutte le certezze che sarebbero state annullate e riscritte da capo. E tutto sembrava così sbagliato e complicato - io ero sbagliata e complicata, ancora più sbagliata e complicata quando ero con lui e mi guardava così.
Scattai all'indietro, mi allontanai da lui. Goffamente, con le mani all'indietro a tentoni sul pavimento.
Damon sembrò completamente smarrito per un paio di secondi. Ma fu il cambiamento nel suo sguardo dopo quell'attimo di sconcerto ciò che non avrei dimenticato facilmente. Non era il mio rifiuto il responsabile del ferimento che lo attraversò. Vidi il modo in cui io lo stavo guardando riflesso in quello sguardo, e mi tagliò in due.


Credo che al momento sia uno dei miei passaggi preferiti di questa storia, perché ha una carica e una forza tali da cogliere impreparato chi legge, da lasciare senza fiato. Non so come tu abbia fatto, ma l'hai scritto. Non pensavo fosse possibile. E' bello, Ever, troppo. Ma soprattutto è vero. Secondo me per saper scrivere di certe cose, bisogna anche averle provate. E forse mi immedesimo così tanto perché mi ci ritrovo in questo loro rapporto di pseudo amicizia. Ma sono così dannatamente belli e stupidi da far male. Mi si stringe il cuore. Tutto quello che contano l'uno per l'altra è incredibile... Il modo in cui Damon capisce che lei ha bisogno di un appiglio, il modo in cui lui la sorregge, la consola.. O semplicemente il modo in cui lui per lei c'è sempre. Se questo non è amore. Ecco quel passaggio è amore, molto più di qualsiasi rapporto fisico. Amore e indecisione. Amicizia e amore e quel confine non ben definito che le caratterizza. E qui inizi a pensare allora in cosa stia la differenza tra questi due sentimenti.

Beh, che dire ancora? Dio, avrei tanto da scrivere, ma poi rischierei di lasciare un commento più lungo del capitolo. Sì, era lungo, ma è stato un piacere leggerlo, e non me ne lamenterò. Vogliamo parlare della fine? Un altro momento bellissimo. Elena che prende la consapevolezza di essere felice. Elena che è felice. Felice con Damon.
In poche parole, secondo me, hai reso alla perfezione un concetto quasi ovvio, ormai, ossia che Damon conosce la vera Elena, in tutte le sue più piccole sfumature, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. E la cosa più bella è che la ama anche così, anche dopo mille rifiuti, anche dopo il suo egoismo che probabilmente ha caratterizzato la loro relazione:

"Non lo so chi sono."
"Elena," dice Damon a bassa voce, con le labbra così vicine al mio volto, ed io impiego qualche istante a capire che non mi sta chiamando. E' la sua risposta, la sua personale definizione, e lì sulla sua bocca suona davvero come se fosse abbastanza. "Sempre … Elena."


E poi ancora:

"Non farlo," mi sussurra in un soffio roco a pochi centimetri dal mio volto, e niente è mai stato così sfocato e così nitido di me che sono e non sono più come in questo momento. "Non trattenerti. Non ti può sentire nessuno." Così a fondo … "Solo io."

Ed eccola la vera Elena che esce da sotto la superficie, che si scopre, si rivela. Quella che non si vergogna di essere felice con un altro uomo, quella che ha ritrovato se stessa. Perché dopotutto, credo che Damon ormai sia una parte di lei, che l'abbia toccata così in profondità, da averla definita in un certo modo. Elena è Elena con e anche grazie a Damon. O sbaglio?

E anche se ho paura che i momenti felici del presente siano effimeri, sono comunque felice per loro. Sono felice per Elena e per quell'amore perduto che in realtà ha continuato a vivere anche a distanza. Un amore che forse non ha trovato il coraggio di farsi sentire prima, ma che ora non ne può più di nascondersi.
Grazie Ever per questo splendido capitolo. Sono un po' commossa, un po' incredula, perché non pensavo fosse possibile scrivere così, ma tu ci sorprendi sempre. E' davvero un'emozione inspiegabile.
E ora mi fermo qui per il tuo bene.

Un bacione e alla prossima,

Nana

Recensore Master
15/09/14, ore 17:52
Cap. 19:

Ciao cara, ho letto tutto il lunghissimissimo capitolo. Non voglio sapere di quantepagine è composto ma direi "tante" XD.
Diciamo che anche io sono felice. Sono felice ma cmq perplessa. Felice nel Non vedere Belli Capelli Elajha o come cavolo si scrive, felice per la scelta di Elena. Sono perplessa perché... Ok, si è buttata. Sta finalmente vivendo, ma quanto durerà? Non so, temo che sia solo una piccola parentesi perché Elena fa sempre la cosa giusta da fare è lei è in procinto di sposarsi... chissà. Tutta questa ansia nel voler avere risposte, mi stressa. Devo sApere =)
Alla prossima! ;)

Recensore Veterano
14/09/14, ore 17:20
Cap. 19:

Ciao Everlily :-))
Beh si questi due felici per ben due capitoli e' un vero shock ahahah..ma ho gradito comunque moltissimo questo capitolo e non solo per le scene di passione, tenerezza e gloriosa descrizione di Damon ;-)
Ci ho trovato tutta l' Elena che viene fuori dalla sua corazza...di paure, pregiudizi e responsabilità. Si prende una vacanza dalla parte seriosa di se stessa e vola via con Damon, il sogno mai realizzato.. Ma e' questa la vera Elena ? O quella che all'aeroporto ha un attimo di smarrimento e vuole tornare indietro? Credo che la verità sia nel mezzo. Elena non ha ancora trovato se stessa come ammette con Damon. I flashback mi hanno uccisa ahahah specialmente l'ultimo che dice tanto di Elena ma anche tanto del motivo della sparizione di Damon. Spero che adesso insieme riusciranno a superare quanto hanno lasciato di non detto e non risolto anni prima ;-).
Mi hai messo molta curiosità per quello che è successo a Caroline... Cosa è accaduto alla festa? Perché non aveva ancora parlato con Stefan? Cosa ha combinato?
Ci stai preparando una tragedia anche a rainbowlandia?
Basta con le domande, tanto quella che è' in cima alla lista e' sempre quella sulla famosa lettera del padre: la leggera' mai Damon? Dimmi di si please.... Ahahaah intanto rispondo io alla tua domanda: sono Toscana ;-)
Mi sono guadagnata un bonus risposta?!vedremo...
Ciaoooo e buona domenica !
Mutti

Recensore Veterano
13/09/14, ore 09:13
Cap. 19:

Mi hai proprio fregata... 
Sospettavo che Damon avrebbe perso l'aereo ma non mi aspettavo certo che Elena lo seguisse a San Francisco!!  
Ma Elena, cosa mi combini sei impazzita?? Mi meraviglio di te! 
Cattiva, cattiva ragazza XD
Evidentemente queste sono le conseguenze quando ci si sveglia e ci si ritrova un Damon nudo in camera... Ok, ok Elena, rettifico.
Hai tutta la mia comprensione (e invidia).
Anzi Elenina cara, sei stata fin troppo te stessa nel dedicare anche uno spiraglio del tuo pensiero laterale ad Elijah (temevo che sarebbe comparso in carne e ossa! Per fortuna era solo Carolina la rompina! Un po' confusa... Che sarà successo??) 
Comunque... Sottantocarucci. Tanto. 
Elena mi ha stupita positivamente ma penso che, come sempre, allontanarsi sia la via più semplice.
Temo le reazioni di quando dovrà affrontare di nuovo la realtà, e sono preoccupata per Damon che giustamente, dopo ANNI di attesa, mi sembra proprio partito per la tangente. 
Ho paura che lei gli farà del male, ancora, come in un certo senso e sicuramente senza volere gliene ha fatto nel flashback. 
Ho anche paura di come lui potrebbe reagire se venisse ferito nel suo orgoglio, sempre come accade nel flashback. 
Si, quel flashback che mi ha uccisa. 
Me la sono vista davanti agli occhi quella scena, e mi ha fatto male.
Elena fa un passo avanti e cinque indietro.. perché Damon e' troppo da gestire e troppo da perdere.
E' la sua perdita di equilibrio ed e' proprio per questo che lei, giovane adulta, non può permettersi di cedere, ne' di rischiare un altro pezzo del suo cuore malandato. 
Elena quando deve fare i conti col suo senso di responsabilità si irrigidisce e mi fa diventare schifosamente pessimista. 
Quindi mi godo il momento e mi lascio scomporre in mille pezzettini dalla sua attuale felicità, ma non mi aspetto un cambio di rotta radicale.
Posso accettare tutto, ma ti giuro che se dopo questo capitolo torna con Elijah (perdona la schiettezza) le faccio un c*lo così!! 
Tu meravigliosa come sempre. Non c'è una virgola fuori posto, nemmeno un granello di polvere nell'interessantissima libreria di Damon. 
Pure io vorrei trovare parole nuove per farti i complimenti per questa storia, per come la stai scrivendo, per la trama e come hai distribuito perfettamente gli eventi nel corso dei capitoli, per i personaggi così incredibilmente  centrati. 
Trovo che sia tutto assolutamente perfetto e non vedo l'ora di proseguire, anche se soffrirò come un cane.
Bravissima!! 
Chiara 


Recensore Junior
13/09/14, ore 00:53
Cap. 19:

Tu ti sei scusata per aver aggiornato in ritardo; io mi scuso per aver recensito in ritardo e addirittura saltando un capitolo. E non un capitolo qualunque, intendiamoci! Purtroppo la fine dell'estate post-maturità non è mai un bel momento e lo studio per i test universitari, i test universitari veri e propri e tante altre cose mi hanno assorbita a tal punto da farmi mettere un po' da parte il mondo delle fanfictions. Spero che capirai.
Ad ogni modo, proprio perché non è un capitolo qualunque quello che non ho commentato, mi ci dilungo un attimo con tre paroline: brodo di giuggiole. E' così che ero ridotta dopo averlo letto. Un gorgogliante e contento brodo di giuggiole. Ma ora passiamo a questo.
Un po' di brodo c'è ancora, perché è questo l'effetto che i Damon e Elena mi fanno quasi in tutte le loro versioni - nella tua particolarmente, c'è da dirlo. Ed il mio cuore è collassato definitivamente prima quando Damon le ha chiesto di andare a San Francisco con lui, poi quando lei ha accettato.
Avrei volentieri abbracciato lo schermo del pc per mandare un po' d'affetto a Caroline, perché sembrava nella classica situazione in cui non ce la fai a parlare, ma un abbraccio aiuta. E Caroline che non ce la fa a parlare per qualcosa che le è successo è da tenere in considerazione, perché non capita davvero mai. Se n'è accorta anche Elena.
Elena che ha reagito esattamente come una persona normale e questa è tra le cose che più apprezzo di come scrivi. Non è un personaggio campato in aria, di quelli che si trovano solo nei libri, al cinema o in tv. E' una persona vera, a cui non basta uno sprizzo di felicità per dimenticare tutti i problemi che ci sono stati fino a quel momento, tutti i dubbi e le insicurezze che non ti abbandonano mai davvero. Però sono d'accordo con lei nel dire che, anche se le differenze non sono abissali, non è più la ragazza dei flashbacks. A proposito di flashbacks, l'abbraccio virtuale ci voleva anche per il Damon rifiutato e per la Elena sconvolta. Mi è parso quasi di vedere le loro espressioni nella parte finale.
Ora finisco la parte filosofica e inizio con il delirio da fangirl, perché non posso reprimerlo. I FROOT LOOPS, LE HA PRESO I FROOT LOOPS E GLIELI HA DATI CON IL SUO SORRISO DA DAMON E DHKH. *respiro profondo* Poi ho adorato la frase "perché averlo accanto diradasse quel temporale dentro che non aveva sfogo", perché mi ha ricordato un verso di una canzone in "Frozen", il film Disney, quando Anna ritrova Elsa e parte di nuovo "For the first time in forever", ma si sente Elsa che canta "No escape from the storm inside of me". E se ti ho spoilerato qualcosa, ti prego perdonami!
Concludo qui il solito sfangirleggiante sproloquio e ti aspetto per il prossimo capitolo. :*

Recensore Master
12/09/14, ore 18:42
Cap. 19:

OMD OMD Non credo a cosa hanno appena finito di leggere i miei occhi!
Intanto il risveglio: Perfetto *-* pure l'interruzione di Care non mi ha infastidito più di tanto, anzi è stata divertente xD Ma secondo me lei sospetta qualcosa...Ha Caroline Forbes non sfugge mai nulla v.v ahahha
E poi lui glielo ha chiesto :O E io non mi sarei mai aspettata che lei avrebbe risposto di sì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E' natale per caso?? AHAHAH

"Sono felice. " E dannazione, ragazza! Finalmente lo hai capito!! Molla lo swishosoooooooooooo >.<

BTW
I flashbacks...
Quando entra Enzo in quel modo ahahahahahhah bellissimo xD
Ed ecco che si inizia a capire di più sul perché Damon se n'era andato...
New York.
Poi arriva l'ultimo flashback che mi ha fatto partire i filmini mentali: Damon per caso voleva andare oltre l'amicizia con Elena, ma visto che lei l'ha respinto, lui, ferito, ha deciso di allontanarsi da lei e partire con Enzo?? =( =( =( Che cosa triste ç_ç
E ora??
Adesso sono ancora più curiosa *-*
P.s LA VASCAAAAAAAAA <3.<3
Al prossimooo
Kiss kiss =)

Recensore Master
12/09/14, ore 14:41
Cap. 19:

"Ricordo un pomeriggio. E' stata l'unica volta che io e Jane siamo stati lì lì per baciarci. Era sabato e pioveva da maledetti, e io ero a casa sua, nella veranda. Avevano una grande veranda con i vetri. Stavamo giocando a dama. Ogni tanto io la prendevo in giro perchè non toglieva mai le dame dall'ultima fila. Ma senza esagerare. Jane non ti veniva di prenderla troppo in giro. [...]
Veniva giù un diluvio e ce ne stavamo lì nella veranda quando di colpo esce fuori quell'ubriacone che sua madre si era sposato e le chiede se in casa ci fossero sigarette. [...] Comunque Jane quando lui le ha chiesto delle sigarette, non ha risposto. Allora lui gliel'ha chiesto di nuovo e lei ha continuato a non rispondergli. Non ha nemmeno alzato la testa dalla scacchiera. [...] Ha fatto finta di concentrarsi sulla mossa di dama successiva e via dicendo. Poi, di colpo, sulla scacchiera è caduta una lacrime. Su uno dei riquadri rossi. Non so perchè ma questa cosa mi ha turbato un sacco. Allora che ho fatto, mi sono avvicinato e l'ho fatta scivolare un po' più in là sul dondolo per potermi sedere accanto. Allora ha cominciato a piangere sul serio e un attimo dopo ero lì che le davo baci dappertutto. Ma proprio dappertutto. Sugli occhi, sul naso, sulla fronte, sulle sopracciglia e sono so dove. Su tutta la faccia tranne che sulla bocca. Alla bocca non mi ha lasciato avvicinare"

da THE CATCHER IN THE RYE.
ALLORA.
ALLORA.
NON FARLO MAI PIU PERCHè GIA' SAI COME MI SENTO RIGUARDO LA PROBLEMATICA TEEN DAMON è HOLDEN CAULFIELD E HOLDEN E' DAMON.
Ok? Ok.
Non so se sia voluto, ma il fatto che lo stia rileggendo in questi giorni, il fatto che Damon abbia ancora la copia che Stefan gli aveva regalato quasi dieci anni prima, il fatto che TEEN DAMON è HOLDEN CAULFIELD E HOLDEN E' DAMON mi ha resto un purè di sentimenti letterari.

(I'd just be the catcher in the rye and all. I know it's crazy, but that's the only thing I'd really like to be.”

Entrambi non sanno bene cosa vogliono dalla vita e per entrambi la storia in cui sono inseriti è un racconto del loro percorso.)
E termino qui questo momento di fangirl puro.

Partiamo dai flashback.
Ci voleva. Sai che amo Elena, quel dolce muffin con gocce di cioccolato... Però doveva scoppiare e forse è la cosa che più la farà star bene. Perchè il suo più grande problema è che non sa essere egoista.
Se fosse egoista, chiederebbe a damon di portarla via per un po', lontana dai problemi. E grazie al cielo ELena non lo è perchè c'è cucciolo Jeremy da tenere d'occhio e il grill da tenere in piedi.
Insomma, stretta in una morsa, tutto ciò che le è concesso di fare è crollare... Ma non può crollare davanti a Matt perchè come ho già detto, Elena ha il terrore di essere lasciata indietro da tutti e nella sua ottica, perchè uno dovrebbe restare vicino a un casino ambulante come lei pensa di essere?
(Credo che DAmon potrebbe scriverci un trattato a riguardo, btw)
E il quasi bacio? Ufficialmente la mia scena preferita di tutta Stubborn Love. Era l'essenza del delena, le loro contraddizione nelle labbra morbide ma secche di Damon, il loro bisogno coodipendente nell'abbraccio, il desiderio nelle sensazioni che un semplice sfioramento provoca a Elena... E' stata davvero una scena meravigliosa che mi ha emozionato.

Il presente.
Belli e spensierati, che si ritrovano nelle piccole cose come junk food e battute ironiche sull'aereo. Immaginarmeli così affiatati, così vicini e così semplicemente Damon e Elena ha ripagato di 17 capitoli di sofferenza, sappilo.
E mi sembrava di essere di fianco a Elena mentre osservava l'arredamento semplice di Damon, la terrazza e l'oceano. E, davvero, lo sai come la penso(lo pensi anche tu) su damon, cittadino americano del Virginia acculturato ma quei due cenni che hai fatto erano davvero pertinenti.
Guida galattica per autostoppisti*_* me li immagino alaric e Damon, che qui lasciamelo dire sono due piccoli geek che ne parlano. E vorrei che ci fosse un locker 42 anche qui così che possano scherzare sul loro locker che ha le risposte alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto.
Poi ci voleva assolutamente un po' di Chomsky, terribilmente americano e terribilmente rivoluzionaro - insomma una cosa che questo Damon di cui ci parli da quasi venti capitoli è. E poi il giovane holden (kahvfjxbhjkdfhskjdhgjsk) con quella S scribacchiata sopra, perchè Damon non è romantico ma è sentimentale e forse quel regalo così semplice rappresenta per lui un ricordo esclusivamente bello, non complicato disastroso sbagliato. Solo un bel ricordo.

Per quanto riguarda Elena, sento odore di foreshadowing.
"Non lo so chi sono."
Sento che sarà ciò che determinerà la sua scelta futura. E per quanto lei sa di amare Damon - e lo saprà - forse alla fine sceglierà sè stessa, sceglierà di iniziare una vita dove vuole lei, facendo ciò che vuole lei e alle condizioni che lei sceglie.
E sarà davvero struggente da leggere perchè Damon la lascerà andare, del resto l'ha aspettata per così tanti anni, che un po' di più sarà più o meno tollerabile.

Smettila di scrivere così bene, in definitivaXD

Recensore Veterano
12/09/14, ore 14:33
Cap. 19:

Quando è arrivato il momento del tirocinio con l'università, mi hanno spedita alla Biblioteca Comunale a riordinare i libri che la gente veniva a restituire o consultare, davvero una cosa noiosa che avrei evitato volentieri se avessi avuto opportunità migliori ma, siccome non ce n'erano.. Una cosa buona però in quei mesi passati tra libri l'ho trovata: la signora Rosanna.
Questa donna simpaticissima di cinquant'anni che gestisce la biblioteca e non vuole che la chiamino dottoressa perchè non è in Medicina che ha una laurea ed ha una figlia della mia età, si affeziona a me e comincia a raccontarmi le pene d'amore della figlia che è sempre in lite col fidanzato. Mi parla per tutta la mattina di come quei due non si capiscono però si vede che sua figlia lo ama e lui ama lei e tutto quanto, e poi conclude che "E' il carattere il problema, perchè mia figlia ha quel carattere lì che non le puoi dire niente, non ti da la soddisfazione di ammettere le cose come stanno, e siccome pure il suo ragazzo è così, finisce sempre che anziché chiarirsi litigano di più e poi lei sta male e se la prende con me. E' il carattere, se sei fatto male sei fatto male."

Ora tu dirai ever "si bellissimo racconto ma, a me, che me ne frega?", niente, lo so, solo, il punto è che leggendo questo capitolo ieri notte ho pensato per tutto il tempo alla ferma convinzione della signora Rosanna che E' il carattere.

Perché, per me, dopo aver letto di quel momento del passato in cui Elena si è accasciata sul pavimento tra le braccia di Damon e lì hanno varcato l'ultimo confine che li separava dal "Solo amici cosa, smettiamola di prenderci in giro perché tanto, chi ci crede più?" è stato chiaro più che mai che tutto il dolore e le indecisioni e le lacrime e gli addii e le partenze e gli anni lontani e le cose non dette, sono nati per quello: per il carattere.
Il Carattere di Elena, che è così maledettamente impaurita ed ostinata insieme da non voler ammettere a sé stessa che tutta la storia di Matt è inutile - perché lo è - e che lo sa benissimo perché le da fastidio che addosso a Damon ci sia l'odore di un'altra, che lo sa perché le viene in mente lui quando pensa a qualcuno che possa farla star bene ed allontanarla dai suoi problemi, proteggerle il sonno pieno di incubi sul padre, sul Grill, sul futuro, sulla vita.
Lo sa che "pensarci senza nemmeno pensarci" e andare da Damon così, come fosse la cosa più naturale del mondo, e provare quel brivido di gioia mentre sgattaiola da lui nella notte, vuol dire una cosa sola, lei lo sa che quando lo fai senza pensarci è perché, semplicemente, quella che fai è la cosa che vuoi davvero.
E' l'istinto e lei lo sa, e non è che ci sia molto altro da aggiungere su cosa questo voglia dire.. però lei ha quel Carattere.
Che la fa sentire insicura perché dalla vita ha avuto solo dolore, e allora, siccome si è indurita dentro ed anche quello ormai, quel volersi proteggere dal dolore che ha già provato, fa parte del carattere, si tiene a distanza da Damon fingendo di non sapere perché solo e sempre lui, unicamente lui riesce a farla star bene.
Sarebbe troppo da gestire, lui, di certo non facile come Matt, non poco impegnativo e per niente coinvolgente, sarebbe qualcosa che la coinvolgerebbe eccome, sconvolgendola, e allora ciao equilibrio precario che se comincio a vivere sempre con l'intensità che hanno i miei momenti insieme a Damon morirò giovane perchè il mio cuore non reggerebbe.
Perciò mi nascondo dietro Matt, dietro il grill che occupa il mio tempo, dietro la mia paura di non farcela con lui e la certezza che comunque senza di lui morirò in ogni caso perché non può andarsene via, non può andare a New York io.. Dio, dovrei dirglielo. No, non posso dirglielo.
E quel suo "Tu non puoi, io non posso" tra i singhiozzi, il modo in cui gli piange addosso respingendolo e pure appoggiandosi a lui, sta tutto li, è quello il suo carattere, il motore ed il freno insieme di Elena: lei può, lei non può, lei è indecisa sempre. In bilico sempre.
E' il suo carattere, che insieme al Carattere di Damon ha dato vita a tutta la storia.
Perché, se Damon non avesse avuto il carattere che ha, così orgoglioso e testardo ed ostinato pure lui com'è Elena, allora quando lei l'ha allontanato dicendo non posso, le avrebbe detto "si che puoi, puoi perchè io forse ti amo, dannazione, e forse mi ami anche tu, e allora è giusto e puoi e se me lo chiederai a New York non ci andrò più e resterò qui a difenderti per sempre da tutte le Lenie del mondo".
E se lo avesse detto, se l'avesse ripresa tra le braccia, forse - sicuramente - quello sarebbe stato "Il momento in cui capisco che ti amo" per entrambi, ma lui ha quel Carattere troppo orgoglioso e così maledettamente sensibile nonostante le canne e l'aria da duro e Michelle e le liti con Giuseppe e i pugni nelle tasche e tutto il resto, e allora se tu non hai il coraggio Elena, non hai la forza, non hai la voglia di ammetterlo, perchè dovrei essere io a cambiare le cose?
No, andiamo a prendere tuo padre, tagliamola qui, evidentemente ho capito male, again.

E' il Carattere. Che se fosse stato diverso in entrambi questa storia meravigliosa non sarebbe mai potuta esistere.
Se Elena fosse stata appena un pò più sicura e Damon appena un pò meno testardo, se entrambi non fossero stati così emotivamente fragili e danneggiati allora forse.. ma sono così, è il carattere.
Ecco cosa c'entrava Rosanna e perchè l'ho messa in mezzo, perché quanto è successo in questo capitolo, tutto quello che ho pensato e che ti ho scritto, è partito da li. Spero non mi prenderai per pazza,però non sapevo davvero come altro dirtelo.

E ora, anche se ho già scritto una quantità di parole che ti potrebbe bastare per una vita intera, devo comunque essere sicura che tu sappia che no, non mi sono mica fermata solo sul flashback.
Ero anche in quelle prime righe dove con un semplicissimo "Ciao, Ric" sei riuscita a farmi immaginare la faccia di Damon mentre lo diceva e quella di Elena che lo guardava, il loro incontrarsi davanti al letto, la tensione sessuale nell'aria carica di un desiderio che, dopo tutti quegli anni passati ad aspettare di essere appagato, adesso vuole prendere ogni istante per soddisfare la sua fame.
E poi ho pure riso, dopo, immaginando ancora Damon che alzava gli occhi al cielo per tutto il tempo, mentre un pò pensavo "Care, non rompere e vai a pettinare le bambole", e un pò mi chiedevo cosa le fosse successo (e si, sono persino dispiaciuta per lei e un tantino in ansia perchè hai finito per farmi amare il suo personaggio come nelle fan fiction non è mai per me).
E poi, naturalmente, non mi sono persa tutto il monologo interiore di Elena alla quale avrei voluto dire che non è affatto una persona orribile e che non c'è niente di sbagliato, maledizione.

Sbagliata è la sua storia con Elijah, che è sempre stato soltanto uno scudo com'era Matt, un appiglio sicuro nel mare delle insicurezze di Elena, qualcosa di semplice, di poco impegnativo a livello emozionale, qualcosa che coprisse i buchi che aveva dentro.
Qualcosa che però non li ha riempiti come invece è stato con Damon in una sola notte di pioggia (e no, non sto giocando al loro giochetto delle allusioni sessuali ù.ù)
Sbagliato è che lei creda di stare sbagliando, che non si renda conto che Chi se ne frega, l'importante è che io mi senta, per la prima volta dopo anni e senza bisogno di essere ubriaca a New Orleans, VIVA.
Sbagliato è che ancora mi serva del tempo per ammettere quello che sapevo già a quindici anni, una notte triste al Grill.
E giusta invece è la sua decisione di seguire Damon, perfetta.
Finalmente, forse per la prima volta nella sua vita, ha preso una decisione per sé stessa, una decisione istintiva che ha mantenuto anche dopo, quando poi ci ha riflettuto su.
E anche se non so quanto durerà la Vita Segreta di Elena Insieme a Damon che ci hai regalato nelle ultime righe, sono comunque felice che almeno per ora la stiano vivendo, che lui le abbia raccontato di sé mentre non erano insieme facendosi scoprire un altro pò, facendosi raggiungere anche dove lei fino a quel momento aveva creduto di non poter arrivare.

Ora mi fermo perché questa non è più una recensione, ma una pagina del mio diario segreto da fangirl che delira su Stubborn Love e tu probabilmente mi starai odiando perchè ti toccherà leggere tutto questo ammasso incoerente di parole messe a casaccio, però ormai lo sai.. sono così, quando si tratta di questa storia non riesco mai a fermare la testa e le emozioni mentre ti scrivo:p

Complimenti che ormai sono ripetitivi, lo so, ma davvero necessari davanti ad un capitolo così, e dal più profondo del cuore<3

Un bacione,

Simo

Ps. No, sul serio, io quel momento al Grill, quei due in ginocchio tra i singhiozzi a sostenersi e allontanarsi e avvicinarsi e tutto insieme, l'ho adorato, l'ho riletto 4 volte, lo so a memoria. E' meraviglioso. Grazie.

Recensore Master
12/09/14, ore 14:12
Cap. 19:

direi che elan é più confusa che mai,Damon mi smebra decisamente più sicuro sulle proprie scelte di lei.
ho paura che lei farà un grosso casino anche quando tonrerà da elijah e lo sposerà come se fosse nulla.
come minimo dopo un paio di anni divorzieranno e dovranno dividersi bambini,sempre se ne hanno avuti .-.